emilia perez regia di Jacques Audiard Francia, USA, Messico 2024
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emilia perez (2024)

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locandina del film EMILIA PEREZ

Titolo Originale: EMILIA PÉREZ

RegiaJacques Audiard

InterpretiKarla Sofía Gascón, Zoe Saldaña, Selena Gomez, Adriana Paz, Edgar Ramírez, Mark Ivanir, Eduardo Aladro, Emiliano Hasan, James Gerard, Eric Geynes, Agathe Bokja, Chun-Ting Lin, Stéphane Ly-Cuong, Line Phé, Pascal Toussirot, Karla Lazo, Alonso Venegas-Flores, Shiraz Tzarfati, Jonas Paz-Benavides, Shuuko Calderón, Lucas Varoclier, Daniel Velasco-Acosta, Anabel Lopez, Gaël Murgia-Fur, Tirso Pietriga, Jarib Zagoya Montiel, Magali Brito, Sébastien Fruit

Durata: h 2.10
NazionalitàFrancia, USA, Messico 2024
Generethriller
Al cinema nel Gennaio 2025

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Trama del film Emilia perez

Rita, un avvocato sottovalutato che lavora per un grande studio legale più interessato a far uscire di prigione i criminali che a consegnarli alla giustizia, viene assunta dal leader di un'organizzazione criminale.

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Voto Visitatori:   7,43 / 10 (22 voti)7,43Grafico
Miglior attrice non protagonista (Zoe Saldana)Miglior canzone originale (El mal - Clément Ducol, Camille, Jacques Audiard)
VINCITORE DI 2 PREMI OSCAR:
Miglior attrice non protagonista (Zoe Saldana), Miglior canzone originale (El mal - Clément Ducol, Camille, Jacques Audiard)
Premio della giuriaMiglior attrice (Karla Sofía Gascón, Selena Gomez, Adriana Paz, Zoe Saldana)
VINCITORE DI 2 PREMI AL FESTIVAL DI CANNES:
Premio della giuria, Miglior attrice (Karla Sofía Gascón, Selena Gomez, Adriana Paz, Zoe Saldana)
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Voti e commenti su Emilia perez, 22 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

Kyo_Kusanagi  @  oggi alle 13:42:05
   4 / 10
Amaro, tragico e nel mezzo un musical che stride e stona con il tono e gli argomenti che tratta. Personalmente ho faticato a seguirlo, le canzoni spezzano il ritmo sono fastidiose e annoiano. La vocina stridula di Luxuria che doppia Emilia poi è terribile!(questa cosa odiosa del politically correct sul doppiaggio che vuole assegnare agli omosessuali ruoli gay o a persone di colore ruoli di attori afroamericani sminuendo il lavoro del doppiatore è davvero triste). La storia sarebbe stata anche interessante ma sviluppata male, tanti temi trattati ma nessuno approfondito veramente. Alla fine si assiste a un miscuglio di generi senza capire veramente cosa sia questo film. Sopravvalutato

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  06/03/2025 15:08:05
   7 / 10
Un film che è diventato un caso mediatico vista la presenza della prima attrice transgender nominata prima all'oscar e poi esclusa dalla corsa alla statuetta per motivi extra cinematografici.

Il film in se non è malaccio ma è pur sempre un musical con tutti i pregi e difetti del genere.
Trama originale e piuttosto avvincente ma il mix di generi a mio avviso non aiuta. Ovviamente per i miei gusti personali avrei tolto parecchie canzoni.

stratoZ  @  27/02/2025 14:33:18
   7 / 10
ATTENZIONE POSSIBILI SPOILER

Un film abbastanza inusuale anche per Audiard, sicuramente molto efficace a livello di concept, per intenderci, ritengo il soggetto rasenti il geniale, applicare una tematica come la transizione di genere al mondo dei narcotrafficanti è qualcosa di unico, soprattutto per via del contesto già preesistente che tutti conosciamo, quello di un mondo spietato in cui l'immagine è tutto, il film abbatte quello stereotipo dell'uomo temutissimo e pericolosissimo a favore di un boss che si apre e accetta la sua volontà, fa quello che ha desiderato fare da sempre, rinunciando a moglie e figli e a tutto il suo grande giro, il lavoro di una vita, costruito sul sangue altrui, sullo sfruttamento e sulla crudeltà, cedendo il passo all'essere davvero se stessi, una presa di coscienza raramente vista al cinema, senza tante spiegazioni, soltanto la volontà e la libertà che vince su tutto.

