Chiudi finestraREAZIONE A CATENA (1971) regia di Mario Bava
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KOMMANDOARDITI 
8 / 10 29/04/2010 16:43:47 » RispondiMario Bava può essere a buon diritto ritenuto il Leonardo Da Vinci del cinema italiano. Nel nostro paese ha inventato quasi tutto lui : l'horror gotico (LA MASCHERA DEL DEMONIO), il thriller in bianco e nero (LA RAGAZZA CHE SAPEVA TROPPO), il thriller a colori (SEI DONNE PER L'ASSASSINO) e con questo REAZIONE A CATENA anche lo slasher.
La trama di quest'opera è ben poca cosa : le faide e le lotte intestine per l'accaparramento e lo sfruttamento delle bellezze naturali attorno ad una baia, da parte di una nutrita schiera di sciacalleschi ereditieri....il tutto a suon di morti e ammazzamenti (ecco spiegato il sardonico titolo alternativo ECOLOGIA DEL DELITTO). Ciò che realmente conta per l'autore sanremese non è il "cosa" ma piuttosto il "come", il "fino a che punto". Bava architetta con moralistico sadismo un intreccio dall'incedere cartesiano causa/effetto, una storia dai deliranti risvolti da tragedia elisabettiana (SPOILER 1). Nonostante la presenza di attrici celebrate ed impegnate come Isa Miranda e Laura Betti, lui continuava ostinatamente a considerare gli interpreti come elementi/oggetti del film rigorosamente intercambiabili. Di volta in volta i personaggi delle sue pellicole divenivano ora topi in gabbia, ora pedine di una macabra scacchiera, ora persino burattini di un teatrino dell'assurdo che lui, in prima persona, si divertiva misantropicamente a manovrare, spostare e destinare alle fini più atroci ed orrende. In questo film gli umani vengono visti come insetti, da osservare, infilzare (come fa Leopoldo Trieste coi suoi scarafaggi) e di cui studiare impietosamente i comportamenti dinanzi a situazioni limite e disperate. Un'umanità svilita e colta nelle sue peggiori manifestazioni di cupidigia, bramosia di denaro e bieco arrivismo; a farne le spese sarà anche la spregiudicatezza di una comitiva di hippies. Come suo solito, Bava coordina il tutto senza spocchia autoriale ma comportandosi da puro cine-artificiere, facendo di necessità virtù. In barba ai dettami dell'ovvietà, si prodiga da un lato in stroboscopici giochi di zoom e fuori fuoco squisitamente extra-contestuali e stranianti (vedi ad esempio il sole sfocato che,al contrario, risulta essere un occhio che spia), dall'altro in ardite successioni analogiche che neanche Ejzenstejn (la fulminea decapitazione seguita repentinamente da un salvadanaio che,cadendo a terra, va in mille frantumi...!). E, cosa più importante, condisce l'insieme delle vicende di un umorismo tanto nero da turbare per la sua spietatezza. Come già accennato, REAZIONE A CATENA è il padre di tutti gli slasher ottantiani made in USA, a partire proprio dall'acclamato HALLOWEEN di Carpenter e dalla lunga serie dei VENERDI' 13 di Cunningham e soci (che,da par suo, riprenderà sfacciatamente l'ambientazione lacustre ed addirittura uno degli omicidi più genialmente congegnati dal maestro : quello dei due amanti trafitti nell'atto dell'accoppiamento!) E' altresì l'opera più splatter ed estrema della filmografia baviana e si avvale degli ottimi effetti sanguinosi del fidato Carlo Rambaldi (menzione ad honorem per la violentissima roncolata in pieno viso riservata ad uno degli hippies). In REAZIONE A CATENA fa capolino anche il tema ricorrente di tante sceneggiature del soggettista Dardano Sacchetti : quello della cattiveria innata dei bambini....ma oltre non voglio svelare (SPOILER 2).
Come non citare, in conclusione, la scena che vede Brigitte Skay denudarsi e calarsi nelle acque della baia, col cadavere in ammollo che, spostato dalle onde, giunge quatto quatto a sfiorare, col suo freddo e rigido dito, le natiche eburnee della procace scandinava......
Come avrebbe detto quel pugliese : "MARIO,SEI PROPRIO UN FIGLIO DI PUTTENA!"
SPOILER
anthony 29/04/2010 16:57:00 » RispondiGran bel commento!
Lo sai che scrivi proprio bene?
Tra l'altro, il mitico Mario Bava è uno degli artisti più sottovalutati e troppo poco valorizzati della storia del nostro cinema.
KOMMANDOARDITI 29/04/2010 17:16:46 » RispondiGrazie Anthony :-)
Ho visto che Mario è anche uno dei tuoi registi horror preferiti.
Purtroppo qui in Italia non se lo càgà nessuno, se provi invece ad andare in Francia o negli Stati Uniti ti accorgi che è famoso quanto Kubrick o John Ford........E' l'anomalia italica, per cui un autore è tale solo se trasmette tramite le sue opere un messaggio sociale...Mario non ha mai goduto di appoggi ideologici ed ha sempre girato horror puri,senza sottotesti politici vari : questa pecca da indipendente non gli è stata mai perdonata!
