Un assassino professionista ha deciso di non terminare un lavoro che gli era stato commissionato perché non voleva rimanere coinvolto in una pericolosa organizzazione criminale. La sua decisione lo metterà in pericolo.
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Titubante dopo aver visto le ultime pellicole con Liam Neeson, "Memory" al contrario mi è piaciuto merito anche alla regia di Campbell che ha diretto un discretto action-thriller senza particolari innovazioni del genere. La patologia di cui soffre il protagonista accennata solo in qualche scena, approfondendo di più le perdite di memoria del veterano sicario forse sarebbe stato più interessante. Guy Pearce ed il resto del cast multietnico con qualche colpo di scena magari prevedibile rendono il film interessante e intrigante. Nota negativa, come già ampiamente commentato, la recitazione della Bellucci con quella cadenza di voce che chiede un doppiaggio senza se ne ma, non basta essere una bellissima donna per fare l'attrice...
Vale quanto detto nei post precedenti : thriller onesto , godibile per una visione, non il solito b-movie "alla Liam Neeson" anche se parte percorrendo gli stessi stereotipi. Poi c'è la Bellucci : inguardabile (recitativamente parlando) inappropiata, terribile quando apre bocca e assolutamente la cosa più stonata del film. Memory non sarà di certo un film "memorabile" ma c'è sicuramente di peggio
Ti tutta la sfilza di film "recenti" con Neeson attore protagonista, "Memory" si erge sicuramente a prodotto sufficiente e meritevole di visione. Voglio dire, sa tutto di già visto con i soliti temi come vendetta, corruzione, ecc., però alla fine risulta essere una visione piacevole. Concordo poi sul discorso Bellucci e relativa "capacità" recitativa evidenziato da altri utenti... talvolta è difficile capire ciò che proferisce. Un doppiatore non le farebbe male.
Un film onesto con buoni interpreti. Sceneggiatura pretenziosa, ma di valenza piatta, che non sempre garantisce il ritmo della narrazione e che si rivela un'arma di denuncia poco, assai poco, affilata. Scarso approfondimento psicologico dei personaggi finanche a rendere l'argomento memoria effimero e sostanzialmente pretestuoso, malgrado dia il titolo all'opera. Restano apprezzabili i riferimenti narrativi a Memento di Nolan. Monica Bellucci ha un'impostazione vocale imbarazzante, perché non si faccia doppiare resta un arcano. Ciò che rende Memory un buon film di intrattenimento e di pregevole visione è la regia di Martin Campbell, asciutta, sincera e affilata, quella sì, come la lama del pugnale di Torres.
Migliore degli ultimi che ha fatto,si lascia vedere in un Liam Neeson ormai nelle stesse parti da anni ,ma qui si trova in una via di mezzo...per i fans del protagonista può piacere
Mi ero detto "santoddio ancora Liam Neeson nel genere di film che lo incatena da 15 anni" L'idea di base è vecchiotta e fa l'occhiolino da lontano a Memento (oltretutto c'è anche Guy Pearce). C'è una parte action tutto sommato sufficiente, ci sono dei colpi di scena non male, c'è una trama però che non convince e che sembra del tutto scritta per far saltare dalla sedia. Però è comunque troppo mid per essere ricordato.
Mediocre, sia per la pochezza della trama, peraltro contorta, che per la mancanza di azione che avrebbe dovuto per forza di cose condire il tutto. Inguardabile la Bellucci, a disagio Neeson.
Una sola domanda rimane senza risposta per tutto il film: ma perchè la Bellucci non si fa doppiare? A parte questo, l'ho trovato noioso, inutilmente lungo, con poco da raccontare e un titolo che inspiegabilmente non ha alcuna attinenza funzionale con la storia. Insipido.
Memory è migliore rispetto alle ultimi film con Neeson. Sono storie che propongono un personaggio che tutto sommato, visto il curriculum dell'attore negli ultimi anni si scrive praticamente da solo. In parole povere un film in "modalità Neeson", diretto da un regista esperto come Campbell, il quale certamente non fa esplodere l'action ai livelli di 007, ma combinando vari elementi che ne garantisca una certa linearità. Un buon cast di contorno per rendere funzionale la storia anche se i personaggi non hanno un granchè d'approfondimento perchè sono più funzionali alla trama. Da questo punto di vista però Memory poteva calcare la mano come da titolo, sulla perdita della memoria del personaggio di Neeson determinata dall'incedere dell'Alzheimer, ma si riduce al minimo indispensabile, potendo dare più profondità. Nè bello, nè brutto.
Com'alludere ininterrottamente a "Memento" e non farne un remake? Basta cambiar'il titolo in "Memory", modificare la neuropatologia dall'amnesia anterograda all'Alzheimer, affidar'il ruolo principale da Pearce a Neeson così da garantire sia il film d'azione che l'ammiccamento alla demenza d'Hopkins in "The Father". N'esce un film "memorabile"? Non un classic'o un capolavoro: guardabile con tranquillità.