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L'ULTIMO SAMURAI regia di Edward Zwick

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Atomico     8 / 10  18/01/2004 03:30:42 » Rispondi
Film buono e curato da vari punti di vista : recitazione, dialoghi, fotografia.

Tratta la fine dell’epoca dei Samurai in Giappone. E il capitano americano ( interpretato da Tom ) è il pretesto narrativo per accompagnare la storia nel suo divenire fino alla conclusione nel discorso finale dell’imperatore.
Pertanto, non ha senso criticare la sopravvivenza del capitano alla battaglia, anche perché volendo essere precisi, basterebbe dire che lui non apparteneva a quella guerra e che quindi non era nel suo Karma morire ( se ci si fa caso nella storia si parla proprio di Karma )..
Non c’è niente da fare : quando uno non è destinato a morire non muore : basti pensare a quelle sciagure aeree in cui sopravvive una sola persona. O a terremotati che sopravvivono sotto le macerie per settimane giusto in tempo per essere finalmente soccorsi.

Alla critica che eviterei personalmente di fare è quella dei soldati che alla fine della battaglia mai si sognerebbero di inchinarsi di fronte a persone a cui poco prima hanno crudelmente tolto la vita.
E’ chiaro che anche se illogico, questo comportamento va inteso come espediente narrativo necessario per introdurre meglio allo spettatore la sorprendente presa di posizione finale dell’imperatore.

Riguardo al fatto che il capitano è stato accolto e alla fine benvoluto nella casa dell’uomo che aveva ucciso, vale lo stesso discorso.
Pur essendo cosa illogica, è da considerarsi un importante espediente narrativo per mettere lo spettatore a contatto con un modo completamente diverso di percepire la vita e la morte.

Riguardo al contenuto del film invece mi sento di fare delle considerazioni un po’ critiche. A me infatti la storia non mi è apparsa affatto nobile : opporsi ai cambiamenti, difendere la tradizione è cosa ideale e giusta : su questo siamo tutti d’accordo ed è facile convenire. Ma mai e poi mai questo dovrebbe giustificare la guerra e la violenza.
A mio parere i Samurai sono morti in modo stupido, e la guerra è e rimarrà sempre una carneficina senza senso.
D’altrondeessi con la loro stupida scelta, non hanno fatto altro che porre loro stessi fine a quella tradizione e a quell’onore che volevano difendere. Perché come dire : da morti, c’è poco da trasmettere alle generazioni future ( certamente meno di quello che si può fare essendo vivi ).
E certo morire in modo stupido e gratuito non è azione onorevole.


Rira  19/01/2004 15:54:36 » Rispondi
Aaaaaaaahhhhhhhhh!mi sento male ...ma perchè perchè devi dire cose che mi fanno capire che non li riesci proprio a capire questi film!
Rira  20/01/2004 22:56:47 » Rispondi
Ale, non era riferito a te eh!
Atomico  23/01/2004 01:35:53 » Rispondi
PER RIRA

Il film io l'ho compreso benissimo.
Forse tu non sei in grado di comprendere me.
Ma fa parte della libertà di pensiero anche pensare cose sbagliate.
Novalis  20/01/2004 13:00:18 » Rispondi
Caro Atomico, tutto il film era improntato sulla diversità della cultura dei samurai, per noi forse è una cosa stupida (forse) per loro è tutto...
L'assoluto non fa più parte di questo mondo, i samurai erano destinati a scomparire. Nel 1970 il filosofo, regista e samurai Yukio Mishima, si suicida publicamente facendo harakiri, in segno di protesta per la perdita di valori dilagante nella società giapponese.
Questa è storia non è un film, certamente queste cose, in una società dove è diventato stipido perfino Dio non si riescono a capire...
Atomico  23/01/2004 01:38:06 » Rispondi
PER NOVALIS

Ma io comprendo benissimo la scelta dei Samurai, il loro modo di concepire l'onore e il giappone stesso.
Capisco che loro potessero preferire non sopravvivere in un giappone diverso da ciò che era tradizione secolare.

