una pura formalita' regia di Giuseppe Tornatore Italia, Francia 1994
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una pura formalita' (1994)

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locandina del film UNA PURA FORMALITA'

Titolo Originale: UNA PURA FORMALITA'

RegiaGiuseppe Tornatore

InterpretiTano Cimarosa, Sergio Rubini, Roman Polanski, Gérard Depardieu

Durata: h 1.48
NazionalitàItalia, Francia 1994
Generedrammatico
Al cinema nel Novembre 1994

•  Altri film di Giuseppe Tornatore

Trama del film Una pura formalita'

Un uomo viene arrestato di notte, sotto il diluvio, e portato in un fatiscente commissariato. È sempre più nervoso, ma quando arriva il commissario la tensione si smorza. Interrogatorio. È stato trovato un cadavere e l'uomo (che si qualifica come un celebre scrittore) non riesce a ricostruire le sue ultime ore. All'alba, finita la schermaglia dialettica, tutto sarà divenuto finalmente ""chiaro"".

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Voto Visitatori:   8,52 / 10 (136 voti)8,52Grafico
Voto Recensore:   10,00 / 10  10,00
Migliore scenografia
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Voti e commenti su Una pura formalita', 136 opinioni inserite

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limas  @  01/04/2022 15:38:22
   8½ / 10
...capita ogni notte per ognuno di noi, terminare un giorno e cadere nel sonno, cedere il passo ai sogni, alla mente, all'imponderabile, all'inconscio, alle cose fatte e non fatte, alle persone incontrate e perse, alle paure certe dei nostri ricordi e alle paure ignote del nostro futuro...si sogna e poi ci si risveglia, e tutto man mano perde colore e non ci si ricorda più nulla, tutto normale, normale attività celebrale, normale riposo...una pura formalità che ci richiama ogni giorno
L'importante sarebbe svegliarsi davvero e poter ancora scrivere una parte di se
Un pò forzato in alcuni momenti, ma la fotografia e i colori ti fanno sentire tutto grigio e opaco intorno, con una pioggia che non vuole smettere e questo rischio di sporcare tutto, di infangare tutto, compresi i ricordi e le paure.
Film bello, coraggioso.

marycoff  @  12/11/2019 12:51:13
   10 / 10
Un capolavoro, sicuramente. Kafka avrebbe sicuramente apprezzato questa gemma di Tornatore. I dialoghi, il significato metafisico, gli attori, le musiche, l'ambientazione e la regia sono ai massimi livelli. Applausi.

Thorondir  @  13/07/2018 14:53:08
   7½ / 10
Noir sui generis di un Tornatore che seppur "limitato" a girare tutto in due stanze, sforna fuori un film girato alla grandissima e con un montaggio perfetto. Il film poggia molto sulla prove degli attori che fanno da portante alla trama da giallo per svelare pian piano lo sviluppo della vicenda dove cose dette e non dette si accavallano a creare una trama che zigzaga tra le vicende di Depardieu. Soffre di un po' di stasi, essendo appunto limitato sul piano dell'azione, ma è un noir estremamente intrigante e originale.

ragefast  @  15/09/2017 12:51:21
   8 / 10
Era da un po' che volevo vederlo, alla fine ci sono riuscito. Peccato aver rinviato di parecchio la visione, questo è un film che merita, nonostante non sia tra i più blasonati della filmografia del regista italiano.

Già nei primi minuti la storia è carica di tensione e suscita curiosità, con l'arresto del personaggio interpretato da Depardieu durante una fuga da non si sa cosa e di cui non si sa il perchè. L'interrogatorio porta progressivamente alla luce i particolari del passato anche recente dell'arrestato, anche se forse verso i 3/4 della pellicola il ritmo cala leggermente. Ma...


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Magistrali le interpretazioni dei protagonisti, che hanno un peso rilevante nel film considerando che parecchio ruota intorno all'interrogatorio.

Un piccolo gioiello della filmografia di Tornatore, da non perdere specie per gli amanti del genere giallo/thriller.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR wicker  @  18/05/2017 19:40:32
   8 / 10
film piuttosto difficile che merita sicuramente una seconda visione più accurata (almeno das parte mia) perchè certe sfumature non le ho colte e sono sicuro che sapendo la fine potrei apprezzarle meglio ..
Gran lavoro di Tornatore , maiuscoli Depardieu e Polanski ,gran montaggio isterico e ossessivo.

Nic90  @  14/06/2016 17:51:27
   8 / 10
Sicuramente un gran film, non annoia mai pur essendoci una location statica.
Tornatore mi stupisce sempre di piu,buona prova degli attori e rivelazione finale inaspettata.
Ci vorrebbero piu film italiani come questo.
Consigliato.

KitaVerde  @  20/02/2016 09:37:08
   8 / 10
Polanski/Depardieu colonne portanti in questo bellissimo film di Tornatore. Uno di quei casi dove ambientazione( interamente girato in una stanza, tranne due scene) e interpretazione si uniscono perfettamente. Enigmatico.

eruyomè  @  21/12/2015 18:07:43
   8½ / 10
Sembrava di esser immersi dentro le migliori pagine di Kafka.
Un ambiente cupo, denso, claustrofobico e infernale come pochi. Di vera e vibrante angoscia il momento, stupendamente montato, della rivelazione finale, che fa accapponare la pelle, e pone interrogativi affascinanti e non del tutto risolti, giustamente.
Merito anche di una recitazione superlativa: il ghigno perenne di Polanski è agghiacciante, quanto intelligente e freddo il suo sguardo, ma ancor più perfetto è un Depardieu appassionato, inquieto, irascibile e fragile, commovente nella sua immensa e travolgente carica di umanità.
Morricone accompagna semplicemente il tutto da par suo, e cioè divinamente. Bella la canzone finale, cantata sentitamente dal buon Gérard.

inferiore  @  16/12/2015 02:04:27
   8½ / 10
Don Peppuzzo varca il confine dell'irreale. L' ambientazione essenziale quanto enigmatica accompagna a braccetto l'incalzante ritmo della sceneggiatura.
Voto in piena sintonia con la media.