Ma a me va benissimo così:-D
anthony 29/04/2010 17:28:01 » RispondiHai proprio ragione Nico..
Anche Sergio Leone, in parte, è stato trattato in questo modo; le sue opere, per quanto mi riguarda, sono di una profondità e di una bellezza rara! Purtroppo, però, anche lui era "poco allineato" ideologicamente..
KOMMANDOARDITI 29/04/2010 17:37:35 » Rispondi"La critica non mi ha mai perdonato il fatto che non fossi di sinistra"(Sergio Leone)
Personalmente lo ritengo un grandissimo regista, alcune sue opere però(vedi C'ERA UNA VOLTA IN AMERICA) eccedono in gigantismi formalistici privi di reale sentimento, a volte persino volgari : ecco perchè lo preferisco quando non si prende troppo sul serio, come ad esmpio nel bellissimo IL BUONO,IL BRUTTO E IL CATTIVO.
So di essere in minoranza in questo.....ma sai come ci godo :-D :-D :-D
anthony 29/04/2010 17:44:57 » RispondiC'Era una volta in America un gigante formale senza reale sentimento??? Mi sa che abbiamo visto un film diverso allora!!; la formalità è proprio quella che manca a Leone..specie nei suoi film seri: C'era una volta il West, Giù la Testa, C'era una volta in America...
Chi mi dice che c'era una volta in america è poco profondo..lo prendo a calci in cu*lo! :-D
KOMMANDOARDITI 29/04/2010 17:47:44 » RispondiNO PROBLEM, ho le mutande foderate d'acciaio! :-D
anthony 29/04/2010 17:53:46 » RispondiSì, ma a parte gli scherzi...credo sia meglio chiudere l'argomento Leone! E' il mio regista preferito..è quello che mi ha fatto comprendere vermente il significato della parola cinema..e i soliti bontemponi moralistici che non lo capiscono e non lo approfondiscono! C'era una Volta in America è, per esempio, il fulcro del vero sentimento e della profondità umana più inaccessibile..il sorriso finale di De Niro è la fragolina sulla torta..la spiegazione di tutto.
E' questione di punti di vista...
..ma non parliamo di baracconate o di formalismi esasperati..quelli sono altrove!
KOMMANDOARDITI 29/04/2010 18:12:32 » RispondiPersonalmente trovo di gran lunga superiori film d'oltreoceano come IL PADRINO,IL PADRINO-PARTE 2, QUEI BRAVI RAGAZZI, CASINO', CARLITO'S WAY, MEAN STREETS.
Il film di Leone gode innegabilmente di pagine straordinarie di grandissimo Cinema ma è altrettanto afflitto da passaggi altamente fastidiosi nella loro pretenziosa profondità : come ad esempio tutte le sequenze relative alla rappresentazione della sessualità ( la torta in cambio del servizietto, il confronto della lunghezza dei "membri, la sodomizzazione di una delle interpreti...). In un'opera che fa della raffinatezza e dell'epopea la propria ragion d'essere ho trovato questi accostamenti molto umilianti e volgari. In un film di Scorsese , già di per se grottesco ed estremo, accetto benissimo questo tipo di cose : è in linea col tenore dell'opera. Ma non vedrei mai di buon gusto cose del genere in un film ad esempio di James Ivory, giusto per citare un autore che della finezza ha fatto il proprio marchio di fabbrica.
Comunque per me il capolavoro leoniano rimane IL BUONO,IL BRUTTO E IL CATTIVO.
L'importante è che almeno non ti piaccia Moretti :-)
anthony 29/04/2010 18:21:37 » RispondiMA COSA DICI?
CASINO' & QUEI BRAVI RAGAZZI di gran lunga superiore a C'ERA UNA VOLTA IN AMERICA??
Non ci siamo proprio..queste castronerie sono intollerabili!! Il filo-atlantismo esasperato mi fa ca*gare! Non posso pensare che qualcuno consideri osceno e volgare un film come C'era una volta in America..e questo, solo perchè, avrebbe -secondo qualcuno- delle pretese di "raffinatezza" che esso stesso mai si è dato o autoimposto...
Sai che con questi discorsi un po' radical chic mi ricordi proprio Nanni Moretti?
KOMMANDOARDITI 29/04/2010 18:31:38 » RispondiPerò sei combattivo, non ti dai per vinto facilmente :-)
Comunque la maniera in cui viene recepita un'opera dipende sempre dai nostri personali excursus : magari questo film sarà stato quello che ti ha indirizzato verso la passione cinematografica. Un po' quello che per me è stato il bellissimo THE KILLER, che considero da sempre il film della mia vita. Non so se per caso l'hai mai visto e forse quando l'avrai fatto potresti anche non recepirlo come feci io a suo tempo.
Ciò non toglie che io rispetti i giudizi altrui,purchè circostanziati e non semplicistici.
