gli spietati regia di Clint Eastwood USA 1992
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gli spietati (1992)

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locandina del film GLI SPIETATI

Titolo Originale: UNFORGIVEN

RegiaClint Eastwood

InterpretiClint Eastwood, Gene Hackman, Morgan Freeman, Richard Harris, Jaimz Woolvett

Durata: h 2.11
NazionalitàUSA 1992
Generewestern
Al cinema nel Settembre 1992

•  Altri film di Clint Eastwood

Trama del film Gli spietati

Nel 1880 a Big Wiskey, nel Wyoming, la prostituta Delilah Fitzgerald viene sfregiata da un cow boy, con la connivenza di un amico. Lo sceriffo Little Bill Daggett anziché arrestarli, come vogliono le prostitute, li multa in natura, obbligandoli solamente a consegnare cinque cavalli al proprietario del bordello come risarcimento. Inferocite, capeggiate da Alice Strawberry, le prostitute propongono una taglia di mille dollari per chi li eliminerà...

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Voto Visitatori:   8,43 / 10 (183 voti)8,43Grafico
Miglior filmMiglior regiaMiglior attore non protagonista (Gene Hackman)Miglior montaggio
VINCITORE DI 4 PREMI OSCAR:
Miglior film, Miglior regia, Miglior attore non protagonista (Gene Hackman), Miglior montaggio
Miglior regista (Clint Eastwood)Miglior attore non protagonista (Gene Hackman)
VINCITORE DI 2 PREMI GOLDEN GLOBE:
Miglior regista (Clint Eastwood), Miglior attore non protagonista (Gene Hackman)
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Voti e commenti su Gli spietati, 183 opinioni inserite

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enigmista  @  01/04/2024 02:55:09
   10 / 10
Capolavoro assoluto. Da amante del Western dico che queste film regge il confronto con tutti i classici. Cast pazzesco e storia avvincente. Clint e Morgan insuperabili.

Oskarsson88  @  22/01/2021 10:42:17
   8 / 10
Solidissimo western di Eastwood, ben recitato e ben girato. Bei paesaggi.

CyberDave  @  23/12/2020 16:23:08
   7½ / 10
Western di Eastwood che sembra un tributo a tutto ciò che il genere ha significato per lui. Mi aspettavo qualcosa di più nel complesso, forse dalla storia più che altro.

In ogni caso un gran bel film, con un ritmo lento all'inizio, che serve ad introdurre i vari personaggi, si gioca molto sulla voglia di cambiare vita dei protagonisti, che invece ricadono molto facilmente nel loro passato.
Il personaggio di Clint ci viene presentato come un ex duro senza scrupoli, che per amore decide di cambiare vita, complice però l'essere rimasto vedovo ed il pensiero di soldi facili, torna in sella al suo cavallo, anche se a fatica.

Da qui si sviluppa tutta la parte di film on the road, molto bella, con grandi location e dialoghi interessanti, una volta arrivati a destinazione invece si abbassa un pochino l'interesse a mio parere, si aspetta il gran finale, che sembra una forzatura, ma che arriva ed è di grandissimo impatto.

Gestito bene, si ha la sensazione di trovarci davanti ai vecchi film di Leone.

Un gran bel film che si guarda volentieri, non di più.

Filman  @  16/02/2019 17:00:04
   9 / 10
Essere conservatore in termini artistici, oltre che politici e filosofici, non vuol dire non poter essere moderno in senso stretto. Lo dimostra Clint Eastwood dirigendo UNFORGIVEN con una forza riflessiva che non ha spazio per la nostalgia e con una esaltazione di certi valori che ormai non può più usufruire del linguaggio cinematografico classico. Così questo film non solo regala un'emozionante storia di cowboy ma si cimenta soprattutto in un'esplorazione interna della sua essenza, individuando nel genere western un monumento passato alla storia, invecchiato e custode di vecchi prodigi: un autoanalisi matura e coscienziosa dei suoi miti, su come il tempo possa influire su di essi, consumandoli. Si assiste ad un intero mondo, un immaginario collettivo, evocativo e per sognatori che viene soverchiato dalla legge del più forte, dalla probabilità, dalla fragilità degli uomini, dalla difficoltà reale che avvinghiava un passato povero e senza legge e per il quale l'eroe non solo esisteva ma sopra ogni altra cosa aveva ragione di esistere, seppur tra le pieghe della società. Questo è il primo degli ideali etici dell'autore, derivativo dall'aver toccato con mano e per molto tempo il genere western, con il quale ha imparato il cinema in prima persona dal centro della scena, motivo intrinseco che gli ha portato ad avvicinare la camera da presa ai volti degli attori o ai soggetti in generale, destabilizzando già così l'estetica classica del genere. L'antiperfezione e l'antiepicità, derivanti dalle ottime scelte di sceneggiatura, definiscono il completo distacco dal western noto a tutti, imponendo atmosfere sporche, lente e frustranti. Capolavoro.

john doe83  @  16/01/2019 23:01:50
   8 / 10
Clint Eastwood come regista e attore è un maestro. Qui torna al genere western e ci regala una perla cinematografica. Il ritmo è basso, soprattutto nella prima parte, ma un cast eccezionale, una sceneggiatura ottima e una fotografia curatissima innalzano esponenzialmente il livello del film. Finale epico

jek93  @  28/11/2018 23:39:49
   9 / 10
Unforgiven è sostanzialmente un film (quasi) perfetto. Bellissima fotografia, personaggi incredibili, trama coinvolgente, colonna sonora e regia indimenticabili: insomma, questa è sicuramente una delle gemme della storia del cinema.

Snake Plissken  @  16/07/2018 16:00:27
   10 / 10
Uno dei più bei western moderni e uno dei film più riusciti di Eastwood. Un western lento, dai toni nostalgici alla Peckinpah. In questo capolavoro non c'è più spazio per il John Wayne della situazione, ma ci sono dei pistoleri privi di morale, o con una morale distorta, che decostruiscono il mito dell'eroe del west, con cui hanno in comune solo l'abilità con la pistola. Assolutamente perfette le interpretazioni di Eastwood (l'ex bandito che si ritrova ancora invischiato in una storia di violenza), Morgan Freeman (l'uomo ormai civilizzato che non è più capace di uccidere a sangue freddo), Richard Harris (il capace ma pomposo e falso pistolero inglese) e il monumentale Gene Hackman (lo sceriffo in bilico tra bene e male, legge e ordine, legalità e crimine).