Goldust  @  09/12/2015 16:10:25
   7 / 10
Per almeno metà film ho pensato fossi di fronte al miglior Tornatore di sempre: misterioso nell'intreccio, onirico nella forma, minuzioso nella messa in scena e nei dialoghi. Poi, insieme a qualche tortuosità di troppo, arriva una svolta metafisica che ha tanto il sapore dell'esercizio di stile fine a se stesso, una soluzione coraggiosa per alcuni ma a mio parere strumentale al massimo, messa lì per dimostrare e/o esaltare la bravura, come se ce ne fosse bisogno, dell'autore ( che guarda caso firma soggetto, sceneggiatura, regia e montaggio ). Insomma, un peccato.
Emozionante comunque il duello d'attori Depardieu - Polanski.

mrmassori  @  04/02/2015 11:12:47
   10 / 10
Non solamente un Film, ma un'opera d'arte a 360°. E' un Capolavoro Immortale ed una pietra miliare della storia del Cinema. Senza alcun dubbio è tra i miei 15 film preferiti in assoluto.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  13/12/2014 11:49:15
   8 / 10
La citazione a "Io ti salvero'" del maestro Alfred è solo il primo di una lunga serie di lampi di genio di questa sceneggiatura scritta dallo stesso Tornatore. Un giallo che ti tiene incollato alla sedia dove minuto dopo minuto si vanno ad incastrare i pezzi di un puzzle che una volta completato stravolgera' l'animo di chi guarda.
Io mi sono sentito come in una centrifuga perche', malgrado il film sia molto conosciuto, non sapevo nulla del colpo di scena finale.
Quasi interamente girato all'interno di un nefasto commissariato di polizia, dove l'impianto scenico è fondamentale, lugubre e umido e dove i due protagonisti scalciano alla ricerca chi della verita' e chi della propria identita'.
Emozionante dal primo all'ultimo minuto con due ottimi protagonisti perfettamente calati nel loro ruolo. Perfino Rubini è piuttosto utile.
Un grande film, uno dei migliori di Tornatore.
P.s. L'anno dopo uscira' " la morte e la fanciulla" di Polanski che in qualche modo sembra ricalcare questa trama...semplice coincidenza o dovuta riconoscenza?

_Hollow_  @  12/08/2014 03:07:44
   10 / 10
Che film. Questi sono i classici film, le classiche opere con cui bisogna fare i conti ed usare, da lì in poi, un metro di giudizio nei confronti di altri lavori basato su quanto si è visto.
Non è su di un livello diverso da Ran, Ikiru, C'era una volta in America, 8 e 1/2, altri film di stesso valore ma con meno spettatori e credito ... e Nuovo Cinema Paradiso.

Perché si, Tornatore, come pochi altri registi, sembra veramente in grado di sfornare capolavori. Grande Maestro.

-Uskebasi-  @  13/07/2014 18:17:55
   8 / 10
COMMENTO SPOILEROSO

"Per non morire di angoscia o di vergogna, gli uomini sono eternamente condannati a dimenticare le cose sgradevoli della loro vita"

Onoff l'ha scritto.
Adesso non se lascierà il Punto Improprio fino a quando non tornerà conscio delle proprie azioni. Dovrà ricordarsi di quell'ultima spiacevole sera, poi potrà andarsene e portarsi dietro tutti gli altri bei ricordi vissuti in una vita.
Buon viaggio Maestro.

Ho una lotta interna nel giudicare questo film.
Da una parte non posso che accodarmi a tutti gli altri commenti che parlano di capolavoro. E' evidente che sia realizzato divinamente, da metà in poi soprattutto si rasenta la perfezione. I dialoghi crescono in qualità, la storia prende forma e si rivela molto di più di quello che poteva sembrare, così che, l'inizio con la pistola rivolta verso la telecamera non poteva essere più coerente, e quell'apparentemente banalotto titolo non si riuscirà ad immaginarlo più bello. Anche la canzone dei titoli di coda, cantata da Depardieu, chiude questo splendido cerchio narrativo ed intensifica le emozioni dello spettatore.
C'è però un altro lato, quello che non me lo fa considerare un capolavoro assoluto.
E' che questo limbo nella stazione di polizia è troppo forzato. E' costruito ad hoc per dare più importanza alla storia e queste cose non mi fanno impazzire.
E' fittizzio? Certo direi, è dopo la morte. Ma allora perché il commissario suggerisce che Onoff può prendersi le foto perché tanto nessuno se ne accorgerà? Mezzo e mezzo...
E' universale? Personale non è di certo, dato che nel finale c'è un altro uomo che dovrà ricordare. Ci viene fatto capire che le stesse persone presenti alla stazione siano passate da lì, vivendo l'esperienza di Onoff, ma poi a quanto pare si sono inspiegabilmente fermate in quel luogo.
E' solo per chi ha concluso l'esistenza con un gesto di cui si vergogna e quindi ha dimenticato? Bah... mi sembra tutto troppo comodo e troppo burocratico.

Ciò non toglie che sia un bellissimo film. Un'altra conferma (se proprio ce ne fosse il bisogno) della grandezza di Tornatore.

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3 risposte al commento
Ultima risposta 14/07/2014 00.32.35
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Macs  @  24/02/2014 12:04:42
   7½ / 10
Devo fare una conferenza su Tornatore, e quindi eccomi qua a ripercorrere la sua filmografia. Questo film e' molto buono, tiene incollati allo schermo e ammalia trasmettendo l'indubbio piacere che chi lo ha fatto (dal regista all'ultimo dei tecnici) ha provato nel raccontare questa storia. Non e' un film perfetto, ci mancherebbe, e nemmeno troppo originale, ma una ventata d'aria fresca nel panorama degli psycho-thriller (?) italiani. Ottimo Polanski.. Depardieu discreto ma un po' sopra le righe in alcune scene.

Invia una mail all'autore del commento Don Callisto  @  04/01/2014 03:48:15
   7½ / 10
Tornatore qui ha voluto fare il suo piccolo capolavoro, a tratti troppo lento da farti diventare stanco, ma con un idea grandiosa e una campagna italiana così onirica, con interpretazioni di personaggi di prestigio come polanski, il film risulta ottimo

Romi  @  06/11/2013 13:38:41
   10 / 10
Tra i vari film di Tornatore, questo è decisamente il mio preferito. Si discosta, infatti, dagli altri per stile e trama. Non amando i film sentimentaloidi, questo lo ho apprezzato subito, e, forse peccherò di presunzione, ma è la verità, non ci ho messo poi così tanto a capirlo. Film affascinante che parla di quella esperienza che ci aspetta subito dopo la morte, forse la fase di transizione di cui qualcosa si sa grazie a delle testimonianze di persone che hanno vissuto tale esperienza e riportate e studiate scientificamente in libri abbastanza seri. Eccellente la scelta degli attori.

sagara89  @  21/09/2013 23:32:31
   4 / 10
non era il mio genere..forse e' un capolavoro solo per gli amanti del genere..per me era solo noia

1 risposta al commento
Ultima risposta 12/08/2014 03.09.20
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR oh dae-soo  @  13/09/2013 16:16:26
   8½ / 10
spoiler da intuire ma micidiali

E' una pura formalità sapere chi siamo, sapere cosa siamo, sapere che ci è successo, sapere il nostro ruolo nel mondo.
E' una pura formalità, o almeno dovrebbe esserlo.
Ma si sa, la burocrazia, soprattutto quando trascende un pò i suoi compiti abituali, la burocrazia è lenta, ci mette tanto a farci capire le cose.
E allora quella che doveva essere una pura formalità diviene per Onoff una disperata ricerca di un senso, di un ricordo, una lenta ma inesorabile presa di coscienza.

