Ciaby 10 / 10 07/06/2009 11:01:52 » Rispondi Vimercate, cinema Le Torri Bianche. 6 giugno 2009, ore 22.40
La mia preoccupazione più grande era che io, ragazzino di diciassette anni appena compiuti, non potesse entrare per un divieto ai 18 per quello che è il film occidentale che più ho atteso. (il 2009 è un anno bellissimo per il cinema, pensate che tutti i grandi registi stanno tornando: Kim Ki-Duk, Takeshi Kitano, Park Chan-Wook, Michel Haneke, Lars Von Trier...) E invece...nessuna domanda, prendo il biglietto con una facilità sconcertante ed entro nella claustrofobica, ma spaziosa sala cinematografica.
IL PUBBLICO: Il pubblico migliore che mi sia mai capitato. Quello strnzo del mio amico Vik, che ha osato vedere antichrist prima di me, mi ha detto che il pubblico è intrattabile durante questo film. E invece non lo è stato per me: un pubblico che rimase in silenzio dalla prima all'ultima inquadratura e in silenzio uscì dalla sala, sconcertato e inquietato. Le uniche paroli arrivavano con il taglio del clitoride, tutti a gridare "OH MIO DIO! ARRRRGH!"... insomma un pubblico meraviglioso, senza neanche i bip dei cellulari, una cosa meravigliosa...
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Comincia il film e vengo trascinato da sei, splendidi minuti di slow motion in bianco e nero, destinati ad entrare nella storia del cinema: un amplesso così dolce e violento allo stesso momento, sulle note di una "Lascia Ch'Io Pianga" seducente e rassicurante. L'amplesso ravvicinato, quel particolare osceno che smorza la finzione, così delucidata dalla slow motion sull'acqua che cade, i soldatini gettati sul pavimento, l'orsetto... I fiocchi di neve entrano nella finestra, ti senti sollevato. I due amanti sono felici, il bimbo è affascinato dalla neve. Poi, qualcosa avviene: il bimbo si getta dalla finestra e ha inizio il delirio.
Trasportato come Ofelia dalle acque dell'invenzione, vengo a conoscenza di un cinema oscuro e vitale, agghiacciante, angosciante ma anche nero, nerissimo. La genialità di quest'uomo è tutta visibile nelle inquadrature: il continuo ravvicinamento di due fiori nel vaso, per mostrare che nella bellezza si instaura anche il pericolo.
Rulli di noise. I rami degli alberi.
Il film scorre, inquieto sulle performances affascinanti di Willem Dafoe (bravissimo) e Charlotte Gainsbourg (Superba). Il dolore è una malattia che si instaura nella donna alla perdita di ciò che ama
Pensiamo che lei metteva le scarpe al contrario al figlio per fare in modo che non se ne andasse da lei, così come nel finale mettera un peso di ferro nella gamba di lui. Forse non è amore, è desiderio di attenzione. Anche perchè lei continua chiedere a suo marito, di picchiarla, di amarla, quasi senza capire che cosa sia davvero l'amore.
Il treno. Le seduzioni di visioni immagnifiche. Le splendide scene nel bosco, girate come se fossero quadri impressionisti, con quelle nuances verdi sfumate. E poi la dolcezza angosciante di Charlotte nell'erba che affonda. "Ora tu sei erba"
Sicuramente uno dei capolavori del 2009, così teso e vitale, ma anche morente. La paura della morte accompagnata dal desiderio di morire, la vita, il sesso come dolore e ricordo maligno, la follia in un film che non fa dormire per giorni.
Perchè è horror, dicono? Perchè horror è in un certo senso. NOn come lo intendiamo noi, ovvio. L'elemento sovrannaturale è presente, ma nascosto tra la nebbia delle follie, in un sistema di scatole cinesi da ricordare un Bunuel più estremo. L'orrore risiede in un pianto infantile che non ha provenienza, che sembra cadere dal cielo.
