Sei un blogger e vuoi inserire un riferimento a questo film nel tuo blog? Ti basta fare un copia/incolla del codice che trovi nel campo Codice per inserire il box che vedi qui sotto ;-)
Bel film che ti tiene in tensione per tutta la durata,alcune chicche indovinate altre un po' esagerate ma quella chicca in più la da il protagonista...merita una visione
Shyamalan ha il dono di raccontare cose scontate in modi totalmente nuovi. Qualche pecca nella trama, ok, ma ti tiene incollato allo schermo a chiederti "e ora che succede?". Molto bravo Hartnett.
a) Rivedendo "Pitch Black" (Twohy 2000) qualche giorno fa, mi son'accorto, sempre meglio tardi che mai, del suo essere una versione sci-fi de "Gli uccelli" ('63), coi volatili quale incombent'e inspiegata minaccia metafisica. b) Com'insegna la biologia, la riproduzione cellulare aumenta il rischio d'errori genetici (mutazioni genomiche). Nella cultura assistiamo al medesimo meccanismo: ogni nuova copia degrada l'originale. Hitch? Ok. De Palma? Un po' meno, anche se ha aggiunto lo split screen per il suo contraltare psichico, la dissociazione mentale. Fincher? Ancora meno. E questo Nighty? La derivatività uccide. 3) Non è una mia conclusione, ma è quella della "Top 25 Archivio" del sito: come mai non v'appare alcun regista del 3° millennio ("Band of Brothers" non è definibile un film se non a episodi), dai Lynch, Coen, Nolan, su su fin'ai Chazelle, Villeneuve, Lanthimos? Elenco sconfinato eppure clamorosamente mancante dalla classifica. È la non-sezione che più condivido di FS.
L'idea è interessante, purtroppo la messa in scena mostra piccole e grandi forzature (per non chiamarle cacchiate) che non passano inosservate, nonostante il regista tenti di farle apparire normali, soprattutto nella seconda metà e nella parte conclusiva della storia. Cast senza particolari meriti, nè demeriti, ma sufficiente nella performance, narrazione abbastanza fluida ma non c'è una grande atmosfera di tensione, per una visione valida quanto basta per non annoiarsi.
Shyamalan con i suoi soliti pregi e difetti, come al solito mi fa un po' mangiare le mani perché Trap aveva tutte le carte in regola per essere un buon film e invece si brucia tutto in una seconda parte totalmente dozzinale, approssimativa e irrealistica, che conferma come al solito i problemi di scrittura che accompagnano il regista da tempo.
La prima parte è pure carina, con una buona contestualizzazione e una regia di alto livello che riesce a mantenere una suspense costante per una durata consistente, avendo anche diversi picchi, si prende la prospettiva del "Macellaio" e si sta in ansia tutto il tempo, ogni incontro con la polizia, ogni tentativo di fuga non riuscito, basti vedere come è gestito bene l'incontro sul tetto dopo che ha fatto esplodere la friggitrice, un gioco a sviare i sospetti che rende benissimo o ancora i momenti nel backstage quando viene annunciato che dovranno passare i controlli, la tensione stringe sempre di più, o ancora gli incontri con la fastidiosa mamma dell'amica della figlia che fanno perdere tempo inutilmente al protagonista mentre cerca soluzioni, è da dare atto che la tensione e il contesto di trappola creato sono di alto livello generando per una buona prima parte di film una forte sensazione claustrofobica.
La seconda parte manda tutto in vacca, complici grossolano errori di scrittura che rendono la sceneggiatura estremamente approssimativa e poco credibile, già partendo dalla popstar che si improvvisa eroina andando addirittura a casa del macellaio per non parlare del pretesto con cui gli frega il telefono, cioè questo è fuggito da un'imboscata piena di agenti di FBI, Swat e compagnia bella e si fa fregare il telefono come un bambino da questa popstar che peserà un quarto di lui, dopo questo episodio il film deraglia e il macellaio si trasforma in una sorta di supereroe che minimo ha il teletrasporto, riuscendo a fuggire da ovunque, tra la folla senza farsi vedere, sbarazzandosi dell'autista e sostituendosi senza il minimo rumore, entrando nella casa sorvegliata da un botto di agenti senza farsi scoprire, per poi finire con un colpo di scena forzatissimo e patetico che aggiunge nulla al film, il solito Shyamalan che si complica la vita con colpi di scena di cui non si sente la necessità.
Ed è un peccato, perché registicamente è valido, perché tutto sommato Hartnett, che non lo vedevo da tanto, ha fatto una buona interpretazione, ma nella seconda parte la sospensione dell'incredulità non basta, peccato.
