anni ruggenti regia di Luigi Zampa Italia 1962
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anni ruggenti (1962)

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locandina del film ANNI RUGGENTI

Titolo Originale: ANNI RUGGENTI

RegiaLuigi Zampa

InterpretiNino Manfredi, Linda Sini, Gino Cervi, Michèlle Mercier, Gastone Moschin, Angela Luce, Carla Calò, Salvo Randone, Dolores Palumbo, Linda Sini

Durata: h 1.50
NazionalitàItalia 1962
Generecommedia
Al cinema nel Giugno 1962

•  Altri film di Luigi Zampa

Trama del film Anni ruggenti

Un assicuratore giunto nel Meridione per lavoro viene creduto un gerarca in incognito. Grazie a questo equivoco ha maniera di scoprire la facciata poco pulita del regime e comincia a perdere la sua fede politica. All'arrivo dell'autentico personaggio tutti lo allontanano.

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Voto Visitatori:   7,57 / 10 (15 voti)7,57Grafico
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Voti e commenti su Anni ruggenti, 15 opinioni inserite

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camifilm  @  10/05/2024 14:05:22
   8 / 10
Ma poi era veramente un gerarca in incognito?
Chi lo sa?
Si ride, si assapora un periodo fatto di false promesse, gente povera costretta a sperare in un cambiamento che oggi sappiamo non esserci stato, ma senza comprendere che mai ci sarà. I ricchi saranno ricchi sempre di più seguendo il cammino del nuovo che è comunque il solito vecchio. I poveri crederanno di diventare ricchi, di avere una modesta casa al posto di una grotta.

Goldust  @  21/10/2020 16:32:07
   8 / 10
Da un'opera di Gogol' si muove questa satira pre-bellica di un'Italietta di provincia servile e caciarona che si mantiene su alti livelli di comicità intelligente senza disdegnare qualche apprezzabile sconfinamento nel dramma sociale, quello degli ultimi e dei più poveri, rappresentati però con dignità ben superiore rispetto a quella delle personalità che li guidano ( o comandano ). Grande lavoro corale di un cast prestigioso sul quale giganteggia Cervi e in cui sorprende, per misura, Nino Manfredi. Un grande esempio di commedia all'italiana da recuperare. Vista la chiara ambientazione pugliese non si capisce però per quale diavolo di motivo buona parte dei personaggi presenti si debbano esprimere con cadenze campane. Misteri di Cinecittà..

alex94  @  06/09/2020 00:20:11
   7 / 10
Una commedia satirica piuttosto divertente (nonostante non manchi di una certa amarezza di fondo) diretta dal bravo Luigi Zampa che ambienta la pellicola durante il ventennio fascista.
Ben diretto e sceneggiato,fa ridere e riflettere,potendo contare su un grande cast nel quale brillano Manfredi e Cervi.
Molte scene memorabili,merita una visione.

Wilding  @  02/11/2019 19:28:23
   8½ / 10
Meravigliosa commedia satirica, originale e divertente, con un Manfredi in grandissima forma e un cast eccellente.

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BlueBlaster  @  08/02/2019 14:44:17
   7 / 10
Davvero simpatica e pungente commedia degli equivoci sul fascismo rurale...
Si ride e si impara in un film stile "Don Camillo".
Mitico come sempre Nino Manfredi questa volta affiancato da un cast all'altezza!

topsecret  @  22/08/2016 14:09:48
   7 / 10
Uno scambio di persona genera equivoci a non finire che mettono in luce la grettezza, l'ipocrisia e la disonestà di uomini politici ed affaristi intenti a riempirsi le tasche.
Commedia amara questa di Zampa: satira politica e sociale mista a sprazzi di sentimento e tanta riflessione. Grazie al cast, su tutti ovviamente Manfredi, Cervi e Moschin, abile nelle scene da commedia come in quelle più serie, che riesce ad essere credibile, carismatico e anche simpatico nel modo di porsi nei confronti di una storia fluida nel rimo, dinamica nelle interpretazioni e gradevole nelle scene proposte che strappano sorrisi e consensi senza nessuna fatica e con un finale molto sentito dal punto di vista emozionale.
Una bella commedia in anni veramente ruggenti per il cinema italiano.

fabio57  @  11/04/2016 14:25:15
   8 / 10
Straordinario lavoro di Zampa. Vera commedia all'italiana, con tanto di satira politica. Un cast strepitoso, con al centro Manfredi in stato di grazia, interpretano un film delizioso. Molto cinico, spiritoso, intelligente ma soprattutto divertente. Il nostro popolo era ed è così, pagnottista, ipocrita, maneggione e tant'altro. Come diceva Gaber" io mi vergogno di essere italiano, ma purtroppo anzi per fortuna lo sono"

ZanoDenis  @  29/01/2016 13:00:55
   7½ / 10
Ottima commedia all'italiana da parte di Luigi Zampa, una vero e proprio dipinto ironico e dissacratorio verso il periodo e l'istituzione fascista, ma tranquillamente applicabile a tutta la storia del nostro paese. Tutto il film è basato su un'incomprensione, una piccola gaffe, e da cio vengono fuori tutti i lati più oscuri e sporchi di una piccola cittadina della Puglia. Satira potentissima, con tutti gli interpreti in gran forma tra cui Manfredi che sembra perfetto per il ruolo in questione.
Il film da una certa sensazione di ossessione del fascismo, che praticamente è presente in ogni singola situazione, invade qualsiasi cosa, si vede il duce ovunque, molto peggio di una religione, qui emerge molta satira sulla propaganda e sul lavaggio del cervello da parte del fascismo al tempo.
Insomma si riescono a toccare diversi temi in maniera divertente senza mai scadere nel banale, cio rende questa commedia degna di essere ricordata tra le tanti grandi commedie italiane di quel periodo.

