JOKER1926 5 / 10 14/05/2009 14:30:38 » Rispondi "Lasciami entrare" di Tomas Alfredson è una pellicola abbastanza particolare, ma allo stesso tempo molto sopravvalutata e improbabile. Innanzitutto il problema principale della pellicola è senza alcun dubbio la storia, il tutto risulta essere molto forzato, alcuni passaggi nella pellicola sono almanaccati malissimo e sotto alcuni aspetti sono immensamente superficiali.
Il regista comunque (trama a parte) riesce a confezionare una pellicola molto elegante, da notare e celebrare la maestosa fotografia, gli scenari "tetri" e freddissimi attraggono molto lo spettatore; l'eleganza dei dialoghi, le icone del film (i due ragazzini), le musiche "pacate" sono enti tecnici formidabili.
"Lasciami entrare" come detto delude (non poco) sul piano concettuale, la tensione, la suspence, l'emozione non saranno presenti; infatti il film non decolla mai, non entusiasma quasi mai pienamente; il regista inoltre non riesce nemmeno ad "infarcire" nel suo prodotto uno "stralcio" di tensione (indispensabile quasi sempre nei film Horror); alcune idee della regia come le "urla" della "ragazza vampira" sono assai ridicole; alcune scene nel complesso sono mediocri e a tratti contraddittorie. Il finale è stucchevole e veramente insensato (oltre ad essere assai frettoloso e non esauriente); la scena terminale è (come da copione) la celebrazione della insipidezza.
"Lasciami entrare" è un prodotto in parte innovativo, il regista idealizza una drammatica e dolce storia di amore, per alcuni tratti l'orrore si fonde con la classe e forma un alone "speciale" ma in fin dei conti questa "armonia", questa "leggerezza" cinematografica non è sufficiente ad elevare totalmente le qualità di questa pellicola zeppa di incongruenze e di superficialità influenti in modo imponente nell'egemonia di tale prodotto.
Bathory 14/05/2009 14:55:19 » Rispondi "infarcire uno stralcio di tensione" è un'espressione celestiale
ROBZOMBIE81 14/05/2009 19:43:07 » Rispondi delude sul piano concettuale non credo proprio...e poi perchè la storia sarebbe forzata?
Jarni 15/05/2009 01:18:52 » Rispondi Sarebbe pure un commento attento e preciso, se il film fosse un horror. Peccato che non lo è. Perciò hai commentato un altro film.
Siamo nel 2009, il film di genere è superato.
wega 15/05/2009 20:47:42 » Rispondi Continua la sagra della fotografia fredda e tetra e sta per iniziare quella della suspense. E i dialoghi, la musica fanno parte della forma, non della tecnica di un film.
addicted 14/05/2009 22:47:04 » Rispondi Che il film non ti sia piaciuto posso anche capirlo. Magari ti aspettavi un horror che facesse paura. E' evidente che "Lasciami entrare" non è un horror. Quindi se volevi un film di quel genere è più che comprensibile la tua delusione. Ti premetto che l'horror piace molto anche a me. Adoro "Suspiria", so a memoria "Shining", non mi sono perso uno zombie-movie... quindi non critico i tuoi gusti. Non condivido proprio la sostanza del tuo discorso!!! Non è questione di gusti. E' questione di distinguere la cacca dalla cioccolata. Ti hanno portato la cioccolata... e tu l'hai scambiata per cacca! Scusa la metafora, ma ci voleva!!!! Tanto per cominciare, il finale di "lasciami entrare" è un pezzo di cinema di alta classe, che farebbe godere anche Kubrick, se potesse vederlo. Ma le cose "peggiori" le hai scritte a proposito di quello che tu chiami "piano concettuale". Siccome sono completamente in disaccordo con te, e siccome l'argomento mi diverte molto, proseguo la mia risposta sotto forma di spoiler.
