jack_torrence 7 / 10 27/09/2010 04:43:44 » Rispondi Ho provato anzitutto a comporre una sorta di elenco delle regole su cui si basa "Inception". Le inserisco in uno spoiler per non togliere il gusto di scoprirle da soli, a quanti il film lo debbano ancora vedere:
1) E' possibile condividere il medesimo sogno in più persone. 2) E' possibile inserirsi nel sogno di un altro, dopo averne anche architettato l'ambientazione. 3) Chi entra in un determinato sogno consapevolmente, nel sogno rimane consapevole di stare sognando.
4) E' possibile entrare da un primo sogno in un secondo sogno (sogno di secondo livello), e ancora in un altro, a "scatole cinesi". 5) Il tempo interno al sogno è più rapido di quello della realtà. 6) Il tempo del sogno interno a un altro sogno è a sua volta più rapido, in modo esponenziale, di conseguenza maggiore sarà la profondità del sogno, maggiore sarà la sua durata (è così possibile che a un sonno di pochi minuti possa corrispondere un sogno lungo 50 anni).
7) Dai sogni che si vedono in "Inception" si esce in questi modi: a) Con la morte in sogno, o con uno shock estremamente traumatico, sempre in sogno; b) Con il "calcio" (modalità indotta intenzionalmente dall'esterno): ovvero far perdere al dormiente il senso di equilibrio controllato dall'orecchio interno (la sensazione di "inciampare" che si prova durante il sonno); c) In modo naturale, per riemersione allo stato di veglia. Questa modalità non appare mai, nel film: ma la si intuisce nel finale, come l'unica modalità possibile di risveglio possibile – dal "livello 1" cui sono riemersi – di tutti i personaggi (tranne Cobb e Saito).
8) Se nel sogno si viene feriti in modo tale da perdere i sensi (o di morire), MA si è stati potentemente sedati nella realtà, non ci si riveglia, bensì si entra in un livello di sogno inferiore: e non ci si potrà risvegliare alla realtà, ma si resterà bloccati in un "limbo" (uno qualsiasi dei livelli di sogno), cui nella realtà corrisponde uno stato comatoso. 9) Pertanto, se è possibile scendere entro la "scala" dei vari livelli di sogno non solo addormentandosi, ma anche (se in stato di forte sedazione) a mezzo di una durevole perdita di sensi, o morte, non si potrà mai però in nessun caso risalire più oltre rispetto al livello in cui si sono persi i sensi, o si è morti. 10) Se una persona raggiunge il livello inferiore di sogno a causa di morte o durevole perdita di sensi, un'altra persona che stava facendo il medesimo sogno può raggiungerla, addormentandosi: il sogno in cui entrerà coinciderà con quello in cui si trova colui che è stato ferito. 11) Quando ci si trova in un sogno di secondo o terzo livello, E si è stati potentemente sedati nella realtà, per "risalire" al livello superiore (verso la realtà), l'unica soluzione è che qualcuno – che sia rimasto APPOSITAMENTE al livello immediatamente superiore – effettui il "calcio": un risveglio naturale non sembra possibile (da un sogno di secondo o terzo livello sotto potente sedazione), mentre, se si muore, si scende ancora più in basso (come si è visto). 12) Di conseguenza, se non rimane nessun sognatore, che possa effettuare il "calcio" al livello immediatamente superiore, SI RIMANE BLOCCATI NEL SOGNO, definitivamente slegati dalla realtà (risulta infatti impossibile essere risvegliati). 13) Se ci si trova nel primo livello di sogno, per risvegliarsi, anche se il sogno è iniziato con un potente sedativo, basta aspettare che esso termini di fare effetto. Non è indispensabile il "calcio".
Tutte queste assomigliano molto alle regole di un gioco di ruolo o di un videogioco, e non ipotecano di per sé nessuno specifico valore di merito dell'opera. Si può eventualmente riconoscere la loro coerenza all'interno dell'intreccio, e ammirare Nolan per il "rispetto delle regole" (dunque per la coerenza interna di un intreccio complicatissimo a regole altrettanto complesse). Le regole che ho premesso permettono di spiegare gli snodi fondamentali (e più misteriosi) della trama, e del finale, a mio avviso nel seguente modo:
1) Cobb e Saito non risalgono alla realtà perché non hanno modo di esservi richiamati con il "calcio". 2) Il finale del film (da quando vediamo l'inquadratura di Cobb che si ridesta in aereo) appartiene dunque necessariamente a qualche livello di sogno, e non è reale.
3) E' nei sogni della moglie di Cobb, e non in quelli di Cobb, che la trottola gira all'infinito senza mai fermarsi e cadere: perciò, non vale come test per valutare se Cobb stia sognando o meno! Nolan ci induce a pensarlo, ma lo fa con inganno: e vi insiste con il "bluff" costituito dall'inquadratura finale, in cui è perfettamente indifferente se la trottola smetterà o meno di ruotare.
4) Cobb e la moglie hanno passato effettivamente 50 anni in un loro sogno – li vediamo invecchiati, mano nella mano, in un flashback importantissimo – ma non nel sogno in cui si suicidano sui binari sotto al treno: infatti in quel suicidio sono giovani. Evidentemente, erano risaliti di livello, probabilmente perché morti anziani, nel livello inferiore. Evidentemente non erano sotto sedativo, e di conseguenza la morte permetteva la risalita a un livello superiore di sogno. 5) COBB E LA MOGLIE NON ERANO NELLA REALTA' QUANDO LEI SI E' GETTATA DAL CORNICIONE. LA MOGLIE DI COBB NON E' MORTA. E' riprecipitata da sola a un livello inferiore, dove rimane confinata nel limbo (per un motivo che tuttavia non mi è chiaro, morendo è scesa invece di salire di livello, e riemergere nella realtà come credeva di fare). 6) Quando verso la fine Cobb ("sceso", in compagnia di Arianna, apparentemente alla ricerca di Saito) incontra la moglie, non incontra l'ennesima proiezione di lei, ma INCONTRA EFFETTIVAMENTE LEI, bloccata al livello di sogno dove si è auto-confinata. Cobb non è in realtà sceso nel livello di Saito, ma è entrato in un livello di sogno che appartiene a lui e alla moglie. 7) Quando Cobb effettivamente raggiunge Saito, ciò avviene a un livello di profondità, dove Saito è rimasto il tempo sufficiente ad invecchiare moltissimo. E quando si incontrano (in una scena che vediamo all'inizio del film), Saito – guardando la trottola e la pistola di Cobb – pronuncia queste parole: "conosco questi oggetti: appartenevano a un uomo che ho incontrato tanto tempo fa". Si riferisce a Cobb, di cui ha quasi smarrito la memoria, nel suo limbo. 8) E' probabile che Saito dunque uccida Cobb (per vendetta), e anche che Cobb avesse previsto che ciò avvenisse. 9) Il seguente e ancora più profondo limbo in cui Cobb si viene a trovare, che è quello definitivo, e che presumibilmente era quello cui aveva pianificato (all'insaputa di tutti) di giungere, dove può realizzare il suo ideale: ricongiungersi ai figli. Ma probabilmente lui sa che è l'ennesimo sogno. Sarebbe infatti ben diverso se avesse raggiunto l'oblio, e fosse convinto di essere riemerso nella realtà. Magari si abituerà a considerare il suo approdo la realtà: ma adesso, quando vi entra, la cosa più probabile è che sia ben consapevole di trovarsi in verità nel luogo più profondo del suo labirinto.