Poi si arriva anche alla tematica della redenzione, il doppio volto della vita di Emilia, un senso di colpa latente che si trasforma in bene per il prossimo, addirittura mobilitando i fondi di tasca propria, seppur sporchi, ma vi è anche la tematica degli affetti e della difficoltà della famiglia, Emilia ha finto la morte del suo vecchio essere probabilmente perché immagina la sua famiglia sarebbe stata incapace di accettare la transizione, una sorta di autorinuncia indotta dal contesto che conosce benissimo, questo microcosmo d'altronde non è tanto lontano dal resto del mondo, una serie di pregiudizi che portano all'escalation di tensione finale compromettendo del tutto la vita di Emilia, ma anche della moglie.

Audiard applica un linguaggio particolarmente fresco, sebbene abbia riscontrato qualche caratteristica stilistica che non mi ha fatto impazzire, il film si porta dietro la tipica ridondanza del musical, in cui i concetti vengono spiegati più volte, sia tramite dialoghi che tramite le canzoni, e poi appunto la parte musicale è un po' lontana dai miei gusti personali, ma visivamente il livello è altissimo, grandi coreografie, ottime trovate a livello registico, tra sequenze di stampo surreale con le luci spot a lunghi pianisequenze.

Interessante la commistione di generi, che spazia ampiamente, dallo stesso musical al gangster movie, dal dramma familiare a quello sociale, sfociando nel thriller nella parte finale, al netto di alcune scelte che non ho gradito chissà quanto, l'ho trovato un bel film.

Invia una mail all'autore del commento bleck  @  23/02/2025 05:43:08
   4 / 10
Pessima l'idea di abbinare un thriller ad un musical, non vedo proprio come possano coesistere nella stessa opera due generi così diversi tra di loro.
Un musicarello a tinte forti...
Mah...de gustibus

Biasx  @  19/02/2025 17:11:17
   6½ / 10
Un po dramma, un po' storia criminale, un po' musical. Di certo un film così non l'avevo mai visto prima. Coraggioso a dir poco, Jacques Audiard non ha paura di niente, nemmeno di una canzone dove si ripete a squarciagola "vaginoplastica".

Mi è piaciuta la performance di Joe Saldaña forse un po' meno quella di Selena Gomez, anche se tutto si regge sulla credibilità di Karla Sofía Gascón prima/dopo la transizione, e che qui si impadronisce di un set finto (è tutto girato in studio, a Parigi) portando al centro il suo dramma esistenziale.

Il risultato è una favola di buoni sentimenti, piena di idee cinematografiche che intrattengono molto ma, sicuramente personalmente, emozianano poco.

Peraltro si perde indiscutibilmente sul finale, rincorrendo davvero troppo le banalità hollywoodiane.

La sensazione è questo film faccia parte di quelle cose a proposito delle quali i più non si azzardano a dare giudizi negativi per il timore di non essere "al passo con i tempi", di essere "fuori dal coro".

Oskarsson88  @  18/02/2025 15:25:45
   7 / 10
Leggendo un po' mi è parso di intendere che sia stato piuttosto divisivo questo film. Sinceramente non riesco a sbilanciarmi né da un lato, né dall'altro. E' un mix di generi - in sé e per sé anche ben riuscito - seppur senza essere poi innovativo... mi ha ricordato fin dai primissimi minuti Annette di Leos Carax del 2021. La storia di cambio e di redenzione è interessante con anche gli sviluppi in seguito, però nonostante questo la trama non è piena di suspence come ci si potrebbe aspettare da un thriller e anche gli spezzoni musicali non mi sono sembrato particolarmente speciali. Insomma, tante cose ben riuscite, un prodotto coraggioso anche per le tematiche, ma che non convince del tutto.

TheLegend  @  18/02/2025 11:13:03
   6½ / 10
Film che mescola vari generi da cui mi aspettavo di più.
A tratti poco credibile ma comunque ben fatto.

@dry  @  12/02/2025 09:29:52
   8½ / 10
Trovo che la classificazione come thriller sia molto riduttiva.
Si tratta di un musical, a tutti gli effetti, perché il racconto avviene attraverso le canzoni. E ciò che viene raccontato è davvero tanto.
E' un film camaleontico, che affronta diverse tematiche importanti e lo fa con dei pugni nello stomaco allo spettatore, sfibrandolo. La musica funziona perfettamente in quanto allevia e allo stesso tempo amplifica il dolore.

