Rand 8½ / 10 14/02/2010 15:11:31 » Rispondi Devo dire che le critiche negative fin qui lette, mi sono sembrate pretestuose, se non prive di fondamento. la critica più accentuata è la differenza del film dall'opera letteraria della Sebold, che sinceramente sembra un pretesto. Lo stesso Jakson ha più volte detto che se avesse seguito pedisequamente per intero l'opera dell'autrice, ne sarebbe uscito un lungometraggio di 4-5 ore! Troppo lungo, quindi penso che abbia ridotto certe sitazioni(non ho letto il libro) a beneficio della scorrevolezza della storia. Per quanto riguarda me, amabili resti è un film quasi perfetto, il finale forse si dilunga un pò troppo quando
le vittime del serial Killer si incontrano per andare in paradiso, un pò troppo allungata la situazione.
Notevole la colonna sonora di Brian Eno che oltre a utilizzare alcuni brani cardine dell'ambient dei precedenti album dell'artista ne sforna di nuovi, sia drammatici che allegri e sperimentali, creando una score godibile e accattivante. Veniamo al film, Jakson ricostruisce in maniera mirabile l'ATMOSFERA degli anni 70 in una piccola cittadina di provincia , in america. Molto curati costumi, scenografie e fotografia, senza essere pignolo, ma realista. Saorsie si rivela una attrice in erba, che penso ci sorprenderà positivamente nei suoi prossimi ruoli, Marc Walberg assieme a Rachel Weiz sono prefettamente inparte, senza essere stucchevoli o troppo melodrammatici. Stupisce la performance di Susan Sarandon, nonna sopra le righe, che strappa più di un sorriso. "Ti sei drogato? Hai sniffato troppo smalto! " sneza essere macchiettistica. Anceh la sorella di Susie non sfigura, Mark Ruffalo interpreta l'archetipo del poliziotto. Poi c'è Stanley Tucci, che si dimostra PERFETTO! Non c'è bisogno di gigioneggiare, strafare o essere particolamente naif, il suo serial killer è lontano anni luce dall'immagine che in genere si ha dei MOSTRI. Una persona inpalpabile, sfuggente, fintamente cordiale, misantropa, osservatrice, trasformista, e pericolosa. Tucci crea un ritratto notevolmente credibile, un uomo solo, apparentemente senza lavoro, in realtà le sue non trascurabili doti manuali le usa nel cstruire case per bambole, che poi vende. Lo si nota, oltre a
costruire rifugi- mattatoio- trappola in cui attira le vittime per imprigionarle nella sua casa di bambole personale, la sua mente, dove assapora per mesi il ricordo del misfatto, fino a quando il bisogno non lo spinge a ripetere l'esperienza, per questo si trasferisce spesso di città in città.
Jakson non induge nella spettacolarizzazione facile, infatti soltanto quando Susie raggiunge il suo cielo di cui è artefice, si lascia andare a qualcosa di più, ma senza strafare, ovviamnete l'immaginazione di un adolescente di 14 anni degli anni 70 è differente.. La scena del trapasso è veramente notevole! In un bagno, con l'assassino, che non ha volto..
susie contempla le tracce della sua morte, sangue, terra, vestiti. Nessun corpo martoriato, rinchiuso in una cassaforte, che finira sepolto in una discarica..
il serila Killer fugge, scomparendo nel futuro(mesi, anni?) in una morte iniqua e stupida, mentre cercava di attirare un altra vittima, il caso racchiuso in una stalagmite di ghiaccio lo farà letteralmante precipitare nell'oblio.
Il voicover non è mai fastidioso, molto belli gli effetti speciali, fiabeschi. In definitiva un ottimo film, di argomento diverso, che sostenuto da una sceneggiatura valida dimostra comunque che Jakson è a suo agio in tutti i generi fantastici, che dir si voglia.. CULT
Rand 14/02/2010 15:17:44 » Rispondi Non immaginavo che la gente fosse così superstiziosa, il cinema era mezzo pieno, ma a parte il sospiro del tizio alle mie spalle che non glielà faceva, ho visto effettivamente molti palparsi le castagne, finisco con il considerare che molti erano completamente disinteressati della storia. Commattevano con il cellulare!
someone else 14/02/2010 16:54:29 » Rispondi è perchè il trailer faceva pensare ad una brutta copia di Paranormal Activity... e ha attirato un tipo di pubblico assolutamente inadatto per apprezzarlo.