10) Nessuno può dirci se la prima metà del film (fatta eccezione per i sogni che vi sono tutti svelati come tali), sino al decollo del volo Sydney-Los Angeles, sia effettivamente la realtà (e non invece anch'esso un superiore livello di sogno). Anche se tutto lascia presupporre che, almeno quella, possa essere effettivamente la realtà: si svolge in molteplici città (e nel film ci viene detto che si può architettare un sogno "fino a un'intera città") - una indeterminata città asiatica, Parigi, Mombasa, e Sydney - e che vi prendono parte un numero molto esteso di personaggi, che vivono vicende parallele e a tratti indipendenti, tutte perfettamente collegate e non indipendenti come diverrebbero qualora ciascuno sognasse indipendentemente (quando non si trova insieme agli altri). Non si possono tuttavia avere garanzie a riguardo. Ma, indipendentemente da questa possibilità, la trama si potrebbe sintetizzare in questo modo:
COBB NON PUO' FAR RIENTRO NEGLI USA E RICONGIUNGERSI AI FIGLI. LA MOGLIE E' VIVA, IN STATO COMATOSO, E LUI PROBABILMENTE E' ACCUSATO DI QUALCOSA DI ILLEGALE CHE RIGUARDA I SUOI ESPERIMENTI SUI SOGNI, E CHE HA CAUSATO IL COMA DELLA MOGLIE. SAITO GLI PROPONE DI EFFETTUARE UNA INCEPTION, IN CAMBIO DELLA POSSIBILITA' DI TORNARE DAI FIGLI. LUI ACCETTA, CONCEPENDO POI ALL'INSAPUTA DI TUTTI UN PIANO PIU' "PERSONALE" (AL PIU' TARDI, QUESTO AVVIENE AL MOMENTO IN CUI SAITO VIENE FERITO A MORTE NEL PRIMO LIVELLO): SFRUTTARE L'OCCASIONE PER TORNARE DALLA MOGLIE, SVELARLE CIO' CHE NON HA POTUTO DIRLE PRIMA CHE LEI TORNASSE NEL SUO LIMBO, E INFINE CONFINARSI NEL SUO PERSONALE SOGNO CON I FIGLI, CHE PROBABILMENTE PREFERISCE ALLA POSSIBILITA' DI FARLO NELLA REALTA' (DOVE RESTEREBBE SUCCUBE DEL SENSO DI COLPA NEI CONFRONTI DELLA MOGLIE). MA NEL SOGNO, CHE SEMBRA DI OBLIO E BEATITUDINE, SU CUI SI CONCLUDE IL FILM, COBB E' REALMENTE AFFRANCATO DAI SENSI DI COLPA, E DALLA COSCIENZA DI VIVERE UN SOGNO? PROBABILMENTE DEI SENSI DI COLPA SI E' LIBERATO PARLANDO CON LA MOGLIE; QUANTO AL RESTO, LA DIFFERENZA TRA SOGNO E REALTA' PER LUI NON E' PIU' RILEVANTE.
Il film mette in scena un labirinto di sogni (in cui ciascun sogno si sviluppa nello spazio di un labirinto) omaggiando chiaramente le incisioni di Escher (le stesse richiamate tanti anni fa, in modo meno serioso, nel finale di "Labyrinth dove tutto è possibile"), nonché la poetica di Jorge Luis Borges (e in particolare due racconti compresi nella raccolta "Finzioni": "La biblioteca di Babele" e soprattutto l'affascinante "Le rovine circolari"). Ma è solo una fonte di ispirazione: la tematica non viene sviluppata in modo nuovo od originale, bensì viene calata in una struttura profondamente appesantita da una complessità tipica dell'enigmistica. Gran parte del fascino che il film possiede deriva dal suo proporsi come un gigantesco enigma, difficile quanto un cubo di Rubik… Il che non è che doni valore artistico all'opera, anche se è lecito possa intrigare e affascinare (specie se è condotto con sagacia e originalità nell'intreccio).
Di pregevole c'è non tanto l'uso sbalorditivo di certi effetti speciali (ad es. il sogno di secondo livello a gravità zero: film non troppo recenti ci continuano a sbalordire ben di più – il primo Matrix, che "Inception" inevitabilmente ricorda. Ma "Inception" ricorda in primis Videodrome ed eXistenZ di Cronenberg. Da allora il filone della realtà parallela o virtuale è ormai ricco di epigoni). Di pregevole c'è lo stile. Indubbiamente la perizia nella messinscena è notevole: intendo quella visiva, a tratti visionaria, anche nella capacità di disseminare indizi puramente visivi. I dettagli ricorrenti (i figli di schiena, ma – più sottilmente – bicchieri in frantumi, tende al vento, coltelli come quello della moglie quando taglia le verdure…) non solo indicano una pista da seguire, ma sono anche quanto di più riuscito vi sia di onirico nel film. In un film fondato sui sogni, infatti, non c'è niente di autenticamente onirico (oltre alla notazione sul processo per cui nei sogni creiamo e contemporaneamente agiamo, alla notazione sulla diversa velocità dei sogni e all'uso, divertente, della sensazione di caduta). Niente, tranne proprio i "flashback" imprevisti di Cobb. Quelli sì davvero onirici, puri prodotti del subconscio. Non per nulla starebbero benone anche in un film di Lynch, che di sogni se ne intende. Mica come Nolan, che pretende di trattare la pasta di cui son fatti i sogni come un ingegnere, quasi i sogni potessero essere inquadrati in equazioni matematiche.
Il rigore logico e architettonico della sceneggiatura fa un po' a pugni con le vere regole che dominano i sogni: principalmente perché, intanto, i sogni possiedono molto raramente una loro immobile architettura interna (che in Nolan si sgretola o si stravolge, ma non muta mai irrazionalmente), e poi perché la questione dei tempi è sì vera (in sogni di pochi minuti si sognano film di ore: capita di accorgersene, nel dormiveglia), però non si può pretendere vi sia un rapporto temporale matematico valido in assoluto! E infine esistono molte più (imprevedibili) modalità di uscita dai sogni, che non siano solo gli shock e le cadute nel vuoto (le quali peraltro non vengono mai generalmente indotte dall'esterno!).
Ma questo è il grande limite di Nolan, di tutti i suoi film. Sono tutti affascinanti universi auto conchiusi, con le proprie complesse regole che vengono rispettate quasi perfettamente (dico quasi perché ho sempre il sospetto che non tutto torni proprio al bacio). E il loro limite sta proprio nell'autoreferenzialità eccessiva (unita a una sovrana mancanza di ironia), che li rende vulnerabili proprio nella loro orgogliosa autarchia.