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peppe87  @  11/04/2018 13:54:46
   8 / 10
Buba Smith  @  23/11/2017 12:49:17
   4½ / 10
Perdonate il mio andare contro corrente.

Ma proprio non mi è piaciuto. L'ho trovato davvero banale, e monotono.

Con un cast del genere mi aspettavo a ben altro.

Il finale mi ha lasciato veramente basito. cioè di una banalità disarmante.

1 risposta al commento
Ultima risposta 05/02/2018 00.23.09
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VincVega  @  09/11/2017 20:44:57
   8 / 10
Grande western di Eastwood, quando era ancora in forma, non come nelle ultime pellicole, dove è irriconoscibile. Eccellente lavoro nel tratteggiare le caratterizzazioni dei personaggi principali. Tra gli attori, spicca lo stesso Clint, autore di una prova egregia, una delle migliori della carriera. "Gli Spietati" non lo ritengo un capolavoro, gli manca qualcosa per essere nell'olimpo del genere, tipo molti di Sergio Leone, ma rimane un grande film.

C_0_  @  25/10/2017 23:02:44
   10 / 10
Capolavoro. Un film durissimo cupo e senza speranza. La redenzione non esiste o perlomeno non è mai completa, per nessuno. Tutti meritiamo di morire come dice Clint. Attori poi straordinari, tutti. Il trio Eastwood, Hackman, Freeman al massimo.

Goldust  @  10/06/2017 11:08:48
   8 / 10
Un grande anti-western che assomiglia ad un noir, pessimista, violento ed anche molto volgare per i canoni, dove tutti i protagonisti "brillano" per i propri connotati negativi. E' l'ennesimo declino del mito del west con annessa riflessione su i grandi temi della colpa, del destino e del tempo, ed è una ballata tragica solo saltuariamente stemperata da qualche sprazzo di humour. Uno dei film più maturi e riusciti dell'Eastwood regista, non per niente dedicato a due dei suoi Maestri cinematografici, Don Siegel e Sergio Leone ( anche se a dire il vero è riuscito a riproporre più l'incendiaria violenza del primo piuttosto che l'innata epicità del secondo ).

pernice89  @  29/08/2016 14:08:37
   8 / 10
L'ottima regia di Clint si vede anche qui. Bello tutto, e si vede che il ruolo di Clint gli è praticamente stato cucito addosso. Poco altro da aggiungere. Consigliato, se ancora vi manca.

horror83  @  14/02/2016 14:47:42
   7 / 10
Da come se ne parla bene mi aspettavo di meglio, anche se non mi è dispiaciuto come film. il genere Western è uno dei generi cinematografici che mi piace di meno, però ogni tanto provo a guardarmi qualche film perchè cmq mi piace l'avventura che c'è in questi film, i cowboy contro indiani o altri cowboy, la natura, ecc. però le storie sono un pò sempre quelle. C'è il cowboy solitario che si fa giustizia da solo e salva la donna di turno, oppure la banda dei buoni contro la banda dei cattivi, ecc. in questo caso la storia non è male ma mi aspettavo di meglio. per il resto è ok, specialmente per il cast stellare, e per Clint Eastwood che ce l'ha cucito addosso il ruolo del cowboy.

marcogiannelli  @  03/02/2016 22:58:19
   9 / 10
capolavoro di cinismo e di costruzione dei personaggi, dove nessuno è buono, nessuno è cattivo
Clint si "autopusha" fino a raggiungere l'epic final strepitoso, laddove era stato sovrastato nella recitazione da altri componenti del super cast, con mvp Gene Hackman
tutto magnifico, grazie maestro

Andrea.S93  @  03/01/2016 04:40:55
   9 / 10
Consiglio a chi non ha visto questo film di non leggere questo commento perché potrebbe contenere spoiler!

Parto da una frase rilasciata da Clint Eastwood "Pensavo che il mio film non fosse piaciuto perché lo reputo troppo intelligente" Ma non parlerò di intelligenza, perchè sono la persona meno indicata, ritenendola un banale punto di vista, ma a me il film è piaciuto veramente molto.
La sceneggiatura, non originale, racconta la storia di uno spietato cowboy alle prese con i suoi demoni del passato. Ci porta quindi a pensare a un classico film western, farcito da sparatorie, morti e cavalcate nel deserto. Magari un omaggio a Sergio Leone, o forse semplicemente un film dello stesso stampo. Interessante!
Erano passati anni ormai, ed il Vecchio West andava piano piano per sparire, ma prima che questo accadesse Eastwood, voleva mostrarci il suo punto di vista sul genere. Stravolge quindi tutti i piani. Inizia la storia di un personaggio, ma non il comune eroe, giovane, figo, muscolo ecc; ma bensì vediamo una nuova figura. Un vedovo, un vecchio infame, ubriacone, un infelice padre che sguazza nel fango. Un famoso apparente pluriomicida di nome e di fama. Che si decide ad affrontare il passato e la sua vera persona. Unico!
Una spietata regia da Oscar, così come un eccellente ritmo di montaggio. Una bellissima cupa fotografia mescolata a cupe bellissime location! Una buonissima immedesimazione da parte degli attori e dell'intero cast.
Tappa importante per la storia del cinema.
Capolavoro!

Invia una mail all'autore del commento luca986  @  12/07/2015 22:18:20
   7½ / 10
Avevo altissime aspettative, in piccola parte deluse. Ho visto comunque un bel film, lineare e non scontato. Non lo reputo fra i migliori 3 del regista, ma ne consiglio la visione.

kingofdarkness  @  30/03/2015 16:33:19
   8½ / 10
Ottimo western da parte del veterano Clint Eastwood, che quando si mette dietro la macchina da presa tira fuori quasi sempre delle perle di pregiatissimo valore.
Gli spietati è un film molto ben realizzato, curato nei dettagli, che gode di un ottimo ritmo (a differenza dei capolavori di Leone, che seppur epici e di indubbio valore tecnico/artistico, peccano tutti di un ritmo eccessivamente lento) e di interpretazioni straordinarie da parte degli attori (Clint stesso, Morgan Freeman e Gene Hackman, tutti bravissimi).
Il pregio più grande che gli riconosco è quello di saper essere pungente, duro e leggero allo stesso tempo....infatti le 2 ore abbondanti non si sentono minimamente, ma lasciano un segno a dir poco indelebile....e poi il finale, che dire, la ciliegina sulla torta.
Per quanto mi riguarda, siamo nell'olimpo del genere.
Stra-raccomandato!

unpoeta67  @  12/03/2015 14:10:27
   8 / 10
grande lavoro di clint. Come sempre o quasi " ineccepibile " quando si tratta di raccontare una storia. Racconta il western come realmente sarà stato senza fronzoli o dipinti vari ma con la crudità che fa rimanere questo film al top del genere.
davvero un ottimo lavoro, è del92 ma non accusa gli anni .

