Enzo001 8½ / 10 11/03/2009 17:24:07 » Rispondi E' un film bellissimo, c'è poco da dire. Darabont, accantonate le inclinazioni buoniste dei suoi precedenti lavori, tira fuori dal cilindro uno sconvolgente horror psicologico, giocando con i cliché del genere e plasmandoli in un qualcosa di assolutamente nuovo e originale. Interessantissimo il ritratto sociologico che ne vien fuori, con tutti i riferimenti alla filosofia moderna, a Locke e ad Hobbes, il teorico dell'assolutismo. Meraviglioso il finale, critica al sistema democratico ma anche alle estreme conseguenze a cui può portare una dittatura, sulla cui interpretazione non mi dilungo comunque eccessivamente (se no che ci sta a fare Baldacci?). Senza timor di smentita, ad oggi il miglior film di Darabont.
inferiore 11/03/2009 17:43:51 » Rispondi Non è il miglior film di darabont. Preferisco ''Le ali della libertà''. Cmq The Mist spacca di brutto!
Max78 11/03/2009 18:02:35 » Rispondi D'accordo con Inferiore, meglio le ali della libertà anche se The mist è moolto carino.
Zero00 01/05/2009 10:22:50 » Rispondi Concordo anche io, rivedendoli entrambi Le Ali della Libertà convince molto di più per tutta la durata del film (tranne il finale, per me). Invece The Mist convince proprio con il finale...
stefano76 26/03/2009 13:34:39 » Rispondi Mi piacerebbe sapere cosa ci hai trovato di originale in questo film.
Enzo001 26/03/2009 20:50:50 » Rispondi Be', io parto dal presupposto che l'horror è, in effetti, un continuo rimescolare le carte. Ora, a mio parere ci sono diversi modi per farlo, e penso che Darabont qui sia stato molto bravo nell'appoggiarsi completamente - ma solo in apparenza - a questi cliché per poi tirar fuori quel finale così spettacolare e un approfondimento delle tematiche sociologiche direi ottimo. In questo senso ho definito il film originale.
ferro84 14/03/2009 11:45:22 » Rispondi Mah io non capisco come si faccia a prescindere da tutti i clichè del genere cui Darabont ricorre in maniera eccessiva e come sia possibile non notare le carenze di budget con scene al limite del ridicolo per quanto mal fatte.
Qui non stiamo parlando di B-movie inoltre è vero che la parte sociologica è fatta molto bene e che il finale è veramente coraggioso, resta il fatto che esaltandolo eccessivamente si rischia di fare mero contenutismo
ferro84 14/03/2009 11:46:39 » Rispondi Parlo della scena del garage che oltre ad avere gli effetti speciali di un film anni 80 (il che sarebbe giustificabile dal budget) è anche girata in modo pessimo senza contare le interpretazioni dei due protagonisti
Enzo001 14/03/2009 14:17:27 » Rispondi Io ho trovato gli attori sufficienti, tranne per la harden: veramente strepitosa. La regia di Darabont mi è sembrata pulita e funzionale; ed è pur vero che gli effetti speciali fan ******, ma credo che questa carenza sia bilanciata perfettamente da una certa profondità nei contenuti. Penso che la mancanza di budget sia una una valida giustificazione: il film risce comunque a mantener vivo l'interesse. A parte che un'analisi sociologica così accurata e stimolante non la vedevo da anni. Non è questione di mero contenutismo, è un dar maggior peso a certi fattori: il fatto che alcune scene dal punto di vista tecnico o comunque degli effetti speciali non siano granché, non inficia affatto sul raggiungimento del target che il film si prefissava. La sceneggiatura fra l'altro è ottima, analisi sociologica a parte, dosata perfettamente.
anthony 11/03/2009 17:28:20 » Rispondi Ecco! qui siamo proprio d'accordo invece... film incompreso dai più, purtroppo!
Enzo001 11/03/2009 17:35:59 » Rispondi Ma se fino a due minuti fa m'hai detto che non mi sta bene niente...
anthony 11/03/2009 17:37:21 » Rispondi L'eccezion che conferma la regola..la chiamano da queste parti