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Concordo con chi dice che il finale è un po' veloce e banale, ma è anche vero che si fa decisamente prima a demolire che a costruire.

1 risposta al commento
Ultima risposta 12/02/2025 09.33.29
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gantz88  @  11/02/2025 13:46:14
   7 / 10
Fare un musical su una storia drammatica spezza in alcune fasi il film, la storia non è che sia così tanto credibile...Ma le canzoni mi sono piaciute ed alla fine non mi è dispiaciuto.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR ferro84  @  10/02/2025 15:43:54
   7½ / 10
Ecco la tua recensione corretta:


---

Premesso che chi scrive vede il musical come fumo negli occhi, devo riconoscere che Emilia Perez è davvero un gran bel film.

Un misto tra thriller, film di mafia e tematiche LGBTQ+ in un musical riuscitissimo, Emilia Perez è un perfetto mix in equilibrio.

Zoe Saldana è davvero bravissima; molto meno convincente invece Selma Gastón, penalizzata anche dal doppiaggio di Vladimir Luxuria, che non riesce a valorizzarne appieno la performance. La storia della transizione di un narcotrafficante è un'idea brillante, ben messa in scena con tutte le sue contraddizioni. Tuttavia, pur trattandosi di un'opera originale, le numerose candidature ai premi sembrano eccessive, così come alcune critiche negative appaiono esagerate.

Nonostante l'apparente eccesso, il film si rivela piuttosto convenzionale nello sviluppo narrativo, a tratti addirittura banale. Il vero problema, come già accennato, è la Gastón: paradossalmente, risulta più convincente e umana nella versione maschile del personaggio che in quella femminile. Nella seconda parte, infatti, il suo ritratto sembra freddo e distante, incapace di suscitare empatia, nonostante il film faccia di tutto per farci amare il personaggio.

La scrittura, molto originale nella prima parte, scivola purtroppo in numerosi cliché nella seconda. Funziona invece l'aspetto musicale: mai eccessivo, il film mantiene un buon equilibrio tra parti cantate e

pak7  @  01/02/2025 09:40:28
   9 / 10
Una ventata di aria fresca in mezzo ai centomila Marvel a film d'animazione insulsi e alla solite commediole senza capo e coda.
Straordinario perché è quello che ti aspetti ma va oltre tutto quello che puoi aspettarti: emozionante, trascinante, decisamente il miglior film del regista, concepito oltre i 70 anni di età.
Mezzo voto in più per le interpretazioni delle tre protagoniste: immense.

marimito  @  27/01/2025 23:42:26
   7½ / 10
Manitas è al vertice di un cartello di narcotraffico messicano; un ambiente, il suo, in cui non c'è spazio per rigurgiti transgender ed in cui il machismo è l'espressione di una società fatta di uomini per gli uomini. Manitas, invece, sogna di uscire dalla prigione del suo corpo e di vivere a pieno una nuova vita. Assolda un'avvocatessa in gamba e arrivista a caccia di ricchezza per poter trovare un chirurgo che lo possa traghettare verso la sua nuova vita. Ha fretta di arrivarci. Allontana moglie e figli e inscena la sua morte, dando inizio così ad essa. Ma molte volte il passato torna prepotente a bussare alla tua porta, altre volte semplicemente sei tu che lo vai a cercare e così Manitas rivuole la sua famiglia e trova il modo per riaverla. Scopre che aiutare le donne a ritrovare i propri uomini scomparsi le permette di riconciliarsi con la sua coscienza, ma non sempre bastano i propri desideri a garantirsi la vita che si sogna. Interpreti femminili strepitose, nonostante il genere di film "musicato" (se non vogliamo chiamarlo musical) non sia nelle mie corde, questo lungometraggio mi ha tenuto incollata allo schermo fino alla fine.

