martina74 5½ / 10 02/08/2006 15:15:47 » Rispondi Ancora una volta il cinema italiano esplora il micromondo dei trentenni, sempre un po' sbandati, sempre alla ricerca, sempre in bilico, tanto che non si capisce più se è l'universo filmico ad attingere dalla realtà o se invece, a furia di vedere sempre la stessa storia, si finisce per diventare come ci raccontano i film. Santa Maradona, pur raccontando una "piccola" vicenda in modo furbo e gradevole, non si discosta da un filone che ha mietuto successi negli ultimi anni (sebbene recentemente si sia passati ai quarantenni... non si dica perciò che il cinema italiano è in crisi da ricerca di soggetti!). Tra le note positive il bravo Libero di Rienzo. In generale, tuttavia, un po' di noia e tanto sapore di già visto.
priss 02/08/2006 16:46:03 » Rispondi in altre parole... una muccinata?
martina74 02/08/2006 17:06:36 » Rispondi in altre parole... un po' 'na ******!
Nel suo genere - un film di semplice alleggerimento, senza alcuna specifica pretesa - l'ho trovato molto gradevole.
martina74 07/08/2006 10:37:38 » Rispondi Il fatto è che questo genere "intimista" e generazionalista è decisamente abusato, nel cinema italiano, e alla fine anche un film costruito abbastanza bene diventa l'ennesima ripetizione dello stesso leitmotiv. Ci sono state, sul forum, annose discussioni sull'assenza di film "di genere" nel cinema italiano, e questo lavoro di Ponti ne è l'ennesima dimostrazione. I registi e gli sceneggiatori italiani si sono incartati su un unico tema e manca la varietà (se si escludono Sorrentino, Garrone, e anche l'ultimo Placido con Romanzo Criminale).
Angle 12/01/2007 16:01:51 » Rispondi Non sono d'accordo, ma è questo il bello no? La percezione soggettiva che diversifica ognuno di noi.