Non capisco l'astio contro Tornatore...
Questo ha fatto Nuovo Cinema Paradiso, Il Camorrista, La leggenda del pianista sull'oceano, La Sconosciuta, La Migliore Offerta.
E, forse soprattutto, questa perla qua.
Proprio vero che ci piace complicarci le cose e darci la zappa sui piedi. Abbiamo un semidio di regista e ci sputiamo contro. Vabbeh.

1 On
Onoff entra nello stanzino della squinternata centrale di polizia. L'interrogatorio comincia. Finirà soltanto quando Onoff ricorderà che è successo quella notte prima di trovarsi bagnato come un pulcino nel bosco. Chi ha ucciso chi? Sei colpevole Onoff? O vittima degli eventi? O nessuna della due?
L'acqua continua a venir giù anche sotto un tetto, c'è qualcosa che non va, dettagli minimi, sensazioni, frasi ambigue, comportamenti strani.
Che succede Onoff?
Che hai fatto?
E se tutto fosse una trappola, se quel commissario volesse in tutti i modi portarti a una confessione (come nell' infinitamente inferiore Under Suspicion) per avere un colpevole, se loro sapessero già di chi è quel corpo ritrovato inerme sul prato?
Sembra di trovarsi in Misery, il lettore numero uno che tiene bloccato il suo scrittore preferito.
E quella foto?
E quella trappola per topi?

2 Off
Ah, ecco, sì ricordo, grazie commissario.
Ero disperato, sì, sono stato io, riconosco quel corpo.
Ma anche voi quindi?
Ah, o.k.
E quel ragazzo che è entrato adesso, sa niente?
Niente eh, come me.
Allora esco commissario, spero di fare buon viaggio, posso portare con me quelle foto?
Quella di Fauvin che scriveva romanzi in 4 fogli diversi, una parola qua, quella successiva là, quella dopo lì e così via
Rimettere insieme i fogli già.
Rimettere insieme i pezzi.
Come noi,
O la foto di Lei, la posso portare?
O quella di tutte le persone che ho incontrato in vita mia, un semplice click e sono sempre con me.
E la mia commissario, con questo barbone che avevo prima di tagliarlo via ieri, guarda che buffo, un barbone che nascondeva chissà che.
Mi dica buon viaggio commissario.
Mi dica buon viaggio perchè spero tanto che lo sia.
Magari il mio nome lo scriva in quei fogli rimasti bianchi di là.
Mi chiamo Onoff, scrivo romanzi.

cicatesta  @  07/09/2013 09:51:20
   8 / 10
Gran bel film di Tornatore, trama semplice ma assai più complessa di quanto possa sembrare, due protagonisti superbi, gran panza di Depardieu.
Meritevole di visione e riflessione a posteriori.

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Ultima risposta 13/12/2013 23.15.00
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Gruppo COLLABORATORI Harpo  @  26/07/2013 12:15:24
   8 / 10
Un Tornatore davvero insolito. Sperimentale, cupo, dai toni decisamente kafkiani.
Non lo ritengo un capolavoro assoluto perché talvolta ci dà troppo giù con l'autocompiacimento e più di una volta c'è l'impressione che si stia vedendo un puro esercizio stilistico.
Rimane comunque una grande pagina del cinema italiano recente.

pinhead88  @  24/07/2013 18:23:26
   7½ / 10
Oltre che ''Il Sesto Senso'' mi ha ricordato anche ''Barton Fink'', forse per la fotografia o le atmosfere metafisiche Polanskiane.
Ottima prova di Tornatore, peccato per qualche lungaggine di troppo.

MonkeyIsland  @  27/06/2013 18:30:13
   8 / 10
Il miglior film di Tornatore a mio avviso.
Precursore del sesto senso, oltre un'ottima colonna sonora di Morricone ha un Depardieu e un Polanski veramente superbi.

anfidromico  @  01/06/2013 01:06:12
   10 / 10
La prima cosa che si assume venendo al mondo è la prima cosa che si beve dopo la dipartita : il latte, candido e puro come l acqua che tutto lava nel fastidio della sua presenza indispensabile per la vita e per la morte. Ciò che è avvenuto è misterioso per chi vede il film per la prima volta, io ho metabolizzato e compreso inconsciamente ma ho rifiutato il gesto estremo tanto da ricordare il film anni dopo con la morte per mano di ONOF della moglie, ho riscoperto la cruda verità, che ho sempre compreso nel mio cuore, solo dopo quando sono diventato grande o piccolino, non so. Capolavoro, non comprendo perchè su di me faccia questo effetto ma è un miracolo, il tema della storia viene assorbito nelle viscere per non uscire più, mai più.

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Ultima risposta 15/06/2018 20.14.33
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BrundleFly  @  03/04/2013 11:40:48
   8 / 10
Tornatore gira un piccolo capolavoro omaggiando, se vogliamo, il cinema di Polanski che qui domina la scena insieme a un Depardieu in stato di grazia. Ogni inquadratura sembra una fotografia, grazie a scenografie e luci perfette.
Assolutamente consigliato anche a chi, come me, è sempre un po' scettico nei confronti del cinema italiano, ma con Tornatore si va sul sicuro, è uno che sapeva e sa tutt'ora il fatto suo.

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Orikum  @  17/03/2013 10:35:53
   8 / 10
Notevoli interpretazioni da parte di Polanski e Depardieu, Un atmosfera piovosa, e una stanza misteriosa , per un grande film di un certo calibro. Se ce ne fossero di film italiani come questo oggi. Bravo Tornatore.

Invia una mail all'autore del commento luca986  @  07/01/2013 23:55:01
   8 / 10
Un bel film. Colpo di scena finale.

Lory_noir  @  11/12/2012 10:37:58
   7½ / 10
Un buon film, con una regia veramente ben fatta. La mia stima per Tornatore aumenta sempre di più, specialmente quando è a lavoro con due grandi come Depardieu e Polanski. Molto credibile anche Rubini. Il finale mi ha spiazzato, perché mi aspettavo un film di tutt'altro genere ma comunque mi è piaciuto.

Oskarsson88  @  28/11/2012 19:20:34
   8½ / 10
Grandissimo prodotto di Tornatore, che non manca di ambiguità nelle sue possibili interpretazioni. Grande opera sotto tutti i punti di vista, registicamente, stilisticamente, bravissimi gli attori, con un nn che di sperimentale in qualche scena. Tutto da vedere...