_Hollow_  @  24/02/2015 14:35:14
   10 / 10
Il capolavoro di Clint?

Sicuramente uno dei suoi migliori film. Un western decisamente atipico, stupendo.
Il protagonista "è cambiato", adesso è un buono (sicuri? Probabilmente si ...) ma con un passato da assassino spietato alle spalle che tornerà a farsi sentire nel finale.
Finale che ha a dir poco del portentoso ed è il vero motivo che mi fa ritenere "Gli Spietati" un vero masterpiece. Distrugge gli schemi classici del western (come forse solo "I compari" di Altman); rende la morte completamente distaccata dal merito personale (come un film realistico di guerra più che un western classico). Distrugge la figura romanzata del pistolero,ridimensionandola e rendendola molto più vicina alla realtà storica.

"Io ho sempre avuto fortuna quando si tratta di ammazzare cristiani."

Magnifico.

pak7  @  13/11/2014 02:41:04
   8½ / 10
Grandissimo lavoro di Eastwood, un omaggio a Don Siegel e a Sergio Leone, coi caratteri tipici del Clint che conosciamo, forse il film che riflette maggiormente i suoi valori nel mondo cinematografico.

DogDayAfternoon  @  04/10/2014 18:18:37
   7 / 10
Buon western che chiaramente omaggia i maestri del genere. Scorre bene ma lascia poco il segno, belle immagini e qualche scena da ricordare ma poco coinvolgimento e poche emozioni. Probabilmente tra i migliori di Eastwood ma un po' sopravvalutato, compresi i 4 Oscar.

sagara89  @  28/09/2014 11:23:14
   8 / 10
un capolavoro di clint eastwood..storia e ambientazioni ottime

alex94  @  24/08/2014 14:43:42
   8 / 10
Ottimo western crepuscolare diretto ed interpretato da Clint Eastwood.
La trama è ottima,sviluppata molto bene,la regia è splendida così come la recitazione e la sceneggiatura.
Ottima anche l'ambientazione.
Un'ottimo western,piuttosto violento e cinico,consigliato agli amanti del genere.

zeppelin  @  27/06/2014 02:45:51
   6 / 10
Belli i paesaggi, belle le scene, bella la storia in generale, belli anche i personaggi tratteggiati (anche se Clint è *troppo* esagerato passando dal troppo cattivo al troppo pio al troppo terminator, ma a lui piace la metamorfosi da uomo a lupo mannaro, purché ci sia un valido pretesto)...

Quello che fiacca il film è l'assoluta linearità della trama fino ad invertire i ruoli di buoni-cattivi, quando invece il buon senso avrebbe voluto che tutti (a partire dalle prostitute) buttassero a mare la faccenda...

Insomma, il messaggio 'siamo killer prezzolati e ci stanno sulle palle gli sceriffi che non ci fanno fare il nostro lavoro; li tolleriamo solo quando ci sbarazzano dalla concorrenza' lo svilisce a semplice kungfu-western, dove, quasi per dileggio,

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Per me rimane una bella idea, realizzata bene, ma buttata via da una sceneggiatura irritante.

dagon  @  20/04/2014 23:13:02
   9 / 10
"A Don e Sergio". Questo western crepuscolare non poteva onorare meglio la memoria dei 2 maestri.
Il titolo originale ("non perdonato") è sicuramente più sensato e calzante de "gli spietati". Film senza enfasi, che omaggia e chiude un genere, scritto e interpretato in maniera eccellente.

david briar  @  04/02/2014 14:05:14
   8 / 10
Il film in cui Eastwood riflette più su se stesso e sulla sua figura nel cinema,nel genere che l'ha reso leggendario.

"Gli spietati" è un western crepuscolare che ridimensiona i miti del genere,presentandoci personaggi vigliacchi,crudeli,spesso gratuitamente.Nessun eroe,nessuna divisione fra buoni e cattivi,tutti si macchiano di azioni riprovevoli.In questo,è interessante notare come il personaggio dello sceriffo usi la sua autorità per sfogare i suoi istinti in tutta tranquillità,facendoli passare per rispetto per la legge,giungendo anche a soluzioni disgustose e prive di ogni dignità.
Gene Hackman è bravissimo nel rappresentare la sua cattiveria mascherata da giustizia che i paesani di Big Wiskey temono.Freeman e Eastwood offrono interpretazioni di valore,in particolare Clint regge bene i cambiamenti del personaggio ed è semplicemente immenso nella scena finale,da storia del cinema.
La sua regia è molto classica e malinconica,aiutata dalla fotografia,mostra un contrasto evidente fra l'affascinante bellezza dei paesaggi e gli squallidi protagonisti.Gli unici difetti sono nella sceneggiatura,che ha qualche dialogo un po' ovvio e banale,ma in genere è su buoni livelli,con alcuni caratteri tratteggiati anche con un solo dialogo importante.

