cowgirls - il nuovo sesso regia di Gus Van Sant USA 1993
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cowgirls - il nuovo sesso (1993)

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locandina del film COWGIRLS - IL NUOVO SESSO

Titolo Originale: EVEN COWGIRLS GET THE BLUE

RegiaGus Van Sant

InterpretiUma Thurman, Rain Phoenix, Lorraine Bracco, John Hurt, Keanu Reeves, Angie Dickinson

Durata: h 1.48
NazionalitàUSA 1993
Generegrottesco
Al cinema nel Luglio 1993

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Trama del film Cowgirls - il nuovo sesso

Sissy è nota come l'autostoppista super a causa dei suoi enormi pollici. A New York, un gay chiamato la Contessa la fa incontrare con un pittore asmatico innamorato di lei, che però la ragazza abbandona. Nel ranch Rubber Rose, Sissy fomenta la rivolta delle cowgirls contro il proprietario (ancora la Contessa) e si innamora di Bonanza Jellybean. E ci sono le gru rosa nutrite con gli allucinogeni...

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Voto Visitatori:   5,38 / 10 (16 voti)5,38Grafico
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Voti e commenti su Cowgirls - il nuovo sesso, 16 opinioni inserite

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Wilding  @  07/04/2019 09:52:29
   4 / 10
L'inizio sembrava promettere bene, quasi una pellicola alla Woody Allen. Dopo un pò inizia a smarrirsi completamente, senza capo nè coda, banale e inutile.

Filman  @  21/11/2018 12:00:13
   7½ / 10
Sotto la migliore delle luci si potrebbe dire che EVEN COWGIRLS GET THE BLUE porti al suo interno uno stile surreale accomunabile a quello di vari film d'autore hollywoodiani degli anni a venire, segnati da un manierismo che con la sua propensione per l'assurdo cerca di insinuarsi nel mondo reale per raccontare una più grande morale sulla vita. Quella di Gus Van Sant è una favola contemporanea ancora in fase di maturazione che, nel farci credere a qualcosa di improbabile accaduto con naturalezza là fuori, casca in un'avara esagerazione senza freni, troppo piena di aggiunte quantitative destinate a diventare detrazioni qualitative: alla partenza ci troviamo di fronte ad una metafora giocosa sulla voglia di libertà e sulla ricerca del sé; all'arrivo ci rendiamo conto che la conclusione che se ne trae è una descrizione prosaica della gioventù ribelle e della femminilità, dominata da esagerazioni oniriche e sciocche, ancora più eccessive di quelle iniziali già molto estreme, che confondono la stessa metafora fino a mettere in discussione la sua stessa esistenza. Van Sant, dopo evidenti segnali, conferma di essere un aleatorio sperimentatore che preferisce le singole idee compositive ad una solidità complessiva, ma gli si può voler bene per quello che è.

topsecret  @  01/06/2015 16:32:35
   5 / 10
Mandriane femministe pronte a combattere e morire per un uccello.

Il film di Van Sant parte bene, lasciando presagire un certo interesse, ma è una falsa partenza poichè ben presto si rivela essere una storia che non coinvolge e non mantiene le premesse iniziali. L'iter narrativo appare confuso, poco assistito da un ritmo non propriamente fluido e da una caratterizzazione dei personaggi che non concede grande libertà di manovra, superficiale e poco incisivo.
Il cast è ricco di volti noti, anche se non tutti hanno grande visibilità, ma la recitazione non sembra quella delle grandi occasioni e il film scivola via in maniera monotona e priva di fascino.
Mi è sembrato troppo noioso per meritare un voto positivo.

Woodman  @  25/06/2013 19:09:11
   8 / 10
Di tutti i film di Van Sant, senza dubbio è oggettivamente il meno riuscito.

Il bravo Gus era ancora lontano dai periodi totalmente indie (conseguì la trilogia della giovinezza, formata da "Last days", "Elephant" e "Paranoid park") ma stava comunque portando avanti una poetica legata alle altre facce dell'America, con un invidiabile senso figurativo. Sempre carico di nostalgia, di amore, di rimandi letterari e musicali colti. Un regista che darà il meglio di sè dopo l'allontanamento dalle grandi industrie, che non hanno certo giovato allo spirito artistico del cineasta (l'atipico remake di Psyco resta comunque più accettabile del pessimo "Scoprendo Forrester", testimonianza esemplare e per fortuna unico esempio della crisi creativa del nostro..). Dopo tre lungometraggi, Van Sant decide di trasporre su grande schermo il devastante romanzo di Tom Robbins (che io ho letto e posseggo, e che consiglio), intitolato "Even cowgirls get the blues". Il risultato è mal accolto da pubblico e critica al Festival di Venezia, e Gus decide di rifare tutto da capo e rimontare la sua opera. Da medio a mediocre, così dissero, fatto sta che ormai non fregava più niente a nessuno e oggi la pellicola rimane uno scherzetto, un esercizio fine a se stesso, all'interno della filmografia del buon Gus. C'è da dire inoltre che, avendo letto il romanzo posso permettermi, la trasposizione non è fedele, non è completa, non è buona. D'altro canto il libro non è proprio dei più commestibili e facili, ma a Tom Robbins deve esser andata bene così dato che si è prestato in veste di narratore.

