Chiudi finestraTHE ORPHANAGE regia di Juan Antonio Bayona
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Cardablasco 
5 / 10 27/11/2008 17:30:10 » RispondiInnanzitutto vorrei capire perchè è sparito il voto del recensore,poi il film a me non è piaciuto affatto a parte alcune scene,poi ci sono molte cose che non ho capito
SPOILER
Jellybelly 27/11/2008 19:23:45 » RispondiMa cos'è, 'sto film provoca allucinazioni collettive a tutti? Non c'è mai stato alcun voto recensore a The orphanage, semplicemente perché nessuno l'ha mai recensito.
Per delucidazioni, comunque, vai qui: http://www.filmscoop.it/commenti/default.asp?idFilm=11476&idCommento=498779
veruccia87 29/11/2008 18:48:31 » RispondiMa come fate a non capirlo è così lineare...chi dice che il finale è assurdo e irritante, che altro, boh...
Comunque tutti i pareri vanno rispettati.
pioss 02/12/2008 13:36:43 » RispondiIl vero problema del film non sono tanto gli errori di battura, ma l'intera prevedibilità dell'impianto. Il cinema soffre continui riciclaggi di idee ed è sempre più difficile per lo spettatore rimanere incantato da un'opera cinematografica. Coloro che evocando Bayona innalzano il livello qualitativo di questo film sono anime restauratrici, alla ricerca dell'emozione forte laddove esistono solo fuochi fatui. Ultimamente ho noleggiato per sedute dometiche i più variegati horror. Ammetto di essere rimasto piacevolmente colpito solo da uno: il fresco remake Dark Water. Eppure anche nella migliore delle aspettative non mancano analogie con questo Orphanage.
Cardablasco 03/12/2008 19:21:47 » RispondiSono proprio daccordo con te,io ho visto parecchi film dell'orrore e questo film non mi ha lasciato proprio nulla,e ricalca le orme di molti altri film del genere senza alcua novita'poi il finale secondo me è assurdo
pioss 03/12/2008 21:11:01 » RispondiFinale prevedibile che puzza di vecchio peggio dei miei calzini.
Al film si concede il plauso della scelta ricercata della protagonista femminile, ed una fotografia di qualità. Il resto è un flebile tentantivo di impressionare con una macabra storia incentrata sull'inflazionata tormentata infanzia di un ragazzino che recita peggio di me.
