LukeMC67 5 / 10 06/09/2010 16:01:55 » Rispondi Torna sempre in mente il precursore delle telenovelas in Italia: "Anche i ricchi piangono". Magari in una sequenza sola. Non basta chiamarsi Coppola per poter impunemente campare di rendita su due bei film riproponendo le stesse tematiche con tanta stucchevolezza in più! Se il giro in tondo della Ferrari nera prometteva il fascino di un film sulla più profonda solitudine; se, nonostante tutto, il film mi ha fatto sospirare per l'intero arco della visione: "Dio mio, se avessi una vita così vuota penso che sarebbe meglio ammazzarsi", il che è positivo perché significa che la regista ha fatto centro sul messaggio che voleva dare; se tutta la pellicola è una discesa agli inferi nel vuoto interiore più pneumatico e dunque più insopportabile possibile, rimangono però tutte le perplessità su una messa in scena che non si capisce mai se vuol parare verso un parossismo interiore delle immagini o verso la loro parossistica trasandatezza (come interpretare la presenza della giraffa su buona parte del girato, per esempio?). E l'incontro del protagonista con la bimba, lungi dal migliorare le cose, sembra accomunare due adolescenti con età anagrafiche diverse, più che un padre con sua figlia: due adolescenti che, in quanto tali, possono solo abbandonarsi appena la vacanza concessa dalla mamma è finita. L'ambientazione "stralusso" scelta dalla Coppola risponde ai suoi ricordi di infanzia, ma accentua la distanza con lo spettatore medio che proprio fa una fatica immane a riconoscersi in uno solo dei personaggi: troppo finti per essere credibili, o troppo credibili -nel loro contesto- da essere finti. La fotografia "sporca" (oggi tanto di moda) non riesce ad aggiungere quel necessario tocco di poesia che invece impregnava "Lost in Translation", segno preoccupante che il filone "la-solitudine-dei-poveri-ricchi" è in via di esaurimento precoce in Sofia Coppola (o in generale?). Speriamo davvero che la regista sappia guardare altrove e ci sappia narrare altre storie. E che sappia stupirci più e meglio delle sue perfette bamboline che ballano professionalmente la lap-dance mostrando accuratamente ciò che devono e non un millimetro in più. Da una persona sensibile come Sofia Coppola è lecito pretenderlo.
arturo 06/09/2010 16:12:28 » Rispondi il microfono in campo è un problema di formato del mascherino, e dunque una colpa degli esercenti italiani, tant par cambièr
LukeMC67 06/09/2010 16:26:52 » Rispondi Sarà, ma potrebbe anche essere una scelta stilistica: accentuare il senso della finzione svelandone un utensile. In certe sequenze, comunque, era talmente visibile che non credo si trattasse di "problemi di mascherino". E comunque in sede di montaggio si sarebbe potuto ovviare.
arturo 06/09/2010 19:15:20 » Rispondi fidati, il problema è tutto lì: i proiezionisti ricevono insieme al film istruzioni sul formato della proiezione, soio che in alcuni cinema se ne fottono. Il microfonista tiene sempre la giraffa a margine di campo. I registi nelle proiezioni festivaliere controllano, ma non possono certo occuparsi della qualità della proiezioni in ogni sala dove esce il film.
Silver 08/09/2010 18:00:47 » Rispondi Infatti, sono andato in un cinema "serio" e non ho visto nessuna giraffa in campo. Di solito anche i minimi errori li becco sempre, se poi mi dite che era così evidente è sicuro quello che dice Arturo ;)
LukeMC67 11/09/2010 02:36:14 » Rispondi Ho visto moltissimi film in quella sala, la posso considerare senz'altro "seria". Al punto che in nessun altro ho visto mai la giraffa così tante volte!! No, non credo sia solo un problema di proiezione, ma di vera "sciatterìa" di produzione. Resta da capire se è voluta o meno.
arturo 11/09/2010 05:09:48 » Rispondi sei di coccio, allora
forzalube 18/09/2010 19:52:30 » Rispondi Beh, siamo in 2 Arturo. Ad un certo punto spuntava davvero molto e stava appiccicata alla testa del protagonista. E considerata la passione e la meticolosità dell'esercente, l'unico che proietta cinema d'essai nella nostra città, dubito che non abbia letto una qualche istruzione.
arturo 18/09/2010 20:15:13 » Rispondi allora spiegami come mai in alcune sale - secondo quanto scritto da altri utenti anche qua dentro - il microfono non era in campo. e poi dimmi: ti pare possibile che una produzione americana di quel livello e di quel budget non curi dettagli simili, roba che neanche in un film di liceali dilettanti? La Coppola ha vinto il Leone d'Oro, mica il Festival delle Cerase.
LukeMC67 06/09/2010 16:05:05 » Rispondi Ho dimenticato di menzionare la colonna sonora, forse l'unica cosa veramente riuscita del film: godetevela dall'inizio ai titoli di coda perché ne vale davvero la pena.