Ciumi 5½ / 10 25/04/2010 19:08:23 » Rispondi Quando terrore è aprire un armadio, guardare dentro al frigorifero, sfogliare fotografie, avere le mestruazioni, allorché si è insediato nella casa e accompagna ogni proprio gesto, esso è dunque qualcosa di più: un grande disagio esistenziale, una situazione familiare gravemente sofferta.
E l’angoscia si trasferisce, da sorella a sorella, da figlia a madrina, da sogno a realtà, da invero a vero, e da vero a inverosimile. Troppi sono gli elementi onirici gettati dentro - i fantasmi, i ricordi, i passaggi temporali, i riavvolgimenti, gli scambi d’identità - e troppi gli indizi lasciati irrisolti, e non sempre comprensibili i numerosi simboli - sempre ammesso che di tali si tratti - e a volte un’esasperata lentezza viene ostentata. Completamente inerte il padre, estremamente crudele la madrina, il ritratto dei personaggi non è poi - e probabilmente a proposito - davvero autentico: il malessere mentale della ragazzina è sviluppato soltanto ‘dalla parte’ dei sogni.
La sequenza della cena sembra quasi una citazione a ‘Eraserhead’. Mentre per molti aspetti il film ricorda il Miike di ‘Audition’, privato però (molto meglio così) della sua violenza visibile e, lasciatemelo dire, se a Miike gli si toglie la violenza, non rimane poi molto.
Talvolta sembra che si abusi della confusione onirica per cercare di coprire certi vuoti. Più vaghi elementi intrecciati ci sono, e più la pellicola sembra profonda. Ma una maggiore chiarezza, secondo me, darebbe a queste nuove opere un aspetto più onesto.
Zero00 30/04/2010 10:16:54 » Rispondi Ciumi, ti prego, fammi un favore... non vedere più film horror :D
Ciumi 30/04/2010 17:35:18 » Rispondi Come no? Devo ancora demolire tutti quelli che mi hai consigliato. Dopodiché giuro che la smetto.
Zero00 30/04/2010 17:38:04 » Rispondi ehy, sileni non lo puoi demolire... è impossibile che non ti piaccia :D
Ciumi 30/04/2010 17:45:09 » Rispondi Ho visto che hai prenotato anche la rece. Coincidenza, oggi ho consegnato la mia di ‘Dimensions of dialogue’ sempre di Svankoso: e il corto mi è piaciuto moltissimo, quindi credo che ‘Sileni’ (che ancora devo guardare) verrà risparmiato… Forse.
Zero00 01/05/2010 01:05:00 » Rispondi Togli il forse... su quello ci scommetto ;)
Ødiø Pµrø 25/04/2010 19:48:41 » Rispondi Stavolta mi hai fatto male.
Ciumi 25/04/2010 20:02:02 » Rispondi Mi sa che ho fatto più male ad Anthony, che me lo aveva consigliato. In effetti ne avevamo già parlato, so che a te piacciono certi film intricati, a me un po’ meno. Poi qui si fa troppa confusione con l’onirico, secondo me, e ormai sembra quasi una moda.
Ødiø Pµrø 25/04/2010 20:22:19 » Rispondi Ti dirò, la prima volta che lo vidi mi annoiai e lo mandai anche a fancùlo. Mesi dopo, su consiglio di Enzo e Hatebreeder, lo guardai un'altra volta, e mi accorsi che (dico nel mio caso, ovviamente) l'avevo visto con troppa superficialità, e lo rivalutai.
Comunque capisco benissimo che possa non piacere; semmai la cosa che non condivido è la parte che hai scritto anche nel commento sulla confusione: ovviamente ci vuole un certo talento nell'amalgamare finzione e realtà creando quindi l'onirico, e nella seconda visione mi è stato chiaro che in questo film ce ne fosse da vendere. Sarà che nel frattempo avevo visto altri film visionari veramente brutti e quindi ho percepito una certa differenza... Del resto però, sono sempre stato dell'idea che sia anche - forse soprattutto - un fatto di modo.. hai amato in toto Videodrome come praticamente tutti i nostri compari, mentre io ne ho apprezzato solo l'aspetto leggero tralasciando la parte più seria che non ho proprio mandato giù. Il tipo di visionarietà di Cronenberg non fa per me.
