TOY STORY 3 - LA GRANDE FUGA regia di Lee Unkrich

oh dae-soo  14/07/2010 16:02:25 » Rispondi
Mamma mia, mi ritrovo a tirare un pochino le orecchie al mio amico Kommando. Leggendo la "giustifica" di Ferro, non posso far altro che sottoscriverla, soprattutto il messaggio delle 14.47. Dobbiamo smetterla di dare importanza ai voti, o quantomeno non farlo con gente come me, come Ferro, come te Nico, come tantissimi altri che si sforzano di motivarli.
C'è un secondo aspetto "contro" i voti. I miei, quasi sempre, sono in relazione al genere, alle potenzialità, ai mezzi, alle emozioni suscitate. Per questo posso mettere un 9 a fantozzi e un 8 al Signore degli anelli. Mai dirò che il primo sia migliore del secondo, ma limitandomi al genere, a quello che ha significato, ai mezzi e al budget, per me può meritare di più.

Per questo, PARADOSSALMENTE, anche un capolavoro assoluto come Ladri di biciclette, può star dietro quasi a qualunque cosa, basta che ci siano motivazioni valide e non sia stia parlando di cinema tout court. Nico, così non creiamo generi di serie A e B, al contrario, possiamo dare il massimo di voti a qualsiasi film di genere. Se ragionassimo in termini assoluti, quale horror, quale poliziesco, quale comico, potrebbe mai essere paragonato a Ladri di biciclette? Nessuno. Questa è ghettizzazione. Quindi, SE MOTIVATO, ben venga qualsiasi tipo di voto e presunta lesa maestà. Sta poi al lettore capire quel 10 o quel 9 in che contesto è stato dato (ad esempio trash). L'importante è che quell'eventuale lettore abbia le armi per capire.

Sono stato attaccato da un fan sfegatato di Romero per il 6 a "la notte dei morti viventi", malgrado avessi spiegato le motivazioni di quel voto, in quel caso, PRETTAMENTE tecniche. E' servito a poco, ancora non mi ha capito.

Al diavolo voti e medie. Anche se orami chiunque venga al mio noleggio pretenda prima di noleggiare di guardare la media su Filmscoop (colpa mia, colpa mia...). Voglio un risarcimento.

KOMMANDOARDITI  14/07/2010 16:32:22 » Rispondi
Innanzitutto grazie per la risposta.

Inutile però dirti che condivido ben poco di quello che hai scritto.

1) DIETRO LA MASCHERA l'ho accostato a quegli altri tre film in quanto in comune posseggono sia elementi sentimentali che tragici ; ecco perchè ti chiedevo se fossero nell'insieme tutti ruffiani (cosa che pur essendo a me poco interessa : il Cinema è anche spettacolo e non necessariamente deve lanciare messaggi didattici o costruire percorsi formativi credibili)

2) DIETRO LA MASCHERA non è un film neorealistico o documentaristico e perciò la ruffianeria di certe situazioni melense e poco coerenti col corpus del racconto (tipo il finale) per me ci sta tutta : l'intento del film è emozionare e coinvolgere, non trattare il tema del diverso in maniera politicamente impegnata o sociale (e mai lo era stato nelle intenzioni di Bogdanovich).
Poi il film lo devi sempre inquadrare nell'ottica dell'epoca in cui fu realizzato (metà anni '80) e secondo me è errato giudicarlo superficiale utilizzando i moderni parametri con cui si giudicano pellicole del genere attuali. E' chiaro che se fosse stato realizzato nel 2010 sarebbe stato rapidamente liquidato come opera superficiale e ricattatoria. Per fortuna il film risale a più di 20 anni fa e, per come il problema handicap viene sviluppato , per me è più che sufficiente.