"Gli spietati" è un'operazione che riflette nostalgicamente su un cinema che ormai è irrimediabilmente cambiato.Un film sempre attuale,che rimane impresso,soprattutto dopo la visione,come sa fare spesso questo cineasta americano.Un cinema che rimane negli anni e invecchia sempre meglio,come i vini migliori..

daniele64  @  23/01/2014 09:49:15
   8 / 10
Chi l'avrebbe detto! Il vecchio Clint , che aveva due sole espressioni ( quella con il cappello e quella senza! ) , crescendo ha imparato non solo a recitare piuttosto bene,ma è diventato un cineasta con i fiocchi! Questo bel film ci racconta come probilmente era nella realtà il vecchio West di fine Ottocento , dove la legge ( quando c'era ! ) era un'opinione ed i sentimenti prevalenti erano la vendetta e la violenza. Qui non esistono i buoni o i brutti : sono tutti cattivi , tutti più o meno carogne , dallo sceriffo violento al vecchio killer che pareva redento dall'amore muliebre . Notevolissimi il crescendo violento e la minaccia finale di Clint ! Cast stratosferico di mostri sacri ( Eastwood , Hackman , Freeman e Harris ! ) al loro meglio. Paesaggi magnifici , fotografia notevole e bella anche la musichetta ( dello stesso Eastwood ). Da segnalare alla fine dei titoli di coda una semplice ma struggente dedica ai vecchi maestri Leone e Siegel.
"E' una cosa grossa uccidere un uomo : gli levi tutto quello che ha ... e tutto quello che sperava di avere..."
" I meriti non c'entrano in questa storia!"

Charlie Firpo  @  21/01/2014 09:31:05
   8 / 10
Solido western con il granitico e spigoloso Eastwood nel doppio ruolo di regista- attore, del resto Clint è come il vino... più invecchia e più aumenta di valore !

Per gli amanti del genere è un film assolutamente da vedere.

genki91  @  10/12/2013 01:15:43
   9 / 10
Bellissimo, toccante dramma western da vedere assolutamente.
Solo da pochi anni a questa parte sto davvero apprezzando questo genere, visto e considerato che il primo che vidi, me lo fece vedere mio nonno all'età di nove o dieci anni. Era "Il buono, il brutto e il cattivo", il suo film preferito. Ma ero troppo piccolo per captarne l'intera bellezza e poesia grottesca che vi si annidava. A distanza d'anni lo rividi e lo considero ad oggi uno dei più bei film che abbia mai visto.
Ma lasciamo i bei ricordi e torniamo al film.
Unforgiven è forse il più bello dei film partoriti da quella mente cinematograficamente geniale quale è Clint Eastwood. Con gli anni ne sono divenuto un fan, ma solo dopo aver visionato quasi tutte le sue pellicole. Lasciatemi dire, quest'uomo il suo lavoro lo sa proprio fare, c'è poco da dire.
Guardate questa perla rara e godetevela appieno nella sua bellezza.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  02/09/2013 00:09:11
   9½ / 10
Unforgiven colpisce per quel suo netto contrasto di stupendi paesaggi che fanno contorno alla storia e le azioni turpi che compiono gli uomini. Gli spietati opera una demitizzazione completa del mito del West. Uomini di basso profilo trasportati dai loro bassi istinti, selvaggi ed ubriachi. Si nota abbastanza facilmente come tutto venga distorto: dall'"eroismo" delle loro imprese come sparare alle spalle o dentro una latrina, la distorsioni dei fatti (basti pensare al giornalista Beauchamp che osserva lo sgretolarsi dei Miti oppure la "progressione" di notizie dell'oltraggio subito dalla prostituta) che comportano le conseguenti azioni fondate sulla menzogna, il totale squilibrio fra il torto e la punizione.
Straordinaria poi la costruzione dei personaggi, lontani dall'essere mono o bidimensionali. Anche quello apparentemente più negativo possiede comunque lati condivisibili (Little Bill Daggett per esempio), come straordinaria la graduale trasformazione di William Munny nell'uomo che era, uccisore anche di donne e bambini, dopo che la defunta moglie aveva placato i suoi demoni interiori. Demoni che ritorneranno in tutta la sequenza finale in cui Eastwood utilizza un registro più onirico e irreale per descrivere l'opera di un angelo della morte che stermina tutto nel nome della vendetta più efferata.
Per Eastwood nel West non ci sono mai stati eroi o leggende.

Martini Dry  @  31/07/2013 21:26:21
   10 / 10
Il film migliore dell'immenso Clint.
Nient' altro da aggiungere.

Fortune  @  06/05/2013 11:12:13
   9 / 10
Splendido Western crepuscolare.Eastwood si supera nel genere che gli ha portato gloria.Perfetto nella parte, nella regia e nella scelta del cast.Uno dei migliori film di genere dell'epoca moderna.

The BluBus  @  29/01/2013 09:34:33
   8½ / 10
probabilmente il miglior western degli ultimi 25 anni, perfetto.

danielplainview  @  23/01/2013 11:48:53
   9½ / 10
Poesia allo stato puro. Un western che si distacca dai canoni convenzionali, mettendo in scena le miserie dei protagonisti. Difficilemte in seguito si troverà un western della stessa profondità.

Invia una mail all'autore del commento DjAlan78  @  08/11/2012 11:52:18
   9 / 10
Eccellente. Pellicola MAIUSCOLA.

trimo00  @  26/06/2012 16:22:05
   9½ / 10
Film eccezionale. Clint, portando alla luce le debolezze e le paure dei suoi protagonisti, mette la pietra tombale sul genere western: tutto ciò che viene dopo è scontato e spesso banale. Per Hackman oscar strameritato.

BlueBlaster  @  26/06/2012 01:13:12
   8 / 10
Un western in vecchio stile firmato da Clint...grande in tutto dalla regia alle ottime interpretazioni e una colonna sonora magnifica e che fotografia!

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Dexter '86  @  18/05/2012 19:00:26
   8 / 10
Ottimo western con un cast eccezionale, l'Eastwood regista tocca qui una delle sue vette più alte.