IL film riesce a trasmetterti adrenalina, forse per questo dualismo tra concerto, escamotage, fuga. Bravissimo Josh Hartnett, in un atipico personaggio oscuro. Non so se ci sarà un seguito.
quando in una delle scene finali fanno vedere come lo psicopatico cattura le sue vittime, utilizzando la scusa dell'auto, pare che per tempistiche diverss ci possa essere un'altra persona alla guida... ho pensato ad un complice.
L'idea di fondo è molto originale e accattivante. La prima metà del film corre veloce tenendo lo spettatore incollato e incuriosito. Poi la sceneggiatura scivola in situazioni improbabili e, in certi casi al limite del reale. Non male il finale che almeno in chiusura non scivola nel banale.
Non mi soffermo sui difetti ma sui pregi: 1) Mantiene le promesse del trailer 2) Funziona E di fronte a questi dati di fatto che sembran poco ma al giorno d'oggi non lo sono affatto, il resto non conta. Onestissimo thriller, meno Shyamalanico del suo solito ma avvincente quanto basta e volevo. Nota di merito speciale x la figlia di Shyama: perfetta in un ruolo difficilissimo che, a mio avviso, pochissime avrebbero potuto sostenere, e in cui lei invece risulta addirittura disinvolta! Bellezza e talento a 360 gradi. Da perdere la testa. Brava.
Non si perdesse in un paio di camei conclusivi abbastanza dozzinali, e alcune situazioni inverosimili (sempre nella confusione finale della vicenda) sarebbe quasi perfetto; il quasi è dovuto ad un pizzico di maggior caratterizzazione dei personaggi. La prima parte è assolutamente un capolavoro, originale, tesa, coinvolgente e persino gran bella musica. La seconda parte è un classico del genere, comunque ottimo, pur con i limiti sopra descritti. Bravissima la piccola co-protagonista.
Idea originale senza dubbio. Giusto immaginare che in due ore di film ti aspetti che certe cose avvengano solo alla fine. Ora... Lui sembra jason borne, oppure ha una fortuna sfacciata ma in merito alle due ore di film ci sta. Polizia? Sembrano i bot di una partita di hitman. Tutto sommato guardabile
La mega trappola di Shyamalan. Ancora una volta Night fa il verso a Hitchcock (in particolare nella costruzione scenica e classica di un thriller dalle bande larghe), il film presenta il solito andamento narrativo/tecnico a cui il regista offre sempre i suoi pregi/difetti, ma pur sempre con assoluta efficacia cinematografica. Harnett è ottimo nella sua interpretazione bipolare e regala un altro interessantissimo personaggio per il genere nel cinema americano. Il primo atto della pellicola è immersivo e strutturalmente evocativo visto che abbraccia tutti i risvolti dell'ambientazione (un concerto di una fittizia pop idol, del calibro di Taylor Swift o similari, trasformato in una trappola per agguantare un serial killer), il secondo utilizza il (secondo) colpo di scena al meglio mescolando le carte e cambiando atmosfera e nell'episodio del terzo viene data più profondità ai personaggi. Shyamalan continua il suo rinascimento artistico che non sembra perdere mordente, grazie alla continua ricercatezza e attualità dei temi che vuole mostrare.
Mah, come sempre alte aspettative nei confronti di Shyamalan, in parte purtroppo disattese. La prima parte non molla un secondo, buona tensione, soluzioni abbastanza originali ed efficaci. Poi, nella seconda parte, ti chiedi ben 3 volte come abbia fatto ad "arrivare li"
1- dal tunnel della casa al giardino del vicino ok, ma da qui a salire in auto e scambiarsi con l'autista... 2- uscire dalla limousine indisturbato, attorniato dalla polizia e dai fans 3- rientrare a casa sua con tutte le guardie all'esterno
cosa cambia essere ammanettato o non esserlo, con tutti i poliziotti che lo scortano, nel senso che è abbastanza irrilevante QUEL dettaglio nel quale si libera, che invece dovrebbe essere la "chiave di volta" del finale
Ottima parte quella della figlia, Saleka, e del protagonista, credibile e convincente. Poco sviluppata e abbastanza insignificante invece la figura della Profiler, messa li un po' a caso, senza svilupparne le potenzialità. Nel complesso film sufficiente, tensione sempre ad un buon livello, non annoia, ma poco originale nello sviluppo e nelle situazioni adottate, senza provocare l'atteso "stupore" dei finali a sorpresa ai quali il regista ci ha abituato. Peccato.
M. Night Shyamalan torna con un altro grande film dopo il buon KNOCK AT THE CABIN ed il pessimo OLD. Tensione assicurata ed il suo ormai proverbiale modo di depistare lo spettatore. Ottimo Josh Hartnett, con una prova attoriale notevole ed io suo solito carisma. Una rivelazione la figlia del regista, Saleka, davvero brava. Andate a vederlo, possibilmente senza aver visto il trailer.