3) Anche per me UMBERTO D. è leggermente superiore a LADRI DI BICICLETTE, proprio in virtù di una maggiore prosciugatezza rispetto ad una certa enfasi dell'altro.
Però non trovo corretto attribuirgli meriti ulteriori in quanto "film che ha previsto", come tu scrivi. Trattasi naturalmente di previsione involontaria doppiamente : sia perchè è solo un caso che certe situazioni si siano poi evolute in quel senso ; sia perchè non era certamente nei desideri del regista quello di prefigurare uno scenario futuro sul tema della vecchiaia e dell'abbandono (il suo intento era trattare il presente con meno filtri e sovrastrutture possibili)

4) Che LADRI DI BICICLETTE possegga anche un minimo accento melodrammatico l'ho ben presente e su questo hai perfettamente ragione. Ti devo però confidare che a me queste caratteristiche(come il primo piano del bambino in lacrime che citi) non hanno infastidito poi tanto ; ci ho rivisto un preciso riferimento a certo Cinema muto ed espressionista degli anni '20 e '30 (azzardato parlare di Dreyer e della sua PASSIONE ?)
Peggio ancora dovresti allora valutare un film sanguigno e verace come ROMA CITTA' APERTA : opera ancor più sbilanciata ed esasperata sul versante "emozionale" e "tragico" (sono un patito dell'horror e delle pellicole estreme, ecco il motivo per il quale ho sempre preferito la cifra stilistica di un Rossellini, rispetto alla nitida pulitezza di un De SIca)

5) Altra confessione (solo a te la faccio, quindi acqua in bocca!) : nessun film è mai riuscito ad annoiarmi o a stancarmi.
I film li vedo per giudicarli nel migliore dei modi e ognuno di essi è sempre sorprendentemente fonte di rimandi e citazioni che mi diverto un sacco a rilevare e ricollegare.
Le mie visioni naturalmente si svolgono durante la mattina, appena sveglio e ben riposato, anche perchè il vedere un film di sera è sempre rischioso (stanchezza, sonno, il pensiero del giorno lavorativo successivo..)
Forse le uniche pellicole che un po' mi hanno sfiancato sono state alcune chicche del famigerato Francesco Maselli.....ma sfido chiunque !!!

6) Il mio metro di giudizio è unico e vale per qualsiasi opera ed in ciò mi sono stati molto utili nella mia formazione cinematografica i vari dizionari Merghetti e Morandini (anche il Farinotti), dai quali in seguito ho pian paino imparato a prenderne le distanze agevolmente.

Devo comunque darti atto di una capacità argomentativa che non mi sarei aspettato, per mia superficialità frettolosa, lo ammetto.

Spero in futuro di potermi confrontare con te ripartendo da questo preciso punto e , vista la tua passione per il Cinema, ti consiglio di far posto, nelle tue visioni future, anche alle pellicole di genere italiane (thriller, horror, polizieschi,etc.) : ho notato che infatti tra i tuoi commenti grava questa importante lacuna.
I gioielli si nascondono anche nelle produzioni più artigianali e poplolari.

Ci sentiamo, Ferro ;-)

VincentVega1  13/07/2010 12:18:37 » Rispondi
bhè se la pensi così per me è anche meglio, non so chi potrebbe avermi influenzato ma va bene.

ti rispondo perché siamo su un sito e posso contestare anche dei comportamenti e delle idee di una persona che non mi piace (ovviamente anche io non devo scriverti 700 volte che quando dico che sei una persona che non mi piace mi riferisco a questo contesto), e mi dà fastidio che predichi correttezza poi in approccio ad un commento che non condividi scrivi "unico partenopeo fesso" (giusto per farti un esempio recente, vedi nel commento di foxycleo o in questo). non è ironia, non è sarcasmo, è una triste provocazione e non fa ridere.

inoltre, ti rispondo perché sono il primo ad essere consapevole di poter sbagliare un giudizio su una persona e quindi continuo a discuterci e magari in seguito la rivaluto e mi diventa simpatica.

ovvio che con te non accadrà mai, ma mai dire mai.