I SETTE SAMURAI regia di Akira Kurosawa

bungle77  21/03/2006 17:58:20 » Rispondi
Crimson a spiegato a sufficienza, posso solo dire che prima di dare un votaccio ad un film universalmente riconosciuto come un capolavoro pensaci bene...

Tony Montana  03/03/2006 18:32:01 » Rispondi
Finquando esisteranno idioti come te i film come questo non manterranno mai la media del 10.
IA! MA COME FAI A METTERGLI 4.5????
ADDIRITTURA SOTTO LA SUFFICIENZA!!!
I FILM NON FANNO PER VOI!

Crimson  02/03/2006 11:16:30 » Rispondi
Faccio alcune premesse: Kurosawa è il mio regista preferito, "i sette samurai" è uno dei miei 5 film preferiti e gli ho attribuito il voto 10 così come ad altri 6 dei suoi film.
Cosa fà di questo film un capolavoro? tanti, tantissimi aspetti. Credo che il film possa piacere o meno, e ci mancherebbe, però chiunque dotato di un minimo di buon senso deve ammettere che il film per via dell'innovazione e dei dettagli tecnici merita minimo la sufficienza. Quindi prima cerco di spiegarti questi due aspetti, poi tutti gli altri.
Tecnicamente il film è straordinario: ti ricordo che è del '54. Chiedo io a te: quanti altri film all'epoca potevano vantare una simile fotografia? pochi. Le scene di battaglia? ancora oggi sono sbalorditive per come sono state girate. Kurosawa è stato uno dei primissimi registi mondiali a utilizzare più di una cinepresa per girare le proprie scene, e infatti in particolar modo l'invasione del villaggio da parte dei briganti ripresa da 3 differenti prospettive conferisce all'azione un sapore unico. "I sette samurai" per queste scene rappresenta il prototipo del film d'azione. Costituiscono una parte irrisoria della durata del film? ma dove?? se addirittura molti l'hanno criticato per l'eccessiva durata degli attacchi dei briganti. Oh il film dura 3 ore, mica poco! non dirmi che t'aspettavi 3 ore di combattimenti. Kurosawa anche a livello della qualità dell'immagine era all'avanguardia dal momento che è stato uno dei primi (non dovrei sbagliarmi affermando che è stato il primo in assoluto) a utilizzare il teleobiettivo; tecnica ripresa da molti e soprattutto da Ridley Scott che ogni volta lo ricorda.
I contenuti: il film è innovativo non solo perchè precursore dei film d'azione come ho scritto pocanzi. Kurosawa era un regista poliedrico tra film e nei film: qui raggiunge l'apice della mescolanza di generi. Trovi di tutto: dramma, azione, commedia picaresca (in fondo il film potrebbe essere definito come un gran concentrato avventuroso. E pensa che Lucas non tanto per questo film ma per "la fortezza nascosta" ha preso numerosissimi spunti per il suo "guerre stellari") un certo gusto per il western amerciano (Ford l'ha influenzato, ma non solo. La grandezza di Kurosawa era nel fatto che s'interessava di tutte le culture mondiali, ha proposto Dostoevskij, Gorkij, Shakespeare, per "rashomon" un romanzo di un giovane scrittore giapponese suicida, ha attinto a piene mani nella tradizione samurai post-feudataria, ha portato sullo schermo la vita del russo Arseniev, un giallo di Mc Bain ecc..). Ah e come non citare il neorealismo strepitoso dei suoi film precedenti, di cui c'è traccia anche in questo.
I temi: la solidarietà solo uno dei moltissimi temi. Per me c'è soprattutto la mescolanza tra due classi totalmente contrapposte. E questa visione utopica può essere tranquillamente essere trasposta alla nostra moderna società. Contadini trionfatori in un film di samurai; contadini che si armano e combattono in modo così parodistico eppure così reale allo stesso tempo (vedi su tutti la vicenda di Kikuchiyo che è figlio di contadini). E poi l'iniziazione alla vita, tramite la figura del ragazzo (Katsuchiyo mi pare che si chiami) che vuol diventare adulto ma dovrà constatare che è così dura diventare uomo (sia in combattimento: uccide un brigante ma scoppia a piangere; in amore diventa uomo ma anche qui prova un senso di malessere). E poi a proposito di questo c'è il rapporto con la giovane ragazza che ha il suo apice per me nella scena dell'innamoramento sull'erba, una scena romanticissima e disincantata, in cui gli occhi di lei brillano (hanno usato molti specchi per realizzare quell'effetto fantastico) della luce dell'innamoramento. I personaggi sono eccezionali, caratterizzati in modo superbo: dai non dirmi che Kikuchiyo non ti ha fatto nè caldo nè freddo. E' un personaggio pazzesco, certo dietro c'è il merito di uno dei più grandi attori della storia, Toshiro Mifune. Rappresenta il link tra samurai e contadini, essendo un misto di entrambe le classi. Hai presente la scena in cui i samurai arrivano al villaggio e i contadini hanno paura di uscire? dai non dirmi che quella scena non t'ha fatto ridere. O quando Kambei per mettere alla prova i samurai ordina di tirare loro una bastonata in testa. Quando tocca a Kikuchiyo (il tredicenne ahah) si becca la bastonata in testa ahahahah quella scena mi fà cappottare ogni volta che la vedo. Poi vabè per non parlare di Kambei e la sua moralità: un personaggio di indubbio gusto etico su cui riflettere. Per tutti questi elementi (ne avrò dimenticati molti, e sicuramente ce ne sono molti che mi sono sfuggiti), in particolar modo per l'utopia di fondo, l'amarezza che deriva dalla fusione tra generi diversi e la caratterizzazione dei personaggi, per la qualità tecnica, per scene strepitose, questo film ha rivoluzionato un certo tipo di cinema ed è pertanto un film che perlomeno è da considerare buono. Poi ripeto, può non piacere, per carità, su questo non obietto.

A me fà letteralmente impazzire, e non lo dimenticherò mai.

bloodyhand  13/06/2007 21:24:19 » Rispondi
TU SI KE NE CAPISCI D FILM...ALTRO KE STI INCOMPETENTI............SEI UN GRANDE!!!!!!! FINALMENTE UNO KE DICE QUELLO KE PENSA