Recensione la pecora nera regia di Ascanio Celestini Italia 2010
al cinemain tvanteprimearchivioserie tvblogtrailerclassifichespecialiregistiattorirecensioniforumfeedmy
Skin Filmscoop in bianco Filmscoop nostalgia
Ciao Paul!
Ricerca veloce:       ricerca avanzatabeta

Recensione la pecora nera (2010)

Voto Visitatori:   6,26 / 10 (19 voti)6,26Grafico
Voto Recensore:   7,50 / 10  7,50
Dimensione testo: caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi

locandina del film LA PECORA NERA

Immagine tratta dal film LA PECORA NERA

Immagine tratta dal film LA PECORA NERA

Immagine tratta dal film LA PECORA NERA

Immagine tratta dal film LA PECORA NERA

Immagine tratta dal film LA PECORA NERA
 

"Raccolgo memorie di chi ha conosciuto il manicomio, un po' come facevano i geografi del passato. Questi antichi scienziati chiedevano ai marinai di raccontargli com'era fatta un'isola, chiedevano a un commerciante di spezie o di tappeti com'era una strada verso l'Oriente o attraverso l'Africa. Così io ascolto le storie di chi ha viaggiato attraverso il manicomio, non per costruire una storia oggettiva ma per restituire la freschezza del racconto e l'imprecisione dello sguardo soggettivo, la meraviglia dell'immaginazione e la concretezza della paure che accompagnano un viaggio"
(Ascanio Celestini)

Sono infinite le percezioni morali e culturali di questo film. Un esordio, tratto dal libro omonimo di Celestini intitolato con eloquenza "La pecora nera - il manicomio elettrico", che riflette una concezione di cinema neutrale, a metà strada tra Pasolini e la staticità autunnale del cinema dell'Est europeo.

Lontano. Vicino. Dipende tutto da noi. Lo spettatore coglie questo isolamento, ma è egli stesso "lontano e vicino". Verrebbe voglia di citare il teatro dell'assurdo di Beckett, che nella sua assurdità ci costringe a ridere senza che esista una ragione.
Ascanio è Nicola e attraversa 35 anni di manicomio costringendo se stesso a rinchiudersi nella sua "consapevole prigionia".

Sceneggiato da Ugo Chiti e Wilma Abate, il film diventa un microcosmo surreale (per non dire surrealista) dove tutto è attraversato dalle parole del protagonista, onnipresente, quasi a indicarci la nostra malafede, perché non ci troviamo di fronte al tanto temuto (o atteso) film-verità.

L'alienazione è ovunque

Il mezzo cinematografico è il più disonesto e "seducente" per la capacità di attraversare i rapporti umani. Lo spettatore si trova (suo malgrado? Forse) a conoscere direttamente testimoni o personaggi a cui nella vita quotidiana non darebbe alcun risalto.
"La pecora nera" è un film che infonde una certa sensazione di serenità e, contemporaneamente, di disagio. Il simbolo più assurdo e repellente (vedi le pasticche marziane che Nicola inghiotte come se non fossero feci di pecora) diventa una forma aliena di poesia, perché è facile credere (e condividere) l'espressione singolare di un gesto deplorevole da parte di una mente lontana dai nostri parametri abituali.

Nicola nasce in quei "favolosi anni 60" dove le maestre di scuola accettavano favori in cambio della promozione di un bambino difficile (le tanto decantate uova che "puzzano del culo della gallina", portate all'insegnante dalla nonna di Nicola), quando non esisteva ancora la legge Basaglia e dove i mondi ancora si separavano all'insegna di una "segregazione socialmente regressiva".
Nicola che cita indirettamente Ginsberg, segnato dalla stessa esperienza (la madre morta in un manicomio), che si nutre di scarafaggi e si prepara, da bambino, a entrare in quell'oscurità dove tutto e niente scorre, salvo le traiettorie della fantasia.

Si consiglia di seguire le avvertenze e le modalità d'uso: chi si aspetta di vedere passerelle di idioti che reclamano il loro eccentrico "autismo mentale" è pregato di evitare questo film.
L'ospedale psichiatrico Santa Maria della Pietà a Roma è un (ennesimo) non-luogo, dove Nicola naviga, da Marziano, confrontandosi con la sua nulla appartenenza.