Signor K.  @  13/12/2014 18:54:11
   7½ / 10
Paese di santi, poeti e arrampicatori.

Ambientato nel periodo più pagliaccesco e folcloristico della storia italiana, "Anni ruggenti" è l'ultimo capitolo della tetralogia di Zampa dedicata al periodo fascista. Omero, un giovane assicuratore romano di bell'aspetto (un ottimo Nino Manfredi), raggiunge un piccolo paese della Puglia per motivi di lavoro, portando scompiglio nella quiete dei vertici amministrativi locali. Il podestà (il grande Gino Cervi) e tutta la cricca di cialtroni al seguito sono infatti convinti di avere a che fare con un gerarca mandato in incognito da Mussolini in persona.
Attraverso una serie infinita di equivoci e gag, il film mostra benissimo l'atavico opportunismo italico, ma anche la disillusione di Omero che, dopo aver assistito alle miserevoli condizioni di vita dei contadini e delle madri dei trulli, decide di svelare l'equivoco, facendo ritorno a Roma in un amaro e commovente finale.
Desolante, soprattutto alla luce degli ultimi vent'anni, notare come a distanza di tutto questo tempo non sia cambiato niente. Anzi, con l'illusione della "democrazia" e la tragedia del consumismo, abbiamo ridotto la dimensione politica del paese a una diatriba da bar tra quelli che tifano per il buffone piazzista reazionario di turno e chi preferisce i soliti distinti progressisti servitori di un capitalismo sempre più sfrenato. D'altronde siamo un popolo d'imbroglioni che elegge i suoi degni rappresentanti. Va da sé che l'Italia è il paese più corrotto d'Europa...
Perdonate lo sfogo.

Bella commedia all'italiana di una volta, fotografia del bel-non-paese di ieri, oggi e domani.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  26/11/2011 15:13:07
   8 / 10
Fascismo o democrazia, i vizi dell'italiano sono sempre quelli, immutabili. Anteporre l'interesse proprio a quello della collettività con sfoggio di fantasia nel creare complicati intrallazzi sotto una sottile maschera di una dignità che non esiste. Il gusto della delazione e dello smaccato servilismo, del mors tua vita mea, del "se io affondo, tu vieni giu con me". Cambiano i tempi, ma i vizi rimangono. Il film è divertentissimo, si ride in abbondanza anche grazie ad un ottimo cast di attori. A mente più fredda, con un minimo di riflessione, ci si domanda cosa c'è tanto da ridere e ti rimane l'amaro.

andreapau  @  09/03/2011 19:55:58
   7½ / 10
Una commedia leggera,amara e disincantata sul Ventennio fascista,che scandaglia con i modi del neorealismo gli abissi di un popolo ipnotizzato da un mito di sè fondato sul nulla.
Un efficace ritratto di un' Italia che cambia, rimandendo sempre uguale a se stessa e fedele ai suoi vizi fino alla morte.
Stupefacente e davvero da brividi,la possibile traslazione ai tempi attuali.
Storia di un popolo incapace di crescere,di fare i conti con i suoi errori,di smettere di farli,la cui cifra caratteristica è la mediocrità.

19 risposte al commento
Ultima risposta 04/05/2011 23.44.17
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Invia una mail all'autore del commento marco986  @  02/03/2011 20:48:58
   7 / 10
Bel film e grande Manfredi.Curiosità Totò avrebbe dovuto fare una parte nel film ma la cosa saltò all'ultimo momento!

Englishbear  @  14/02/2010 18:58:14
   9 / 10
uno dei film italiani che mi piacciono di più. Nino Manfredi e Gino Cervi sono diretti in modo magistrale e il film è amaro ma significativo. Da vedere.

LoSpaccone  @  16/07/2009 09:29:08
   7 / 10
Terzo capitolo della trilogia satirica di Zampa, anche se inferiore agli altri due resta comunque uno dei migliori film del regista. Una commedia degli equivoci in cui Manfredi riesce a dare il meglio di sé anche grazie ad un gruppo di grandi attori (Cervi, Moschin, Randone) che gli fa da contorno. Nonostante sconfini spesso nella farsa resta un interessante ritratto dell’Italia e degli Italiani.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  15/01/2007 21:16:54
   6½ / 10
Ultimo capitolo di una trilogia (dopo "anni difficili" e "anni facili") e forse l'esito meno felice.
Resta comunque una garbata commedia sull'opportunismo sociale, con un
Manfredi in forma e Cervi perfettamente a suo agio nel ruolo del gerarca

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