Ciumi 26/04/2010 09:51:39 » Rispondi Io credo invece (e anch’io parlo per me, senza volerti convincere, ci mancherebbe) che non ci sia una buona mescolanza - e con idee confuse, inoltre - tra realtà e sogno.
La mia sensazione, come ti dicevo, è che ultimamente si tenda troppo spesso a ricorrere e ad abusare dell’espediente delle sequenze oniriche, senza dare però l’impressione di riuscire a governarlo con cognizione. Spesso ci si serve della materia psichica per ‘disturbare’, ma senza l’intenzione di una vera indagine psicologica. Un po’ come succedeva in ‘Audition’. Non c’è una buona modulazione. Anche sul piano della tensione il film spinge sempre troppo, secondo me, creando un registro emotivo piuttosto monotono. Non ci sono le pause dovute, non c’è armonia, non c’è freschezza, non c’è slancio; qualche scena d’impatto esiste, probabilmente, ma è l’insieme che non convince. Non è la singola nota, ma la sinfonia completa a risultare insufficiente. Troppo confusionaria. E anche lo stile compiaciuto della regia non aiuta certo a convincermi sulla bontà e sulla profondità del film.
E poi diffido sempre quando vedo una certa poetica delle immagini così ‘forzata’ (campi di grano, altalene e cose così), troppa enfasi e i ripetuti ricordi, soprattutto quando dietro a queste cose ci trovo molto poco.
Infine, nel leggere alcuni commenti precedenti, mi sono accorto che moltissimi, come te, hanno apprezzato il film solo dopo una seconda visione. Anche questo aspetto, a mio parere, è da annoverare tra i difetti, dal momento in cui trattasi di un film che punta principalmente all’intrattenimento.
Ødiø Pµrø 26/04/2010 10:47:24 » Rispondi Mh.. d'accordo per il resto [prendiamo atto delle impressioni di entrambi, altro non se pò fà :D (meno male, aggiungerei)], non so se ho capito un paio di cose: intanto, dici che è un difetto in virtù del fatto che questo film è prima di tutto intrattenimento?
Ciumi 26/04/2010 11:51:02 » Rispondi Intendevo dire (rispondendo anche ad Antonio): se ragionato solo sotto l’aspetto dell’intrattenimento l’ho trovato un po’ confuso e farraginoso, mentre per quanto riguardo l’aspetto più ‘psicologico’, se così si può dire, non mi è parso efficace per molte delle ragioni che ho esposto, e non troppo convincente.
Ødiø Pµrø 26/04/2010 11:56:56 » Rispondi Comprì; leggendoti mi pareva lo battezzassi come mero intrattenimento, e la cosa mi straniva un po'. Tutto chiaro =)
strange_river 29/04/2010 18:19:01 » Rispondi E' sempre un piacere leggere le discussioni con Ciumi...ops, scusate. Mi sono messa in mezzo :D
Ciumi 29/04/2010 20:32:50 » Rispondi Va’ come la segue.
Ødiø Pµrø 29/04/2010 21:18:40 » Rispondi Le tue già friabili provocazioni vengono completamente polverizzate dal fatto che oggi sono troppo felice, per un motivo che conosci anche tu: forse finalmente wanna marchìa putrella se ne va fuori dalle palle.
Ciumi 30/04/2010 08:47:04 » Rispondi Scusa Odietto, ma come fai a sapere che io so? E soprattutto, come fai a sapere quello che tu sai che io so, dato che tu quel ‘sapere’ non lo dovresti sapere?