Discusso per i presunti tempi cinematografici dilatati come un lungo monologo teatrale, nel film prevalgono invece sensazioni che restituiscono un respiro più ampio del palcoscenico, specialmente nella vita di Nicola bambino o nelle sequenze al supermarket.
"La pecora nera" è un film "diverso" che parla di "diversi", rivisto in una prospettiva forse egocentrica (del suo autore) ma anche con un'umile consapevolezza di semplicità. Una semplicità che, al primo impatto, non emerge chiaramente.
L'immaginario di Celestini è lo stesso di un osservatore passivo costretto a procacciarsi uno spazio multiforme dove sovvertire e liberare ogni minima aderenza con un realismo amaro e inviolabile. Lo spettatore prova egli stesso a partecipare, quando si sente sopraffatto dal contesto in cui "la nuda normalità" si sente attratta e respinta dalle geometrie sbilenche e surreali di uno schizofrenico.
Succede con il personaggio di una prostituta che sembra uscita dalle pagine di "La notte brava" (altra forma di alienazione sociale e per queste ragioni condannata ad estinguersi) o con l'amica d'infanzia Marinella, ritrovata per caso in una sorta di Esselunga, costretta a offrire cialde per caffè con uno sguardo sorridente e ammiccante alla generazione contemporanea.
Sono o possono essere la stessa persona? E' possibile trovare differenza tra "chi ti lecca" e chi ti propone un caffè?

Girare con un budget ridotto può essere una privazione, forse per questo Celestini si priva di quel mondo esterno che offre solo qualche vaga ma significativa immagine e che ci ripropone il dubbio costante: cinema, teatro o rappresentazione quotidiana di una realtà celata?

Il manicomio è un condominio di santi

Per tutto il film noi assistiamo alla ripetizione singolare degli eventi. Nicola e il suo stralunato alter ego (uno strepitoso Giorgio Tirabassi) accompagnano una suora dell'istituto a fare le spese nel supermarket, dove Nicola un giorno incontra l'ex bambina che aveva frequentato tanti anni prima. Prima di finire in un manicomio.
I personaggi "esterni" si comportano come se l'irrazionale fosse parte integrante di ognuno di noi: la suora che piange la morte del Papa e sogna Karol Wojtila che scia insieme a lei, Marinella che dispensa sorrisi chiusa in un microcosmo di benessere dove tutto è spaventosamente uguale al giorno prima, il direttore del supermarket che redarguisce da certi comportamenti, e via dicendo.
In questo senso la schizofrenia come rappresentazione univoca di santità ricorda l'anticamera degli spiriti "puri", sopraffatti dalla loro libertà perché letteralmente messi nelle condizioni di non nuocere socialmente agli altri.

Forse la necessità dell'autore di appropriarsi del linguaggio dei "matti" diventa un limite, perché a tratti il film sembra inseguire la mistificazione fiabesca di quello che, nel migliore dei casi, suscita un divertimento scontato in molti di noi. In verità è proprio questa nostra forma di ilarità a reggere le fila di una fobica immunità alla "paura".

La sequenza forse più bella del film, che difende due spazi contrapposti con la necessità di non violarli o liberarli, è quando Marinella si sente (finalmente?) minacciata dalla sete affettiva di Nicola, dal suo bisogno di espandersi "oltre l'incontro, e al di là della conoscenza". Per quanto si celi anche negli "altri" il desiderio di fuga, è come se i codici del linguaggio si estinguessero davanti alle risorse interiori delle nostre ragioni, opposte o complementari che siano.
Le ragioni possono essere le stesse, ma è difficile identificarle. I sogni infantili imparano a disconoscere l'illusione degli incubi.

"La pecora nera" non è un film-verità. Non vediamo matti a piedi nudi calpestare il fango, solo lunatici bambini che divorano scarafaggi come segno d'amore. Non vediamo dissociati obesi lordati dalle loro feci, mentre un infermiere li rimprovera senza affetto. Il manicomio è un muro di cinta, dove tutto è appannato nel suo grigiore, dove vivono i "marziani". Sullo sfondo, una madre morta nel suo letto e un paio di fratelli aguzzini, mostruose devianze di una certa "normalità".