"E' una cosa grossa uccidere un uomo, gli levi tutto quello che ha e tutto quello che sperava di avere"

Crazymo  @  26/02/2012 18:09:33
   8½ / 10
Grande film di Eastwood che omaggia i film che lo resero famoso, La trilogia del dollaro di Sergio Leone in primis (che a fine film ringrazia insieme a Don Siegel) senza però cercare mai di seguire o citare in qualche modo lo stile del maestro.
Il film è bellissimo, pieno di scene memorabili e realizzato in modo eccellente, con un Eastwood molto convincente insieme ad un grande (come al solito) Morgan Freeman e al sorprendente Hackman. Bellissimo, mai noioso, realistico, con una sceneggiatura semplice ma mai banale, un'unione di generi che piacerà a tutti gli amanti del Western (Qualsiasi tipo esso sia).

gantz88  @  06/01/2012 10:55:46
   7 / 10
comprai il dvd da bambino xkè mi piace molto clint e ho letto nella copertna 4 oscar, il film è bello ma troppo sopravalutato

Lory_noir  @  27/11/2011 23:22:46
   7 / 10
Alcune scene mi sono piaciute ma nel complesso non mi ha coinvolto molto, forse per il genere a me molto distante. C'è da dire che Clint è sempre Clint.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR elio91  @  15/10/2011 11:46:23
   9 / 10
Il vero capolavoro di Eastwood con Million Dollar Baby.
Un western agli antipodi che di romantico non ha nulla e di ironico nemmeno. Vero che tra i ringraziamenti finali c'è anche quello a Sergio (Leone),ma di leoniano questo film non ha quasi nulla,il che è un bene. Eastwood regista non scimmiotta nessuno e filma un film violento contro la violenza,un pò disperato e molto malinconico. Sviscera a fondo il tema della vecchiaia di due pistoleri (lui e Freeman) stanchi della morte e che per l'ultima volta devono imbracciare le pistole per un'ultima "nobile" causa... loro che da giovani non si facevano scrupoli ad ammazzare a bruciapelo,a fare qualunque cosa per denaro e che poi,vecchi e stanchi,guardano al passato con rimpianto per ciò che hanno fatto e non vogliono più fare.
Un pò spiazza inizialmente questo Unforgiven: uno si aspetta duelli al sole spettacolari,sparatorie a non finire... e invece i momenti di violenza sono portati alla dilatazione eccessiva,diventano un'agonia intensa difficile da vedere e che di affascinante non ha nulla. I personaggi non hanno una divisione netta tra buoni e cattivi,lo sceriffo Hackman (cattivo in teoria) è umano quanto Freeman,diventa difficile parteggiare per qualcuno...
Il finale pessimistico e struggente restituisce una chiave di lettura chiara all'intero film,che sonda a fondo il personaggio di Eastwood e che poi con le ultime didascaliche parole ci restituisce tutta la sua complessità. Come quella del mondo dove vive,selvaggio (ancora per poco) west specchio del mondo moderno in cui la violenza è sempre presente e poco o nulla è cambiato.
Le smorfie finali di un Eastwood incazzato che ammazza tutto quello che vede respirare sono quelle che il pubblico aspetta per tutto il film,ma poi resta con l'amaro in bocca e capisce che quello è un momento di fallimento per il suo personaggio,che diventa Spietato quando non voleva più esserlo. Forse non si può cambiare quello che sei,sta di fatto che anche lui "andrà all'inferno" in un mondo in cui non c'è una divisione tra bene e male,giusto o sbagliato ma dove l'onnipresente violenza prevarica ogni rapporto umano.
Bellissimo il finale con quella chitarra struggente e le parole poetiche,emozionanti,che si ricollegano in cerchio all'inizio.

"E non c'era niente sulla tomba che spiegasse a Mrs.Feathers perché
la sua unica figlia avesse sposato un famoso ladro e assassino,
noto per il suo temperamento violento e sconsiderato".

2 risposte al commento
Ultima risposta 15/03/2012 09.32.17
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Prof. E. Zikkio  @  27/09/2011 01:55:37
   6 / 10
Per riassumere il film con una frase:
"non sfregiate le ******* o vengo ad incendiarvi le case brutti figli di *******".


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2 risposte al commento
Ultima risposta 27/09/2011 15.57.15
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Invia una mail all'autore del commento Gondrano  @  20/08/2011 12:01:11
   8½ / 10
Eastwood rivisita ed omaggia il genere western come solo lui (o quasi) oggi sa fare, connotando una storia amara ed introspettiva con le tinte tipiche del suo fare cinema, e toccando le corde adatte a far vibrare l'anima. Cast d'eccezione.
Altro grande regalo di quello che è diventato il Grande Vecchio del cinema dei nostri tempi.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Freddy Krueger  @  27/07/2011 11:53:22
   7 / 10
Be’, il titolo mi sembra esagerato perché di spietato non ho visto quasi nulla. “Unforgiven” è molto migliore; si parla più che altro di pentimento e per una volta in un film le prostitute sono viste con dignità.
Il film comunque è carino. Si guarda piacevolmente anche se del genere c’è di meglio, e comunque pure Clint ha fatto di meglio.
Come consueto, in ogni film di questo regista c’è sempre qualche battuta destinata ad essere cult. Oscar un po’ esagerati.

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Ultima risposta 01/06/2016 20.27.52
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PignaSystem  @  17/07/2011 23:40:37
   8 / 10
A cosa si è ridotto il vecchio west, secondo Eastwood? Un postaccio lugubre e sporco abitato da eroi pensionati che solo ora scoprono la paura e sceriffi stufi della vita che sfidano spavaldamente la sorte sperando di farla finita in modo "dignitoso". Si tira avanti perché non c'è altro da fare, stufi e rassegnati, incapaci di far valere le poche briciole di coscienza rimaste. C'è una disperazione talmente presente nei gesti, nelle parole, nei silenzi, che non serve evidenziarla in alcun modo per farla filtrare nell'animo. Nessun personaggio è superfluo, tutti hanno una storia lunga alle spalle e se la vogliono tenere per loro, perché non otterrebbero né gloria né niente di buono a raccontarla. Non è la resa di nessuno, ma soltanto l'inevitabile che si compie. Clint dice che è finita; come contraddirlo? Un capolavoro che lascia una malinconia profonda anche dopo i titoli di coda. Un'altra pagina del western è stata scritta.

gemellino86  @  13/06/2011 07:22:00
   9½ / 10
Il migliore film di Eastwood. Un capolavoro che è rimasto nella storia del cinema western. Da notare un'atmosfera cupa che mette in evidenza la crudezza del mondo femminile in contrasto con quello maschile. Meritati gli oscar alla regia e al montaggio.

