matteoscarface 7½ / 10 23/01/2010 13:22:54 » Rispondi Ottima seconda prova di Diritti, a dimostrare che in Italia c'è un manipolo di veri autori che lotta duro, nonostante tutte le difficoltà. E' un film che riporta al vecchio Olmi, interamente parlato in dialetto, scarno, asciutto. A differenza del rigore assoluto del maestro bergamasco, il film di Diritti però pecca in un paio di cose (nello SPOILER) che a mio avviso potevano esser meglio curate, ma ciò non intacca dopotutto l'opera in sè. Anche perchè si tratta di una pellicola coraggiosa, onesta, lontana dalle fiction tv. Merita.
-perchè inserire l'accenno di pedofilia del mercante verso la piccola se poi non si risolve in nulla? A che scopo? -dopo il massacro dei civili, il film si allunga ancora in un altro paio di finali, forse per mostrare un pò di spettacolarità in più (la ragazza sopravvissuta che pugnala il medico nazista, il bimbo che viene fucilato fuori la porta), ma ne va secondo me la perfezione del film fino a quel punto. Anche senza quei due particolari la crudeltà dei nazisti emergeva comunque, in ogni caso il film rimane ottimo.
matteoscarface 23/01/2010 13:24:24 » Rispondi mi correggo, Olmi è di Treviglio, non di Bergamo
strange_river 27/01/2010 16:49:42 » Rispondi Mi era piaciuto molto il Diritti del Vento fa il suo giro e aspettavo questo film. Spero di andare a vederlo presto
entrambi i riferimenti che fai io li ho visti come caratterizzazioni individuali: il mercante a cui si offre ospitalità, può nascondere altri pericoli oltre la guerra, lo scopo anche se non si palesa è forte nell'intento, e la cura verso la ragazza (solo perchè somigliante con la moglie del tedesco) mostra una crudeltà che fuori dal ricordo non esita a compiersi. bellissimo film, ma così doloroso..
LukeMC67 21/02/2010 16:48:57 » Rispondi Rispondo alla prima domanda del tuo SPOILER: da piccolo ho abitato vicino alla campagna e spesso giocavo tra i fienili e le aie. Ho ascoltato molte storie di contadini e l'interesse (chiamiamolo così) di "forestieri" per bambini e bambine non era cosa strana come si pensa oggi, bensì abituale. Tieni anche conto che in quella civiltà spesso si entrava in "età da marito o da moglie" molto, molto presto (non era raro il caso di bambine 12-14enni costrette a sposarsi o di padri 14-16enni) anche perché l'aspettativa di vita non andava troppo oltre i 50 anni, specie per gli uomini, "torchiati" da un'esistenza di durissimo lavoro e fatica.
matteoscarface 23/02/2010 01:47:29 » Rispondi assolutamente, verissimo. Dicevo solo, ai fini del film, non capivo questo inserimento che poi viene lasciato cadere nel vuoto. Ma forse come qualcuno ha già scritto si trattava di rappresentare un'insidia