7219415  @  28/11/2012 12:19:07
   9 / 10
Regia eccezionale, recitazioni eccezionale, ci sono alcune inquadratura bellissime...ambientato praticamente in una stanza e non annoia per un solo secondo...un capolavoro

topsecret  @  26/11/2012 15:50:31
   7 / 10
Esercizio di stile di Tornatore che mette in scena un incubo sotto forma di interrogatorio nel quale i due protagonisti Depardieu e Polanski si rincorrono, ribattendo colpo su colpo, dando vita a un duello verbale dove tutto è il contrario di tutto.
Buon film che mantiene un certo interesse per tutto il tempo e non permette cali di concentrazione, assicurando allo spettatore una visione senza fronzoli e ricca di pathos interpretativo.
Vale la pena vederlo.

deliver  @  11/11/2012 09:59:18
   10 / 10
Se questo film lo avesse girato un regista americano, adesso sarebbe considerato forse il thriller numero uno di tutti i tempi ! Tornatore anticipa anche Shyamalan e il suo ridicolo e melenso Sesto senso !

Signori, questo è un capolavoro. Punto.

Invia una mail all'autore del commento Andre82  @  07/10/2012 14:45:09
   6½ / 10
E' un film che consiglio di vedere, in quanto il finale è veramente ad effetto, solamente che tende ad essere eccessivamente pesante, soprattutto nella parte centrale, e il fatto di essere girato totalmente in un commissariato non aiuta. Probabilmente se l'avessi visto nell'anno di produzione il giudizio sarebbe più alto.

C.Spaulding  @  21/07/2012 02:24:35
   7½ / 10
Non l'avevo mai visto e ho voluto colmare questa lacuna. L'ho trovato un ottimo film. La storia per i tempi è abbastanza accattivante e cattura lo spettatore fin dalle prime battute anche se nella parte centrale risulta pesante...finale a sorpresa. Ottima l'ambientazione....la stazione di polizia fatiscente è veramente inquietante. Un ottimo film da vedere.

Invia una mail all'autore del commento anthonyf  @  24/06/2012 12:28:40
   9 / 10
Noir metafisico dal respiro europeo semplicemente eccellente, diretto con molta precisione ed accuratezza da Giuseppe Tornatore, che si avvale di una strepitosa recitazione, con interpreti quali Gérard Depardieu nelle vesti dell'ambiguo scrittore Onoff e il celebre regista Roman Polanski nei panni, invece, di un commissario di montagna (probabilmente di una località alpina). Il film si avvale, inoltre, di un grandiosa sceneggiatura dello stesso regista italiano, ricamata finamente attorno ad un'ambientazione di straordinaria suggestione visiva, resa ancor più inquietante e tetra dall'utilizzo di una intensa fotografia di Blasco Giurato e della cupissima colonna sonora di un sempre efficacissimo Ennio Morricone.
Dettagli a parte, il film è di notevole fattura. Lo svolgersi delle vicende, teso ed avvincente, è ambientato quasi interamente in una stanza di un commissariato di polizia, dove un un ambiguo Polanski incalza agilmente un altrettanto misterioso Depardieu, in un duello di bravura magistrale, animato da forti contraddizioni e da numerosi colpi di scena che si svelano soprattutto nel finale. I dialoghi e il modo in cui essi sono recitati sono sublimi (da notare la fortissima espressività degli interpreti, tra i quali anche un giovane Sergio Rubini). Grandissime le composizioni di rumori che sovente accompagnano l'interrogatorio, come lo stridere della macchina da scrivere, la pioggia battente che filtra dal soffitto e cade sul pavimento; le voci meravigliosi di Corrado Pani per Onoff e di Leo Gullotta per il commissario.
Ultima nota di merito al finale con le fotografie sul tavolo, di una inquietudine pazzesca... Depardieu che comincia ad agitarsi, le mani fra i capelli, lo sguardo cinico di Polanski che comincia ad averla vinta... le frenetiche immagini dei flashback che si ripercorrono cupamente nel cervello di Onoff... e l'inquadratura di quella pistola, che finalmente chiarisce chi ha sparato a chi...
Film stupendo, incentrato sul forte contrasto tra bene e male e su quello altrettanto intenso tra vita terrena e vita ultra-terrena.

guidox  @  22/05/2012 23:47:22
   9 / 10
nella sua atmosfera misteriosa e vagamente malinconica, questo film ti trascina al finale in un crescendo di emozioni, che raggiunge il culmine quando ormai chiarito il senso, si ripensa a ciò che è...una pura formalità.
bellissimo, con le ultime immagini quasi oniriche, con un senso di stranezza che ti permea fino al midollo, che esplodono dopo averti percorso sotto pelle per tutta la durata della pellicola.
interpretazioni perfette in un contesto magnifico, sicuramente cinema di alta scuola.
sicuramente da vedere, ultraconsigliato.

Mic Hey  @  29/04/2012 19:29:55
   9½ / 10
Sorprendente..

..che in un film così vecchio e per di più italiano(no pun intended)

si affrontassero già allora temi caratteristici di film moderni quali

TheSixthSense, TheDark,..

claudio54  @  29/04/2012 18:46:31
   8½ / 10
Un piccolo capolavoro. Si stenta a credere che sia lo stesso regista di quel film inguardabile che è Baarìa.

Kejhill  @  17/04/2012 15:07:15
   9½ / 10
Per chi come me adora i film "minimali" modello Saw 1 in cui un'intera storia si deve sviluppare in massimo 2-3 ambienti questo "Una Pura Formalità" è pura manna dal cielo.
Attori in stato di grazia, non solo i principali ma anche tutto il contorno, inoltre un gran Tornatore riesce a mantenere sempre la tensione fino alla fine del film sviando in continuazione lo spettatore.

Il finale è tra i più belli che ho mai visto.

choco  @  17/04/2012 14:46:08
   9½ / 10
Meraviglioso, avvolgente, intelligentissimo, girato e interpretato superbamente.
Rimane appiccicato alla mente e alla pelle per giorni e giorni. Indimenticabile.

Nudols85  @  17/04/2012 10:21:11
   8 / 10
Si vede la mano di Tornatore..un gran bel film..
inizialmente sembra fine a se stesso...con quelle continue battute a memoria presi dai libri del protagonista..
...invece man mano..la trama prende vita fra..le immagini e i flashback regalandoci..un film riflessivo e piacevole!!
Polanski e Depardieu formidabili, Di Pinto( Alfredo Canale del Camorrista sempre di Tornatore ) troppo Bravo!!!..il Finale poi è la ciliegina sulla Torta!

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david briar  @  16/04/2012 17:40:44
   9 / 10
Un film magnifico che nemmeno sembra italiano.