Tornando ai pregi, "Inception" ha tre importanti livelli di senso. Il primo è legato al senso di colpa vissuto dal protagonista, a come esso riemerge dal subconscio, più si tenta di sconfiggerlo più minaccia di uscire dal controllo. Il personaggio di Cobb – a prescindere dalla ipotetica ricostruzione della trama, che prima ho tentato nel secondo spoiler – trasmette un autentico tormento (e si congiunge alla favolosa interpretazione della moglie da parte della Cotillard, capace di essere – in poche scene – tanto minacciosa quanto struggente, tanto malinconica quanto seducente). Davvero curiosa la quasi sovrapposizione di questo personaggio e del suo tormento con quello, sempre da Di Caprio interpretato, del protagonista di Shutter Island.
Il secondo livello è più ampio e importante. Ha a che fare con il senso di realtà. I sogni son qui metafora di quando la realtà ci appare falsa, i ricordi si frammentano e non potremmo più giurare su essi; quando il significato dei ricordi (e con essi di nostri personali vissuti) si fa incerto e arriviamo a dubitare delle prospettive in cui collocare le cose che ci riguardano: la nostra realtà, appunto. Il film manca però di approfondire veramente questo livello di senso, la cui suggestione però "arriva" eccome, allo spettatore, che – soprattutto alla prima visione – esce dalla sala turbato e si guarda attorno con circospezione, preoccupato di ridefinire la realtà che lo circonda, proprio come al risveglio da un sogno molto intenso e coinvolgente.
Il terzo livello di senso è quello metalinguistico, metacinematografico. Ovviamente, i sogni che rappresenta Nolan sono proprio i film, ed esattamente come i film, compattano in 5 minuti gli accadimenti di un'ora… Però anche questo livello è solo accennato, e non c'è assolutamente una tematizzazione del potere ipnotico (o illusionistico) dei film, da parte di un film che è tutto un gioco di prestigio.
Mi viene da pensare che è come se Nolan, che in "The prestige" aveva denunciato i rischi che l'esasperazione dell'illusionismo comportava per l'illusionista, avesse deciso di bruciarsi le ali col suo stesso fuoco, perdendosi nel gioco di…prestigio, appunto…dello spettacolo e delle mirabilie delle illusioni ottiche e temporali.
"Inception" è un colossale esercizio di enigmistica, confezionato come un film con i fiocchi, ma quello è il suo limite.
Diceva John Ford: "Una sceneggiatura è buona se la puoi realizzare in bianco e nero su piccolo schermo". Oggi è forse eccessiva pretesa. Sicuramente però, la sceneggiatura di "Inception" risulterebbe tanto fragile, ed esploderebbe in frantumi come accade alla strada di Parigi, in una delle sue più "meravigliose" sequenze.
jack_torrence 11/10/2010 13:32:25 » Rispondi AVVERTENZA: la parte sostanziale del commento è quella dopo i 2 spoiler.
ERRATA CORRIGE ai 2 spoiler: - il primo contiene una regola sbagliata riguardo al limbo perché il limbo non è un ulteriore livello di sogno ma un livello condiviso in cui si finisce (anche) per morte sopravvenuta nel sogno sedato.
- il secondo contiene una CLAMOROSA SVISTA: Mal è realmente morta.
- sul finale, non sono più convinto della tesi che Cobb stia ancora sognando, sono un sostenitore della teoria che entrambe le soluzioni siano possibili (sogno o realtà?).
Però ho il sospetto che siano possibili entrambi le soluzioni non solo perché Nolan usa molte ellissi: temo che abbia lasciato ambiguità su alcuni passaggi che di conseguenza restano non spiegati, proprio lì dove la logica avrebbe dovuto essere la più ferrea e conclusiva.
cash 27/09/2010 12:24:36 » Rispondi "salire di livello" vuol dire semplicemente ripercorrere a ritroso le veglie di tutti i soggetti che sognano all'interno di un sogno. Nel caso specifi devono necessariamente farlo, perchè ciascuno deve dare il synch per il calcio. Non è un'esperienza personale; si dice semplicemente che morendo in sogno ci si risveglia, nessuno dice mai che lo si deve fare attraverso i livelli.
la moglie non può essere morta in un livello intermedio come sostengo io... Però... il flashback in cui loro due sono anziani e si tengono per mano come va d'accordo con quello in cui stanno sulle rotaie da giovani? O il primo flashback è falso (un'inception?!?), oppure la spiegazione è che quando sono morti da anziani si sono ritrovati in un livello superiore, ma non nella realtà. Del resto, se per scendere di livello occorre necessariamente che ci si addormenti a ogni livello, allora se ci si risveglia non lo si fa che al livello direttamente superiore. Anche se, è vero, non viene detto chiaramente.
Si non viene detto ma si vede chiaramente... l'architetta x risalire dal quarto al terzo si butta dal terrazzo, muore e si sveglia nel terzo dove rimuore nell'esplosione, x svegliarsi e rimorire nello schianto dell'ascensore e ritrovarsi al primo livello mentre cadono in mare... quindi una morte equivale a risalire un livello... Anche all'inizio Cobb spara al suo amico ferito ma poi si scopre che stanno ancora in un sogno e alla fine erano in un treno.
Per il flash delle rotaie invece credo sia solo un modo (due modi) in cui Cobb lo rivive nella sua mente... in realta' erano invecchiati di 50 anni ma lui all'inizio lo rivive sempre al presente, poi alla fine essendosi liberato dal senso di colpa di aver ucciso la indirettamente la moglie ed averla lasciata andare se lo ricorda come e' effettivamente avvenuto.
Cmq andatevi a leggere la mia interpretazione del film, abbiamo dei punti in comune anche se non tutti, ma il bello di questo film e' che nemmeno Nolan lo sa x certo credo, gran film anche x questo ;)
cash 27/09/2010 14:38:41 » Rispondi un momento; non è con la morte che si risale di livello, ma con il calcio, ovvero con la sensazione di cadere. L'esempio che hai fatto dell'architetina funziona con il calcio, e si risveglia sempre e comunqu enel sogno che lo precede. Per questo c'è necessità di risalire di livello (tanti livelli quanti sono i sognatori). La morte conduce direttamente alla veglia reale, eccetto il caso in cui il corpo sia sedato e quindi inconsciente.
Rask 27/09/2010 14:42:27 » Rispondi Nunu, anche con la morte si risale di livello, a meno di usare sedativi estremamente potenti. True story.
cash 27/09/2010 14:50:13 » Rispondi l'hai inventato tu, non viene mai detto. solo il calcio fa risalire di livello.
éowyn_3 27/09/2010 15:03:42 » Rispondi anche io ho capito così. la morte per risalire o svegliarsi funziona[vedi gordon levitt verso l'inizio]. invece non va proprio bene quando si è fortemente sedati, perché ti porta nel limbo...giusto?
cash 27/09/2010 15:13:05 » Rispondi no. la morte risveglia e riconduce alla realtà. Non c'è un esempio uno di qualcuno che sia morto risalendo di un livello, come avverrebe col calcio. La prova schiacciante sono i primi 10 minuti; 2 livelli di sogno. il primo livello è nell'appartamento di saito, il secondo in quella specie di palazzo sul mare. la realtà è nel treno. perchè cobb deve disperatamente tentare di non farsi ammazzare nel secondo livello mentre i suoi compari (nel primo) non riescono a svegliarlo? non era più semplice per cobb, una volta letti i documenti, spararsi? la musica la sentiva, sapeva di non avere tempo. E invece sta lì ad aspettare il calcio, che è l'immersione nella vasca. La stanza nel secondo livello viene inondata, cobb NON MUORE ma riceve il calcio e si ritrova nel primo livello.