Complessivamente un buon esordio, questo di Celestini. Obiettivamente, un circuito chiuso dove convivono più esperienze (cinema, teatro, letteratura, poesia) senza che nessuna di esse possa ritenersi un "soggetto compiuto".
Si tratta di una lezione forse moderna di "denutrimento dell'immagine", a favore di un linguaggio ricercato nelle spirali possibili della favola morale (sembra a volte di entrare e uscire da un romanzo di E.E. Schmitt), rivolto a chi è ancora in grado di ascoltare.
Oppure dell'immaginario come unico elemento atto a favorire l'ingresso degli "alieni" su questa terra.

Commenta la recensione di LA PECORA NERA sul forum

Condividi su Facebook Condividi recensione su Facebook


Recensione a cura di kowalsky - aggiornata al 20/10/2010 11.23.00

Il contenuto di questo scritto esprime il pensiero dell'autore e non necessariamente rappresenta Filmscoop.it

In programmazione

Ordine elenco: Data   Media voti   Commenti   Alfabetico

10 giorni con i suoia complete unknownal progredire della notteamerikatsiamiche alle cicladi
 NEW
anoraarmandbabygirlback in actionbagmanbetter manblitz (2024)captain america: brave new worldcarry-on
 NEW
cherry juiceciao bambinocitta' d'asfaltocompanionconclavecortina expresscriaturediamantidiva futurado not expect too much from the end of the worlddog mandove osano le cicogneduse, the greatestemilia perezfatti vedere
 NEW
follementefrancesco guccini - fra la via emilia e il westfreud - l'ultima analisigrand tourhayao miyazaki e l'aironehello! spank: il film - le pene d'amore di spankherehey joe
 NEW
i am martin parril corpo (2024)il giorno dell'incontroil mestiere di vivereil mio giardino persianoil monaco che vinse l'apocalisse
 NEW
il seme del fico sacroil signore degli anelli - la guerra dei rohirrimindagine di famigliainterstella 5555io e te dobbiamo parlareio sono ancora quiio sono la fine del mondoitaca - il ritornokraven - il cacciatorela nostra terra (2024)la stanza accanto
 HOT R
la zona d'interessel'abbagliole deluge - gli ultimi giorni di maria antoniettale occasioni dell'amoreleggere lolita a teheran
 NEW
l'erede (2025)lilianall grande natale degli animalil'orchestra stonataluce (2024)l'uomo di argillal'uomo nel boscolux santamaria (2024)me contro te: cattivissimi a natalemodi - tre giorni sulle ali della follia
 NEW
monte corno - pareva che io fussi in ariamufasa: il re leonenapoli - new yorknina e il segreto del ricciono other landnon dirmi che hai paura
 HOT R
nosferatu (2024)oceania 2oh, canada - i tradimentiops! e' gia' nataleoverlord: il film - capitolo del santo regno
 NEW
paddington in peru'pellizza pittore da volpedoper il mio benepiccole cose come questepiece by piecepino daniele - nero a meta'presencericardito lo squalo?
 R
september 5 - la diretta che cambio' la storiasimone veil - la donna del secolosolo leveling reawakeningsolo per una nottesonic 3 - il filmsquid game - stagione 2stella e' innamoratastrange darlingsulla terra leggerithe bad guy - stagione 2the beast (2024)the brutalistthe calendar killerthe devil's baththe girl with the needlethe last showgirlthe opera! - arie per un'eclissithe shroudsthe strangers: capitolo 1the substancethe sweet easttofu in japan. la ricetta segreta del signor takanotornando a esttoys - giocattoli alla riscossauna barca in giardinouna notte a new yorkuna terapia di gruppouna viaggiatrice a seoulwickedwolf man