Ødiø Pµrø 30/04/2010 09:44:08 » Rispondi Perché non dovrei? Una cosa che può saltar fuori come un'altra in un discorso fra amici, lol
Ciumi 29/04/2010 20:32:09 » Rispondi Ah, grazie Strange. Beh, discutere con Odio è un piacere, dato che alla fine si ha sempre ragione. Ma tu lo hai visto ‘sto film? No perché mi servono alleati per seppellirlo del tutto.
strange_river 02/05/2010 22:00:08 » Rispondi No no, non l'ho visto per ora, quindi non so dirti se e quanto mi piacerà. Però sai, devo confessarti che il mio metro di giudizio è molto meno rigoroso del tuo e soprattutto per quel che riguarda gli horror e affini abbandono certe pretese che per esempio ho su altri film (ma non solo quelli "autorali", per me ad es. fantascienza e gialli devono avere certe caratteristiche perchè mi piacciano "molto". è una questione più affettiva che di coerenza critica eh). Insomma alla fine quando un horror mi pare fatto bene, mi fa provare un certo grado di suspense o adirittura mi fa prendere degli spaventi, io ne sono abbastanza contenta e non approfondisco oltre. Certo, se non mi convince o peggio mi annoia, allora non mi interessa, ma il tutto parte da un discorso di mere sensazioni e davvero ha poco di critica cinematografica :D
Ciumi 03/05/2010 11:09:12 » Rispondi In realtà non credo che il mio approccio sia molto diverso dal tuo.
Però, quando guardo un film, non lo giudico in base alla propria catalogazione (‘horror’, ‘fantascienza’, ‘d’autore’ ecc..) e non ho dei criteri critici ai quali la pellicola debba attenersi a prescindere, assolutamente. Io non cerco i ‘difetti’ e i ‘pregi’, bensì mi dispongo affinché sia il film a comunicarmi qualche cosa. Una qualsiasi cosa eh, non dico necessariamente una riflessione profonda, ma anche una sola parola che mi colpisca o un’emozione autentica. E se il film ha poche pretese, spesso è meglio ancora.
Il problema di questo “Two sisters” è proprio che credo abbia altre ambizioni, appunto, troppe pretese. M’è parso forzatamente poetico, e mi ha dato l’impressione d’essere stato studiato per farlo sembrare intrigante e suggestivo ad ogni costo (e m’ha annoiato!). Anche il mio è prima un discorso di mere sensazioni. Solo dopo viene il tentativo (che rimane tale) di spiegazione. Non è che se un film mi dà sensazioni positive poi lo demolisco soltanto perché ci ho visto quello o quell’altro difetto, altrimenti sarebbe un’ecatombe.
strange_river 04/05/2010 13:43:37 » Rispondi sì, direi proprio che concordo con quel che hai detto. Soprattutto con "Anche il mio è prima un discorso di mere sensazioni. Solo dopo viene il tentativo (che rimane tale) di spiegazione. " che è esattamente quello che faccio io (anche perchè non sarei capace di fare altrimenti). Pure però restando in questo campo, quello che si recepisce è legato a quello che siamo nel senso più vasto del termine, (carattere, cultura, formazione, esperienze ecc non ti annoio con la lista) e quindi per fortuna suscettibilissimo a variazioni e maturazioni. ...per non farla lunga, direi che in sostanza il confronto interessante avviene proprio sulla natura delle differenze nel recepire un film (o altro).
Ciauz! Buona giornata :)
anthony 26/04/2010 09:43:27 » Rispondi Ahahah! Pazienza, che te devo di'? ;-)
Sicuramente non è un film adatto a tutti i palati..e capisco che non possa piacere; sta di fatto che ogni volta che io lo rivedo...rimango rinco*glionito per i 3 giorni a seguire..troppe emozioni, troppe turbe, troppi trips angosciosi...
Ciumi 26/04/2010 10:00:15 » Rispondi Sai Anto’, la cosa che forse più mi ha più influenzato negativamente è proprio il fatto che mi ha ricordato Miike, ovvero una delle più grandi (per me) delusioni cinematografiche recenti. Comunque sì, ci sono troppi elementi, e il troppo difficilmente riesce a coinvolgermi o a emozionarmi.
Mauri', che resti tra me e te: io preferisco di gran lunga un film come Two Sisters alle "baracconate" (ma questo è solo un mio pensiero personale e assolutamente soggettivo) di Miike.
PS: Anch'io ho dovuto visionare due volte Two Sisters per apprezzarlo in pieno; ecchedire!! Meno male che l'ho faTTO! ;-) ;-)
Credo si tratti di più di un semplice film d'intrattenimento.