mollo tutto e apro un chiringuito (2021)

Un dirigente d' azienda molto ganassa , in crisi per aver perso un' affare assai redditizio , decide di cambiare vita ... Si tratta della trasposizione filmica delle avventure del " Milanese imbruttito " che da qualche anno spopolano in rete . Io non le ho mai viste e mi giustifico con la naturale antipatia che noi liguri nutriamo verso i bauscia meneghini , che invadono a frotte la nostra terra portando spesso caos , maleducazione ( e palanche ! ) . L' atmosfera che si respira in questa pellicola è alquanto grottesca : non esiste un solo personaggio realistico e che non sia una macchietta di molto sopra le righe . Nella prima parte il protagonista sguazza nel suo habitat naturale e risulta abbastanza divertente ma poi , spostandosi in Sardegna , tutto scade nel più trito e ritrito scontro tra Nord e Sud , con solo qualche gag azzeccata , fino ad un epilogo pregno del prevedibile buonismo . Ho trovato il protagonista Germano Lanzoni ben calato nel personaggio ( che del resto ha inventato lui ! ) , come pure il fido stagista a vita Valerio Airò . Particine di contorno per Paolo Calabresi , affarista naif e bipolare , e per Claudio Bisio , boss meditativo ed atarassico . Regia collettiva del gruppo " Il terzo segreto di satira " . In definitiva , si tratta dell' ennesimo tentativo di far passare al Cinema un personaggio nato in Rete . In questa transizione dai 90 secondi ai 90 minuti si perde però la freschezza originale mentre la storia manca di tridimensionalità , non reggendo il peso della durata . Un film che piacerà soprattutto a nord di Voghera ; per me invece vale solo 5 .

Non è ironico, parodistico, satirico, men che meno sarcastic'o causticamente feroce. È l'esatt'opposto: la versione mitigata, addolcita, edulcorata d'una realtà ben più drammatica e devastante per ingoiare allegramente letame. Bisio al suo ormai perdurante minimo storico.

Piacevole commedia a base di stereotipi, in questo caso quello del milanese medio, con l agenda sempre piena di impegni, mai fermo nella vita, e che lavora e lavora con puntualità e dedizione.

Mollo tutto nasce tramite il canale social del milanese imbruttito, e si vede molto nel senso sia negativo e che positivo una co-regia incentrata sul film web.

Non mancano alcuni inquadrature e spunti interessanti in una pellicola che scorre molto bene senza annoiare e con un cast ben assortito.

Spiccano infatti un P.Calabresi nelle vesti di un imprenditore animalista/ecologista, e Claudio Bisio nel ruolo di un boss dedito al guru e alla meditazione.

Quello che può ricordare il film è una certa somiglianza con un benvenuti al nord mescolato con benvenuti al sud, visto che gli stereotipi del lombardo verranno nella seconda parte trasportati in Sardegna, con tanto di un vocabolario moderno adatto ai giovani di oggi del web.

Non aspettatevi originalità, ma una commedia priva di alcun volgarismo e che offre qualche momento particolarmente divertente.

Approda sul grande schermo il personaggio del Milanese Imbruttito che popola sul web nel proprio canale di youtube. Tanti registi di numero, ma non è altro che il collettivo del Terzo Segreto di Satira che si era fatto notare con la buona commedia Si muore tutti democristiani. Per chi conosce già il personaggio le scene introduttive sono per i neofiti, dopotutto sono sketch già apparsi sul web e servono ad introdurre e conoscere il personaggio che Germano Lanzoni si è cucito sulla pelle, dai buoni tempi comici e dalla battuta pronta. Il film si basa sul canone classico del milanese doc in un contesto alieno al suo ambiete: la profonda Sardegna nel quale ha fiutato l'affare della sua vita, ma scontrantosi con la popolazione locale dal quale dovrà trovare il modo per entrare nelle loro grazie e snaturando la natura da milanese. Risente un po' dal taglio molto web, i personaggi sono più macchiettistici, ma senza comunque esagerare. Personalmente mi ha divertito anche se il precedente film era su un altro livello e sicuramente più solido nella sceneggiatura.

Filmetto da 4 soldi che farà contenti solo coloro che conoscono "Il milanese imbruttito" tramite i social (io ho visto qualcosa in quanto è anche lo speaker alle partite del Milan a San Siro)...
Gegio prende tutto il suo repertorio e lo frulla in una sceneggiatura povera e scontata che tuttavia nel suo non essere originale riesce a strappare qualche sorriso grazie appunto al carisma del protagonista ed un plot strarodato che percorre strade sicure.
Direi che i sardi non ne escono bene come spesso succede in questo tipo di film.
Non mi pento di averlo visto perché è simpatico ma non lo rivedrei mai più.

Dialoghi spigliati e battute veloci, ritmo narrativo serrato, personaggi caratterizzati da tempi comici precisi e interpretazioni disinvolte ne fanno una commedia simpatica e divertente quanto basta per trascorre un'ora e mezza in totale disimpegno.