éowyn_3 27/09/2010 17:18:39 » Rispondi è vero..ma gordon levitt dopo che di caprio gli ha sparato, non sale nel livello con l'appartamento di saito?
cash 27/09/2010 18:53:14 » Rispondi Cribbio, mi sa che hai ragione. Ora lo riguardo, se la cosa è confermata hai stracciato rask con una frase, mentre lui continua a dilungarsi in inutili panegirici che non s'avvicinano al punto manco di mezzo chilometro.
Rask 27/09/2010 18:58:39 » Rispondi Al massimo mi ha confermato la teoria. E tu pure che l'hai guardato 3 volte, rin********to. Brava Eouina, grazie della collaborazione.
Rask 27/09/2010 19:08:36 » Rispondi Rask oggi alle 14.42.27 » Rispondi Nunu, anche con la morte si risale di livello, a meno di usare sedativi estremamente potenti. True story.
Rask 27/09/2010 19:08:49 » Rispondi Col ***** che mi leggi.
cash 27/09/2010 19:10:12 » Rispondi Ma sì che ti leggo, ma quella cosa lì tanto è senza fondamento... Solo che la cosa ti ricorda il suicidio quantico e allora ti vengono le mesh nelle mutande.
cash 27/09/2010 19:12:44 » Rispondi Leggi le fuck, alcune son carine.
Rask 27/09/2010 19:15:37 » Rispondi Quale cosa lì è senza fondamento? La scala di Penrose? Quella è perfetta. Si scende, per ritrovarsi al punto di partenza, che era in alto; che poi è solo la metà di un'antinomia. Lo riguarderò per confermare, e poi tiro giù l'ira di D.io, che ormai dovrebbe essere asciutta. Comunque no, al suicidio quantico non c'avevo pensato.
cash 27/09/2010 20:25:04 » Rispondi Ma è perfetta per te, perchè ti piace, ti ricorda GHB e ti ci fai accarezzare. Alla fine stai giungendo alle posizioni che ti disgustavano tanto. Quelal della circolarità è una congettura non supportata da nulla, se non dal piacere di volercela vedere. E comuque, resta un'idea banale, non capisco perchè ti senti così orgoglioso a sostenerla. Alla fin della fiera, la cosa meno scontata è che in effetti il finale sia realtà. Il resto è retorica. Che poi lo so che la retorica è affascinante, eh. Sì che ci avevi pensato. So che son 6 anni che nascondi una sceneggiatura tra i profilattici usati.
HATEBREEDER 28/09/2010 10:06:57 » Rispondi Non mi torna nemmeno il discorso del tempo.. Se è vero che al livello 1 10 ore sono una settimana, e che al livello 2 una settimana del livello 1 sono 6 mesi, ciò vorrebbe dire che 1 secondo del livello 1 corrisponde a circa 25,7 secfondi nel livello 2, e ok. Ma quanto durerà il volo del furgoncino dal ponte? 3, 4 secondi? Come è possibile che il sognatore del livello 2 abbia il tempo di imbastire il calcio dell'ascensore in meno di 2 minuti? Non so, io sto cominciando a pensare che sia un film zeppo di cacchiate..
éowyn_3 28/09/2010 11:14:45 » Rispondi beh sì peraltro nel film dicono che gordon levitt ha 3 minuti di tempo. Per fare tutto quell'ambaradan ci metterà minimo 5 minuti.. ma vabbbè
HATEBREEDER 28/09/2010 11:22:35 » Rispondi vabbè un cacchio.. cioè: nolan ci ha messo dodici anni a metter su la sceneggiatura di questo film e non ha trovato 15 minuti per far quadrare i conti? ma allora non poteva semplicemente omettere le propprzioni temporali tra i livelli, invece di farle specificare ai personaggi? 'sta cosa del tempo mi sta un po' sulle balle, sinceramente.
HATEBREEDER 28/09/2010 09:49:46 » Rispondi no, vabbè però qui c'è un problema di fondo. Se è vera la cosa della morte che ti fa salire di livello, alla fine del film è impossibile che saito e cobb si siano svegliati sparandosi nel limbo (e anche lì: che senso avrebbe mettere la beretta addosso a cobb quando viene ripescato dalla riva; boh). Questa teoria però spiegherebbe perchè di caprio e consorte siano giovani quando si fanno investire dal treno (dando per scontato il fatto che sono risaliti dal limbo a ritroso, fino al livello 1 e poi si sono uccisi lì). Invece, se è vero che la morte ti sveglia direttamente a qualsiasi livello, è confermata la teoria del suicidio finale, ma contrasta con il treno e il tizio che si risveglia nell'appartamento di saito quando la moglie di cobb gli spara nel sogno iniziale.
éowyn_3 28/09/2010 15:15:38 » Rispondi io assumo come fatto che gordon levitt, quando gli sparano nel secondo livello, risale al primo, quindi non si sveglia..
forse a cobb e saito basta spararsi perché intanto è scaduto il tempo...boh..
HATEBREEDER 28/09/2010 15:31:58 » Rispondi ma anche a cobb e la moglie basta morire con il treno per svegliarsi: e lì sono nel limbo? Se sì è una ******* il fatto che levitt si risvegli nel livello 1 del primo sogno (oltre al fatto che non è chiaro come ci siano arrivati, nel limbo), se no è una ******* il suicidio di saito e cobb nel finale. Eventualmente si può discutere sul fatto che tale suicidio non avvenga, ma a quel punto: come tornano alla realtà? La teoria del "finisce l'effetto del sedativo" mi pare anch'essa una *******, perchè non giustificherebbe: a - l'affermazione di di caprio che se si muore durante l'innesto da sedati si finisce nel limbo e non ci si risveglia più; b - la presenza stessa della pistola durante il confronto tra saito e cobb. E poi c'è infine la teoria del "ma alla fine non è la realtà è un altro livello del limbo", dove cobb si costruisce il suo pezzo di felicità - che secondo me è la più ******* di tutte...
éowyn_3 28/09/2010 15:43:23 » Rispondi la teoria del finale come altro sogno per me è una boiata folleeee
eh cobb e la moglie nel limbo ci sono stati, però magari nel momento in cui si suicidano sotto il treno erano già avanzati di livello fino al primo..
HATEBREEDER 28/09/2010 15:49:40 » Rispondi Allora mi sa che per il finale rimane solo l'opzione che saito e cobb si siano svegliati perchè è finito l'effetto del sedativo, ma per i motivi che ho detto sopra, mi sembra una spiegazione molto sciocca.
éowyn_3 28/09/2010 16:42:52 » Rispondi è che il fatto del sedativo vale per saito, che essendo intrappolato nel limbo, non può tornare da solo, ma ha bisogno di un input. Però allora cobb, se intanto l'effetto era finito, si sarebbe dovuto svegliare anziché riuscire a raggiungere saito... o no?