Perchè non li fanno fare al regista i Trailer? Perchè li devono fare delle persone che non sanno com'è il film? *sospiro*
Silver 31/03/2010 17:37:56 » Rispondi perchè a quelle persone del film non deve fregare un c@zzo come è giusto che sia. Il trailer deve attirare punto e stop, se attira gente disinteressata con inganno ancora meglio, se è andata al cinema vuol dire che i soldi li hanno sborsati.
Anche se ti sei soffermato molto di più sull'aspetto Thriller e Horror, trascurando la storia d'amore. Ma son gusti.
Mi pare che Saoirse abbia già ricevuto una nomination agli oscar per un qualche film a caso prima di questo. E' sicuramente promettente e mi sta simpatica.
Rand 14/02/2010 19:08:48 » Rispondi Be la storia d'amore era classica! Comunque trattata molto bene, la psicologia dei personaggi adolescenti. Un pò forzata la scena del bacio finale ma è una mia considerazione.. Indubbiamente Saorsie promette bene come attrice.
pazzoadublino 15/02/2010 10:50:49 » Rispondi secondo me il non aver letto il libro aiuta molto. Pero' ti/vi posso garantire che se non avete letto il libro oltre a non vedere parti fondamentali non capite nemmeno certe parti del film... ad esempio la morte del Killer.. nel libro ce' un passaggio nel quale viene descritto un concorso scolastico dove gli alunni devono trovare un metodo per commettere il delitto perfetto e vince un compagno di susie che dice che userebbe il ghiaccio come arma xche' si scioglie e non lascia tracce... e poi ci sono tanti altri passaggi velocissimi che lasciano in uno stato confusionale.. visto che il film dura un ora e mezza scarsa io penso che almeno due ore e 10 ci si potevano spendere... tanto ormai i film lunghi due ore e mezza sono la regola....
Rand 15/02/2010 11:35:17 » Rispondi Effettivamente il finale appare un pò sbrigativo, anche se io lo intravedo più come la "casualità" Non sempre i serial Killer sopno prevedibilmente catturati! Quindi mi sembra giusto... Poi vederemo in DVD se ci sono delle scene tagliate, cosa probabile, vista la lunghezza.
someone else 15/02/2010 19:27:59 » Rispondi Non aver letto il libro o considerarlo (forzando la propria mente) un'opera totalmente diversa è fondamentale per godersi il film.
Effettivamente quel pezzo lì (morte del pedofilo) non lo considero nemmeno un finale (per me il finale è prima quando la protagonista è col Moro), semmai un epilogo, o na roba appiccicata lì.
E quei 5-10 minuti in più che tu dici li si poteva usare bene per non farlo sembrare un post-it.
Ma anche la lunghezza secondo me è apposta per renderlo più soft e meno pesante. (Che sembra l'obiettivo del film, rendere cose che di per sè sono pesantissime in modo leggero ma realistico)
Blutarski 14/02/2010 19:58:00 » Rispondi Non mi trovo d'accordo, secondo me Jackson non aveva le idee chiare su che GENERE di film fare. Premetto che (come te) non ho letto il libro e non credo che questo possa essere così rilevante per il giudizio del film, però credo che data la scarsa originalità della trama (almeno per il mio modo di vedere) il regista abbiamo voluto un pò mescolare le carte in tavole cercando di stupire a tutti i costi lo spettatore. Il risultato è che lo spettatore si trova continuamente disorientato dai continui cambi di ritmo e intesità, un momento il film sembra prendere la via dell'horror l'altro si perde in interminabili e scontati discorsi drammatici che sembrano addirittura patetici messi al cospetto della crudeltà e bestialità del delitto. Infine, a parte susie e il serial killer non sono riuscito a sintonizzarmi su nessuno dei personaggi, non riuscivo proprio a inquadrarli e a capirli.