Lars Von Trier racconta con orrore il suo male, infondendolo anche a noi. Il cinema deve dare emozioni, positive e negative. La sensazione finale è quella di un mix tra i due, un sentimento non ben definibile che nasce dal dentro ed esplode. Angoscia o gioia? Nessuna delle due. Come Charlotte nel film non sapeva di cosa avesse paura, così io non so che cosa provo, ma so che il film è un capolavoro, stupendo. Un pezzo d'arte Geniale.
Riguardo alla trama, molti commenti qui in basso dicono che non c'è una trama, invece c'è eccome:
Due coniugi stanno facendo l'amore con piacere e felicità, mentre il figlioletto cade dalla finestra. é il momento di dolore della donna che ha perso quello che voleva non se ne andasse. é una donna affetta dal bisogno di attenzioni, vuole che coloro che ama la venerino.
Il marito di lei scopre che la fonte della sua paura, che comincia a manifestarsi, è il bosco di Eden dove ella aveva intrapreso la scrittura di una tesi sulla stregoneria e sulla caccia alle streghe del sedicesimo secolo. Partono in viaggio e ritornano nel casolare, dove le ghiande cominciano a cadere sul tetto, come pianto di quelle cose che vogliono morire, un pianto lugubre e terribile. Charlotte ha paura della natura che la circonda, definendola "Chiesa di Satana". C'è qualcosa in quel fogliame che la spaventa a morte. Non è nulla di sovrannaturale, no. Lei ha paura di sè stessa, perchè è parte della natura che soffoca l'uomo. Dai libri che ha studiato comincia a convincersi che siano le donne la causa dei mali dell'uomo e se ne convince così aspramente da coinvolgere anche il marito nella sua follia. La donna prima gli spacca il pene, perchè pensa che lui se ne voglia andare da lei e in una citazione à la "Impero Dei Sensi" gli ferisce il pene quasi come se fosse impossibile che lui andrà da altre donne. Poi passa alla gamba, in una citazione di "Audition".
"Tu devi amare soltanto me, me soltanto" Charlotte Gainsbourg assomiglia, in questa scena, ad una Eihi Shiina Miikiana meno sorridente e più oscura, terribile e delirante.
Lui riesce a fuggire, lei lo insegue nel bosco come un impeto. Lui non ha capito che il pericolo è lasciare quella donna ormai folle, persa nella paura di se stessa. Ha paura di se stessa, della natura della donna, ma anche della natura in generale.
Trovatolo, lo riporta a casa, lo costringe a masturbarla e poi si taglia il clitoride, ricordando che il sesso è dolore, legato al ricordo terribile iniziale, così feroce da ferire la mente.
Alla fine lui ucciderà lei, tanto è stato sconvolto dalle sue teorie pagane. Uccisa come una vera e propria strega, nuda e legata. Poi lui va nel bosco, mangia delle bacche del peccato (la natura è la Chiesa di Satana) e si lascia contornare dalle peccatrici dei libri di Charlotte
Freddy Krueger 07/06/2009 20:15:23 » Rispondi Ma allora sei veronese caro Ciaby! E ti piace anche Lars, sei a posto allora!! :-) A propo... gigante commento, Ciaby.
Ciaby 07/06/2009 21:21:18 » Rispondi Sono milanese :D
W Lars!
Freddy Krueger 08/06/2009 16:09:31 » Rispondi :S mi sono confuso con un altro paese della mia provincia! ;-D pazie, w Lars
LoSpaccone 07/06/2009 11:10:34 » Rispondi Hai dimenticato di mettere la partita IVA...
Ciaby 07/06/2009 11:03:09 » Rispondi Uh! E ho dimenticato di fare riflessione su quello che mi ha più colpito. L'ossessione dei capelli per Lars Von Trier. Le nuche, i capelli lunghi che dominano sulla telecamera, quasi a celare una vera personalità fragile.
Ciaby 07/06/2009 11:05:05 » Rispondi Riguardo al titolo "Antichrist" L'anticristo c'è eccome in questo film, ma non è come quello che pensiamo noi: è l'uomo.