HATEBREEDER 28/09/2010 17:31:44 » Rispondi no, aspetta: se muori da sedato, a prescindere da quale sia il livello in cui ti trovi (quindi anche se ti trovi nel limbo stesso e ci sei arrivato di tua volontà entrando dal 3 livello), finisci nel limbo MA con la differenza che non sei cosciente del fatto che ti trovi in un sogno. Se riprendi coscienza del fatto che sia un sogno, puoi svegliarti suicidandoti (scarto l'ipotesi sula fine dell'effetto del sedativo, che proprio non riesco a farmela piacere). Secondo me, bisogna distinguere il limbo "quando ci entri dal 3 livello", e il limbo "quando muori da sedato"; cioè, sono entrambi lo stesso livello, ma sembrano proprio avere regole differenti. Cobb entra nel limbo dal terzo livello, e poi muore per conseguenza della coltellata della moglie: solo a quel punto entra nello stesso limbo di saito, per forza.
Inoltre sto cominciando a pensare che anche cobb e la moglie siano nel limbo "incosciente" nel momento in cui si buttano sotto il treno, e che forse la chiave sia proprio il modo di scorrere del tempo in questo specifico limbo: l'unica spiegazione plausibile per la non vecchiaia di cobb e la moglie al momento del suicidio, è pensare allo scorrere del tempo in modo non lineare ma circolare. ovvero, che lo scorrere del tempo nel limbo sia talmente lento che in un sonno di ore nella realtà fai in tempo a vivere più vite. Questo significherebbe che potenzialmente sedandoti per qualche ora potresti vivere n vite (cioè saito invecchia così in pochi minuti - prendendo come metro di paragone il terzo livello, nella realtà probabilmente corrisponde a pochi secondi - poi tutto si resetta, rivivi un'altra vita, etc...) nel limbo almeno finchè non ti rendi conto che sei in un sogno e decidi di ammazzarti. In questo modo, potrebbe essere che, se saito ha vissuto nel limbo una sola vita in pochi minuti, invece di caprio e la moglie, al momento del suicidio, fossero in precedenza già morti di vecchiaia nel limbo, e che quella non sia la prima vita che hanno vissuto lì.
éowyn_3 28/09/2010 17:54:27 » Rispondi boh però dicono di aver vissuto per 50 anni, quindi una sola vita...
Rand 30/09/2010 19:07:31 » Rispondi il tempo risulta, l'ho cronometrato! Comunque bella discussione! Io penso che oltre ai quttro livelli vi siano altri livelli, ma soprattutto se si rimane troppo a sognare non si distingue più la realtà dal sogno! LOL
jack_torrence 27/09/2010 16:08:40 » Rispondi Grazie di avermi ricordato i primi dieci minuti. Anche dopo 2 visioni infatti mi ero dimenticato la dinamica.
Direi di spoilerare, cmq, anche se siamo al quarto livello di commento e quindi chi non ha visto il film non dovrebbe averci seguito fin quassotto
Sono persuaso che hai ragione sul fatto che la morte in sogno porta direttamente alla realtà (mannaggia dovrei correggere le mie tredici regole!).
Venendo al punto, però, mi resta ancora assolutamente oscuro quello che è diventato assolutamente il punto chiave: la moglie di Cobb quando si butta dalla finestra o muore davvero (se era la realtà), oppure si è svegliata. Nel secondo caso la ricostruzione del film si complica un bel po'; ma nel primo caso, devo abbandonare la mia teoria che quella che incontra Cobb sia effettivamente lei, nel suo limbo. Perché in quella scena alla fine lei non è aggressiva come negli altri livelli? Perché si mette ad ascoltare come fosse una persona che ha effettivamente bisogno di chiarimenti? E solo dopo, a rivelazione compiuta, s'inferocisce e lo pugnala?
E soprattutto, perché il giapponese non è lì ma in un altro limbo? (dove Cobb lo raggiunge probabilmente grazie alla pugnalata della moglie, ma come mai Saito ha saltato un livello?)
Mumble mumble
HATEBREEDER 27/09/2010 16:27:40 » Rispondi Per tutto il film, la moglie è solo una proiezione del subconscio di cobb, tranne nel flashback in cui si butta dalla finestra (lì effettivamente è il mondo reale, e la moglie, causa l'idea impiantata da cobb "il mondo in cui vivo non è reale", si suicida pensando di svegliarsi). Anch'io sono d'accordo con cash sulla spiegazione "tutto il film è un sogno"; in tal caso nulla avrebbe senso, e tutta la logica spiegata nel film crollerebbe miseramente, per lasciar spazio ad un puro e semplice "ognuno dia la spiegazione che vuole, e vaffan****".
jack_torrence 27/09/2010 16:37:31 » Rispondi Io NON sostengo che il film sia tutto un sogno, sono d'accordo con te e con cash a riguardo.
Io sostengo che il finale è il limbo di Cobb. Solo il finale, non quanto si è visto prima del volo Sydney-Los Angeles.
La realtà è diventata troppo pesante per Cobb, troppo carica di sensi di colpa; quanto vuole realmente ormai è l'oblio.
Quel finale nella realtà non ha senso per la fotografia leggermente flou, la luminosità, i ralenti, i bambini nella stessa posizione, lo stesso sguardo trasognato di Cobb. Trasognato, appunto.
HATEBREEDER 27/09/2010 16:44:25 » Rispondi boh, anche in questo caso mi sembrerebbe un po' tirato per i capelli, però. Che cobb abbi alo sguardo trasognato, un po' lo capisco: d'altronde ne sono successe di cose su quel volo, eh.
cash 27/09/2010 19:05:58 » Rispondi No, dai, senza boiler; tanto stiamo dicendo cose incomprensibili. Per quel ch eriguarda la regola del morire nel sogno, alla luce di quello detto dalla ragazzetta eowina forse non devi riconsiderare la regola; in effetti credo di ricordare che ad Arthur secondo livello del sogno, missione iniziale) viene sparato da cobb e si risvegli nel primo livello. Quindi calcio o morte potrebbero essere equivalenti, anche se nella missione è necessario ch eil calcio venga dato nello stesso istante. Adesso rivedo l'inizio e poi dico. Seconda questione; viene espressamente detto che il limbo è uno spazio condiviso dai soggetti interconnessi. Quindi è in condivisione sia con Saito che con Cobb. DIciamo che è in multiproprietà. Che poi il limbo è semplicemente un livello profondo, per cui concordo con quelli che dicono ch eoltre il terzo livello non possa che esserci il limbo. Ha senso che cobb e l'architettina siano saltati direttamente nel limbo. E lì incontrano Mal ch eè conciliante e non aggressiva, se non alla fine. Ma è ok; dunque, perchè il sogno è quello di Cobb? perchè mal ha rapito Fischer, e solo lei sa dove si anascosto. Per proprietà transitiva, solo Cobb sa dove sia, anche se deve passare attraverso la pantomima di chiederlo a Mal. M aè normal eche tenti di fregarlo, perchè Cobb stesso è ormai paranoico; lo vediamo, all'inizio del film, girare la trottola e caricare un colpo in canna, pronto a suicidarsi se la trottola non dovesse mai fermarsi. E continuamente lancia la trottola, costantemente controlla che quella sia la realtà. Mal, nel limbo, traduce tutto questo nel tentativo di farlo dubitare, perchè cobb dubita di sè stesso. Diciamo che è uno scontro fra sè e sè, forse quello che aveva sempre voluto evitare. Ad ogni modo, per tornare al jappo, il limbo di saito e quello di cobb coincidono. Lì non ha più senso parlare di livelli.
