il gabbiano jonathan livingston (1973)

Tentativo poco riuscito di tradurre in immagini la poeticità di un libretto cult degli anni '70. Ovviamente essendo incentrato sulla storia di un gabbiano il film è pervaso più che altro dalla noia.

bellissimo il libro e altrettanto il film

Portare sullo schermo quello che è il racconto di un libro, a mio parere è sempre stato un compito assai arduo, e mi verrebbe anche da aggiungere "imprudente" considerandone anche l'esito.
Il gabbiano Jonathan Livingston, sembra tanto essere un documentario, non certo un film.
E anche se tutto è accompagnato da una fotografia eccelsa, al fine della pellicola, risulta essere deleteria, sì sì, bellissime immagini, favolose scene di volo, paesaggi mozzafiato, tutto fine a se stesso però.
Non ho ben capito, ma il regista ha voluto fare un film, oppure un documentario? Da come l'ho visto sono più propenso per la seconda, ( e spero per lui che sia così), visto e considerato che di documentari ne ho visti parecchi, e hanno all'incirca lo stesso filone.
I dialoghi non per offendere chiaramente quello che è il soggetto, ma risultano essere troppo petulanti, il doppiaggio l'ho trovato pessimo, anche il messaggio sostanziale è completamente dirottato, insomma, detto ciò, devo bocciarlo praticamente su quasi tutti i fronti, visto che un giudizio sull'interpretazione dei gabbiani non posso neanche darlo.
Una pellicola che ha cercato di essere il più possibile attinente a quello che era il romanzo di Bach, e forse su questo gliene renderò anche atto, ma che ahimè risulta essere un gran fiasco, e non saranno certe le belle immagini e la colonna sonora allietante a salvare il tutto.

Interessante pellicola tratta dall’omonima opera di Richard Bach.
Il percorso di crescita di un gabbiano alla ricerca della perfezione nel volo, ma anche l’emarginazione perché il giovane uccello viene considerato diverso e quindi pericoloso per il gruppo (la sfida alle regole consolidate) ..un viaggio interiore verso l’autocomprensione, la crescita personale, la maturità, giungendo così alla libertà ed infine all’amore (il donare agli altri le proprie conoscenze) ..questa pellicola, di stampo quasi documentaristico, ha l’arduo compito di rappresentare attraverso immagini e suoni il celebre romanzo breve pubblicato nel 1970 da Bach.
Molto belli gli scenari naturali, davvero stupenda la parte centrale del racconto in cui il gabbiano Jonathan scopre il mondo, con bellissime sequenze sulle vette delle montagne innevate o nell’arido deserto, così come stupende le riprese dall’alto, tra le nuvole ed oltre, con una soggettiva a dir poco emozionate con sullo sfondo il mare in tempesta, capace di trasporre in maniera perfetta le sensazioni di libertà che solo il volo riesce a donare ..altro punto cardine, oltre alla superba fotografia, vi è una particolareggiata colonna sonora diretta da Neil Diamond, anch’essa suggestiva e coinvolgente tale da attribuire ulteriore forza alle già ottime immagini ..non male il doppiaggio italiano.
Le pecche principali risiedono purtroppo in una pedissequa trasposizione del testo narrativo, non molto adattato (in una considerazione più ampia del termine “sceneggiatura”) alle esigenze di un lavoro cinematografico e la evidente difficoltà di far emergere in toto lo spirito del celebre romanzo ..stesso dicasi per l’epilogo, in cui il misticismo (in questo concordo pienamente con il giudizio espresso dal Morandini) sembra prendere troppo piede finendo per svilire il senso forte e concreto del messaggio morale che l’autore, pur in un testo fiabesco, vuol elargire.
I dialoghi (le voci narranti) sono ridotti al minimo, molto viene lasciato alla bellezza delle immagini, al silenzio e alla colonna sonora in puro stile anni ’70 ..nonostante alcune innegabili ombre (soventi in pellicole tratte da belle opere letterarie), il prodotto consegnatoci da Bartlett rimane un gran bell’esempio di stile ..consigliato!