Gli aspetti concettuali di "lasciami entrare" sono, a mio parere, proprio il punto di forza del film. Infatti credo che il Vampiro non sia mai stato rappresentato in un modo così consapevole e profondo. Eli è il Vampiro più importante della storia del cinema. Eli è un mostro. Non è maschio e non è femmina. Non è adulta ma neanche bambina. E' solo un parassita. Infatti non solo si nutre di esseri umani sul piano fisico, ma anche sul piano spirituale. La figura chiave è il suo anziano servitore. Eli lo utilizza come procacciatore di cibo. Quando lui è diventato troppo vecchio e maldestro per svolgere il suo compito, lo degrada al livello di alimento, se ne nutre e se ne sbarazza come di un rifiuto. Rimasta sola, conquista Oskar e lo trasforma nel suo nuovo servitore umano, che prima o poi avrà lo stesso destino del precedente. La cosa più straordinaria del film è che la natura parassitaria del Vampiro non è rappresentata come una forma di crudeltà. Eli non è crudele. Eli è il Vampiro. Non può essere altro. La sua arma non è tanto la violenza, quanto il carisma e il magnetismo, con cui cattura la preda (Oskar) e insieme a lui anche il pubblico, che finisce per essere completamente soggiogato dal fascino del Vampiro. Non credo che sia mai stata messa in scena una rappresentazione più profonda, coinvolgente e raffinata del vampirismo. In confronso il Dracula di Coppola è fiaba per bambini, Nosferatu è un fantoccio senza anima e la protagonista di "The Addicted" sembra solo una povera tossicodipendente.
Scusa se sono stato troppo lungo, solo che il film mi è piaciuto molto, quindi mi piace anche scriverci sopra. Saluti.
JOKER1926 14/05/2009 23:29:17 » Rispondi Potrei (in modo retorico) dire che ognuno vede il film in un modo soggettivo ecc. ma visto che ti sei presentato con un rispettabile commento al mio commento (scusa il gioco di parole) spero di essere esauriente con te. Io ho definito improbabile la storia, una bambina (vampira fai come vuoi) non può vivere da sola (il padre muore lei abita come una adulta a casa, la polizia non interviene? questi sono buchi di sceneggiatura) ti ripeto, la storia è contraddittoria, la ragazza uccide solo per sopravvivere? il finale scredita clamorosamente questa teoria... Il finale poi tecnicamente è pietoso, scenario disastroso (quale la piscina) e la scena del treno è proprio ridicola. p.s. la "tua" tanto amata vampira non ha nemmeno stile, per succhiare il sangue, non si salta come una scimmia ma si sodomizza la vittima con classe e cinismo... vedi i grandi capolavori del genere. Saluti carismatico utente
addicted 14/05/2009 23:44:12 » Rispondi Ammazza che rapidità a rispondere!!! Allora, paro i colpi e replico punto per punto. 1-buchi di sceneggiatura: la bambina è praticamente ignota al mondo, visto che vive solo di notte. Il "padre" (che non è il padre) quando muore non è stato identificato. Quando l'infermiera dell'ospedale prova a prendersi cura di lei, non la trova più. 2-Eli dice che uccide solo per sopravvivere. Ma non è vero. I "fatti" lo dimostrano. Non è detto che il Vampiro dica la verità. Il cinema è menzogna e gioca con la menzogna. Hai presente "I soliti sospetti"? 3-Per quanto riguarda il finale, non mi convincerai mai: è un ca-po-la-vo-ro. Saluti troppo critico utente
JOKER1926 14/05/2009 23:51:24 » Rispondi sul finale conta la soggettività... (e la chiudiamo qui) comunque per il "Padre" bisognerebbe aprire altri discorsi, per me comunque resta il padre della vampira (magari solo in senso figurativo). il secondo punto tuo è il motivo per il quale ho messo 5 a questo film e 4 a "i soliti sospetti", sull'argomento finzione e bla bla bla non tollero niente, compattezza narrativa, coerenza e logica... ingedienti primari.
addicted 15/05/2009 00:02:56 » Rispondi Dalla tua risposta capisco che non mi sono spiegato bene (l'ora tarda non favorisce la scrittura). E' colpa mia. Quindi provo a spiegarmi meglio. Ho citato "i soliti sospetti" non per dire che il cinema è fantasia e quindi si possono rappresentare tutte le amenità possibili. Su questo sono daccordo con te. La compattezza narrativa, la coerenza... tutto ok! (a parte che "i soliti sospetti" non mi è neanche piaciuto tanto...) L'ho citato perchè secondo me anche "lasciami entrare" gioca con il pubblico, ma con maggiore raffinatezza. Mi spiego. La storia del film è questa:
un vampiro, deluso dal suo schiavo incapace, lo uccide e seduce un umano per renderlo schiavo a sua volta.
