alberto9 4 / 10 06/03/2016 12:52:36 » Rispondi Questo é un film documentario con grandi attori per cui si conosce già la fine. Non mi capacito del legame di questo film con le altre candidature all'oscar.
Non di certo un film da vedere per passare una bella serata, ci sono film migliori riguardo alla finanza.
marcogiannelli 06/03/2016 15:22:49 » Rispondi Wall Street, La ricerca della felicità, The Wolf of Wall Street, The International, I soldi degli altri, Rogue Trader, 1 km da Wall Street, Margin Call, Il gioiellino
Scuderia2 06/03/2016 15:53:26 » Rispondi Essere ambientato nel mondo della finanza non vuol dire parlare di finanza.
Niko.g 06/03/2016 16:11:31 » Rispondi E vabbè ma il cinema non è la sede deputata per parlare di finanza.
Larry Filmaiolo 06/03/2016 16:59:26 » Rispondi ah no, è la sede deputata a parlare di necrofilia, immigrazione e grandi raccordi anulari
marcogiannelli 06/03/2016 17:24:36 » Rispondi non tutti parlano di finanza esplicitamente, come La ricerca della felicità, ma in molti tendono a criticare quel mondo la maggior parte dei titoli parla comunque di finanza
Scuderia2 06/03/2016 18:01:39 » Rispondi Allora,La Grande scommessa è un film unico nel suo genere perché cerca di spiegare ad uno spettatore curioso di ascoltare come si è sviluppata la recente crisi finanziaria. E la sua unicità è il farlo in modo documentaristico con attori mainstream. E lo fa bene. Anzi ottimamente. Ed è un gioiello. Punto. Poi,se uno le sapeva già queste cose,può risultare inutile. Se non le conosce,farebbe bene a stare attento. Se non gli interessano,che si guardi Pozzetto con le sue Canistracci Oil.
marcogiannelli 06/03/2016 18:49:47 » Rispondi può tranquillamente non piacere, proprio per la messa in scena, non perché qualcuno possa essere interessato o meno all'argomento, non è una verità assoluta né che sia un gioiello, né che sia il modo giusto per parlare dell'argomento
Scuderia2 06/03/2016 19:42:26 » Rispondi Non è la verità assoluta,è la mia. Ed è un tentativo (riuscito) di parlare dell'argomento. Come La vita è bella lo era di parlare dell'Olocausto.
Niko.g 06/03/2016 18:34:37 » Rispondi Lo spettatore non capisce un piffero di quello che si dice in questo film. Se capisce qualcosa è grazie agli intermezzi delle mìgnotte e del cuoco che piazzano qualche metafora spacciata per genialata. E' solo una giostra di formalismi e giochetti di montaggio, specchietti per le allodole su un argomento che meritava ben altro trattamento e impostazione.
Scuderia2 06/03/2016 19:36:48 » Rispondi Ma che ne sai tu di quello che capisce lo spettatore?
Niko.g 06/03/2016 22:33:16 » Rispondi E perché allora inserire degli spiegoni (ridicoli) all'interno del film?
Scuderia2 07/03/2016 07:08:12 » Rispondi Per aiutare gli spettatori distratti che si chiedono quando irromperanno sullo schermo i broker sballati di Quaalude.
Niko.g 07/03/2016 12:32:50 » Rispondi Che ne sai tu di quanto si distrae lo spettatore. Scusa eh, ma allora il discorso vale anche per te. Quegli spiegoni (ridicoli) significano che gli sceneggiatori avevano ben chiaro quanto fossero indigesti certi tecnicismi, ai quali tuttavia non hanno voluto rinunciare per fare i fìghi.
Scuderia2 07/03/2016 13:25:48 » Rispondi Ho visto spettatori distratti già al botteghino o che si infilano nella sala sbagliata.
Niko.g 07/03/2016 14:07:41 » Rispondi Tanto piacere. Io invece ho visto e ho parlato con quelli che si sono lamentati del testo.
Larry Filmaiolo 06/03/2016 16:58:07 » Rispondi e la ricerca della felicità parlerebbe di finanza? ma che càzzo stiamo dicendo? anche wall street pure vabbeh mettici anche il 2 a sto giro
Niko.g 06/03/2016 18:10:03 » Rispondi "Parlare di finanza" non significa parlare di titoli sintetici, aggio di emissione, mib, roll-back, rateo e swap, perché altrimenti fai un documentario didattico e nessuno ti dice niente. Se invece vuoi fare un film con Brad Bitt, allora dovresti darti una regolata su come impostare certi testi per renderli fruibili e al servizio di una trama degna di questo di nome. Spero di essere stato chiaro, come credo sia chiaro cosa intendesse alberto nel suo commento.
marcogiannelli 06/03/2016 17:31:49 » Rispondi innanzitutto stai calmo perfavore secondo: anche Drag Me To Hell è un'amara critica al sistema dei prestiti e del mondo finanziario...non bisogna per forza mettere tutto in scena ma molto spesso la critica a qualcosa nei film veri è implicita se vuoi ti dico anche perché ci sono i due film che hai nominato su chiaramente La grande scommessa si concentra di più sul tecnicismo, questo non per forza è un pregio del film, che deve finire in pasto al pubblico non per forza così informato, piuttosto meglio un documentario dove, però, mi spiegano ogni singola parola buttata nel calderone spero in una tua risposta cordiale, sono qui per discutere, non per litigare, grazie