Passiamo alle cose belle:
1) Uma Thurman. Ora io vorrei proprio sapere perché l'abbiano messa in lista per il Razzie. Ma ancor più spesso mi chiedo che caz.zo l'abbiano inventata a fare quell'inutile presa per il cu.lo. Fatto sta che non me ne frega niente, Uma giovanissima, luminosa, innocente, selvaggia, solitaria, innamorata. Splendida, in questo film è splendida e basta, è una creatura divina. Doppiata bene da colei che molti odiano per aver rovinato la performance da Oscar di Mira Sorvino in "La dea dell'amore" e che altri hanno elevato a mito per esser stata (ed esserlo tuttora) voce del diabolico Bart Simpson. Sto parlando di Ilaria Stagni, e del suo unico incontro con Uma Thurman. Almeno due scene da citare, quella della masturbazione e quella dell'incontro con the chink (Pat Morita). Credo che questo ruolo sia stato troppe volte messo in ombra, a favore di altri davvero trascurabili nella filmografia dell'attrice. Amara cosa.
2) le musiche, ovvero K.D. Lang, magistrale. Titoli di testa con "In perfect dreams" e di coda con "Curious soul astray": un'estasi.
3) la trama, quantomeno originale, quantomeno da ricordare come originale, curiosa, e assolutamente unica in riferimento al giudizio del film. Ovvero la storia di Sissy Hankshaw, una dolce signorina vergine dai pollici fallici e grotteschi che si muove per l'America facendo l'Autostop, alle dipendenze di Contessa (inedito John Hurt), travestito subdolo e misogino per il quale fa da modella e attrice. Quando l'uomo le affida il compito di recarsi al suo Rubber Rose Ranch per pubblicizzare un irrigatore vaginale vestita da uccello, le raccomanda di stare alla larga dalle cowgirl che schiavizza per la manodopera al ranch. Sissy si innamora della carismatica Bonanza Jellybean e collabora con le ragazze per rivoltarsi contro il potere dell'uomo. Da serio a demenziale con tanto di peyote, dentiere e gru che scopano in maniera solenne poi di nuovo serio, poi ancora demenziale, poi dannatamente serio. Tutto ciò non può lasciare indifferenti.

Il cast è notevole (spiccano la Bracco e la Dickinson, e c'è la sorella di River Phoenix, cui Van Sant ha dedicato la seconda versione del film dopo la sua morte. Chi si è accorto di una giovanissima Heather Graham nel ruolo di una cowgirl? Udo Kier invece fa il solito cameo gustoso).

In ogni caso, ognuno di noi durante, ma soprattutto dopo la visione del film, lega in maniera totalmente sua e totalmente inesprimibile sensazioni, emozioni e impressioni fuse tra loro.. Più un sacco d'altro, un sacco d'altro cui magari qualche buon psicologo inutile ha affibbiato il solito, riduttivo nome.. E tutto questo rimane per ciascuno di noi il valore aggiunto e talvolta effettivo del film, sempre differente tra le persone, sempre indicibile. E quel qualcosa, che si sta facendo strada tra i meandri oscuri della mia memoria e mi sta invadendo di nostalgia per ciò che è irrecuperabile a livello interiore mi spinge a mettere un 8. Un bell'8 per uno dei film della mia vita. Uno di quei film a cui potrei buttare addosso di tutto, e al tempo stesso trovare ogni possibile e forzatissima scusa per dire che è riuscito. Questo , nel mio piccolo, lo considero amore. E io questo film lo amo come pochi.

Fratuck89  @  29/11/2011 02:21:23
   6½ / 10
film di difficile lettura, un pò trip, un pò psichedelico e un pò idiota, di realistico non c'è nulla, molta fantasia dietro, la trama articolata e un pò pesantuccia, bella però l'ambientazione e sullo stile di vita dei personaggi, ma è un parere puramente personale. La protagonista è un autostoppista che continua a viaggiare senza sosta, venendo paragonata alle gru americane che non si riposano mai, trova il suo luogo di pace in un gruppo di rozze cowgirls, ma la quiete viene interrotta dagli uomini "civili", in ogni caso non credo che la recezione di un eventuale messaggio sia ben riuscita, troppo strano il film.

FabiLù  @  07/01/2011 18:15:18
   5½ / 10
Trama interessante e simpatica, ma peccato per lo sviluppo noioso e fin troppo "pazzo".
I personaggi sono uno più strambo dell'altro e non sembra seguano un filo logico minimo nel film.
Uma Thurman dona sempre il suo tocco fantastico e particolare, ma come totalità del film, non ci siamo proprio.