Solo che Alfredson gioca con noi (il pubblico) e ci racconta questa "seduzione" come una storia d'amore. E non finisce qui! Il gioco è ancora più raffinato!!!
Infatti è possibile che sia davvero una storia d'amore, ma anche, contemporaneamente, una seduzione letale.
Il risultato di questo "doppio gioco" è un film ambiguo, morboso e cinico. Altro che "storiella d'amore tra bambini innocenti"!!! Prova a rivederlo in quest'ottica. Poi fammi sapere che ne pensi.
JOKER1926 15/05/2009 00:44:30 » Rispondi Rispetto la tua opinione accurata e sotto alcuni aspetti valida, ma vedi io ho segnalato anche altri aspetti differenti e non congruenti con le affermazioni riportate da te nell'ultima risposta. Tu puoi definire questo film un capolavoro, per me non lo è, nel senso più assoluto, comunque spero di risentirti anche in altri commenti instaurando botta e risposte in modo logico e scorrevole saluti
addicted 15/05/2009 00:48:24 » Rispondi Caro Joker1926, è stato un piacere. A presto.
ROBZOMBIE81 15/05/2009 00:09:45 » Rispondi per me, scrivi a fallo di segugio!cavolo ma prima di commentare bisogna coglierle le cose!bah...
ROBZOMBIE81 14/05/2009 23:52:14 » Rispondi Ma chi ti ha detto che lui è il padre?..nel film non lo si dice mai! lo ipotizzano gli abitanti e basta..e rimane un mistero della pellicola..non hai pensato che potrebbe essere uno come Oskar che l'ha conosciuta da piccolo e l'ha accompagnata per tutta la sua vita.. e poi lei per vivere succhia sangue mica si deva fare le uova strapazzate per non poter vivere da sola..la ragazza uccide per sopravvivere, ma l'amore e il sentimento verso Oskar(uniti dallo stesso disagio della solitudine e della emarginazione) la portano a non riservare per lui lo stesso trattamento..e a vendicarsi dei bulli..la scena della piscina è di un romanticismo macabro che non sai manco cogliere..poi fa sorridere scusami che in pellicole di questo tipo tu cerchi la RAZIONALITà di ogni sequenza o situazione a ogni costo!
addicted 15/05/2009 00:10:04 » Rispondi Ho anche un altro "piccolo particolare" da aggiungere: Eli è un essere androgino e dichiara apertamente di non essere una femmina. Quindi l'amore con Oskar si carica di una forte componente omosessuale, che rende la storia ancora più complessa e conturbante. Ragazzi... non ci posso pensare: che capolavoro!!!
ROBZOMBIE81 15/05/2009 00:16:13 » Rispondi è vero..nel libro infatti ELI stà per ELIAS e si scopre che è un maschio...qui hanno fatto vedere la scena della "pussi"per semplificare il tutto e renderlo forse meno pesante visto che si tratta di ragazzini..
ROBZOMBIE81 15/05/2009 00:12:22 » Rispondi si dopo che te lo dicono gli altri però!tu prima pensavi fosse il padre!ma per favore joker!
JOKER1926 15/05/2009 00:41:07 » Rispondi non è vero, assolutamente. Comunque io continuo ad etichettare la parola "padre" all'uomo... il "per favore" te lo ficchi di nuovo in bocca.
JOKER1926 15/05/2009 00:46:28 » Rispondi oltre al senso figurativo si capisce...
ROBZOMBIE81 15/05/2009 13:00:11 » Rispondi come vuoi tu boss,cmq a me è piaciuto ma posso capire che non sia un film per tutti..
addicted 14/05/2009 23:03:30 » Rispondi Scusa, nello SPOILER ho sbagliato il titolo del film di Abel Ferrara, che non è "The addicted", ma è "The addiction". Mi sono confuso con il mio "nome". Sono un po' egocentrico.