Elwing77  @  12/06/2011 11:51:52
   8½ / 10
Un western riflessivo forse espressione di un genere che si sta evolvendo verso forme meno intense e istintive, la cui essenza è racchiusa in questa frase di Kid: "è così che andava ai vecchi tempi Will? tutti a cavallo, fuoco a volontà, fumo dappertutto, gente che strilla, pallottole che fischiano". Direi... di sì, che è una buona pellicola :)

guidox  @  01/06/2011 00:19:25
   7½ / 10
un buon film, ma non riesco a vederci il capolavoro che tanti dicono di trovarci.
oltre ad avere una storia che non trascina tantissimo, a tratti mi è sembrato quasi parodistico.
bellissima la fotografia e strepitoso il finale.

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Ultima risposta 05/06/2011 15.56.51
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Invia una mail all'autore del commento anthonyf  @  31/05/2011 20:19:27
   9 / 10
Grande affresco al cinema western, oramai al tramonto, diretto ed interpretato dal grande Clint Eastwood, l'intramontabile "Biondo" della Trilogia del Dollaro, affiancato da magistrali Morgan Freeman e Gene Hackman.
Coinvolgente, è la sceneggiatura, con intense sequenze d'azione pura in un'ambientazione fantastica e suggestiva; grande il montaggio; molto buona la fotografia, con effetti visivi intensi (tramonti di fuoco, squarci di cielo, e così via); e regia, insuperabile. Personaggi ben caratterizzati; e scena finale da brivido, con la pioggia che decora lo sfondo notturno.
La dedica finale, poi, "A Sergio e a Don" gli da un mezzo voto di più.
Mitico.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR 1819  @  25/04/2011 12:50:08
   6½ / 10
Nonostante tutti i riconoscimenti che ha ottenuto, non lo considero un capolavoro. Girato alla tipica maniera di Clint, posato e riflessivo, tuttavia si perde nel limbo che sta tra l'azione e il drammatico. Un po' inconcludente, ma riesce ugualmente ad essere piacevole.

sandrone65  @  23/04/2011 13:31:14
   9½ / 10
Unforgiven è per il genere western ciò che Bach è per la musica barocca :-)
Una sintesi che porta al massimo livello tutto ciò che di buono c'è a disposizione. Un film maestoso, una fotografia straordinaria, una caratterizzazione dei personaggi unica ed irripetibile. Il cast è assolutamente eccezionale, Gene Hackman a mio parere sopra tutti, perfino allo stesso Eastwood, interpretando magistralmente lo sceriffo Little Bill Daggett, che rappresenta l'America giusta, dura e violenta che alla fine non riesce realmente a far quadrare alcun conto. WIlliam Manny è il paradosso, l'elemento irrazionale ed oscuro, il disordine, l'entropia devastante, davanti alla quale non c'è logica, non c'è giustizia, non c'è ordine. Ci sono solo istinti primari, le vicende che scorrono inesorabili, guidate soltanto dai rapporti di forza e dal caso. Film imperdibile.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR bellin1  @  23/04/2011 10:11:18
   5½ / 10
Vado controcorrente ma gli spietati al sottoscritto non ha mai entusiasmato. Eastwood è il solito monoespressivo in una storia banale (meglio alla regia senza dubbio), molto più nella parte freeman ed hackman. I dialoghi li ho trovati a tratti davvero banali. Sale di livello solo nella parte finale. Per dare un esempio Balla coi lupi, che usci nello stesso periodo ad inizio anni 90, è decisamente tutta un'altra cosa e altro spessore.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Gatsu  @  25/03/2011 17:02:20
   8½ / 10
Penso sia uno dei più bei film western mai realizzati e sicuramente uno dei film più significativi e importanti di Eastwood se non addirittura il migliore. Immagini fresche, meravigliose tutto perfetto. Lo scenario si muove attorno ai protagonisti creando un'atmosfera cruda, vera e sincera degna dei massimi capolavori del genere. Attori pazzeschi e grande coinvolgimento. Da vedere.

kastalya  @  14/03/2011 16:19:43
   8½ / 10
Il mio voto è in liena con la media generale.
Come sempre un ottimo film di Clint Eastwood. Anche se non è comunque il suo migliore...

Grande cast e finale degno di nota!

Da vedere sicuramente almeno una volta....

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR rain  @  04/02/2011 15:10:51
   7 / 10
Davvero un buon western (nonostante non sia un amante del genere) con grandi attori. Interesante soprattutto la scelta di avere come protagonisti due cowboy vecchi e in declino invece dei soliti giovani spacca-tutto.

colex  @  13/01/2011 00:24:14
   9½ / 10
gli attori e gli oscar vinti dicono tutto... film ben fatto e sicuramente da non perdere

kappa832  @  30/11/2010 02:02:09
   10 / 10
In questa meravigliosa opera cinematografica, Clint Eastwood omaggia il genere Western mettendo in pratica tutta l'esperienza maturata negli anni passati. Lo fa però alla sua maniera, con la solita regia forte, limpida, senza sbavature, senza esibizionismi, per raccontare il suo West, che poi è quello che era in realtà, un West cinico e violento, fatto di colpi mancati, di pistole che si inceppano, di vite spezzate per il troppo whiskey, di vendette mal compiute, di nostalgia dei bei tempi che forse non ci sono mai stati. Non c'è retorica, non c'è giustizia o morale ne meriti, non ci sono buoni o cattivi, non ci sono eroi. C'è una storia, e ci sono i personaggi che la vivono, interpretati da un cast stellare, ognuno con il suo bagaglio di rimpianti, di buoni propositi falliti, alla ricerca di qualcosa che li allontani dall'inesorabile declino cui sono destinati e che li riporti a quel periodo che nei ricordi sembra essere così splendente.
C'è la poesia, che aleggia per tutta la durata del film, un film duro, amaro, nostalgico, scandito da una fotografia suggestiva e da una colonna sonora trascinante, che toglie il fiato.
Gli spietati è un capolavoro assoluto, una pietra miliare nella storia del cinema, un film che lascia un segno forte e duraturo nell'animo dello spettatore, forse il pezzo migliore, secondo me anche il più intimo e sentito, nella collezione personale di Clint Eastwood.

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ValeGo  @  21/11/2010 23:16:22
   8½ / 10
Un buonissimo western firmato Eastwood!