Tornatore regala una regia ottima,muovendosi benissimo nell'ambiente misero in cui si svolge il racconto,usando la sua struttura come un personaggio che crea angoscia,facendo sua la lezione data dal genio di Polanski in "Rosemary's baby" e "L'inquilino del terzo piano".Inoltre,sono notevoli diversi movimenti di macchina,che rendono molto bene lo stato di spaesamento vissuto dal protagonista.Tutto il film mette ansia e tensione soprattutto grazie al lavoro di regia,che da toni inquietanti a tutta la vicenda,lasciando lo spettatore attaccato allo schermo,catturato da un ritmo ben scandito.Talvolta gioca di sottrazione,soprattutto nei dialoghi dell'interrogatorio,dimostrando una capacità notevole ad adattare il registro narrativo alle situazioni,mantenendo comunque una sua personalità.

La sceneggiatura è un lavoro svolto al meglio,con dialoghi memorabili e citazioni da incorniciare.Straordinario il modo in cui si sviluppa il personaggio di Onoff,che inizialmente sembra mediocre e poco interessante,per poi diventare sempre più intrigante man mano che si procede,in modo graduale e imprevedibile.Particolare anche la figura del commissario,costretto ad intraprendere un confronto pieno di contraddizioni con un suo mito.

Il tutto supportato da un Depardieu immenso e da un Polanski anche lui straordinario,che dimostra enormi qualità attoriali oltre a quelle registiche,con cui ha sicuramente influenzato questa pellicola.

E poi si arriva al finale,che spazza via tutto in maniera sorprendente e coraggiosa.Negli ultimi minuti Tornatore gestisce alla grande scene molto complicate e importanti,dandogli un valore aggiunto.
Si viene a creare una strana senzazione,classica di film con finali di questo tipo,solo che stavolta allo stupore e alla soddisfazione si aggiunge la malinconia.
Malinconia ascoltando "Ricordare",toccante canzone cantata dallo stesso Depardieu sui titoli di coda ;malinconia di fronte alle riflessioni sulla vita, sulla morte,sui ricordi e su tante altre cose create dalla quadratura del cerchio nella soluzione finale;malinconia negli occhi di un gigantesco Depardieu e nella strada che ancora ha davanti a sè.

Complesso e sublime..

outsider  @  16/04/2012 11:12:11
   10 / 10
"Una pura formalità" è un capolavoro. Accidenti bacco, mi son detto ieri quando ho potuto seguire questo meraviglioso frutto di Tornatore, merito di queste reti alla portata del digitale gratuito che propongono film di sicuro interesse.
Il fatto che non lo avessi visto l'ho vissuto come una colpa, più vedevo il film, più mi piaceva, più ero avvolto in quell'atmosphera che resterà negli annali del cinema, più capivo di essere colpevole di non averlo visto.
Il film è un'opera del 1993 in realtà, probabilmente l'uscita nelle sale fu nel 1994.
In realtà, se dovessi commentare l'opera, dovrei scrivere tanto, forse troppo, forse in modo troppo enfatico ed entusiasmante perché la sensazione di soddisfazione, pienezza, commozione, ammirazione mi ha intriso ed ancora adesso, mentre rubo istanti al lavoro, sono permeato da tale sensazione. Alla fine stancherei il lettore e dunque soprassiedo. Mi limiterò a qualche considerazione di tipo tecnico.
Gli attori sono eccellenti, a dire il vero a me piace troppo Polanski e dunque sono attratto dalla sua recitazione come una calamita. In ogni caso qui la validità è indiscutibile. L'ambientazione, il ritmo, la musica, le inquadrature, le componenti ( pioggia – disordine – sudiciume e cose improbabili) non solo fanno da sfondo ma costruiscono la scena. Le dinamiche, come la fuga ed il ritrovamento, i flashback, sono guide mirabili per lo spettatore e, in alcuni particolari, avvicinano chi guarda alla mente di Depardieu ( cosa non torna?). Alla fine tutto torna, ma lo spettatore lo capirà con il protagonista, il senziente vivrà, sentirà la commozione mirabilmente infine riassunta in un brano profondo, di incommensurabile bellezza che chiude i titoli di coda : "Ricordare", in cui un Depardieu, vacillante come un bambino in quell'italiano francesizzato dalla cadenza, ci culla in note e parole splendide dal significato strappalacrime. Significato, questo, che toccò il cuore del vecchio sapiente BaFFo, ammirato dalla visione di un'opera di tal bellezza, in una sera di freddo e piovoso Aprile, accompagnato dal fumo del sigaro, con la copertina sulle gambe.
E dunque, oh pargoli, spingervi alla visione per cultura sarà per me un obbligo. Vi indicherò con indice fermo e sapiente la via della visione et cum voce calda e sicura Vi darò il significato della visione, che risiede nel dovere di conoscere un simil lavoro, se si vuol di cinema parlare.
Pollice su da Outsider.

2 risposte al commento
Ultima risposta 20/04/2012 19.45.39
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Invia una mail all'autore del commento Totius  @  01/12/2011 12:24:16
   7 / 10
Bel film noir e surrealistico. Sicuramente un Tornatore atipico. Ci ho visto un pò di Kafka un pò di von Trier. Recitato benissimo trovo però che qualche elemento della sceneggiatura potesse essere meglio approfondito. I flashback, ad esempio potevano fare di più... potevano essere utilizzati per fornire degli elementi che aiutassero meglio lo spettatore a districarsi nella trama fitta e claustrofobica. Plauso per Leo Gullotta che presta ottimamente la voce ad un grande Polanski.

peppe87  @  13/10/2011 23:11:24
   8½ / 10
ATTENZIONE, IL COMMENTO CONTIENE SPOILER
sia il colpevole che la vittima...
intrappolato in un limbo dove alla fine
ognugno puo' trarre un significato diverso.

grande tornatore

1 risposta al commento
Ultima risposta 14/10/2011 09.56.52
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Pierpacco  @  14/05/2011 03:41:33
   9½ / 10
Una sola parola: Meraviglioso.

Zanibo  @  13/05/2011 01:41:16
   9 / 10
Girato secondo me in stato di grazia: attori bravissimi, scenografia efficace e regia sublime. Non allo stesso livello la storia e il messaggio del film, ma non e` di certo un difetto dato che il film raggiunge completamente il suo scopo.

tonnorefanio  @  27/02/2011 10:41:25
   9 / 10
depardieu e polanski entrambi da oscar per un film veramente geniale

Invia una mail all'autore del commento eddiguff  @  20/01/2011 21:03:58
   7½ / 10
Quattro anni prima, Sergio Rubini aveva diretto e interpretato "La stazione". Strano ritrovarlo anche in questo film di Tornatore che, per ambientazione, è praticamente identico. Sembra quasi che Rubini qui sia andato oltre il ruolo di attore, influenzando il regista. Comunque, il voto per me è lo stesso: 7 e mezzo.

flender74  @  01/11/2010 09:36:47
   6½ / 10
visto ieri sera,incuriosito dalla media alta,bella la regia bella la sceneggiatura e bella anche l'idea,ma due marroni.....tornatore grande regista ma questi film a parer mio li deve fare chi li sa fare (nessuno in italia).

