Dopo aver scoperto che la nobile fidanzata (N. Kinski) è stata l'amante di Carlo III (R. Vogler), re delle due Sicilie, un ambizioso barone in divisa (J. Sands) si fa monaco, poi eremita preso per santo, finché per umiltà fa perdere le sue tracce.
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Un film sulle contraddizioni e le debolezze dell'animo umano. Liberamente ispirato da un racconto di Tolstoj il film dei fratelli Taviani è un concentrato di sfaccettature, l'immagine di un uomo diventato prete più per orgoglio che per vera vocazione, che in seguito acquisisce la fama di Santo e che non riesce ad isolarsi completamente da quel mondo che ha lasciato ma anzi cade nella tentazione e fugge via facendo perdere ogni traccia del suo passaggio. IL SOLE ANCHE DI NOTTE non è un film facile, almeno non lo è per me, ingabbiato in una freddezza di ritmo e soprattutto di emozioni, nonostante la buona volontà del protagonista, un bravo Julian Sand, che non riesce ad instaurare un rapporto empatico con lo spettatore e non lo coinvolge in maniera sufficientemente valida. Piccola ma significativa la parte di una giovane Charlotte Gainsbourg.