Febrisio  @  26/01/2025 10:52:33
   7½ / 10
Emilia Perez non è film perfetto. Si dimostra capace di trattare con sensibilità tematiche diverse. La transizione trattato come cambiamento nella vita, non solo di Emilia, è però il tema centrale, in cui in gioco ci sono le vite delle tre donne protagoniste in questa vicenda dalle tinte messicane. La pellicola di Audiard ha il pregio di amalgare una sceneggiatura con diverse tematiche e stili poco omogenei. Eppure il risultato è registicamente impeccabile; le musiche, le coreografie, il mondo narcos, la vaginoplastica cantata :) , le sparizioni, l'amore, i cambiamenti nella vita, l'interpretazione di Zoe Saldana (in cui l'apice alla cena di gala) fanno di Emilia Perez grande Cinema. Visto in italiano, la voce meno curata è sicuramene quella di Emilia.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR rain  @  23/01/2025 20:56:33
   8½ / 10
C'è un po' di tutto in quest'ultima (per ora) fatica di Audiard: musical, dramma familiare, commedia, tematica gender, melò, thriller, redenzione. Due ore di visione straripante (e divertente) che scorrono lisce come l'olio.
Ottime le interpretazioni del trio Saldana/Gomez/Gascón, così come sono bellissime le canzoni e le relative coreografie ("El Mal" è semplicemente strepitosa).

matt_995  @  21/01/2025 22:24:56
   6 / 10
All'arrivo a Cannes, qualche mese fa, avevo grandissime aspettative su questo spericolato calderone di generi e linguaggi cinematografici, sulla storia di questa donna trans con un passato losco ai vertici del narcotraffico.
Visto oggi, finalmente, non posso che rimanere deluso da questo miscuglio, non di generi, ma di tre veri e propri film incollati insieme.
Abbiamo un primo film, quello thriller, con Zoe Saldana protagonista (non particolarmente memorabile), le sue peripezie per completare l'operazione del boss e la conseguente fascinazione del male che ne deriva.
Abbiamo un secondo film, quello incentrato su Emilia Perez, la sua nuova vita e il suo percorso di redenzione, con sporadici momenti in cui il boss violento e prevaricatore, il maschio, ritorna a galla prepotentemente e violentemente.
E poi un terzo film che vabbè è quello che è, il finalone Hollywoodiano con sparatorie, lacrimoni esplosioni immotivate. Sembra di vedere il finto film nel film de I protagonisti di Altman, un finale fatto con lo stampino per racimolare consensi.

Sta di fatto che il film risulta frammentato, non tanto per il mix di generi e stili (le canzoni ci stanno bene, pur non essendo particolarmente memorabili), quanto piuttosto per questi tre film incollati insieme, per cui nessuno dei tre risulta davvero compiuto, profondo e soddisfacente.
La Gascon, tuttavia, è effettivamente pazzesca.

VincVega  @  21/01/2025 13:45:30
   7½ / 10
Jacques Audiard realizza un mix di dramma, crime movie e musical difficilmente visto altre volte. Un qualcosa di assolutamente originale che tocca le corde giuste in diversi momenti e infiltra sequenze dance che in un primo momento potrebbero stonare, ma se si da un'occasione la pellicola risulta sicuramente riuscita anche nelle scene più strambe. Qualche difetto c'è, tipo le canzoni non sono sullo stesso livello qualitativo, il personaggio di Edgar Ramirez mi sembra troppo sacrificato rispetto alla sua importanza ed il finale non è al livello di quello che c'è stato prima. Comunque bel film.

Prof  @  19/01/2025 01:23:11
   10 / 10
Un film riuscito in ogni singolo dettaglio: vero fino in fondo, toccante fino alle corde, realistico a oltranza, ma anche straripante, o meglio traboccante eufonica sensibilità. Un semplice commento non può che sminuirne la portata. Va visto.

Wilding  @  12/01/2025 20:16:31
   7½ / 10
Purtroppo non vado proprio d'accordo con gli intermezzi musicali o musical in generale, seppur qui devo ammettere che canzoni e coreografie sono di alto livello. Non ci fossero stati - a mio personale gusto e parere - si sfiorava il capolavoro.
Da un classico "narcos movie" temi profondi che toccano molto. Regia magistrale.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento williamdollace  @  12/01/2025 12:56:18
   9 / 10
Opera-mondo che brulica di meravigliose contrapposizioni tra bene e male e anche nella loro rappresentazione, mai così fusa insieme, così "plastica", con l'amore e il desiderio e la rivalsa che si innestano in un sacrario di ruggine e ossa.
Opera-mondo che mescola brillantemente musical, thriller, commedia, melò, dramma dalla forte e molteplice denuncia politica (meraviglioso il coro di "Para") e, Città del Messico, non l'avete mai vista come la riprende Audiard. Palco di sangue e corpi smarriti e scomparsi eppure le sue inquadrature spezzano il racconto facendo scegliere grandine dagli occhi. Dicevo, corpi smarriti e scomparsi così come paiono essere le protagoniste vive di questa pellicola innestata sulla perdita di se stessi e sul ritrovar/si, ritrovar se stesse. Eppure Audiard non fa nessuno sconto, ritroviamo il suo cinema brutale e insieme così magico e realista (un Prophéte), attraversando ogni tipo di genere e rappresentazione in cui mette in scena un'opera moderna, complessa e magnifica, consacrata dalla sacralità e dall'impossibilità delle anime indipendentemente dai corpi di non poter che emanare se stesse, le stesse vibrazioni, lo stesso odore. Il finale è come quando il cuore, in coro, salta quel battito, "de battre mon coeur s'est arréte" appunto.