Kymmy  @  06/07/2010 11:34:01
   7 / 10
Voto esagerato, ma la media va assolutamente alzata. Passato inosservato, rimontato, rovinato a diverse edizioni di non mi ricordo più quale festival, è il film più sottovalutato di van Sant. Certo i suoi migliori lavori sono film come Belli e dannati e Paranoid park, ma questo piccolo gioiellino, questa bella e sensuale perla grottesca, erotica, romantica, conturbante e originale (tratta da un libro bellissimo firmato dal bravo Tom Robbins). Brava Uma Thurman, giovanissima e ben doppiata dalla divina Ilaria Stagni (la voce italiana di Bart Simpson, per intenderci), il resto del cast è impegnato ma un pò opaco, forse presuntuoso, John Hurt è ridicolo, la sorella meno famosa dell'immortale River è accettabile, la Dickinson se ne va troppo presto, come del resto anche Keanu Reeves, e Lorraine Bracco è bravissima. Cammei importanti, tra i quali Udo Kier, River Phoenix, William Burroughs e Steve Buscemi non accreditato. Le scene del bacio saffico, della pubblicità dello stimolatore e irrigatore vaginale, dell'incontro con il simpatico Pat Morita, riescono ad essere tutte estremamente poetiche e piene di sensazioni. Un quadro strampalato, controverso, fantasioso, colorato e romantico, contornato dalle eccelse e meravigliose musiche della straordinaria cantautrice k.d. lang, tra le cui canzoni contenute nel film spiccano "In perfect dreams", "Curious Soul Astray", "Lifted by love", "Hush sweet lover", "Or was I".

Dimenticato, nostalgico, perso, romantico e intrigante, il miglior fim grottesco di Van Sant e una delle mie pellicole preferite. In questi casi bisogna saper vedere oltre l'apparenza e il titolo italiano (Even Cowgirls get the blues, è molto più raffinato).


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Ovvio che comunque deve piacere il genere, ma mi dispiace che questo film sia così mal giudicato e sottovalutato.

Consigliato ma anche no. ;)

1 risposta al commento
Ultima risposta 24/09/2011 16.40.22
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paride_86  @  11/02/2009 21:03:14
   4½ / 10
Il film comincia con la storia di Sissy, ex modella con difetto congenito ai pollici, per poi proseguire abbracciando la causa (ma quale??) delle cowgirls, intrepide ragazze a metà tra femministe anni '70 e allevatrici di bestiame.
L'impressione è che il filo conduttore del racconto si perda non una, ma molte volte; inoltre di questo film non si capisce proprio il senso, dove voglia andare a parare. per quello che mi riguarda rimane, quindi, una pellicola sconclusionata e fine a se stessa.

christinasp  @  13/12/2008 00:10:52
   3 / 10
Ridicolo. Illude l'inizio che lascia intravvedere uno spiraglio grottesco. Ben presto si trasforma in una accozzaglia di scene sconnesse gestite da una regia quasi amatoriale e da un montaggio fatto in casa.

Invia una mail all'autore del commento Gualty  @  17/07/2008 17:04:06
   7 / 10
Molto bello, grottesco. Una piccola favola nel moderno far west, una necessità di viaggiare e di scoprirsi, di trovarsi e di perdersi.

Invia una mail all'autore del commento Mr Mandarino  @  10/07/2008 11:07:03
   1 / 10
Demente boiata galattica.
Non ho nemmeno visto la fine, e perchè io non veda come un film vada a finire la cosa deve essere proprio orrida.

elmoro87  @  10/07/2008 10:50:33
   3 / 10
che boiata! noioso dall'inizio alla fine, originale si, ma non lascia trasparire neanche un minimo di emozione in tutto il film... non ci siamo!

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  03/07/2008 14:51:50
   5½ / 10
film abbastanza insolito...ma del resto la regia è di Gus van Sant che tanto normale non è...simpatica la prima parte dove "il difetto" della protagonista puo incuriosire e divertire...poi il film diventa ripetitivo e banale nel suo svolgimento!

Invia una mail all'autore del commento Jeremy1979  @  29/08/2006 17:29:29
   6½ / 10
Un film bello per quanto è strano

Gruppo COLLABORATORI Victor  @  21/07/2006 18:19:45
   5 / 10
Film eccentrico del regista Gus Van Sant che realizza un film che ha solo qualche trovata geanale ,come il pollicione della protagonista,ma per il resto dopo un po' annoia ,storia lesbo compresa.

Gruppo COLLABORATORI bungle77  @  04/01/2006 17:59:28
   7 / 10
Film alquanto eccentrico di Gus Van Sant e interpretato da un'ottima Uma Thurman. Non mancano gli spunti interessanti ma nel complesso il film risulta un po dispersivo

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