1058905 commenti su 51706 film
Feed RSS film in programmazione

Ultimi film inseriti in archivio

AMERICAN HEARTBAMBOO DOGSBOLIDI NELLA NOTTEBUTCHER'S CROSSINGC'ERA UNA VOLTA A… MONTECARLOCITTA' DI NOTTEFIRST SHIFTFLASH! CRONACA NERAGHOST GAME (2024)GOTHIC LOLITA BATTLE BEARHER BODYHIGH HEATI TRE DEL MAZZO SELVAGGIO - PANCHO VILLAIL PECCATO DEGLI ANNI VERDILA BAMBINA CON LA VALIGIALA SIGNORA IN GIALLO - APPUNTAMENTO CON LA MORTELA SIGNORA IN GIALLO - LA BALLATA DEL RAGAZZO PERDUTOLA SIGNORA IN GIALLO - L'ULTIMO UOMO LIBEROLA SIGNORA IN GIALLO - VAGONE LETTO CON OMICIDIOLA VOCAZIONE DI SUOR TERESALUPI MANNARINIGHTBITCHPETER PAN'S NEVERLAND NIGHTMAREPROTOTYPEPUZZLE BOXSICCIN 7THE ISLAND (2023)UNA PERICOLOSA ILLUSIONEUNTIL DAWN - FINO ALL'ALBAV/H/S/BEYONDVAMPIRES ANONYMOUSVISHERWE LIVE IN TIME - TUTTO IL TEMPO CHE ABBIAMOWEEKEND IN TAIPEIWOODLAWN

Ultimo film commentato

Ultimo post blog

Speciali

Speciale SHOKUZAISpeciale SHOKUZAI
A cura di The Gaunt

Ultime recensioni inserite

in sala


SEPTEMBER 5 - LA DIRETTA CHE CAMBIO' LA STORIA
Locandina del film SEPTEMBER 5 - LA DIRETTA CHE CAMBIO' LA STORIA Regia: Tim Fehlbaum
Interpreti: John Magaro, Leonie Benesch, Peter Sarsgaard, Ben Chaplin, Zinedine Soualem, Georgina Rich, Corey Johnson, Marcus Rutherford, Daniel Adeosun, Benjamin Walker, Ferdinand Dörfler, Solomon Mousley, Caroline Ebner, Daniel Betts, Leif Eduard Eisenberg, Sebastian Jehkul, Rony Herman, Jeff Book, Robert Porter Templeton, Stephen Fraser, Leon Dragoi, Doris Meier, Mark Ruppel, Christine Ulrich, Günther Wernhard, Antje Westermann, Harry Waterstone, Andreas Honold, Stefan Mittermaier
Genere: drammatico

Recensione a cura di The Gaunt

THE ORDER (2024)
Locandina del film THE ORDER (2024) Regia: Justin Kurzel
Interpreti: Jude Law, Nicholas Hoult, Tye Sheridan, Jurnee Smollett, Alison Oliver, Morgan Holmstrom, Odessa Young, Marc Maron, Philip Granger, Sebastian Pigott, Matias Lucas, Bradley Stryker, Phillip Forest Lewitski, Victor Slezak, Daniel Doheny, Bryan J. McHale, Ryan Chandoul Wesley, Geena Meszaros, George Tchortov, Daniel Yip, Sean Tyler Foley, John Warkentin, Vanessa Holmes, Rae Farrer, Carter Morrison, Huxley Fisher, mandy fisher
Genere: thriller

Recensione a cura di The Gaunt

archivio


ANYWHERE ANYTIME
Locandina del film ANYWHERE ANYTIME Regia: Milad Tangshir
Interpreti: Ibrahima Sambou, Moussa Dicko Diango, Success Edemakhiota
Genere: drammatico

Recensione a cura di The Gaunt

MARILYN HA GLI OCCHI NERI
Locandina del film MARILYN HA GLI OCCHI NERI Regia: Simone Godano
Interpreti: Miriam Leone, Stefano Accorsi, Thomas Trabacchi, Mario Pirrello, Orietta Notari, Marco Messeri, Andrea Di Casa, Valentina Oteri, Ariella Reggio, Astrid Meloni, Giulia Patrignani, Vanessa Compagnucci, Lucio Patané, Agnese Brighittini
Genere: commedia

Recensione a cura di Severino Faccin

Ultima biografia inserita

Casualmente dall'archivio

Novità e Recensioni

Iscriviti alla newsletter di Filmscoop.it per essere sempre aggiornarto su nuove uscite, novità, classifiche direttamente nella tua email!

Novità e recensioni
 

Site powered by www.webngo.net