Delfina 5 / 10 05/03/2010 22:13:06 » Rispondi Film ridondante, a cominciare dalla colonna sonora, invasiva e cupa in maniera esagerata fin dalle prime inquadrature. La storia si dipana come un giallo su più piani: quello della realtà, quello dei ricordi intrusivi, quello dei sogni del protagonista. La suspense aumenta in un crescendo pieno di effetti molto ricercati (fotografia, scenografia, sapiente uso del colore anche troppo esasperato), dove però tutti questi contenuti sembrano infilati a forza, per fare numero, in una sovrapposizione inutile e artificiosa, che male si intona con il motivo classico dell'indagine poliziesca. Il tutto, alla fin fine, dà l'impressione di risolversi in una grande bolla di sapone. Un esercizio di regia e di fotografia, molto abile certo, ma sovraccarico, che lascia delusi.
Anche perché quello che sembrava essere tutto l'impianto del film, ovvero la critica alla psichiatria da macellai, quella che effettuava le lobotomie e gli esperimenti più folli e inutili sui malati di mente, storicamente esistita per tutto il Novecento almeno fino ai primi anni 70, viene alla fine troppo facilmente ribaltato in una visione edulcorata e positiva
Molti ingredienti e molte intenzioni, ma il film si sgonfia come un soufflé mal riuscito.
danko 12/05/2010 11:36:48 » Rispondi e tu qui che film hai visto???5 a questo film??ora capisco tutto...
endriuu 05/03/2010 23:08:26 » Rispondi 5 è proprio un voto crudele bah.
Delfina 06/03/2010 12:12:15 » Rispondi Beh, 5 è 1 punto sotto la sufficienza, non direi crudele. Ma da un grande regista mi aspettavo un film con più ispirazione, non un polpettone giallo-psico (con sfumature horror) ricco di effetti speciali. Poi non mi piacciono i colpi di scena dove
ti dicono "ha, scherzavamo, era tutto un sogno o una messa in scena, non era vero niente". Senza contare l'inverosimiglianza di un "gioco di ruolo" psichiatrico nel 1958, quando veramente lobotomizzavano i malati di mente e li usavano come cavie per esperimenti neurologici e farmacologici! Altra inverosimiglianza: le arrampicate e le discese giù per la scogliera viscida a picco sul mare in tempesta... da supereroe.
crayon 06/03/2010 19:23:41 » Rispondi Beh, ma la visione positiva non verso la psichiatria dei farmaci e della lobotomia, semmai verso il personaggio di Ben Kingsley, che se vogliamo è un precursore del movimento di antipsichiatria che si sviluppo poi nei '60 e '70. Non mi sembra ci sia l'elogio della lobotomia. O sbaglio ?
Delfina 07/03/2010 13:05:00 » Rispondi Non so se ci sia l'elogio, ma certo il finale è inquietante
con Di Caprio che si avvia verso il faro, mentre gli infermieri lo scortano con il siringone mascosto, la consclusione è che verrà internato nelle celle umide e buie, e forse lobotomizzato....