JoJo 4 / 10 18/09/2005 12:06:59 » Rispondi Il gusto autoreferenziale di questa (presunta) pellicola ilare è lapalissiano, vien pomposamente ostentato da Wes Anderson, cineasta houstoniano che si sollazza nel tentativo di scimmiottare l'umorismo europeo. Il tentativo, nel destreggiarsi dell'intreccio tra metanarrativa e surrealismo, si risolve nondimeno in un fallimento se non altro parziale: la rappresentazione delle imprese di codesto Steve Zissou, mediocre documentarista nonché millantato uomo di scienza che rifugge i dettami dell'epistemologia moderna altresì adottando metodi che sarebbero difficilmente giustificabili dai migliori giuslavoristi, si fonda sulla ricerca in una deflagrazione prorompente di colori d'una risata financo intellettuale e sofisticata, ma malauguratamente la meta non viene conquistata, col risultato che un'ovattata aura d'insoddisfazione aleggia su d'uno spettatore perennemente in attesa di poter liberare un fragoroso moto d'ilarità, scaturito da quel coacervo di bizzarrie che invece nella sua ineffabile incompiutezza risulta fine a sé stesso. L'ostinazione adamantina del protagonista (un Bill Murray ch'ondeggia tra il suo esser in parte ed una sua presenza quasi inappropriata che par dare ragione ai teorici della fisiognomica lombrosiana: i tratti somatici dell'attore vagamente depresso si riflettono su d'un personaggio che forse quella vena malinconica non doveva averla), che permette a questi d'affrontare una sfilza di situazioni che forniscono il casus belli a litigi puntuali come la messa ebdomadaria e che fioriscono in una sorta di geremiade, è il fulcro della narrazione, il motore (neanche troppo) immobile attorno al quale ogni cosa rota, come se fossero gl'avvenimenti a frantumarsi contro l'eccentrico documentarista, quasi lo spettatore stesse osservando la parallasse d'una stella. L'esplosione dei vividissimi colori, il forte tinteggiar che starebbe a sottolineare nei propositi del regista l'irrealità dell'intera narrazione, eziandio rovinato da una sceneggiatura che a tratti si dimostra essere allettante quanto una disamina del Deuteronomio, è invero alquanto azzeccato, ma cotal dettagli son tendenzialmente apprezzati da un pubblico che qualche difficoltà potrebbe avere a non ritener sovente ingenua la comicità sin troppo ostentata in questa pellicola che in un impeto di (indubbiamente coraggiosa) arroganza par voler sfidare certi canoni quasi fossilizzati nella gnoseologia cinematografica classica (in particolare americana). Nonostante tutto, Le avventure acquatiche di Steve Zissou è un'opera men che mediocre.
Lot 18/09/2005 13:02:57 » Rispondi Insomma fa discretamente schifo. Ma quante ne sa sto ragazzo...
JoJo 18/09/2005 14:46:19 » Rispondi Hihihihi... più o meno... comunque ho visto di peggio.
martina74 18/09/2005 15:09:01 » Rispondi A me piacque. Sul fatto che questo ragazzo ne sappia... beh... diciamo che il 50% sono sue e il restante no. eheh...
alba001 08/11/2005 20:53:55 » Rispondi mettere sempre, per ogni frase, deli aggettivi così forbiti è come non metterli.Fare una critica per farla sembrare una critica di mereghetti in stato di grazia è come non farla