kowalsky 4½ / 10 09/06/2008 19:44:15 » Rispondi Davanti all'exploit (e alla vitalità) di Cidade de Deus (sempre meglio il titolo portoghese) ogni critica di autocompiacimento ed effettismo passava in secondo piano: alcuni critici si sono soffermati su aspetti che non erano affatto gli stessi che ho assecondato io... personalmente però ho trovato questo film totalmente indifendibile, inutilmente moralista, compiaciuto, demagogico e irritante... spocchioso e indegno esempio di film benpensante mascherato da film di denuncia, a cominciare dalla voce fuori campo che ci costringe a sopportare frasi tipo "chi aiuta i trafficanti di droga dovrebbe finire in galera": illuminante, grazie, ma io ci avrei messo volentieri il regista... probabilmente è ben girato, e offre un'aspetto inedito delle favelas (gli studenti borghesi pseudo-marxisti fanno tanto Godard anni sessanta?) ma io ci rinuncio: non sono riuscito a empatizzare un solo minuto con Nascimento e compagni, tantomento per dialoghi tipo "sono riuscito a trovare un posto da trafficante per lui" (alla faccia...) e quindi mi domando se sono drogato io oppure l'Orso d'Oro al festival di Berlino è andato al film sbagliato... Non parliamo del sensazionalismo tronfio con cui si apre il film e in quanto al finale non ne so nulla visto che ho preferito uscire dalla sala prima di addormentarmi, o irritarmi più del dovuto Spiacente di rovinare una media tanto alta, ma non ce la faccio proprio a resistere
polsiak 25/11/2008 23:20:55 » Rispondi Il solito Kowalsky: egocentrico, bastiancontrario, poco credibile, chiusissimo di vedute, sordo al pensiero altrui. Purtroppo non tutti aprezzano il cinema in tutte le sue forme.
RudyGonzo 15/06/2008 22:35:40 » Rispondi Poche volte come questa sono stato così d'accordo con te, non solo nel parere sul film ma anche nell'inevitabile paragone col bellissimo Cidade de Deus. E pensa che io sono pure rimasto fino alla fine! Per quanto riguarda il finale che ti sei perso, niente di meno inutile del resto del film, con l'unico rammarico che la storia sembra proprio voler incominciare a decollare poco prim dei titoli di coda.
Dan of the KOB 09/06/2008 23:33:25 » Rispondi Quando intendi moralismo cosa vuoi dire Kowa? Il film è raccontato in prima persona da un membro del BOPE e vengono evidenziate alcune idee ed una mentalità tipica di questi personaggi "estremi" che fanno parte di questo gruppo, ma il film in un certo qual senso lascia libero lo spettatore di esprimere la propria opinione! Il film non ci dice "questo è giusto" o "questo è sbagliato"! Ci mostra come vivono e come pensano i membri di qesto reparto speciale, ma il moralismo dove sta? Mi spiace vederti massacrare così un film che ho apprezzato, anche perchè seguo sempre con molto interesse i tuoi commenti!
kowalsky 10/06/2008 11:51:38 » Rispondi Scusatemi, ma proprio non sono riuscito a digerirlo... mi ha profondamente annoiato, non mi ha coinvolto, ho trovato antipatica la pretesa di voler insegnare cos'è il bene e il male, anche se queste cose albergano ovunque... tra l'altro ho rinunciato a vederlo fino alla fine immaginando già che evoluzione avrebbe avuto. Non c'è paragone con Gomorra, che è in fondo un film di denuncia sociale ma mille volte più convincente e sobrio
hartigan85 10/06/2008 18:55:20 » Rispondi a mio parere non c'è alcuna pretesa, ne moralismo.Oggi una tendenza/moda nelle opere letterarie o cinematografiche è il gioco dei punti di vista. Io fumo e guardo consumarsi la mia sigaretta...Ma per la mia sigaretta, il mio fumare è visto come un incendio provocato che io le provoco. esempio di tale corrente: the others, anche se forse non ha le stesse pretese di questo film.
hartigan85 10/06/2008 18:57:10 » Rispondi (scusate ma ho fatto un casino con la frase della sigaretta, cmq si è capito dai)
Tempesta 10/06/2008 23:10:02 » Rispondi Sicuro che non era una canna?
hartigan85 11/06/2008 01:01:18 » Rispondi SI, il fatto è che qui prevale 1 punto di vista, ma nn c'è moralismo. c'è un modo di vedere le cose, che è stato riportato x guardare cosa c'è dall'altra parte di uno scontro. Quali idee, quali (auto)-giustificazioni, quali altri fattori psicologici e sociali determinano una certa posizione che viene presa nel conflitto.
Satyr 11/06/2008 01:13:00 » Rispondi Ti giuro che non riesco a starti dietro.Senza offesa eh :)
hartigan85 12/06/2008 13:25:59 » Rispondi voglio dire che dovete acquistare il libro tutto a posto e niente in ordine. e se qualcuno scrive delle c.... nn vuol dire che bisogna andargli dietro solo perchè è uno pseudo critico. Probabilmente se avesse scritto che "l'umus è l'innata percezione demagogica di un astrattismo imperante", tu avresti risposto: "MINKIA!!! in effetti è un punto di vista plausibile"...mentre invece sono 2 o 3 parolone buttate li così senza senso.
Skorpio 03/07/2008 10:44:58 » Rispondi E' curioso. Finché è Michael Moore a voler insegnare dove stanno bene o male, finché è Moretti a fare la predica son solo spunti critici.
Quando la parola viene data a chi di fatto propugna valori di destra, a chi mette senza mezzi termini prima l'uso della forza e dopo i diritti dei delinquenti, ecco che diventa noioso, benpensante, spocchioso.
Quanto dura sia la vita dei poverissimi abitanti delle favelas lo sappiamo già tutti, quanto disperate le loro condizioni idem. Quanto ciò porti al narcotraffico e come si sviluppi anche. Non sapevo però di come i giovani benestanti dei quartieri ricchi riempiendosi la bocca di alti valori civili finanziassero di fatto il traffico consumando droga, o che le ONG finissero col diventare contigue ai trafficanti stessi per poter operare. E mi fa molto piacere che qualcun osi decida a sbugiardare queste ipocrisie così comuni anche in Europa e negli USA, celebrate da altro cinema e cultura come segni di "profonda consapevolezza" e "coscienza sociale" per tanto tempo. Ancora, non sapevo che quando il Papa visita Rio si mandano squadroni di polizia a ripulire intere zone ad alto rischio, e trovo molto coraggioso che il regista ce lo racconti in modo così netto.
In quest'epoca far parlare un poliziotto duro è più di denuncia che far parlare un prigioniero di Guantanamo. Ci credo che tu non abbia resistito, sei ancora incazzato nero per l'accoglienza che hai trovato a Punto Zero.
A proposito, non so nella versione italiana, non l’ho vista, ma in quella originale Nascimento non dice che "chi aiuta i trafficanti di droga dovrebbe finire in galera", dice che per lui non fa differenza coi trafficanti stessi, nel senso del tipo di retaliation che personalmente applica: li uccide.
paul 09/06/2008 19:45:17 » Rispondi sei un birichino
Potrebbe andare molto meglio, ma non demordo... questione di money soprattutto ciao mitico
Tempesta 10/06/2008 11:07:38 » Rispondi Hai dimezzato la mia voglia di vedere il Film....................Diciamo che la tua opinione positiva o negativa è sempre interessante.Cmq ti saprò dire al più presto.