Delfina 7 / 10 25/02/2008 19:22:57 » Rispondi Che dire? Come molti forse già sapranno, incalzante per tutto il primo tempo e metà del secondo.... poi, un brusco stravolgimento narrativo, che lascia molti delusi e di stucco nella sala. Se fino a quel momento meritava un voto alto per suspense, fotografia e regia, la media finale non può tener conto di una trama che appare quasi prendere in giro lo spettatore...
Jellybelly 25/02/2008 19:29:04 » Rispondi Mi accorgo che in molti non hanno colto il senso del finale, in pieno stile Cohen; a questo proposito, ti rimetto in spoiler quanto ho già scritto ad un'altra utente.
Nono, non è un neo, è la firma dei coen! Vedi, il nichilismo assoluto dei Coen si manifesta anche e soprattutto nella totale indifferenza con cui trattano i loro (anti)eroi, negando loro anche la ribalta di una morte onorevole: come in "Fargo" l'omicidio della moglie ostaggio non viene mai mostrato ma solo menzionato, in "No country for old man" la fuga verso il vicolo cieco di Llewylen viene caricata di aspettative e compartecipazione emotiva per poi risolversi in un adisonorevole morte a tradimento fuori campo per mezzo di un branco di messicani ubriachi ed una sgualdrinella: non gli è concessa nemmeno la morte per mano del killer Chigurt. Stessa sorte tocca alla moglie, liquidata senza neanche un'immagine a commento, ed alla sua anziana madre, di cui ci troviamo a commemorare la morte presumibilmente a causa del cancro dopo aver sorriso dei suoi modi ruspanti. Tutt'altro destino è invece riservato a Chigurt, il malvagio, il killer psicopatico, il quale, pur vittima di un incidente assurdo nonostante le infinite precauzioni nell'impegnare l'incrocio, andrà via sulle proprie gambe totalmente indisturbato, rimanendo l'unico impunito dell'intera vicenda assieme all'anziano sceriffo. Tutto voluto, tutto completo, altro che limiti di tempo o budget: i Coen non lasciano mai niente al caso, e la loro visione della vita traspare energica da ogni pellicola.
Enzo001 26/02/2008 15:27:23 » Rispondi Esattamente...il finale è fantastico!
nextam 25/02/2008 20:03:06 » Rispondi scusa allora non ho capito niente:
... eppure non posso accettare che mi facciano fuori in quel modo quello che sembrava, per 3/4 di film, il protagonista!! Francamente, è un puro esercizio di crudeltà con lo spettatore, fine a se stesso, in fondo.
ma certo che lo è; è puro sadismo non convenzionale, ma non per questo inutile: non tutti i film devono necessariamente avere l'happy end nel senso classico del termine. Rimedia "Il grande silenzio" di Corbucci per un'ulteriore, tremenda rivisitazione del tema del pessimismo.
Francamente, è proprio sulla sua utilità che ho dei dubbi: non si tratta di happy end a tutti i costi, ma di rispettare la "convenzione narrativa", la "fiducia implicita" del lettore-spettatore... Non in tutti i loro film i Cohen hanno seguito questo sadismo, perchè, in un certo senso, era già esibito, esplicito fin dall'inizio. Comunque, non è un giudizio da fan il mio, bensì da semplice spettatrice "ingenua" :).
Nessun manuale di sceneggiatura, né saggio di storia del cinema ha mai parlato di "convenzione narrativa" a cui attenersi rigidamente per non violare regole imprescindibili. Lasciamo perdere la questione fan ed estimatori: qua si tratta solo di riconoscere come due autori riescano a sovvertire regole narrative, appunto, non scritte, per evidenziare - e quindi non certo per puro vezzo stilistico - l'inafferrabile variabilità del destino, che esula dal semplice libero arbitrio e dalla seppur ferrea volontà individuale. Come scriveva anche Jellybelly prima di me, Llewelyn concentra i suoi sforzi nella fuga dall'infallibile killer che gli sta dando la caccia. Ma muore per mano di ignoti criminali messicani. La regia dei Cohen qui è straordinaria e geniale: la morte del protagonista avviene fuori campo, lontano dalle nostre aspettative. Ma anche lontano dalle aspettative dello stesso protagonista. Il killer Anton, che ha portato a termine la sua missione dando l'impressione di essere assolutamente invincibile, viene quasi annientato da un casuale quanto banalissimo incidente stradale nonostante la sua prudente guida. E in ogni caso, al di là delle ferite, la sua sopravvivenza ci suggerisce la persistenza del male, che non si può sconfiggere del tutto.
