rain 6 / 10 28/08/2012 17:36:09 » Rispondi Ennesima trasposizione cinematografica (questa è anche antecedente a quella americana) riguardante Sadako (Park Eun-Suh in questo caso) e la sua maledizione. Delle tre versioni realizzate (oltre a questa c'è l'originale giapponese e lo stupendo remake americano) questa è senz'altro quella che ha più punti in comune con il romanzo di Koji Suzuki. Per la verità molti elementi fanno pensare che la maggiore ispirazione venga dal "Ringu" di Nakata, basta pensare alla celeberrima scena della ragazzina che esce dal televisore presente nei film ma inesistente nel libro, oppure al fatto che nel romanzo il protagonista sia un uomo mentre in tutte le versioni cinematografiche è una donna. Però non mancano delle ispirazioni importanti dall'opera letteraria di Suzuki che invece sono assenti nelle altre versioni come il messaggio cancellato alla fine del videotape o la Sadako/Eun-Suh ermafrodita, tema che sia Nakata sia Verbinski non avevano affrontato (forse perchè ritenuto "inadatto" per un film commerciale). Le somiglianze con il libro sono il maggior pregio che potrete trovare in questa pellicola. Perchè se le buone idee non mancano la realizzazione è mediocre con assoluta mancanza di tensione che lascia spazio ad un'atmosfera piuttosto scialba che unita alla lentezza generale del film rendono "Ring Virus" noioso in più punti. Bruttisima in questo caso la realizzazione del videotape maledetto delle cui immagini si capisce poco o niente. "Ring Virus" riesce comunque a strappare una sufficienza pur senza far gridare al miracolo. La visione può essere interessante appunto per la presenza di qualche spunto originale però in termini di qualità "Ringu" e soprattutto il remake "he Ring" sono notevolmente superiori. Per questo lo consiglio solo a chi ha amato l'intera saga e ha voglia di vedere una nuova versione oppure a chi ha apprezzato il libro di Koji Suzuki.
Ringrazio ancora una volta speXia-kun per avermi segnalato l'esistenza di questo film di cui non ero a conoscenza.
rain 28/08/2012 20:03:17 » Rispondi Ovviamente alla fine volevo scrivere "The Ring", mi è scappata una T.
speXia 28/08/2012 19:46:47 » Rispondi Cheonmaneyo! ^^ (vuol dire "prego/di niente" in coreano, l'ho detto in coreano per essere coerente con il film, però l'unica lingua asiatica che davvero parlo è il cinese, mentre quest'inverno inizierò a studiare giapponese :3)
dubitas 28/08/2012 19:29:45 » Rispondi interessante e originale, non lo conoscevo questo film (non a caso è stato recensito solo da 3 persone).
Quello che volevo far notare è che tutti i film coreani son lentissimi, e si sa....la lentezza annoia. (pensiamo a two sisters).
Caratteristica comune, comunque, a tutto il genere orientale di film horror.Anche ''ringu'' e ringu 2 sono lenti, forse il primo qualitativamente migliore del secondo ma comunque in certi punti noioso.
rain 28/08/2012 19:58:52 » Rispondi Indubbiamente i film orientali sono molto lenti (non solo gli horror)soprattutto per chi è abituato a vedere quelli americani che solitamente hanno un ritmo molto elevato. Credo sia anche questione d'abitudine, inizialmente anche a me non piacevano troppo i film asiatici in parte anche per la lentezza, ora ci ho fatto il callo e li trovo meravigliosi.
rain 28/08/2012 20:04:52 » Rispondi Comunque non credo che lentezza sia uguale a noia. In questo film c'è qualche momento di noia perchè alla lentezza è unita la mancanza di atmosfera. Un horror lento ma con la giusta dose di tensione non annoia per niente, almeno secondo me.
speXia 28/08/2012 19:51:34 » Rispondi Dubitas, dubito (scusa il gioco di parole) che tu abbia visto abbastanza horror orientali per dire che sono tutti noiosi. E poi TWO SISTER è un capolavoro, magari di difficile comprensione, ma comunque un capolavoro, lascialo stare dai...