Hai letto le Faq di IMBD? io le ho scoperte mezz'ora fa, alcune sono illuminanti.
jack_torrence 27/09/2010 19:27:40 » Rispondi OK quindi anche con la morte si sale di livello. Questo può confermare la mia ipotesi, che mi tengo strettissima, che quando muore Mal buttandosi dal balcone stessero ancora in un sogno. La soluzione cui sto arrivando è che Mal non sia morta (salita di livello buttandosi dal balcone) ma scesa di nuovo nel limbo, perché è entrata in coma. Da quel momento Cobb non può raggiungerla perché non può entrare da solo nel limbo dove sta Mal!
Ci riesce ad arrivare solo grazie all'occasione offertagli (nella realtà) da Saito.
Vado a vedere le Faq di IMDB, grazie.
Se nel limbo non avesse più senso parlare di livelli (non ne sarei affatto sicuro), è assurdo che Cobb dopo essere stato pugnalato da Mal non ha tracce di ferite, e invece si sveglia su una spiaggia (un po' invecchiato) e di lì poi raggiunge Saito (scena iniziale che si ricongiunge a quella pre-finale). Così come è assurdo che - qualora il limbo fosse uno solo su di un unico livello - Saito sia nel frattempo tanto invecchiato solo per essere sceso nel limbo qualche secondo prima di Cobb e dell'architettina.
Infine. Come farebbe Cobb a uscire dal limbo grazie a un colpo di pistola di Saito nel limbo? Quel poveraccio di Saito non ci ha pensato prima ad ammazzarsi e a uscirne, prima di invecchiare 50 anni? No andiamo, è assurdo. Dal limbo non si esce con la morte. Si può invece scendere sempre più a fondo. Il labirinto è senza uscita.
Rask 27/09/2010 19:33:52 » Rispondi Esatto, dal limbo non si esce con la morte; quindi:
1) o Cobb risale perché alla fine del volo (10 ore) l'effetto del sedativo effettivamente finisce. (Reality hypotesis)
2) o Cobb "scende" ancora più giù del limbo, ricreando una realtà onirica identica a quella iniziale. Cioè SCENDE per ritrovarsi al punto di partenza, in alto, come nella SCALA DI ESCHER. (Dream Hypotesis)
E la mia convinzione è che il finale sia costruito in modo da rendere l'antinomia irrisolvibile.
che significa "ricreando una realtà onirica identica a quella iniziale"? In quale realtà onirica iniziale lui stava con i bambini?
Rask 27/09/2010 19:40:33 » Rispondi Identica a quella di partenza, sull'aereo. Con ovviamente l'opportuna modifica missione compiuta e famiglia felice.
jack_torrence 27/09/2010 19:48:53 » Rispondi Anche se sì, probabilmente l'antinomia è irrisolvibile con sicurezza logica.
Però a me ancora non è affatto chiaro se la moglie è davvero morta o sta in un limbo (come da mia impressione), ma non a un livello tanto profondo da essere invecchiata.
Rask 27/09/2010 20:03:55 » Rispondi Più che altro vorrei risolvere un altro mistero: la critica cinematografica italiana. Tutti voti positivi a parte Il Giornale (che sorpresa), ma NESSUNO che si sia sforzato di capire qualcosa (forse Ciak). Una cosa imbarazzante.
jack_torrence 27/09/2010 20:37:39 » Rispondi Oddio: la critica cinematografica è una cosa e l'enigmistica un'altra. Però quanto più dici che il film ti è piaciuto, tanto più devi almeno un po' dimostrare di averlo capito, in effetti! :-)
Rask 27/09/2010 21:02:17 » Rispondi Ma non obietto che non abbiano capito i dettagli di trama, figurati. Parlo del senso generale. Una cosa imbarazzante, alcune recensioni. Date un'occhiata, mi sono vergognato per loro.
cash 27/09/2010 20:37:41 » Rispondi 1) e la prima volta? Dal limbo sono usciti per coincidenza? Proprio perchè mentre decidevano di suicidarsi casualmente si svegliavano naturalmente?
2)Scende da solo? senza l'ausilio di nessuno? Non posso credere che tu non abbia afferrato la natura dei livelli, che sono sempli salti dall'uno all'altro e non in sè stessi. Si parla SEMPRE e SOLO del limbo come un luogo. Un luogo, non la porta di un girone infernale.
Stai forzando il film per dar corpo ad un'idea di circolarità molto banale e initile, sciocchino.
cash 27/09/2010 20:34:04 » Rispondi No, adesso ci allontaniamo di brutto. Dal limbo si esce eccome, se vuoi ti cerco il dialogo e lo trascrivo. E' un meta livello omnicomprensivo, e viene detto CHIARAMENTE che si può uscirne eccome; l'unica condizione è di SAPERE che quello è il limbo, e ciò dà l'avvio per poterne uscire. Suicidandosi, appunto. Cobb ne è già uscito; è assurdo pensare che invece sia sceso ulteriormente. Rigetto l'idea in toto ch eoltre il limbo vi sia qualcosa di più profondo perchè non v'è traccia alcuna di questa affermazione. Se ne parla al singolare, come luogo raggiunto da poche persone (ricordo che cobb e adrienne vi giungono dopo il terzo livello). Oltretutto; una persona NON può scendere di livello da sola senza l'ausilio di un compagno nel quale sognare. Saito non ha pensato di uscirne perchè è caduto nella trappola di Mal, ovvero ha trovato evidenze di realtà e decide di aderirvi in toto. E guarda ch equesto si dice apertamente, non sono congetture; è Cobb che gli ricorda chi è e dov'è. Non c'è discrepanza col fatto che saito sia tanto invecchiato essendo sceso nel limbo circa un minuto prima di Cobb. Ok per la morte con cui si sale di livello, ma occhio a non complicare anche le cose semplici. Occhio che la storia dei livelli non è personale; è un gioco per cui noi sognamo, e lì io entro nel tuo, tu entri in quello dell'altro... Sono questi i livelli. Non si può essere soli ed entrare in un sogno proprio.
jack_torrence 27/09/2010 20:52:46 » Rispondi Ho letto le IMDB faq, e abbandono la mia ipotesi che Mal non sia morta ma in coma e si trovi da sola nel limbo. Quello dove la raggiunge Cobb è un quarto livello di sogno, il SUO sogno, in cui entra con Arianna. E nel suo sogno, c'è lo stesso ambiente in cui era stato con Mel nel limbo. Il problema, è che non mi torna come lì possa esservi arrivato FIscher (che non è morto e non è sceso nel limbo)... Cobb poi, pugnalato da Mal, finisce nel limbo, dove trova Saito che ci era già arrivato prima (quando è morto). C'è sempre qualcosa che non torna. Come sarebbe finito in un sogno che ancora non è stato creato? (A differenza del secondo livello, dove Saito finisce nell'albergo che già era stato disegnato come livello successivo al primo...)