7219415  @  21/11/2010 21:36:24
   8½ / 10
Gran film con grandi attori e un gran regista/attore

Larry Filmaiolo  @  10/11/2010 18:31:30
   8½ / 10
Dopo tanti film western, più o meno simili tra loro, Clint spiazza tutti con questo capolavoro del genere che definire classico è riduttivo, in quanto qui i canoni del cinema wester vengono sì ripresi, ma anche e soprattutto cambiati. Gli "eroi" della vicenda sono due vecchi pistoleros pentiti (Clint e Morgan), ex pendagli da forca, e un ragazzo, aspirante cacciatore di taglie, ma gravemente miope. Ciò che li spinge a impugnare i calci delle pistole è una taglia messa da un gruppo di prostitute su un cowboy che ha sfregiato una di loro. Alla vicenda si aggiugono uno sceriffo con una visione distorta e brutale della giustizia, il mitico Gene Hackman, e un vecchio killer che cerca di tornare sulla cresta dell'onda (Richard Harris). Ho detto tutto. Questo film è SPETTACOLO sangue e polvere da sparo

Phelps  @  12/09/2010 14:38:59
   7 / 10
Non è male ma Eastwood continua a ripetersi di continuo.

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Ultima risposta 03/12/2011 19.25.04
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Redlife88  @  01/08/2010 15:52:35
   7½ / 10
Triste e coinvolgente film di un west diverso dal solito, dove i cow-boy sono anziani che rinnegano il passato e non esistono buoni e cattivi.

BlackNight90  @  27/06/2010 20:51:49
   9 / 10
Mi piace pensare che questo sia uno dei film più sentiti e personali di Clint, il suo C'era una volta il west, il crepuscolo dei miti e dei falsi ideali che l’America creò per mascherare da epopea le sue origini che affondano nel sangue.
Un messaggio d’addio al genere che lo consacrò, un gesto di profonda gratitudine verso due dei suoi maestri, Leone e Siegel, dai quali ha imparato tutto: c'è infatti qualcosa di Leone nella sua regia molto classica, ma senza quell'ironia velata da malinconia che caratterizzava Sergio.
'Gli spietati' è un film cupo, ombroso e dimesso, come lo sguardo di un vecchio la cui esperienza lo ha ormai condannato alla rassegnazione, alla consapevolezza del tempo trascorso che ti fa sbagliare la mira, al fatto che gli eroi non sono mai esistiti e la nobiltà d'animo non trova posto in queste lande desolate. E quando nel finale sembra che il vecchio giustiziere sia ritornato, sappiamo che è solo un attimo, un illusione: il vecchio pistolero è come il western stesso, la sua gloria è effimera, passata e forse non era neanche vera gloria, ma c'è sempre quella piccola e sottile speranza che non tramonti mai.
Non è certo il primo caso di un western crepuscolare, ma Clint crea una vera pietra miliare che è anche tombale per il genere, definitiva, irremovibile ed emozionante.

wooden  @  22/06/2010 12:00:45
   5½ / 10
Senza infamia e senza lodo, come tutto il cinema di Cleante Estbosco, d'altronde.
Questo è uno dei suoi che mi sono piaciuti di meno.

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Ultima risposta 06/05/2013 11.06.34
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john_doe  @  19/06/2010 11:45:00
   9 / 10
Il mio primo western: indimenticabile capolavoro.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Gabe 182  @  31/05/2010 17:02:09
   8 / 10
Un'altro capolavoro western firmato Eastwood.
Non c'è nulla da fare, battere uno come Clint nel genere western e cosa da pochi, si vedono i risultati dall'esperienza con il mitico Leone.
Il film è sempre il solito western cattivo, spietato, il geniale Clint non cambia modo di proporsi, anche se, gli altri 2 protagonisti a differenza sua, sembrano fare i conti con la propria coscienza, meditando sui propri errori.
Insomma, mi è piaciuto allo stesso modo del film lo straniero senza nome, un Eastwood implacabile in questo genere.

Da vedere.

endriuu  @  31/05/2010 12:13:16
   9 / 10
il taglio cinematografico di eastwood è percepibile per tutta la durata del film,si esce fuori dallo stereotipo western e si entra in una dinamica piu soggettiva.
g.Hackman,che prova !

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DizionarioFilm  @  11/05/2010 18:01:31
   8 / 10
Uno dei migliori Eastwood. Un western decadente, cupo, introspettivo. E' il west che fa i conti con il proprio passato, con i propri fantasmi, la testimonianza della fine di un epoca. Oppure può essere visto anche come una metafora della vita di ogniuno di noi: i miti giovanili che crollano, la presa di coscienza adulta di se stessi e i conti che devi fare con il giovane che eri. E' un Film al limite del nichilismo, ma il nichilismo di adulti che si sono visti crollare tutti i miti della gioventù, che gli presenta l'amarissimo conto. E' evidente la chiarissima propensione di Eastwood, più che mai in questo film, verso l' aspetto "spirituale" dell'esistenza. A tal proposito un paio di battute sono da manuale: esse, per chi le coglie, nascondono dietro di loro l'essenza della filosofia Eastwoodiana ("se lo meritavano" "tutti lo meritiamo"). A modo suo questo film sembra anticipare il tema Eastwoodiano, che si ritroverà in "Flags of our Fathers", espresso dalla frase "in guerra non esistono eroi, ma soltanto sopravvissuti". Di fatto "Gli Spietati" è un netto superamento del classico spaghetti western alla Sergio Leone con Eastwood come protagonista (trilogia del dollaro): molto più intenso, profondo. Bravissimi Hackman e Freeman (anche Eastwood, ma è più bravo come regista che come attore), molto intenso il finale.

Invia una mail all'autore del commento s0usuke  @  18/03/2010 00:49:03
   8½ / 10
Forte degli insegnamenti di Leone, Eastwood inscena un western violento ma soprattutto introspettivo dove il vero protagonista non è neanche il suo personaggio... ma forse la sua lotta interiore... o meglio ancora la sua trasformazione in nome di un passato che scalpita fino ad esplodere per tornare presente...e magari scomparire nuovamente.

Gunny  @  12/02/2010 23:17:47
   10 / 10
FILM DURO, INTENSO SPIETATO (APPUNTO) LO VEDI E TI RENDI CONTO DI COME ERA IL WEST IN AMERICA.....ATTORI SUPERLATIVI .........DA VEDERE ANCHE SE NON PIACE IL GENERE.......

