disappear completely (2023)

Questo horror messicano ha come protagonista un fotografo che moralmente non è proprio uno stinco di santo. Non ha particolari dilemmi morali quando si tratta di riprendere nel suo obiettivo cadaveri vittime di reati che la polizia gli passa come soffiate. Ha pretese artistiche riguardo il suo lavoro, però malgrado il suo talento nessuno vuole esporre i suoi macabri lavori che a volte descrive con titoli cinici. Tutto cambia quando un senatore viene trovato in fin di vita nella sua casa e probabilmente scatta una foto di troppo e che non doveva scattare. A questo punto viene maledetto e si trovera coinvolto in una spirale progressiva che ha come obiettivo finale il suo totale annullamento fisico tramite la perdita dei sensi. Ma se olfatto, gusto e tatto non sono sensi che si possono trasmettere a livello cinematografico, quando comincia a perdere l'udito c'è una maggiore identificazione nello spettatore che si trova catapultato nel calvario del protagonista. Un ultimo terzo di film piuttosto efficace nella sua resa. Sia pure con le ovvie differenze stilistiche, il film può ricordare in qualche elemento il Drag me to hell di Raimi.