all hallows' eve 2 regia di Jesse Baget, Elias Benavidez, Andrés Borghi, Jay Holben, Mike Kochansky, James Kondelik, Jon Kondelik, Bryan Norton, Antonio Padovan, Ryan Patch, Marc Roussel Usa 2015
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Già il primo "All Hallows' Eve" non era un capolavoro, tutto sommato risultava guardabile per via dell'ultimo episodio e per una cornice che infestata dall'inquietante Arti Il Clown regalava qualche brivido. Il potenzialmente iconico personaggio viene abbandonato (e non è un caso che l'ultimo segmento fosse l'unico degno di nota, vista la presenza del pagliaccio infernale eletto a protagonista), a favore di un tizio mascherato incapace di far paura ad un bimbo dell'asilo, ma tant'è. Di conseguenza la cornice è davvero scialba oltre che priva di momenti trascinanti. Gli episodi invece da tre passano a otto, per lo più sconclusionati e privi di spunti interessanti. Segmenti brevissimi mai adatti a lasciare il segno. A livello qualitativo raggiungono la sufficienza a stento solo in un paio di casi. Mi riferisco a "L'attacco di Jack" - non un corto inedito ma da tempo visionabile altrove- mentre pure "La vita di un bambino" (sorta di Babadook dei poveri) non annoia totalmente. A voler essere buonissimi si possono salvare "La discesa" (nonostante un buco di sceneggiatura enorme) per l'intelligente utilizzo di un impianto mistery molto caro alla leggendaria serie tv "Ai confini della realtà" e "Mr. Tricker's Treat" con le sue macabre decorazioni. Il resto è una gara a chi fa peggio: palma d'oro al ridicolo "L'offerta", e al nonsense di "Masochista". Le banalità social di "Alexia Thomas" non convincono, mentre "L'ultimo Halloween" presenta appetitosi indizi da mondo in balia dell'apocalisse ma si sviluppa in maniera imbarazzante. Prodotto davvero patetico diretto da più registi (il primo film era unicamente opera di Damien Leone, per l'occasione produttore), realizzato giusto per accodarsi al discreto successo ottenuto in precedenza.
Vado contro corrente..questo mi è piaciuto più del primo..ma rimane comunque insufficiente. Episodi abbastanza insipidi e praticamente splatter e gore assenti. In un film del genere dovrebbe essercene quantomeno traccia.
Il primo mi era davvero piaciuto mentre questo, tranne qualcosa in qualche episodio, mi ha deluso anche se non mi aspettavo nulla. Nel primo film l'episodio cornice era ottimo ed inquietante (con il suo risvolto di metacinema) mentre qui è come non esistesse perché messo li senza un minimo di originalità e criterio. Una manciata di cortometraggi messi dentro tanto per... Mi sembra ovvio che ogni Halloween uscirà un nuovo capitolo di sta roba, che tristezza!
Mezza delusione....il primo mi è piaciuto ma questo l'ho trovato davvero insipido, privo di mordente e originalità, nessun episodio degno di nota, guardabile e dimenticabile subito dopo.
Inizia male, con quel JACK ATTACK che avevo già visto qualche giorno fa e che non mi aveva granchè impressionato, e finisce anche peggio con l'episodio in stile THE RING del regista Andres Borghi (l'episodio di contorno non me la sento di considerarlo per la pochezza che mostra). Il primo ALL HALLOWS' EVE non mi aveva colpito in modo particolare ma era quasi sufficiente, questa seconda raccolta di cortometraggi invece non mi ha fatto nè caldo nè freddo, mostrando episodi poco propensi all'originalità (quasi tutti) che non hanno saputo trasmettere grandi colpi ad effetto da meritare un voto positivo.
Premetto subito che il film in linea di massima non mi è saputo proprio malaccio....quindi le critiche che faccio sono sostanzialmente costruttive ma non distruttive......e ok.... Detto questo....annuncio subito che con il primo episodio non è minimamente collegato ne tantomeno ne ricalaca lo spirito; la pellicola precedente giocava molto sulla cornice, con un clown malefico che infastidiva due bambini e la loro tata nella notte di halloween, presentando tre mediometraggi separati ma sempre attinenti al clown, creando di fatto un amalgamazione più concreta e donando al film una corposità stilistica che andava a concludersi a regola d'arte, non era un capolavoro ma aveva un suo perchè.... Per quel che riguarda questo secondo capitolo le regole cambiano completamente; il cattivone è uno psicopatico con la maschera da zucca(e fino a qui...),ma l'elemento della videocassetta è circoscritto ad una semplice donna che si ritrova dietro la porta di casa la solita videocassetta all'interno di una cornice quasi del tutto inesistente(a differenza del primo)....inoltre i vari corti sono una carrellata continua dalla durata di 10 minuti(un pò come il nostrano P.O.E.). Alcuni di questi cortometraggi sono carini e ben realizzati, altri un pochino più sciocchini.....nel complesso si guarda ed intrattiene, però certo, comincia ad essere un film più buttato alla carlona e si vede.....non si recepisce minimamente la corposità del film precedente...proprio per nulla; poteva intitolarsi in qualsiasi altro modo e non sarebbe cambiato nulla...il collegamento si scorge solo per l'elemento FORZATISSIMO della videocassetta...giusto per giustificarne il titolo.... Comunque passabile....
N.B. Fortissimi i titoli di coda che sono individuali e conseguenziali per ogni cortometraggio(anche se pure questo fa capire che si tratta di una produzione fatta a collage e poi riappiccicata con il nastro isolante...bho)....
Mi e' piaciuto quanto il primo...certo non si grida al capolavoro ma questi 2 titoli potrebbero benissimo essere considerati dei cult degli anni 2000 come Creepshow furono negli anni ottanta. Promosso!!
Quasi tutti registi esordienti o quasi in questa nuova raccolta antologica di All hallow's eve. Devo dire che rispetto alla prima mi è piaciuta molto di più. Una buona metà degli episodi è di livello più che discreto, con punte di eccellenza come The last halloween (buona l'idea di coniugare la festa di Ognisanti con un contesto post apocalittico) e Descent (aldilà di una piccola citazione all'Halloween carpenteriano non c'èntra molto con la festivià, ma è un racconto veramente carico di tensione) ed in parte anche A Boy's life, che mi sono sembrati segmenti pienamente riusciti. Il gore è ridotto ai minimi termini se non addirittura assente (primo episodio a parte). Pur senza essere complessivamente nulla di eccezionale, una visione senza impegno la merita.