Fiorefrutta21  @  12/01/2025 00:43:22
   9 / 10
Un film che dona emozioni dolci e cruente allo stesso tempo . Bellissimi gli intermezzi musicali cantati dagli attori.Bravissima l'attrice protagonista I messaggi che il film trasmette sono: "anche dalle situazioni mediocri e insignificanti(come la qualità del lavoro della protagonista) possono nascere opportunità inaspettate, ed anche negli ambienti più violenti ed efferati puo' nascere il pentimento e ci può essere rinascita

Manticora  @  10/01/2025 15:39:14
   9 / 10
Ennesimo grande film per Jacques Audiard che sembra non sbagliare un colpo. Dai tempi di SULLE MIE LABBRA per passare a IL PROFETA e QUESTO SAPORE DI RUGGINE E OSSA il regista francese ha sempre cercato di narrare storie non convenzionali che si misuravano con situazioni e realtà al limite. Qui probabilmente è all'opera più sfaccettata e non etichettabile che racconta la storia di due donne e dell'universo maschile che le circonda. Se da una parte Zoe Saldana dimostra ancora una volta di avere carisma, capacità e voglia di cambiare e sicuramente Karla Sofia Gascon che si fà notare come una delle pochissime attrici-attori trasgender che riesce a costruire un doppio ruolo scevro da stereotipi e semplificazioni che potevano rendere il ruolo grottesco. La sceneggiatura di Audiard si autoalimenta di canzoni, balletti e confronti che lasciano sempre più porte aperte ad interpretazioni ed intenzioni. Mai compiaciuto o compiacente, senza rifare nessun genere in particolare Audiard amplia la sua visione e oramai rappresenta uno dei registi di riferimento del cinema mondiale. Ovviamente per quanto riguarda l'Oscar credo che come miglior film straniero abbia semplicemente più forza di qualunque altro film straniero in questo dato momento. Per le nomination no sò se Zoe Saldana potra ambire almeno ad una candidatura, così come Karla Sofia Gascone perfino Selena Gomez, ma certo questo film rappresenta uno spartiaque che genera un nuovo cinema, lo chiamerei ibrido, di transizione, con storie che hanno più intrecci e generi. Il resto lo può fare solo la risposta del pubblico.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  17/12/2024 18:50:52
   8 / 10
Emilia Perez è un film ambizioso e coraggioso che parte da uno spunto abbastanza implausibile per costruire una storia cambiamento e redenzione personale. Audiard sceglie una soluzione piuttosto rischiosa nell'unire in un solo film generi così diversi fra loro come il gangster movie, il melodramma e soprattutto il musical. Tutto parte dal desiderio del più potente e spietato boss del narcotrafficante messicano che vuole cambiare sesso. Si è sempre sentito una donna e chiama al suo cospetto un ottimo avvocato ma sottostimato dal suo studio per compiere un tale cambiamento radicale di vita. Diventerà Emilia Perez, identità che permetterà la totale libertà del suo essere rimasto imprigionato, ma non altrettanto dal suo passato sanguinario. I crimini di cui si è macchiato cercherà di rimediare attraverso un'associazione benefica per la ricerca dei numerosi desaparecidos fatti scomparire, restituendo i resti alle famiglie. Dall'altra c'è anche la famiglia, moglie e figli, gli affetti che nemmeno un cambiamento di corpo possono mutare. Il film, lontano dall'intenzione di essere un qualcosa di realistico, è un esperimento riuscito ed equilibrato in tale commistione di generi. Le attrici sono fantastiche in questo perché recitare all'interno di generi così diversi tra loro non è certo facile. Il merito è proprio tale equilibrio, che una scelta sbagliata potrebbe punire severamente. Pur con qualche piccolo eccesso, ho trovato questo film piuttosto coraggioso.

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