fabbricante di lacrime regia di Alessandro Genovesi Italia 2024
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fabbricante di lacrime (2024)

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locandina del film FABBRICANTE DI LACRIME

Titolo Originale: FABBRICANTE DI LACRIME

RegiaAlessandro Genovesi

InterpretiCaterina Ferioli, Simone Baldasseroni, Sabrina Paravicini, Alessandro Bedetti, Roberta Rovelli, Orlando Cinque, Eco Andriolo Ranzi, Nicky Passarella, Sveva Romano Candelletta, Laura Baldi, Matteo Capraro, Anna Cianca, Juju Di Domenico, Filippo Giacomelli, Eugenio Krauss, Giulia Martinelli, Alessandro Pala Griesche, Angelo Tanzi, Aron Tewelde

Durata: h 1.46
NazionalitàItalia 2024
Generedrammatico
Al cinema nell'Aprile 2024

•  Altri film di Alessandro Genovesi

Trama del film Fabbricante di lacrime

Adottati insieme dopo un'infanzia difficile in un orfanotrofio, Nica e Rigel si rendono conto di essere legati da sentimenti imprevisti ma irresistibili.

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Voto Visitatori:   1,67 / 10 (3 voti)1,67Grafico
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Voti e commenti su Fabbricante di lacrime, 3 opinioni inserite

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Gruppo STAFF, Moderatore Jellybelly  @  05/05/2024 11:21:49
   1 / 10
È un po' che voglio scrivere la recensione di quest'aborto cinematografico, ma ogni volta che mi ci metto penso di non poter fare meglio di Palestrione, qui sotto. Per cui sottoscrivo ogni cosa che ha scritto lui, con un suggerimento però: questo film va visto da tutti, per rendersi conto di tutto quello che NON bisogna fare in un film.


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topsecret  @  27/04/2024 14:05:12
   3 / 10
Tre metri sotto il letame.
E' la sensazione che si prova dopo aver visto questo FABBRICANTE DI LACRIME, che per quanto mi riguarda poteva benissimo intitolarsi fabbricante di melma, per le str0nzissime, becere, masturbazioni mentali pseudo sentimentali che propina con nonchalance. In piena era woke, anche in Italia, dove per mesi ci hanno fracassato gli zebedei sulla necessità di educare gli uomini al rispetto verso le donne, ecco invece spuntare un romanzo e un film in cui si esalta "l'amore tormentato, ossessivo che non ha nulla di puro", il machismo, la bellezza e la dannazione di sta m1nchia, ad uso e consumo di giovani menti plasmate nella banalità e nel pressapochismo.
Il film è, oggettivamente, una palla micidiale: tecnicamente scarso, con dialoghi ridicoli e impostati alla cazzum, recitazione mediocre di gente che si mangia le parole, parla sottovoce e non si fa capire, regia anonima e una sceneggiatura scritta con un tablet tra le chiappe, tra tante sfumature di colore marrone che rilasciano zaffate nauseabonde. Tante le incongruenze: dalla scena iniziale dell'incidente più stupido del pianeta, a quella del ponte, fino ad arrivare alla fine con quella in tribunale che fa ridere i polli e nel mezzo uno stillicidio di cazzabubbole.
Insomma, questo è un film altamente sconsigliato ai giovani perchè, a mio modo di vedere, non offre degli esempi validi da seguire ed esalta comportamenti sbagliati che non portano a nulla di positivo.
Insulso.

Palestrione  @  18/04/2024 19:33:38
   1 / 10
Prima di analizzare Fabbricante di lacrime, è necessario comprendere che cosa sia il genere romance, a cui prima il romanzo di Erin Doom e poi l'omonimo film targato Netflix appartengono.
Il romance è il romanzo rosa ma poiché la dicitura «romanzo rosa» in Italia porterebbe a pensare alla famosa collana di Harmony, considerati romanzi di bassissimo livello rivolti a un pubblico prevalentemente femminile, ecco che l'utilizzo di un'altra denominazione torna utile, perlomeno per non far trasparire le tematiche di cui tratta ai meno informati, che costituirebbero la maggioranza del target di riferimento.
Per quanto riguarda Fabbricante di lacrime – da notare l'omissione dell'articolo, ma su questo torneremo – è necessario ricordarne il successo su Wattpad, laddove l'autrice, Erin Doom è riuscita a farsi conoscere e a essere apprezzata per la sua storia.
Wattpad. Appunto.
Che cos'è Wattpad?
Wattpad è quella piattaforma in cui chiunque può scrivere. Una piattaforma che permette di ottenere notorietà ed eventualmente di passare alla pubblicazione.
Perché evidenziare tutto ciò?
Perché Fabbricante di lacrime è un prodotto commerciale che ha ottenuto il favore del pubblico. Del pubblico, non della critica, si badi bene. O meglio, di certo non sarà mai candidato al Premio Strega né tantomeno al Bancarella, visto che non si propone come letteratura di alto livello ma puro e semplice intrattenimento.
Che cosa ricorda Wattpad?
Wattpad ricorda che anche After è nato lì. After è una saga tremenda partorita dalla penna – più probabilmente dalla tastiera – di Anna Todd.
Ma torniamo a Fabbricante di lacrime.
Vista l'origine del film, cerchiamo di capire più da vicino di che cosa si tratta.