1 risposta al commento
Ultima risposta 01/11/2010 10.39.26
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cris_k  @  29/08/2010 13:31:46
   10 / 10
Un film bellissimo. Come tutti hanno notato, c'è molto Kafka in questo film.
Ma non solo. Mentre i libri di Kafka sono una metafora esistenziale, questo film è una storia bellissima, con un intreccio formidabile.
E' un film unico. Fatto divinamente, riuscito al 100%.
Un film assolutamente da vedere.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Freddy Krueger  @  27/07/2010 15:43:38
   8 / 10
Ci sarebbe da scrivere una recensione anziché un commento per quest’opera, per le tante cose da dire… ed una recensione c’è, tra l’altro scritta da Cagliostro, quindi per il commento rimando a quella impeccabile analisi!
Ho da aggiungere solo un paio di cose: stupenda la musica di Morricone, con l’utilizzo dei violini suonati all’impazzata che creano un’atmosfera superlativa, ma è il finale che non riesce a convincermi e mi lascia tuttora perplesso anche dopo aver letto molte opinioni.

“se gli scrittori sapessero in che bocca andrebbero a finire i loro scritti, si taglierebbero la mano!”

“non bisognerebbe mai incontrare i propri miti. Visti da vicino ti accorgi che hanno i foruncoli, rischi di scoprire che le grandi opere che ti hanno fatto sognare tanto le hanno pensate stando seduto sul cesso aspettando una carica di diarrea.”
(clap clap clap)

7HateHeaven  @  21/06/2010 10:22:27
   6½ / 10
Eccessivamente teatrale per essere un film, le vicende si svolgono tutte in una centrale di polizia, e anche se, per il senso finale del film, un luogo da cui non si può scappare è la cosa più adatta, il risultato finale è un eccessiva staticità che in certi momenti porta ad annoiare e far perdere lo spettatore.
Rimane un ottimo film, con un ottima idea di base, ma ripeto è troppo teatrale e da l'impressione di essere è un opera che si vuole piacere da sola, come ha scritto qualcuno in precedenza è un ''esercizio di stile''.

crimal9436  @  16/06/2010 18:41:43
   9 / 10
Signor Wolf  @  05/06/2010 11:38:21
   8½ / 10
Veramente notevole, ambientato solamente in una centrale di polizia di periferia. grande recitazione, personaggi ben sviluppati, colpi di scena che si susseguono continuamente ma senza dare l'idea della "forzatura"

Tango71  @  15/04/2010 04:28:34
   8½ / 10
Gran bel film interpretato alla grande da Polanski e Depardieu. Tornatore dimostra di essare un grande regista riuscendo a creare un'atmosfera cupa e degli ottimi piani sequenza. La storia ti prende parecchio

Invia una mail all'autore del commento Balrog  @  14/04/2010 15:31:28
   9 / 10
Bellissimo film dalla trama kafkiana e per niente scontato.Il dialogo tra il commissario ed onoff e qualcosa di incalzante e magistrale. Inizialmente è un po lento ma piano piano la storia ti prende... fino ad arrivare all'alba...dove tutto si fa chiaro...e finalmente cessa di piovere.

Paolo70  @  31/03/2010 20:28:02
   8½ / 10
Bei dialoghi, il film risulta un pò statico ma è molto significativo e magistralmente interpretato da Polanski e da Depardieu. Vale davvero la pena di vederlo, lo consiglio vivamente.

miciopasticcio  @  14/03/2010 13:38:33
   8 / 10
Uno sparo nella notte. Una lunga sequenza in soggettiva mostra un individuo che fugge in un bosco tra la pioggia, mentre gli archi della colonna sonora rendono l’azione ancora più concitata. Il punto di vista diventa esterno e il fuggitivo incontra, in modo apparentemente casuale, delle guardie. Da questo momento in poi ha luogo un lungo interrogatorio all’interno di una questura situata in un luogo indefinito.
Dal punto di vista formale il film di Tornatore adotta la struttura classica del genere poliziesco con tutte le dicotomie tipiche del genere: il racconto “occulto” consiste nella serie di azioni compiute da Onoff prima di essere fermato, mentre il racconto “ investigante” è il tentativo del commissario di portare alla luce tutto ciò che è occulto. Perché questa struttura funzioni deve esserci una forte contrapposizione tra il colpevole, che durante la trama fa di tutto per sviare l’indagine, e l’investigatore, che ha il compito di eliminare ogni traccia di mistero. Coerentemente con questa impostazione, come tutti i polizieschi classici, la conclusione dell’opera è a lieto fine e coincide con il successo dell’indagine.
Tuttavia “Una pura formalità” è molto più di un semplice poliziesco, in quanto nella struttura narrativa tradizionale viene innestata una tematica di tipo psicanalitico: il tema principale del film è, infatti, la rimozione, la cancellazione inconscia di un evento traumatico troppo doloroso per poter rimanere a livello di coscienza. Onoff ha commesso qualcosa di tragico nel suo recente passato, ma per buona parte del film non è chiaro né cosa sia accaduto né se il protagonista nasconda il ricordo volontariamente oppure lo rimuova inconsciamente.
Il commissario è sin dall’inizio convinto della colpevolezza del fuggiasco e l’indagine si trasforma in una sorta di analisi della psiche di Onoff, alla ricerca di quella breccia, di quel punto debole su cui far forza per farlo capitolare. L'umanità dimostrata alla conclusione della vicenda e l’interesse per i meccanismi della mente umana rivelano un notevole affinità tra il personaggio interpretato da Polanski e il Petrovič di Dostoevskij, mentre Depardieu recita la parte del novello Raskolnikov (forse per questo è stato scelto per il suo personaggio il nome Onoff, che richiama nel suono il russo).
A scandire le varie fasi dell’indagine ci sono alcuni simboli:

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER
Rimane ancora un aspetto da considerare, in quanto con la rivelazione finale si viene a conoscenza della reale natura sia del luogo in cui è ambientata la vicenda sia dello stesso interrogatorio:

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER
Un colpo di scena coi fiocchi che rende il film ancora più originale e lo avvicina, per lo meno dal punto di vista tematico, al bel Jacob’s ladder di Lyne, di qualche anno precedente.
Una pura formalità è un film con una buona sceneggiatura, due ottimi protagonisti (e un Rubini molto giovane a fare la parte del tenero e imbranato segretario) e dei dialoghi magnifici. Alla fine il coraggio e l’originalità dell’opera fanno chiudere gli occhi su qualche piccola incoerenza e su qualche dubbio che rimane irrisolto

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER che forse un montaggio diverso dei flashback avrebbe potuto spiegare, fornendo qualche elemento in più sugli antecedenti della vicenda.