Ma ciò non cambia che la loro è stata una scelta stupida e controproducente.
Ma è solo il mio parere.

dirtycla  23/01/2004 19:09:53 » Rispondi
Sono uccio ma ho appena cambiato nick.Bellissimi argomenti quelli che adduci peccato che a mio avviso non c'entrino proprio niente.Che significa dire che avrebbero potuto opporsi alla guerra?Ma se,a quanto ho capito, e' prorpio la guerra un momento fondamentale del film.E' semplicemente la sceneggiatura del film che prevede lo scontro.Se non avessero combattuto avresti visto un altro film con significati totalmente differenti.Sia chiaro anch'io spesso penso:"se il protagonista avesse agito cosi' allora..." o mi trovo a dire che il finale di un film sarebbe potuto essere differente.In questo caso xro' mi sembra un po' esagerata la tua obiezione.Allora quando hai visto Seven che hai pensato:"che stupido Brad Pitt,ha ucciso un uomo inerme, violando il principio che la vita di un uomo e' sacra,rovinandosi a sua volta!"Certo che e' stato stupido ma che domanada e'? Mi sembra che a volte,come nel caso di Matrix Revolutions, fai voli mentali che non hanno alcun senso.Se Tom Cruise non muore non e' una questione di karma,semplicemente non muore perche' e' la sceneggiatura che lo impone.Nel Giappone dei Samurai sicuramente era piu' semplice ricorrere alla guerra,penso,per risolvere quelle questioni.La guerra non e' mai giustificata ma in un contesto storico come quello mi sembra piu' che plausibile o pensi che nel Giappone dei Samurai fosse stato acquisito lo stesso concetto di pace che abbiamo noi uomini moderni(anche se viene violato spesso anche oggi,purtroppo)?A parte che se il film e' sulla fine dell'epoca dei Samurai come volevi che finisse con un accordo di pace a tavolino?Poi la storia dei terremotati o dei sopravvissuti, come si dice da noi:che nnikki nnakki(che c'entrano)?Tralascio il paragone con la bestia feroce che non ha proprio alcuna rilevanza.W la pace(questo detto senza ironia)!!!!!!!
Atomico  24/01/2004 11:29:44 » Rispondi
PER DIRTY

Non vorrei fartelo notare, ma mi hai frainteso.

Io ho proprio detto che molte delle critiche fatte al film non hanno senso, perchè trattasi appunto di un film con le sue esigenze.
Sei dunque pregato di andare a rileggerti il mio intervento iniziale.

Ho solo mosso una critica : il considerare la trama nobile.
E ripeto : non può essere considerata nobile una trama come quella in cui si cerca la guerra, la carneficina, l'estinzione quando essa poteva essere evitata.

Che una trama che trattasse la fine sei samurai, non potesse essere diversa da questa, siamo d'accordo, ma non c'entra nulla con la mia obiezione.

Spero di essere riuscito a spiegarmi bene

AleNeo  24/01/2004 01:32:45 » Rispondi
Ma scusa Atomico,
allora che dovevano fare?
pensi che prima o poi la tecnologia e la modernità tanto cara ai giapponesi filo-occidentali non avrebbe raggiunto anche i tranquilli e laboriosi villaggi dei samurai?
E cosa sarebbe accaduto nel momento in cui gli avrebbero ordinato di sgombrare la zona per far passare la linea ferroviaria o costruire una moderna strada?
Loro zitti zitti avrebbero distrutto case e palazzi antichi di 1000 o 200 anni solo per far passare un treno?
Io condivido totalmente quello che hanno fatto.
E' come se al giorno d'oggi qualche politico matto volesse abbattere una parte del Colosseo per farci passare una tangenziale o la metro; tutti qui a Roma si opporrebbero con tutte le loro forze, anche a costo di diventare scudi umani, te lo garantisco!
Atomico  24/01/2004 11:25:02 » Rispondi
E' semplicemente una questione di valori.
Il valore della vita umana per me è abbastanza alto. Certamente più di quello dell'orgoglio, e anche dell'onore.

I samurai dovevano continuare a vivere, essere flessibili al cambiamento, trasmettere quel loro modo di vivere pieno di fascino, e dare una possibilità alle generazioni future di fare una scelta : se far scomparire per sempre la loro cultura o farla sopravvivere.

Facendosi sterminare, han tolto ogni scelta alle generazioni future, che possono solo conoscerli tramite testimonianze scritte, che probabilmente non leggono neppure.

Ma questa è la mia opinione, mi spiace che qui non sia condivisa, ma accetto volentieri i distinguo e le critiche che mi sono state rivolte.