Ad ogni modo io escludo che vi siano 3 livelli + il limbo, dev'esserci per forza un livello intermedio tra le montagne innevate e il limbo, perché Cobb arriva da Saito integro, senza pugnalate, e soprattutto quella spiaggia è un altro posto, un altro luogo rispetto alla stanza in cui viene pugnalato dalla moglie; un luogo, per di più, in cui lui si risveglia (all'inizio del film)
Quanto al finale, sono possibili sia la ipotesi di realtà sia quella del sogno.
cash 28/09/2010 11:41:25 » Rispondi Ecco, vedi è un casino. Fisher è lì perchè 1) ha ricevuto uno sparo finendo nel limbo, cosa che in effetti uno si aspetta. Controindicazione; il quarto livello è ormai associabile al limbo.
2) lo ha "preso" Mal; Mal è una proiezione di Cobb, per cui, per prorpietà transitiva, solo Cobb sa dove sia Fischer. Controindicazione: come ma Mal a "prendere" Cobb?
Stessa cosa con Cobb sulal spiaggia (comunque leggermente invecchiato) Lo puoi spiegare solo tenendo conto della natura non lineare e instabile del limbo, concetto che Nolan non si è premurato di spiegare. Non fa specie che ci siano sia la città di mal e cobb che la spiaggia di saito, poichè un luogo condiviso. Ma è vero che quel punto è lacunoso. Credo che lo sarà anche se dovessimo scrivere altri 50 commenti; nessuno può far chiarezza lì. Credo nemmeno Nolan. Accettiamo questa cosa e andiamo in pace, esattamente come fa cobb quando getta la trottola alla fine; non si ferm aad osservare l'esito e va verso i figli. Quale che si ala fine, l'accetta senza problemi. Essendo un film di nolan, non mi piace vededrla così. Però è così.
Jellybelly 27/09/2010 20:38:54 » Rispondi Che carini che siete, è tutto il giorno che mi arrivano vostre notifiche...
cash 27/09/2010 20:49:53 » Rispondi Ecco, volevate i tempi antichi?
Satyr 27/09/2010 20:57:35 » Rispondi Parlando del calcio, situazione finale: il palazzo che esplode (3 livello), l'ascensore che esplode (2 livello), la macchina che cade (1 livello), ma sull'aereo chi ***** lo da il calcio? L'hostess? Da quel che ricordo, o si muore nel primo livello e si torna subito alla realtà (senza considerare sedetavi vari e assortiti) o c'è qualcuno che "calcia". Sull'aereo però oltre l'hostess chi è sveglio? Quindi, l'aereo è reale? Secondo me si, ma questa non mi torna.
jack_torrence 27/09/2010 21:06:25 » Rispondi I livelli sottostanti al primo si chiudono con il calcio, dal primo livello non si esce con il calcio, ma anche semplicemente con uno spavento o finito l'effetto del sedativo.
Se il finale è reale, e non un sogno (come preferirei io, ma credo non vi sia una soluzione univoca), allora si risvegliano una volta finito l'effetto del sedativo.
Pensare che il finale sia un sogno è legittimo perché nel primo livello, alla fine, non vediamo MAI riemergere né Saito né Cobb.
Dal limbo si può uscire: però occorre mantenere un aggancio con il livello di sogno superiore. Se nel livello superiore si è morti, e non vi è rimasto più nessuno, perché è avvenuto il "calcio", be', si è smarriti irrimediabilmente nel limbo. Ed è secondo me ciò che succede a Saito e Cobb.
E'probabile quindi che entrambi siano rimasti intrappolati nel limbo. Cobb, facendosi sparare da Saito, entra in una sorta di sogno perfetto, in cui ci sono i suoi figli. E' così che ha "fregato tutti": in realtà, secondo me, era ciò cui puntava sin dall'inizio.
profdeldue 28/09/2010 12:19:34 » Rispondi scusa, mi hai fatto venire un dubbio atroce. La morte risveglia e riconduce alla realtà? Sei sicuro?
Nella prima scena Cobb uccide il suo amico (Joseph Gordon-Levitt) per non farlo torturare dalla moglie, ma questo si risveglia nell'appartamento di saito e non nel treno, quindi è sceso solamente di livello. Pensavo invece che Cobb nn volesse farsi ammazzare semplicemente perchè aveva bisogno di più tempo per leggere i documenti e cercare l'informazione.
Rask 27/09/2010 14:52:26 » Rispondi VIene detto all'inizio, durante l'addestramento dell'architettina. Che tra l'altro si sveglia quando viene accoltellata, durante il sogno di prova.
cash 27/09/2010 15:07:25 » Rispondi certo che si risveglia, è un sogno di primo livello. Si sarebbe svegliata nel laboratorio anche a livello 2. Ma nel secondo livello avesse solo ricevuto il calcio, si sarebe destata nel soggetto ospitante. Durante l'addestramento viene detto che la morte risveglia stop.
cash 27/09/2010 14:49:43 » Rispondi guarda, io la penso in maniera molto più prosaica; vedo tra l'altro che siamo d'accordo quasi su tutto, tranne su questo benedetto limbo. Credo che ci sia un po'di confusione su cisa siano realmente i livelli e la differenza che comporta il calcio o la morte. Anche io ero incasinato, l'ho rivisto 3 volte per avere una visuale un po'più ampia. Molto pragmaticamente, credo che l'immagine dei 2 suicidi sia stata messa lì con gli attori in età reale per: 1) non anticipare la poesia dei 2 anziani coniugi che invecchiano insieme. 2)mantenere ambigua la vicenda di chi stia sognando cosa.
Del resto il doppio livello si ha addormentandosi e sognare nuovamente nel sogno, ospitati però da un soggetto diverso; appare chiaro che il giochetto non può andare avanti all'infinito, dato che anche per i più esperti un sogno di 2 livello è un azzardo, mentre di terzo appare impossibile (come l'idea dell'innesto). Retrocedere via vi asvegliandosi dai vari livelli ha senso, poichè in ogni sogno ce n'è almeno uno che deve restare vigile per dare l'avvio al calcio per quelli di sotto (il synch è la musica), a sua volta subisce il calcio da quello di sopra. Tutta questa trafila laboriosa è funzionale solo e solamente all'idea del terzo livello di sogno, e appare molto diverso dal finire nel limbo, in cui si giocano regole diverse. I 2 coniugi han fatto come cobb e l'architetta, ovvero i 2 sono entrati nell'inconscio di cobb. Lacoppia ha probabilmente sognato l'uno dentro l'altra non più di 4 volte, limite che sappiamo essere mentalmente distruttivo. Ma il calcio è solo la sensazione di veglia, per cui se lo si subisce si finisce nel livello immediatamente precedente; la morte conduce inevitabilmente alla veglia, poichè, lo si dice chiaramente, non si può morire nella vita reale se si muore in sogno. La trovata geniale è quella del sedativo; ha senso che uno si desti in un corpo non pronto per riceverlo.
jack_torrence 27/09/2010 16:13:51 » Rispondi La tua interpretazione sull'immagine dei 2 da giovani sulle rotaie non è comprovabile, e da parte di Nolan sarebbe quasi un baro e non un bluff.