Gruppo REDAZIONE Pasionaria  @  12/02/2010 19:26:17
   8 / 10
Non amo il genere western, eccetto Leone, e ho da poco rivalutato Eastwood come regista, perciò ho cercato questo film dopo averlo snobbato all'uscita nei cinema, nonostante i riconoscimenti ottenuti da pubblico e critica all'unanimità.
Bene, è un film di un'intensità potente e al contempo di una tristezza lieve, sicuramente da non pedere, soprattutto i non amanti del genere.

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Ultima risposta 14/02/2010 17.29.06
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Rand  @  06/01/2010 22:28:16
   9 / 10
Gli spietati in originale Unfogirven, titolo che condensa la parabola di clint, dopo il texano dagli occhi di ghiaccio, e lo straniero senza nome, il meno riuscito il cavaliere pallido, Eastwood usa una storia "classica" sulla vendetta per incarnare in maniera egregia lo spirito degli Stati Uniti.
LUI, CLINT ovvero William Manny

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Ma ormai redento, io adoro la fisicità di Eastwood, lui è William Manny, ne incarna propio l'essenza, i gesti, il portamento, i dialoghi, ne fanno un icona western.
Morgan Freman fà da spalla, un pò in ombra, ma comunque ottima la sua interpretazione, l'unico amico che ha. Il ragazzo rappresenta la giovinezza

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Little Bill, un Gene Hackman in simbiosi con il personaggio dello sceriffo sandico, sicuro di se, in fondo un vigliacco che sa solo imporre la SUA legge con la forza.
Il regista crA UN RACCONTO CORALE, CHE TRAE FORZA DAGLI SPLENDIDI PAESAGGI, basta dare un occhiata alla campagna innevata, o a una delle tante riprese dei cowboy di spalle, con il paesaggio sullo sfondo, sembrano quadri. La musica è leggera, quasi contemplativa, tutto scorre fino allo scontro finale, non c'è redenzione dice il regista, gli Stati Uniti osservano solo una legge, quella del più forte, ma non è detto che ciò sia giusto.
Il miglior Western degli anni 90 assieme a Balla coi lupi
"chi è il padrone di questo cesso?"

LionelCosgrove  @  08/12/2009 22:12:09
   7½ / 10
4 premi oscar sono tutti meritatissimi!

Non sono un grande amante dei western, ma questo film mi ha fatto ricredere!
Sopratt la fine è davvero esagerata e spettacolare.
figo figoo sto film!!!

Bravissimo Hackman, davvero convincente e bravo come al solito Eastwood!!!

Gruppo COLLABORATORI SENIOR jack_torrence  @  23/11/2009 22:40:13
   7 / 10
Dirò una cosa. Clint Eastwood mi è antipatico. Come regista.
Premessa doverosa, perché è meglio riconoscere i propri preconcetti, e soprattutto manifestarli, prima di esprimere un giudizio.
Non riesco a digerire l'epica del giustiziere con una sua etica rigorosa, per quanto sia un assassino.
E questo film non si salva da questo stereotipo insopportabile.
Però ha due meriti.
Il primo è quello di rappresentare in modo assai vivido (e più di film come Gangs of new york) quanto l'America abbia radici selvagge, bastarde e cannibali. Homo homini lupus, precisamente in senso hobbesiano: in questo senso il personaggio del Barone inglese monarchico che disprezza la Repubblica è quanto mai indicativo.
Il secondo, più grande merito, è quello di essere un western in cui le donne rivestono un significato inconsueto. E', in modo inequivocabile (anche troppo manicheo, come si addice a Eastwood), un film in cui gli uomini sono indistintamente dannati (anche quello più "tenero" - Freeman - è un mediocre, tirando le somme), mentre le donne rappresentano il contraltare della degradazione maschile.
In modo eccessivamente idealistico, è facile fare 2 + 2 fra la proclamata astinenza sessuale del protagonista e il suo mettersi in moto per salvare le prostitute-vittime. Egli sa che il vero motore della sua azione sono i soldi; tuttavia è sinceramente indignato per la bestialità maschile. Inoltre, degno di nota il prologo e l'epilogo del film, con le didascalie che menzionano 2 figure che non si vedono mai: la moglie defunta e sua madre. Due figure che stanno fuori del film eppure lo connotano profondamente. Con la rapida sintesi delle loro vicende, il film - e la vita stessa del suo protagonista - viene ad assumere i tratti di un male devastante e assurdo, della violenza bestiale del genere maschile. Mentre i maschi si sfogano in maniera vagamente insensata, le donne subiscono, sono vittime, soffrono.

Invia una mail all'autore del commento Andre82  @  24/10/2009 12:17:50
   7 / 10
Bel film di Clint Eastwood anche se in alcuni puti non mi ha convinto del tutto (vedi finale, un pò esagerato). Più che meritato il premio di miglior attore non protagonista a Gene Hackman.

floyd80  @  10/10/2009 14:15:07
   9 / 10
Grande western (genere che ultimamente amo molto). Il nostro Clint è stupefacente con il suo sguardo di ghiaccio e gli attori che lo circondano sono al loro meglio. Freeman malinconico, Hackman aggressivo...i personaggi dalle prostitute a il baro
-barone-
preferisco baro...
hanno uno spessore che pochi western possono decantare.
Eastwood in alcune scene fa l'occhiolino a Leone. Ma Leone è uno dei maestri del cinema e quelle leggere citazioni non sono altro che dovuti ringraziamenti.
Una pellicola che consiglio vivamente.

camifilm  @  18/09/2009 14:02:58
   6½ / 10
Inizialmente si da il via alla storia e ai personaggi che piano piano verranno ad interagire tra di loro. Bella la ricostruzione, scenari e vestiti. Purtroppo penso sia esagerato il finale, da superuomo, quasi impossibile da accettare (vedi spoiler).

Da vedere sicuramente, perchè il film cattura in tutti i sensi.

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lampard8  @  11/09/2009 13:36:29
   7 / 10
Buon western di Eastwood, il quale dimostra di aver appreso molto dai dettami di Leone e dalle loro numerose collaborazioni. La storia per la verità non è molto intrigante ma l'ottima regia e la buona interpretazione degli attori eleva il voto. Parziale delusione, certamente non uno dei migliori del buon Clint. Ottimi, come al solito invece, i dialoghi.

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