Delfina 27/02/2008 17:48:04 » Rispondi Beh, comunque il messaggio finale non mi convince.... perchè mi sembra un esercizio stilistico, soprattutto.
Poi, mi sembra incredibile che il killer si allontani indisturbato in una piccolissima cittadina americana come quella... francamente inverosimile.
Lot 28/02/2008 09:22:52 » Rispondi convenzione narrativa? verosimiglianza? Ma la nouvelle vague non vi ha insegnato niente?
andreapau 27/02/2008 13:49:24 » Rispondi è proprio vero che i voti li dai con il c.u.l.o. capolavoro 9e1/2 a sogni e delitti critica e 7 ai cohen. rinnovo i miei complimenti
Delfina 27/02/2008 17:51:49 » Rispondi Andreapau, di nuovo qua??!! Pare proprio che non puoi fare a meno dei miei commenti... o forse ti piacciono tanto perché, come dici, sono proprio scritti con le t.e.r.g.a?! :)D :)D.
gerardo 27/02/2008 20:11:33 » Rispondi C'hai un cu.lo che scrive...
andreapau 28/02/2008 09:30:37 » Rispondi le tue s.t.r.o.n.z.a.t.e meritano attenzione,sono notevoli. diciamo che è piacevole vedere come vieni sistematicamente massacrata ad ogni film.ed è ancora piu' piacevole constatare la tua schizofrenia. hai dato nove e mezza a una me.r.d.a,adirandoti con chi ti fa notare una trama fallace e ora ti scopro a contare i peli nel c.u.l.o a questo film?? fatti curare delfina
Delfina 28/02/2008 23:23:52 » Rispondi Poveretto, ti dai un gran da fare con gli insulti, perchè di meglio non sai fare; perchè non ti spari un'iniezione di intelligenza? Sparisci và, che hai rotto.
andreapau 29/02/2008 12:22:38 » Rispondi voglio dire,lo hai letto lo spoliler di spiegazioni che ti ha lasciato l'utente?molto chiaro,mi sembra. ti spiega alla perfezione che non è un esercizio stilistico sterile,e ti obbietta l'obbligo di seguire regole stilistiche definite e altre ******* sulla empatia regista-spettatore in perfetto stile manualino del delfina-pensiero(altrui) e tu come te ne esci? "il finale non mi convince perchè mi sembra fine a se stesso" i casi sono due. o non leggi o sei deficiente. sei ingrado di ribattere o devi continuare a nasconderti dietro i miei insulti?
andreapau 29/02/2008 12:15:50 » Rispondi insultare una mentecatta come te non comporta un gran daffare,perchè metà dell'opera la compi da sola ogni volta che scrivi. sei di una presunzione senza fine,aggravata da capacità intellettive molto ridotte. non hai capito una mazza del film,ti ostini a definire il finale un "esercizio stilistico" e nonostante ti spieghino che quello che tu definisci "esercizio stilistico" è la firma del regista,perseveri nelle tue penose c.a.z.z.a.t.e. ma perchè non taci e ti spari una iniezione letale?fai una figura decisamente migliore.è inutile che continui a menarla che non so fare di meglio...ti ho ampiamente motivato la tua stupidità e non ti sai nemmeno difendere.
Jellybelly 29/02/2008 12:59:16 » Rispondi Sì, però, Andrea, posto che nel merito proprio non me la sento di darti torto, cerca di temperare la tua veemenza limitandoti alle argomentazioni, che non ti mancano e che 9 su 10 sono più che sufficienti di per sè a sostenere il tuo pensiero, senza bisogno di attacchi ad personam.
andreapau 29/02/2008 13:58:13 » Rispondi è vecchia ruggine jelly....il personaggino in questione sale su un piedistallo priva dei titoli necessari e si permetti di dare dell'ignorante al prossimo con relativa facilità. la mia non è una difesa del film(anche perchè il personaggino non è in grado nemmeno di scalfirlo con le sue stupide obiezioni e voi,il film, lo avete comunque ampiamente difeso),ma una constatazione di stupidità.constatazione ad personam.una che non capisce un concetto elementare dopo fior fiore di spiegazioni e ribatte con petulanza la sua inutile tesi e anzi la rilancia con tanto di citazioni da manualetto,deve essere spernacchiata senza pietà