1 risposta al commento
Ultima risposta 14/03/2010 13.50.11
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rob.k  @  06/03/2010 21:35:07
   7½ / 10
Molto bella l'ambientazione cupa e ottime le interpretazioni.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Gilles  @  02/03/2010 00:22:23
   6 / 10
Un grandioso esercizio di stile, forse un saggio di diploma, se non fosse per l'evidente sicurezza registica. Film girato con la sceneggiatura in mano, non sorprende per invenzione nè piace per scorrevolezza. Nè esperimento nè prodotto classico; cerca di essere originale con quel poco che Tornatore riesce a trovare e che comunque non ha giustificazioni, nè estetiche nè drammatiche. Una messa in scena che non lascia storditi dalla sorpresa, ma stupiti dalla sua mediocrità, dallo sperpero di tempo che è stato necessario per girarlo e per fruirlo.

gandyovo  @  29/12/2009 17:09:46
   8½ / 10
beh, davvero un bel film di Tornatore, forse l'unico. da non perdere.

alexp79  @  25/12/2009 00:54:02
   7 / 10
molto ambizioso.....film difficile ma tutto sommato riuscito abbastanza bene

donfabios  @  07/12/2009 10:20:08
   8½ / 10
finalmente tornatore mi risparmia i maroni siciliani con morricone e sottofondo.
(anche se non ha resistito nella scena delle fotografie, tanti volti e musichetta strappalacrime). Sicuramente una spanna sopra al regista di nuovo cinema paradiso e baaaaria (una e per ogni ora).
Il film propone una riflessione metafisica a tratti kafkiana sull'uomo, l'arte e la legge. Un tornatore impegnato quasi alla tarkovskij.
Capolavoro la frase: se dio si fosse limitato a "descrivere" i paesaggi, forse il mondo sarebbe migliore. (dove intendendo per descrivere il verbo, la parola di dio che si fa materia)
delizioso, attori straordinari (anche un giovane rubini).

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR strange_river  @  09/11/2009 19:16:09
   9 / 10
Una perfetta formalità.
Nello stile e nel contenuto.
Dialoghi ineccepibili, finissime interpretazioni, splendida ambientazione.
Difficile trovare un difetto evidente, è tutto molto, molto curato nel minimo dettaglio e laddove non può la regia, ci pensano il carisma e il grande mestiere dei due attori principali (non da meno gli altri).
Decisamente algido, non punta al coinvolgimento emotivo, non accende passioni, colpisce a livello intellettuale e lì si ferma; ciononostante un forte amore di Tornatore verso il suo soggetto si percepisce.
Da rivedere per apprezzarne le sfumature.

Gruppo COLLABORATORI Compagneros  @  22/10/2009 16:11:21
   9 / 10
Mi aspettavo un giallo in stile "La sconosciuta", quello che ho visto invece è tutt'altro. Una piacevolissima sorpresa.
La pellicola è una sorta di dramma metafisico dalla tinte kafkiane.
Ottimo lavoro del bravissimo Tornatore, purtroppo non riscosse successo, ne di critica ne di pubblico.
Visione consigliata a tutti. Grande film.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR elio91  @  01/10/2009 00:15:58
   8½ / 10
Tornatore lo conosco e rispetto grazie a film come La leggenda del pianista sull'oceano,Nuovo cinema paradiso e Malena. Quindo pensavo di sapere cosa aspettarmi da questo film e mi sbagliavo clamorosamente. Non posso non dire che durante la visione a volte o avvertito til desiderio che il film finisse in fretta ma più andava avanti più mi appassionavo alla storia e alla fine non ho potuto fare a meno di lodare Una pura formalità.
è un film coraggioso,molto coraggioso e particolare,sicuramente l'esperimento più ardito del regista che ci consegna su un piatto d'argento dettagli metafisici e un ambientazione fissa,quasi claustrofobica,u commissariato squallido in cui piove dentro. Di Morricone non dico nulla perché gia il nome è sinonimo di garanzia e qui non c'è eccezione,mentre Depardieu dimostra di essere il più grande attore degi anni '90 mettenosi a nudo letteralmente. Altra scelta registica da apprezare è stata quella di scegliere Polanski per il ruolo più ambiguo del film. Una pura formalità sembra a tratti propro un film di Polanski,infatti.
Tornatore costruisce una storia basata su amnesie(?),costruzioni e decostruzioni e ci consegna un finale criptico e un film comunque non semplice ma dalodare per la sua indagine su cosa sia reale e cosa non lo sia e per i profondi dilemmi flosofici cui ci mette di fronte. Una pura formaltà è una bellissima sorpresa che però potrebbe non piacere a molti,ma che tutti dovrebbero considerare come ottimo per il coraggio con cui è stato fatto.

1 risposta al commento
Ultima risposta 14/05/2010 18.07.59
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FurFante9  @  28/09/2009 11:30:57
   6 / 10
Inizio che carica lo spettatore! Finale che ti lascia a bocca aperta o asciutta, dipende dai gusti. Sembra un giallo...sembra! ottime interpretazioni

BlackNight90  @  26/09/2009 03:04:50
   9 / 10
Splendido concentrato di emozioni e tensione, riflessioni esistenziali e rimandi letterari, con una regia eccellente di Tornatore che però in certe sequenze si lascia prendere pretenziosamente la mano come per dimostrare quanto è figo (su tutte l'incipit, le inquadrature dal basso attraverso la macchina da scrivere et similia). Un film dai moltissimi significati, dalle diverse chiavi di lettura che deve essere goduto senza stare a tirarne fuori certe sovrainterpretazioni ridicole (come se ne leggono un po' più sotto), un film che ha lo stesso sapore e lo stesso fascino di un antico libro che rivela, al suo aprirsi, mondi nuovi e realtà illusorie in cui immergersi.
Piccola nota deludente le musiche di Morricone, piuttosto anonime, semplicemente perfetti Polanski (che l'atmosfera del film la conosceva bene da regista) e soprattutto Depardieu.

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Ultima risposta 26/09/2009 14.14.49
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edmond90  @  13/08/2009 11:00:30
   6½ / 10
Non mi ha convinto a pieno questo film.Ambizioso e retorico,pieno di dialoghi fin troppo prolissi,si salva per la grande interpretazione di Polanski e Depardieu.

2 risposte al commento
Ultima risposta 15/07/2012 17.19.17
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR Ciumi  @  10/08/2009 10:36:02
   6½ / 10
Non sono affatto d’accordo con la media altissima di questa pellicola. Tornatore si cimenta a mio modo di vedere in un ambizioso esercizio di costruzione (o ricostruzione) registica, ma ciò che vuol costruire non si capisce cosa sia. Si arrampica - fingendo una disinvoltura d’acrobata, ma mi pare arrancando parecchio - sin sopra una piramide fatta di rottami di metafisica, di virtuosismi, di grattacapi, di ricordi, elementi thriller, traballante e che nel finale crolla del tutto.
Buona atmosfera. Bravi attori. Ma troppa roba approssimativa pressata tutt’assieme, ha rischiato soprattutto di causarmi fastidiose crisi di claustrofobia.