John Carpenter 07/06/2009 11:49:15 » Rispondi anch'io ho 17 anni e sono riuscito ad entrare
LukeMC67 04/10/2009 22:33:30 » Rispondi Complimenti Ciaby, la tua recensione mi ha colpito moltissimo perché ha riassunto esattamente le sensazioni che ho provato guardando questo film che mi ha rimandato a quella tradizione di film "disturbanti" che, se non fosse per Haneke, sembrerebbero essere definitivamente scomparsi dalle sale, annegati nella melassa delle soap oggi divenute "must". Per un estimatore di Lynch, Zulawski, Ferreri, Borowycz e dello stesso Von Trier, questo film è stata una salutare boccata d'aria mefitica!
Vanillas 07/06/2009 12:28:24 » Rispondi L'unico triste qua sei tu
VikCrow 07/06/2009 12:54:52 » Rispondi L'unico triste caro mio, qui sei tu, che giudichi senza esporti. C'è ua volpe che parla, ma tu hai idea di cosa fosse quella volpe? Oppure pensi che Von Trier l'abbia inserito lì tanto per, visto che non aveva nulla da fare? Ignorante pensa prima di scrivere stupidaggini, come fanno in molti. "Qui regna il caos!" Ma ovviamente non potrai mai afferrare la sottiglezza nascosta dietro a certe immagini. Vatti a vedere "Transformer 2" come dice il mio caro Ciaby (grazie pe lo strozo =__=), anzi ti dico di più, vatti a vedere quella porcata di "Batman - The dark knight". COOOORRRIIII!!! A chi aspetti?!!
Ødiø Pµrø 07/06/2009 14:08:41 » Rispondi 'Ignorante pensa prima di scrivere stupidaggini, come fanno in molti'.. Be', neanche a me piace quel che ha scritto Vanillas e d'accordo che i gusti son gusti, ma accostare così alla leggera Transformers e TDK.. ...
Vanillas 07/06/2009 14:37:57 » Rispondi IGNORANTE?? complimenti per l'educazione, pappa e ciccia con il triste??? no perchè ha iniziato lui ha dare commenti poco carini... Sottigliezza nascosta? Oddio, tutti filosofi
Ciaby 07/06/2009 14:41:22 » Rispondi Perchè i miei commenti diventano sempre conflitti globali? T__T
Vanillas 07/06/2009 14:57:48 » Rispondi No veramente lo è diventato il mio, non il tuo.
Vanillas 07/06/2009 15:05:29 » Rispondi Ora vorrei davvero che tu mi illuminassi sul significato di quell'animale parlante. Dato che oltre a far ridere tutta la sala non ha sortito nessun effetto. Mi illumini??
Vanillas 08/06/2009 12:51:16 » Rispondi Voi si che avete argomentazioni......
VikCrow 08/06/2009 14:55:10 » Rispondi Te lo spiego subito. La volpe che si autodivora oltre ad essere uno dei 3 mendicanti, rappresenta l'autodistruzione della coppia, che come lei, si infliggerà pene dolorosissme sino al raggiungimento dell'autodistruzione. La frase che fuoriesce dallasua bocca è pure ovvia se solo si pensa al significato di quella sequenza tanto splendida quanto apocalittica Qui regna il caos. Ed il caos si scatenerà portando pena, disperazione ed infine distruzione.
Tom24 14/06/2009 16:54:48 » Rispondi grande battle. stima.
devilkiss73 09/06/2009 00:45:08 » Rispondi Ciccio ma ti sei drogato prima di entrare in sala? Come ***** si fa a dare 10 ad un film così assurdo e inutile? boh
Ciaby 09/06/2009 07:25:32 » Rispondi Sei tu quello drogato. "Film assurdo e inutile": direi che sei tu a non aver capito l'arte di questo antichrist, fermandoti sulle amputazioni e le scene maialone. Senza andare oltre.
Leccare le ferite senza comprenderne il significato.
Crimson 08/06/2009 19:59:43 » Rispondi vieni al Cannes e dintorni, non te ne pentirai..complimenti per il commento!