1 buck (2017)

Una banconota da un dollaro passando di tasca in tasca si fa muta testimone della feccia umana residente in una cittadina della provincia americana.
"1 Buck" è racconto corale in cui la centralità della storia verte sui molteplici omicidi di un serial killer incalzato dal solito detective dal passato troppo doloroso.
L'idea di base, molto interessante, è purtroppo fiaccata dall'intreccio mai soddisfacente: i personaggi secondari non lasciano alcuna traccia, mentre il comparto thriller non convince risultando monocorde, troppo sbrigativo e citazionista a casaccio (mi ha ricordato più volte, ovviamente in negativo, "Il silenzio degli innocenti"). Le forze del destino vengono spinte da snodi e appendici confusionarie, addirittura deleterie in quanto inadatte a far risaltare i tanti personaggi, tra l'altro interpretati senza particolare mordente.
L'odissea urbana di Dufils è quindi uno sterile viaggio tra le pieghe della (banale) disperazione di un uomo cui si affianca l'urlo disperato dell'intera città, soggiogata dal male ed asservita ad esso. Ciò che manca totalmente è la profondità di scrittura, evidente l'incapacità di dare spessore a ciò che si vede. La sensazione di superficialità è fastidiosa ed innegabile; non a caso il finale, ricollegato probabilmente ad una scena di inizio film, ha poco senso, soprattutto se sviluppato in quella maniera eclatante che si tramuta in pura idiozia.