Joey  @  28/07/2009 08:57:19
   9 / 10
E' stata una piacevole sorpresa. Amo questo genere di film molto psicologici ed introspettivi. L'ambientazione è fantastica e le interpretazione molto convincenti. Un film da vedere e rivedere e che sicuramente non lascia indifferenti. Promosso a pieni voti.

Apocalypse_Now  @  29/06/2009 01:31:53
   7½ / 10
Tentativo riuscito purtroppo soltanto a metà di fare un grande film. Gli ingredienti ci sarebbero tutti, ma Tornatore forse esagera troppo ed esce dal seminato più volte. Comunque, complimenti per il coraggio del regista italiano, un film assolutamente non banale

Gruppo COLLABORATORI SENIOR foxycleo  @  31/05/2009 08:52:26
   9 / 10
Un film che mi ha stupita e non poco. Un vero gioiello da vedere e studfiare attentamente.
Due uomini a confronto, una verità che sembra impoissibile da trovare, un commisariato cadente e buio, come il racconto di Onoff.
I personaggi sono caratterizzati in maniera sublime e le scene sono perfettamente accompagnate dalle musiche di Morricone.
Meravigliosa la scena in cui Onoff tenta la fuga e malinconica quella della visione delle fotografie.
Prove di attori straordinarie.

Gruppo REDAZIONE VincentVega1  @  30/05/2009 20:02:18
   6 / 10
Non mi ha convinto proprio per niente. Inizia come un film di Argento, con quella musichetta molto Goblin e poco Morricone e quella carrellata in prima persona priva di mordente ed originalità. Poi va a parare sul thriller psicologico, inizia ad incuriosire ma mai più di tanto, come se il tutto fosse un minestrone riscaldato.
On-off (azz che colpo di genio... meglio del Luis Chyper di "Angel Heart"...) è uno scrittore filosofo che ha conosciuto barboni matematici-filosofi e che si fa interrogativi filosofici sulla natura di D.io, sul disagio della sua vita, sul rapporto con il suo pubblico, sulla concretezza della sua vita. E tutto ciò senza un minimo di approfondimento, troppi argomenti che finiscono per rimanere fatui.

Sembra quasi che Tornatore voglia convincerci di aver fatto un bel film.

La regia è acerba, troppi virtuosismi inutili o mal strutturati: il già citato inizio, i troppi movimenti di macchina che sanno tanto di autocompiacimento (vedi l'iter registico per arrivare ad inquadrare il telefono - senza senso) o le solite due tre immagini del recente passato di Depardieu riproposteci di continuo (il requiem del morto). Ma questa alla fine non è una colpa, vedi Sorrentino.


Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER

Valide le interpretazioni di tutti gli attori con un Depardieu in stato di grazia e un ritmo sostenuto per tutta la sua durata.
Per me rimane un film abbastanza banale ma con qualche spunto interessante, nulla di più (molto meglio "Il sesto senso" dello Sciamano, decisamente più intimistico).

4 risposte al commento
Ultima risposta 10/08/2009 10.50.01
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento matteo200486  @  29/05/2009 23:13:55
   10 / 10
"Dimenticatemi spesso"

Se mi fossi autoripreso con una telecamera il mio sguardo risultava identico a quello del giovane poliziotto (Sergio Rubini), mentre ascolta incantato le parole del maestro Onoff. Un film estraninate e di una bellezza veramente rara. Coinvolgente e a tratti magico come speciale è il protagonista Onoff, personaggio veramente straordinario. Il riferimento a Dante e al suo purgatorio è assai chiaro e ciò rende ancora più affascinante la pellicola se letta in tale chiave. Un opera grandissima, musiche del maestro Morricone, soggetto, sceneggiatura e regia di un Tornatore in stato di grazia che probabilmente tocca le sue vette di creatività. Roman Polanski e Gérard Depardieu che danno sfoggio di una grande interpretazione.
Se qualcuno si attende qualcosa di convenzionale rimarrà molto sorpreso.
Un film veramente magnifico che scava dentro per restarci.

Nota storica: nel 1994 fu presentato in concorso al festival di Cannes. Non vinse. La palma d'oro se l'aggiudicò un certo Pulp Fiction.

4 risposte al commento
Ultima risposta 31/05/2009 22.02.18
Visualizza / Rispondi al commento
Invia una mail all'autore del commento Ødiø Pµrø  @  26/05/2009 21:28:46
   10 / 10
Sono letteralmente folgorato.
Me l'avesse pronosticato qualcuno gl'avrei riso in faccia. E mai mi sarei scusato con lui come in questo caso.

Senza troppi giri di parole, questo è il film più bello che abbia mai visto. E senza alcun dubbio rimarrà tra i migliori anche una volta che avrò considerevolmente ampliato la mia conoscenza in ambito filmico.

È incatenante dal primo all'ultimo fotogramma, è appassionante, è elegante, è sopraffino.
Tutto è grandioso. Riprese, sceneggiatura, interpretazioni, tutto. Tutto è dannatamente per-fet-to.

Ma al diavolo le stramaledette sottigliezze. Una Pura Formalità è UN DIECI SECCO.

21 risposte al commento
Ultima risposta 28/05/2009 13.49.46
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the saint  @  21/04/2009 14:50:42
   4½ / 10
Guardarlo è stata una pura formalità....Già dopo i primi cinque minuti l'istinto era quello di rinchiudermi in bagno!
Lo citerei per plagio nella fase dell'interrogatorio nei confronti del vero capolavoro '' rambo'' .
Commenterei con la ormai celebre frase '' è una cacata pazzesca''...
Per concludere mi chiedo se tale Tano Cimarosa sia stato reclutato durante la festa dell'unità a bologna....
CON QUESTI FILM IL CINEMA VA A ROTOLI!!!!

6 risposte al commento
Ultima risposta 20/08/2014 21.37.59
Visualizza / Rispondi al commento
USELESS  @  19/04/2009 11:38:37
   9 / 10
3/4 di Kafka + 1/4 di Dostoevskij = UNA PURA FORMALITA'

everyray  @  07/01/2009 23:24:09
   8 / 10
Un film non immediato,ma dai segni allegorici che celano significati nascosti e da una regia di gran classe,capace di tediare lo spettatore quasi fino all'esasperazione,ma tiene lo spettatore incollato fino alla fine!
Il tutto è gitaro quasi interamente all'interno di un commissariato fatiscente,ma la maestria con cui viene mostrata la storia grazie anche a inquadrature e riprese di primordine,rendono il film un piccolo capolavoro italiano....!!!

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