V PER VENDETTA regia di James McTeigue

jollo  25/10/2008 21:30:20 » Rispondi
cavolo madmax....non ci siamo.
obbiettivamente il tuo raggionamento si posa su basi sbagliate.
ecco come la pensi tu:
chi si ribella con la violenza è un terrorista;
V si ribella con la violenza;
V è un terrorista.
La conclusione a cui sei giunto ti sembra incontestabile?a me sembra incontestabilmente sbagliata.ci si può ribbellare con la violenza per svariate ragioni,ad esempio perchè si è costretti dalla situazione(legittima difesa) perchè si è sadici,perchè si vuole punire gli infedeli (fanatismo e terrorismo religioso molto in voga nei nostri tempi) o perchè(arriviamo al dunque) le libertà, i diritti e gli ideali per secoli e secoli inseguiti dagli uomini con lotte sanguinose o con azioni pacifiche sono tuttora oppressi da un governo totalitario e violento.Vuoi la rivolta pacifica?cavolo,ma non hai visto nel film che fine avevano fatto gli inermi pacifisti?Dici che V era pauroso? Ca**o ma non hai visto quante vittime innocenti si è lasciate dietro quel governo con quel dittatore?ed è possibile che non riesci a trovare l'affinità e la terribile somiglianza di quanto raccontato nel film con quanto ci ha insegnato la storia!
Tu generalizzi troppo Max...non pensi che probabilmente nei campi di sterminio furono massacrati molti,moltissimi Gandhi? tu credi che se un giovanotto si fosse opposto ad una marcia di militari Nazionalsocialisti osannati dal popolo,costui avrebbe avuto la stessa sorte di quello a Tian'anmen?...no,sicuramente no,ma perchè gli ideali,i concetti ed i valori non sono universali e sono soggetti anche essi al dove ed al quando.
Non sto dicendo,come avrei capito,che tutte le rivoluzioni,tutte le guerre o tutte le ribellioni siano giuste,ma sto cercando di farti capire che in determinati momenti della storia gli ideali di pace e carità sarebbero stati inevitabilmente schiacciati o comunque inefficaci.
un ultima riflessione: il modo in cui V risveglia le coscienze,alla luce di quanto fino ad ora detto,non è "estremamente pacifico", a differenza di come la storia ci ha insegnato a liberarci dall'oppressione?lui abbatte un simbolo,lo fa esplodere,e l'esplosione tu la vedi come atto eversivo,come quello dei terroristi.ma nota bene che le cose non sono a priori buone o cattive,giuste o sbagliate.in questo caso l'esplosione è luce,luce che illumina le menti annebbiate degli uomini,quindi ben venga l'abbattimento del parlamento,simbolo di un umanità soggiogata.e poi,cavolo,V è per nostra sfortuna solo fantasia,perchè le occasioni in cui l'umanità avrebbe avuto bisogno di questo personaggio immaginario ci sono state e ci sono tuttora,e proprio perchè V è un personaggio di fantasia ci sono state stragi e sopprusi,ed a me ,innanzia alla cruda ed innegabile realtà la violenza della finzione appare irrisoria.
cià

wega  26/10/2008 19:37:30 » Rispondi
Be', quell' immagine del ragazzo davanti al carroarmato è forse la scena più emozionante che abbia mai visto. E poi ce ce n' era un' altra, direttamente da madre Natura, un cerbiatto ferito morente, difeso dagli attacchi di un coccodrillo mi sembra da parte di un leone, insomma un predatore che si prende cura di quella che è per lui la preda. Da pelle d' oca.

Ødiø Pµrø  31/07/2008 20:46:02 » Rispondi
La differenza che c'è, per me, è il tipo di ideale, nel senso come viene concepito. Quello del secondo, per come la penso io, è oggettivamente sballato ma non per il fine quanto per i metodi, uno dei quali [che per quanto mi riguarda è la base secondo cui non c'azzecca parlare di terrorismo per V e similari] il coinvolgimento indiscriminato di civili innocenti. C'è violenza e violenza. E non penso di dirlo solo perché sono un occidentale.
Dimmi se i tuoi esempi sarebbero valsi a qualcosa in un frangente simile. 'scuotere le menti' non basta, ho fortissimi dubbi che una rivoluzione francese sarebbe mai avvenuta per far crollare il regime di monarchia assoluta se i dissidenti si fossero messi a sventolare delle bandiere bianche per strada dicendo 'Scusate, ma una repubblica no? Chiediamo pacificamente, eh, se non siete d'accordo amici come prima..'. Comunque credo sia più che normale che non tutti la pensiamo alla stessa maniera.

Ps:
Per cortesia, non ricominciamo. Sono un po' stufo di questa storia: io non riprendo nessuno scrive in modo diverso dal mio. Uso solo termini che servono a rendere meno incerto possibile il significato di ciò che voglio dire, esattamente come fai tu. Che a volte ne usi alcuni meno consueti di altri 1. non posso vederla come una colpa 2. gradirei non fosse usato come pretesto per appiopparmi atteggiamenti e intenzioni che non mi appartengono. Grazie.