AleNeo  24/01/2004 12:47:27 » Rispondi
Ciao,
prima tutto voglio dirti che mi piace molto discutere con una persona educata e costruttiva come te, ed anche se abbiamo idee diverse questo non vuol dire che io pensi male di te o non ti stimi, e neanche che se faccio una critica severa quella sia rivolta verso la tua persona, semplicemente mi trovo in disaccordo con te, e vorrei che questa sia una cosa chiara perchè ci tengo a non offendere nessuno e non "litigare" con nessuno!
Detto questo:
Roma (la città dove sono nato) ha una storia di più di 2000 anni.
Dietro di sè ha un bagaglio di cultura, storia e tradizioni millenario.
Ma al giorno d'oggi noi della nostra generazione abbiamo addirittura dimenticato il vero dialetto romano che si parlava fino al recente 1900, ti rendi conto?
Ecco perchè penso che mettersi da parte e far scomparire lievemente le proprie tradizioni e cultura sia sbagliato. Davanti a me ho l'esempio della mia città e della sua cultura: dopo la morte degli ultimi anziani veri romani, ormai il dialetto è scomparso lasciando il passo ad una parlata rozza e semplice piena di parolacce (che parlo anch'io!!!) che è distante anni luce dal vero dialetto. Per questo hanno combattuto i samurai, perchè erano ben consapevoli che un'azione di immenso eroismo come quella loro sarebbe echeggiata per l'eternità spingendo tutti i giapponesi a non dimenticarsi mai di loro e della loro cultura... cosa che qui da noi invece è successa perchè piano piano abbiamo lasciato il passo alla modernità e alla omologazione culturale.
E' difficile, credimi, per una persona nata qui estraniarsi dalla storia che aleggia tutt'intorno a noi, e quei fasti e monumenti che riacheggiano dal passato sono ancora qui a farci ricordare le nostre origini. Io credo che la storia, le tradizioni e la dignità di un popolo siano le cose che lo facciano diverso ma uguale ad ogni altro cittadino del mondo.
Ciao e scusa se ho scritto tanto!!!
Atomico  24/01/2004 13:42:46 » Rispondi
PER ALENEO

Io sogno un mondo con una sola lingua.
Ho sempre pensato : una sola lingua, un solo popolo.

E per rimanere in europa, a che serve unirci in una europa unica finchè parleremo tutti lingue differenti ?

Quindi puoi capire che non vedo di buon occhio i dialetti.

La storia a senso solo come specchio, per far capire all'uomo chi è stato prima e quali errori ha fatto.

La storia serve all'uomo per migliorarsi, non per provare nostalgia e rimpainti.

E riguardo ai Samurai, per quel che mi riguarda, insegna come quando si crede ciecamente nell'orgoglio e nell'onore, non nasce mai nulla di buono.

Gli ideali che sono più importanti di tutti sono libertà e pace.
Onore, orgoglio e simili ... hanno la loro importanza e utilità, ma solamente quando vengono dopo i valori di cui sopra.

Novalis  24/01/2004 14:23:23 » Rispondi
Caro atomico, bisogna sognare ed amare la diversità
la diversità è richezza, colore, fantasia, idee, un mondo tutto ugguale è un mondo noioso. Quelli che anno sognato una sola lingua e un solo popolo sono stati i Nazisti. Bisogna imparare ad amarci nella nostra diversità, perchè un'idea diversa ti porta a vedere le cose anche da un'altra angolazione. La diversità non deve portare a chiudersi ma ad aprirsi. Questa è la vera libertà.
P.S. I samurai non credevano nell'orgoglio e nell'onore come lo intendiamo noi.
P.S. 2 Onde evitare battute del pifero con diversità non intendo omosessualità.
Atomico  24/01/2004 20:17:43 » Rispondi
PER ALENEO e NOVALIS

Ragazzi..... a scanso di equivoci, anch'io amo molto la diversità, e non mi piacerebbe un mondo tutto uguale.

Ma questo, a mio parere, non c'entra con l'essere o meno un solo popolo.

Essere un solo popolo, significherebbe vivere in un mondo privo di guerre, dove non c'è nessun ALTRO, nessun DIVERSO contro cui batterci. ALTRO e DIVERSO, qui intesi con le connotazioni negative che ci danno le persone razziste e meschine
AleNeo  24/01/2004 14:15:13 » Rispondi
Concordo pienamente con te che i valori più importanti in assoluto sono la pace, la libertà e la solidarietà.
Il fatto è che certe tradizioni per me non andrebbero perse perchè ti fanno capire e apprezzare meglio le differenti culture altrui.
Io invece non voglio un'unica lingua ed un unico popolo: mi piace moltissimo scoprire nuove culture e nuove tradizioni, sono una delle cose più belle di questo mondo sempre più omologato!
Ciao
Rira  20/01/2004 22:57:58 » Rispondi
Grande,mi ritrovo
Uccio  21/01/2004 13:45:12 » Rispondi
Atomico non ho visto il film e sia chiaro che sono contro la guerra in tutto e per tutto,ma come vuoi che li risolvessero questi problemi nel Giappone dei Samurai con una partita a tressette?
Atomico  23/01/2004 01:41:13 » Rispondi
PER UCCIO

Guarda che i Samurai non erano obbligati a far la guerra. Bastava non si opponessero con le armi ( facendo attentati ) ai cambimenti.

Loro hanno scelto la via delle armi, e quindi il loro stesso sterminio.
Sono morti da stupidi.