Comprendo il tuo amore incondizionato per C'ERA UNA VOLTA però devi dare per scontato che molti possano non vederla come la vedi tu.
In via sperimentale prova a vederti THE KILLER : sicuramente potresti non riconoscerti affatto nella mia recensione.
Ma questo ci sta tutto :-)
anthony 29/04/2010 18:44:55 » RispondiIo comprendo solamente che NON MI HAI RISPOSTO.
Tra l'altro mi si può accusare di tutto..tranne che di essere uno che commenta e giudica i film in maniera semplicistica, superficiale e circostanziata..
Su C'ERA UNA VOLTA & altri films di Leone c'è un po' questo atteggiamento snobbistico e para-intellettualoide, tanto che -molto spesso- si ha l'uso di preferire (ipocritamente) qualche ca*gatella a stelle e strisce..pur di non ammettere che Leone è un maestro del Cinema; meglio si farebbe a tener chiusa la bocca se non lo si comprende appieno..e tutti, di conseguenza, farebbero una migliore figura.
Comunque visionerò la tua recensione su THE KILLER..e magari ti dirò cosa ne penso; ovviamente non parlo della forma e della scrittura..perchè so che ne hai da vendere in quel senso..
KOMMANDOARDITI 29/04/2010 19:02:19 » RispondiMa circostanziata non significa superficiale o banale, anzi ha valore di approfondita e "con precisi riscontri"!
Penso di averti spiegato i difetti che ho riscontrato nel film di Leone....e ti assicuro che l'ho visto e rivisto varie volte!
Se ti è di consolazione posso dirti che un critico di sinistra come il Morandini da il massimo dei voti a C'ERA UNA VOLTA, mentre uno più neutrale come il Mereghetti gli appioppa un 2,5 su 4 preferendogli film come IL PADRINO e QUEI BRAVI RAGAZZI.
Le mie ragioni te le ho esposte in precedenza e con ciò non pretendo di avere la verità in pugno.
Sei liberissimo di pensarla come meglio ti aggrada.....solo che da adesso vedrò di non toccarti più San Leone :-)
Gioca coi fanti,ma lascia stare i santi :-D
Ciao Capatosta.
anthony 29/04/2010 19:09:54 » RispondiMa allora ammetti di aver detto che io faccio meri commenti semplicistici di circostanza!!
Grazie per il complimento...e ti dedico un applauso per la fine e ricercata subdolezza per non farmelo intendere.
Mereghetti è la vergogna dei dizionarii di cinema: un'estremista solone che "sa tutto lui", molto peggio di un Morandini..che perlomeno è meno subdolo e falso-ironico!
Saluti.
KOMMANDOARDITI 29/04/2010 19:25:50 » RispondiHai frainteso tutto.
Ti sei fatto prendere dalla tua foga filo-leoniana.
La mia non era una subdola presa per i fondelli...stavo dicendo seriamente,credimi. Con te che sei un amico non adotterei mai metodi simili....non ne vedrei l'utilità! Per commenti semplicistici non mi riferivo in particolare alla tua persona,sia ben chiaro.
Comunque io ne discuterei con più pacatezza e meno furore sacro : in fondo si parla di film mica di cose d'importanza vitale!
Non vorrei che ogni volta che tu discuti con me debba sempre pensare che io ti stia tirando qualche beffardo tranello.....Faremmo la figura di Totò e Peppino!:-D
Se inizi a sospettare sempre secondi o tripli significati in ciò che scrivo allora non ne usciamo più!
Ripensaci prima di liquidare un amico in questa maniera. Spiegandoci si sistema tutto:-)
anthony 29/04/2010 21:31:35 » RispondiTu sei stato molto poco chiaro però...
Se non era una subdola presa per i fondelli..non posso che esserne felice.
Sergio Leone per me è campo sacro; è il Cinema (altro che le criticucce imbecilli degli spocchiosetti limitati..); io non critico il dissenso e il gusto personale della persona..se ben argomentato e minuziosamente approfondito. Non sopporto, però, proclama filo-oggettivisti del tipo "barracconata superficiale piena di gigantismi privi di sentimento" di gran lunga ineriore a capolavori d'oltreoceano come CASINO'...questo non è vero! Basta solo guardare il film da un punto di vista differente e meno superficiale.
Comunque..ti sono ancora amico; ma vedi di essere più chiaro nello scrivere le cose..sei facilmente oggetto a fraintendimenti.
KOMMANDOARDITI 29/04/2010 21:35:01 » RispondiTu cerca però di essere meno virulento e più pacato.
In fondo sono solo opinioni .
anthony 29/04/2010 21:44:35 » RispondiSono opinioni, ripeto, se argomentate con minuzia e serietà altamente scrupolosa.
Io non sono virulento..ma qui si parla di SERGIO LEONE. E su di lui non sarebbero sufficienti mille mila pagine.
Comunque, se sono stato impulsivo e scorretto, mi scuso; ma insisto col dire che quella tua dichiarazione è un tantino superficialotta...parere mio personale.