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In Twilight è chiaro a tutti che cosa si nasconda dietro al pallore di Edward Cullen. Il quale, nei confronti di Bella, prova un misto di attrazione-repulsione, o meglio ne è attratto ma sa che starle vicino le farebbe del male. D'altronde è un vampiro, e questa è la sua natura.
Situazione simile: Cinquanta sfumature di grigio, poi nero e rosso, anche se ne bastava uno. Anche in quel caso, Anastasia si trova di fronte a un uomo che pare celare qualcosa di losco e nel momento in cui lui le sottopone il famigerato contratto lei non dovrebbe fare altro che filarsela quanto prima ma niente, invece accetta. Come fa Bella Swan.
Come fa Nica.
Tutte donne senza personalità. Tutte vittime dell'uomo violento, poiché di violenza si tratta. La violenza di Edward nei confronti di Bella può essere vista come una violenza metaforica ma quella di Christian Grey non ha nulla di metaforico: è violenza e basta.
Sta di fatto che nella costruzione del genere noi abbiamo Twilight come archetipo e Cinquanta sfumature come prodotto dell'amore per questo tipo di storie. Non a caso le Sfumature nascono come fan fiction di Twilight.
La struttura è dunque sempre la stessa: femmina umana ancora vergine non appariscente si innamora di maschio umano bello che però nasconde qualcosa di malvagio (vampiro/pervertito sadomaso/psicopatico).
In Twilight, per completare il quadro dei cliché, manca naturalmente il triangolo, per cui alla liaison tra Edward e Bella si deve aggiungere Jacob. E quindi come non riprendere questo triangolo in Fabbricante di lacrime (attenzione a non mettere l'articolo, per rispettare il titolo)?
Infatti questo rapporto morboso tra fratellastro e sorellastra è messo in discussione forse da un terzo elemento, ovvero un altro ragazzo, un certo Lionel, interessato a Nica. Non è Twilight? Certo che sì. È la stessa situazione: a Edward-Bella-Jacob è stato sostituito il triangolo Rigel-Nica-Lionel. Ma è la stessa cosa. Poiché in entrambi i casi l'elemento conteso, la donna, non sceglierà mai l'uomo più normale (Jacob in un caso, Lionel nell'altro, per quanto reputare Jacob un uomo «normale» sia paradossale, trattandosi di un licantropo, ma questo è un altro discorso) bensì quello più nero, se vogliamo definirlo in questi termini.
Ma allora Rigel e Nica si amano? Non si capisce. O meglio, Rigel vuole che Nica stia lontana da lui ma non è chiaro per quale motivo. Allora ecco il flashback a spiegarci tutto: Margaret, l'istitutrice dell'orfanotrofio (peraltro non è possibile che una sola donna possa gestire da sola un orfanotrofio: lei può essere anche l'istitutrice ma devono esserci dei collaboratori) è un'altra sadica pazza che abusava dei bambini e quindi abusava anche di…
No, non è così.
Rigel è il preferito di Margaret. Ma allora perché lui è così violento?
Non ci viene spiegato o perlomeno non è chiaro.
Ma veniamo a qualche scena chiave.


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Conclusioni.
Si è detto dei problemi di alcune scene ma non si è detto di tutti i problemi di questo film. Per sapere se questi sono guai creati dal best-seller wattpadiano bisognerebbe fare il confronto con il cartaceo, ma lasciamo questa incombenza a chi ha tempo da perdere.
Altri problemi sono legati alla recitazione. Enormi problemi. Perché dire che gli attori recitano male non rende l'idea. Simone Baldasseroni (alias Biondo, ovvero Rigel) vuole sembrare sexy solo perché bisbiglia ma produce l'irritante effetto di non far capire quello che dice. Baldasseroni non è un attore: egli è lì in un film solo perché ha partecipato ad Amici di Maria De Filippi.
E quindi che cosa è cambiato dall'epoca di Troppo belli? Lì Costantino e Daniele recitavano perché erano attori o perché erano noti al target di riferimento di quel film? Ecco, la storia si ripete.
Infine, il contesto. È America? Non è l'Italia. Ma era davvero necessaria l'ambientazione americana per una storia del genere?
Ultima domanda. Perché Erin Doom ha usato uno pseudonimo?
Risposta semplicissima: un'autrice italiana non avrebbe mai e poi mai potuto vendere una storia così americana, così palesemente ispirata a Twilight, eliminando gli elementi fantasy e horror.
È curioso leggere la trama dell'altro libro di Erin Doom, Nel modo in cui cade la neve, e scoprire che anche lì ci sono degli orfani e che anche lì c'è un rapporto morboso tra fratello e sorella.
Insomma, un'autrice che si scopiazza da sola.
Chiudiamo con il titolo. L'articolo manca perché «Fabbricante di lacrime» può essere riferito a lui o a lei. Possiamo sottintendere quindi non solo «Il fabbricante di lacrime» ma anche «La fabbricante di lacrime».
Ma sostanzialmente, il titolo può riferirsi al film (e al libro) stesso.

3 risposte al commento
Ultima risposta 05/05/2024 11.42.05
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