afrika (1974)

Ho visto due versioni di questo film.La prima,piratata,era accorciata di venti minuti buoni,di qualità visiva pessima, con salti di montaggio e sbalzi d'audio.La seconda era messa meglio come audio-video,di un'ottantina di minuti ma a differenza dell'altra censurata nelle sequenze di sesso.Basandomi su entrambe,la conclusione è che il film affronta di certo tematiche inusuali per l'epoca,in una struttura a flashback con personaggi sgradevoli attorno alla vittima in un'Africa che fa loro da specchio, tra razzismo e tocchi da mondo movie(l'esecuzione simulata e la macellazione della vacca).La cupezza è totale,e non mancano tocchi crudeli come lo stupro ai danni di Frank.Ma come per altri film del regista i mezzi risicati influiscono sul risultato,e il peso degli anni ne smorza inevitabilmente l'impatto provocatorio.Scomparso presto dalla circolazione.

Pellicola piuttosto spezzettata e frammentaria di Cavallone. Tanta carne al fuoco e dialoghi interminabili ma è dura capire dove il regista effettivamente voleva andare a parare.
Meno delirante rispetto alle altre pellicole di Cavallone, molto standard direi.

Afrika, terra di popoli tormentati e di personaggi tormentati. Da un lato il film di Cavallone sembra ripercorrere alcune tematiche, specialmente all'inizio, già affrontate ne Le salamandre per poi confluire verso il dramma intimo dei personaggi, costretti ad indossare maschere per nascondere le loro angosce a se stessi ed agli altri. Vorrebbero essere felici, ma non possono. Quelle maschere che nascondono un bisogno d'amore inappagato. Pur non essendo una pellicola pienamente riuscita dal punto di vista tecnico e non nascondendo difetti di sceneggiatura, Cavallone riesce tuttavia a fare un ritratto decadente di uomini e donne già condannati che neanche gli ampi spazi africani concedono loro respiro e libertà. Lucido e pessimista che lascia l'amaro in bocca.