Quindi io avrei voluto che si problemi si superassero con un confronto fatto di idee e non con le armi. Con la capacità di coltivare comunque i valori della tradizione anche in una nazione che si ammoderna.

Questo è un discorso da uomo maturo, non da belva feroce che concepisce solo la violenza.
Non so se sei in grado di comprendermi.
Rira  21/01/2004 23:05:28 » Rispondi
bella Uccio,mi sei piaciuto.Si ,mi sei proprio piaciuto
Mama-kin  18/01/2004 03:46:07 » Rispondi
e uno sti***** finale non ce lo mettiamo ? La prossima volta che devo fare un tema chiamo te ;-)
maremare  18/01/2004 10:56:20 » Rispondi
ahahaha, buona questa :)
Atomico  18/01/2004 14:00:42 » Rispondi
Mama-kin ... però non chiamarmi in orari pasto.
La tariffa comunque è buona ( si, ma per me, non per te ), e si aggira sui 1000000000 euro all'ora.

Grazie della considerazione comunque, e a sentirci presto :-)
AleNeo  19/01/2004 12:24:52 » Rispondi
Non sono d'accordo con te principalmente su due punti:
1) quando dici
"A mio parere i Samurai sono morti in modo stupido, e la guerra è e rimarrà sempre una carneficina senza senso.
D’altrondeessi con la loro stupida scelta, non hanno fatto altro che porre loro stessi fine a quella tradizione e a quell’onore che volevano difendere. Perché come dire : da morti, c’è poco da trasmettere alle generazioni future ( certamente meno di quello che si può fare essendo vivi ).
E certo morire in modo stupido e gratuito non è azione onorevole."
Il fatto è che non sono stati loro a decidere di morire immolandosi, non gli è stata data via di fuga visto che i cosidetti giapponesi filo-occidentali volevano cambiare completamente la situazione politico-culturale del paese per trasformarlo in uno stato moderno: quindi hanno dovuto iniziare a eliminare, anche fisicamente, tutto quello che era legato al passato e in special modo chi del passato era stato profondo difensore, cioè i samurai. La guerra non l'hanno iniziata loro, ma le persone come Omura. E quindi, anche se sono d'accordo con te che la guerra è una cosa da evitare assolutamente, uno non può farsi trucidare senza opporre resistenza, specie se deve difendere qualcosa in cui crede o la sua terra in cui è nato legata indissolubilmente alle sue tradizioni e alla sua cultura.

2)poi affermi:
"Alla critica che eviterei personalmente di fare è quella dei soldati che alla fine della battaglia mai si sognerebbero di inchinarsi di fronte a persone a cui poco prima hanno crudelmente tolto la vita.
E’ chiaro che anche se illogico, questo comportamento va inteso come espediente narrativo necessario per introdurre meglio allo spettatore la sorprendente presa di posizione finale dell’imperatore."
Per me i soldati si sono inginocchiati esclusivamente per rispetto a delle persone che hanno combattuto in modo impari per difendere le tradizioni, la cultura e l'onore di valori in cui credevano anche loro, ma che sono stati costretti a combattere per ordini superiori che potevano provocare anche la loro morte, se non eseguiti. Ecco quindi che alla fine hanno sentito il "dovere" di inginocchiarsi di fronte a uomini cosi coraggiosi e forti. Anche nella schifosa guerra dovrebbe esistere un codice di rispetto per il proprio nemico.

Scusate se ho scritto una "divina commedia"! :-)
Ciao
Rira  24/01/2004 15:40:49 » Rispondi
ale pero' scrivi troppo ririssima
Mama-kin  19/01/2004 13:26:46 » Rispondi
aleee
Rira  21/01/2004 23:01:57 » Rispondi
ale lo dico io
Invia una mail all'autore del commento Blow__  19/01/2004 15:59:00 » Rispondi
complimenti.....mi trovi daccordo su tutti i punti da te sviluppati
Atomico  23/01/2004 01:34:18 » Rispondi
PER ALENEO


Non so bene come sia andata la storia.
Ma basandomi sul film, non è vero che si volevano sterminare i samurai.
Si voleva cambiare il giappone, sostituire la figura dei Samurai con quella di eserciti moderni.
Ma nessuno voleva sterminare i samurai. Anzi loro, ribellandosi ai cambiamenti, han iniziato a fare atti di aggressione alle opere di ammodernamento del giappone ( vedi attacchi alla ferrovia ).
Loro hanno voluto essere una minaccia, e pertanto sono stati sterminati.
Se si fossero arresi ai cambiamenti, non sarebbe accaduto nulla
Sono morti come degli stupidi.

Io sono pronto a scommettere che nella realtà nessuno si è davvero inginocchiato.
Ripeto, secondo me è una trovata emotiva di cui si è servito il regista.