Tutto il resto che dici qui lo trovo invece molto persuasivo.
Però non è vero che siamo d'accordo quasi su tutto, perché io penso che il finale sia un sogno e tu no, mi pare.
E non ci ho ancora capito un tubo su che fine abbia fatto la moglie. Se mi spieghi la tua a riguardo...
cash 27/09/2010 19:07:10 » Rispondi Mah, per me il finale con la trottola è più che altro un atto dovuto.
cash 27/09/2010 19:11:00 » Rispondi Sul finale; credo che la cosa più simile sia l'epilogo di Ubik.
jack_torrence 27/09/2010 19:31:14 » Rispondi Sigh; non lo conosco. Leggi la mia risposta di pochi minuto fa a un tuo commento qui. Secondo me l'intreccio è quello.
cash 27/09/2010 20:40:20 » Rispondi Secondo me no. Non solo perchè non ci sono evidenze, ma perchè l'idea della struttura circolare è banale ed equivale a dire che in fin dei conti è solo un sogno, la vita è sogno e cose del genere. Capirai, lo dicevano pure in spagna nel 1600. Se così fosse, e non lo è, allora inception sarebbe un film davvero brutto. E del tutto al di fuori dalla poetica di NOlan, tra l'altro.
Leggi ubik, è meraviglioso.
jack_torrence 27/09/2010 20:57:08 » Rispondi Ma io non sostengo (né sostenevo!) che tutto il film sia un sogno!!!! Io sostengo che il finale ha senso (per me) come sogno. Se lui torna alla realtà c'è un happy ending squallido e banale. Se alla fine si rifugia in un sogno, vuol dire che è l'unica soluzione di una mente ormai devastata. Non che la vita è sogno. La vita continua beata senza Cobb e ne acquista. Insomma non ci voglio Cobb, in questa vita.
XD XD
HATEBREEDER 28/09/2010 11:16:59 » Rispondi La butto lì: non è che il dialogo con saito ha in qualche modo innestato in cobb (forse anche in saito stesso) la medesima idea che ha portato la moglie al suicidio ("il mondo in cui vivi non è reale"), e la trottola che gira alla fine sta a significare che tale idea è destinata a crescere in lui come è effettivamente successo per la moglie?
Rand 30/09/2010 19:10:26 » Rispondi da inpazzirci, e non l'ho ancora commentato!
jack_torrence 27/09/2010 19:10:52 » Rispondi Ma io assolutamente non giudico il finale un sogno per via della trottola (anche per me quella è una falsa pista)
Ciumi 12/10/2010 21:36:18 » Rispondi Ho letto con grande interesse il tuo commento, molto bello, ‘mazza hai provato pure a riordinare molti tasselli del film (con tanto di ripensamenti e correzioni), io non credo che ci sarei riuscito.. Grosso modo abbiamo individuato i medesimi pregi e difetti, espresso le simili perplessità, soltanto abbiamo usato pesi diversi, a quanto pare.. e sicuramente sei stato molto più obiettivo di me.
I detrattori di "Inception" affermano come abbia una forma (e una struttura narrativa) la cui complessità è inversamente proporzionale alla ricchezza di contenuti. Io trovo invece che sia meritevole di essere ritenuto un prodotto importante dei nostri tempi, per il modo con cui attualizza al cinema contemporaneo (e catalizza l'attenzione delle masse) su alcuni temi centrali trattati dalle filosofie e dalle arti nel Novecento. E cioè quelli di Borges e di Escher.
Poi potrebbe pure creare distacco la confusione che genera con la sua complessità, visto il ritmo incalzante con cui costringe lo spettatore a fare i conti con illusioni e cambi di prospettiva sulla trama, e soprattutto fissa alcune regole di comprensione per la propria stessa vicenda che è arduo apprendere e tenere a mente tutte mentre il film procede. Per questo richiede, più di qualsiasi altro film che io abbia visto, una seconda visione (cosa che può essere vista, sempre dai "detrattori", come una trovata commerciale per incassare più soldi).
"Shutter Island" di Scorsese: "Inception" lo ricorda, sia perché il protagonista è sempre Di Caprio, sia perché entrambi i protagonisti da lui interpretati nei due film devono fare i conti con un senso di colpa legato alla propria moglie e ai propri figli (la differenza è che nel film di Scorsese il personaggio ha rimosso le memorie, invece nel film di Nolan le memorie sono vivide e lui vorrebbe superarle). Per il resto i film sono molto diversi, perché quello di Scorsese alla fine chiarisce tutto e non affronta mai il tema del "senso di realtà": lo fa nella prospettiva di un paranoico schizofrenico, e così - nel mentre che il film procede - lo spettatore pensa prima che siano gli altri a complottare contro il protagonista (un paranoico clinico), e poi gli viene svelato tutto. "Inception" invece è più raffinato, concettualmente. Anche quando si è arrivati a un ragionevole grado di analisi e ricostruzione del film, rimane qualcosa fuori, la sensazione è quella di non poter distinguere i "due piani", ma che esista una sola superficie dove convivono due dimensioni che abitualmente consideriamo distinte: l'illusione e la realtà. E' questo che lo rende PERTURBANTE. Proprio come un nastro di Moebius, o una scala di Penrose (che in due momenti del film viene visualizzata, ma la citazione vuole secondo me alludere alla stessa struttura del film).
Qual è la definizione di "Perturbante" data da Freud? L' "uneimlich" della letteratura fantastica, di cui Freud diceva che è la sola sensazione che è possibile provare con maggiore intensità di fronte a un'opera d'arte che di fronte a un fatto reale. Questo senso di vertigine "Inception" lo restituisce, amplificato quasi a dismisura dai mezzi tecnici possibili a un film di oggi.
Nolan è un regista importante perché gioca con il pubblico in un modo veramente innovativo. Non è soltanto un enigmista, ma induce a riflettere sul perché abbiamo bisogno dello spettacolo e dell'illusione. C'è un punto del film "The prestige" che dice: "Il pubblico sa che c'è il trucco, ma non vuole sapere quale sia... perché, il pubblico, VUOLE ESSERE INGANNATO". Nolan, con il suo cinema, offre continuamente una riflessione sulla nostra voglia di essere perturbati, ingannati, di vedere messe in crisi le nostre certezze: smascherando l'essenza stessa del cinema che - arte visiva - è "sogno" collettivo sognato insieme da un pubblico convenuto in una sala. Un pubblico che SA che quello cui sta assistendo è solo uno "spettacolo", ma vuole intensamente credere, per due ore, che quello cui sta assistendo sia vero. Allora... "Inception" stimola i nostri sensi a provare una vertigine: non è vero quello che vediamo sullo schermo, ma che per caso è vero quello che vediamo normalmente? O la nostra percezione di realtà è illusioria, influenzata internamente dalle memorie, dalla volontà di rimuovere e dal desiderio di costruire il nostro presente a immagine di un nostro mondo ideale?