frangipani79 10 / 10 14/11/2006 11:18:10 » Rispondi Birth - Io sono Sean, presentato a Venezia nel 2004, è uno dei film più innovativi e coraggiosi degli ultimi anni. Si parla spesso della distanza incolmabile fra critici e pubblico e ci si scaglia contro i critici perché sono troppo raffinati, cerebrali, per la "pancia" che è il pubblico. Invece, se si va a confrontare i voti assegnati ai film dall'una e dall'altra parte si scopre che la stragrande maggioranza dei film, in quanto hanno avuto una pessima critica, vengono snobbati e insultati, e quelli venduti come capolavoro osannati fino alla nausea. Per Birth l'imperativo era: Stroncatelo in ogni modo possibile. E così è stato. Critici e pubblico non hanno capito un bel niente di questo film, tra i più sottovalutati e geniali degli ultimi tempi. Detto questo, parlando del film, non si può trascurare chi è il regista. Giovane e cresciuto a firmare i migliori video di Radiohead e Blur negli anni 90, visionario e raffinato. La sceneggiatura non ha l'interesse di colpire, scioccare lo spettatore con un bel colpo di scena finale, per cui qualsiasi altra replica è una noia mortale, visto che sai come va a finire. Ogni scena è poesia pura, dalla musica soave alle prove attoriali della Kidman, della Bacall, di Huston, della Heche (veramente una rivelazione!). Il film penetra nella mente dei personaggi restituendoci i loro stati d'animo di frustrazione, di inquietudine attraverso dialoghi ben congeniati, atmosfere ovattate e colori freddi ogni volta che una nuova spina si aggiunge. Lo so che è più facile scrivere una recensione di una riga scrivendo "che schifezza, non mi è proprio piaciuto" e dare 1 o 2, però un pizzico di sensibilità in più a riconoscere un film NON ruffiano che sembra brutto, da uno ruffiano che non lo sembra ma lo E' ci vorrebbe. D'altronde un progetto complesso come questo difficilmente sarebbe arrivato in porto se fosse davvero così orrendo.
Il finale non spiega nulla, ed anche questo è un elemento che allo spettatore medio non piace, salvo poi lamentarsi sempre del finale "scontato e prevedibile". Allora decidetevi!
La storia non è complicata, ma certamente è intrigante per il tema della reincarnazione e dell'elaborazione del lutto.
williamdollace 10/09/2014 21:13:30 » Rispondi Mi conforti, intendo vederlo nei prossimi giorni ed avendo visto ieri sera Under The Skin non credo a questa media. Grazie.
APone 02/02/2007 00:13:24 » Rispondi ...fra una valanga di 3 trovo il tuo commento che leggo con atenzione. "Critici e pubblico non hanno capito un bel niente di questo film" , tradotto significa che tutti sono stupidi e solo tu hai capito il film, un po presuntuoso non credi? Ma ti voglio dar credito, la tua opinione talmente controcorrente (il 10 l'hai sparato forse), mi spinge a vedermi questo titolo che avrei altrimenti scartato a priori. (a breve il mio commento :D )
frangipani79 02/02/2007 00:34:03 » Rispondi non volevo dare dello stupido a nessuno, naturalmente - fa fede il contesto in cui l'ho scritto. lo so che può sembrare eccessivo, ma il mio voto è un 9 abbondante. spero piaccia anche a te.