angel-a regia di Luc Besson Francia 2005
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angel-a (2005)

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locandina del film ANGEL-A

Titolo Originale: ANGEL-A

RegiaLuc Besson

InterpretiJamel Debbouze, Rie Rasmussen, Franck-Olivier Bonnet, Michel Chesneau, Olivier Claverie, Akim Colour, Tonio Descanvelle, Sara Forestier

Durata: h 1.28
NazionalitàFrancia 2005
Generecommedia
Al cinema nel Marzo 2006

•  Altri film di Luc Besson

Trama del film Angel-a

Dopo essere stato picchiato per l'ennesima volta, André decide di farla finita. L'uomo deve molti soldi a diversi criminali di Parigi, e decide di lanciarsi nel vuoto. Poco prima di cadere però, accanto a lui nota una bella ragazza che fa lo stesso. La ragazza si butta giù dal ponte ed Andrè la segue, salvandola da morte per annegamento...

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Voto Visitatori:   7,01 / 10 (63 voti)7,01Grafico
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Voti e commenti su Angel-a, 63 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

7219415  @  24/07/2017 11:38:18
   7 / 10
Molto particolare questo film di Besson. Peccato un po' per il finale ma davvero carino

Oskarsson88  @  18/09/2016 01:55:29
   7½ / 10
Particolare commedia romantica girata da Besson in un bianco e nero che decisamente dona. La fotografia è sicuramente parte fondamentale della pellicola.. interessante il rapporto tra i due protagonisti, e la valorizzazione dell'essere umano per come è, vale a dire l'accettazione di se da parte del protagonista. Inoltre Rie Rasmussen è proprio un bel vedere....

1 risposta al commento
Ultima risposta 24/07/2017 11.37.33
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ZanoDenis  @  26/04/2015 17:17:24
   7½ / 10
Secondo me é il miglior film di Besson, almeno secondo i miei gusti personali, l'ho trovato migliore anche del tanto acclamato "Leon".
Questo é un film stilisticamente molto curato ed elegante, non si può negare il fascino della pellicola, a partire dall'ambientazione parigina e da un uso efficace del bianco e nero.
La tematica del film é molto semplice, ATTENZIONE AGLI SPOILER , André è uno sprovveduto, un poco di buono, che nella sua vita combina cavolate su cavolate, tanto da arrivare ad avere una valanga di debiti e da essere cercato e perseguitato da parecchi malavitosi della cittá. Ad un certo punto decide di farla finita buttandosi da un ponte, li cade letteralmente un angelo dal cielo, che André salverá, e lei per sdebitarsi aiuterá il nostro protagonista a risolvere i suoi debiti, spesso con metodi non particolarmente corretti.
Il film diventa pian piano un crescendo di emozioni, presto i protagonisti si affezioneranno, fino al climax finale, di vera poesia e profonditá.
Probabilmente il migliore di Besson, con scenografia e fotografia incredibili (stupenda Parigi).
Profondo, poetico, elegante, emozionante, metaforico e significativo, da vedere.

Gruppo COLLABORATORI Compagneros  @  24/01/2015 19:28:36
   6 / 10
Surreale pellicola firmata da Besson. La cosa più bella del film è Parigi.

topsecret  @  19/01/2015 19:28:10
   7 / 10
Dopo sei anni dal film GIOVANNA D'ARCO, Besson ritorna dietro la macchina da presa con questa favola romantica che vuole essere un omaggio alla sua città, Parigi, e lo fa mostrando una carica visiva ed emozionale ben marcata che riesce a non scadere nella noia. La tentazione del lieto fine e della morale annessa è troppo forte e il regista francese non ci prova nemmeno a nasconderla, ma il risultato, a parere mio, è comunque discreto, offrendo con ANGEL-A un prodotto coinvolgente e ben fatto, tanto da lasciare un buon ricordo nello spettatore.
Merito anche e soprattutto del duo protagonista, abile e capace nel profondere quelle emozioni che il regista stesso intendeva evidenziare, senza sconfinare nel patetico o nel buonismo esasperato.

ferzbox  @  24/03/2014 17:43:30
   7 / 10
Interessantissima favola moderna diretta da Luc Besson.
Sono sempre stato molto titubante se guardare questo film o meno,ma la locandina mi ha sempre attratto(non si giudica mai un libro dalla copertina..lo so),quindi alla fine mi sono deciso e mi sono immerso nella visione.
Sono rimasto affascinato molto dallo stile della pellicola; ho gradito moltissimo la scelta del bianco e nero,la regia singolare e l'intelligente utilizzo dei dialoghi.
La trama non è niente di particolarmente originale,di angeli scesi dal cielo ne abbiamo visti una moltitudine nella storia del cinema,ma Angel-A bisogna riconoscere che fa parte dei più bizzarri.
Questa relazione tra lo sfigato protagonista Andrè ed il suo angelo custode,si regge su un'approfondimento psicologico e sentimentale costruito su dei dialoghi profondi ma dal retrogusto ironico; il tutto abbellito da un climax "noir" che si incastra decisamente bene.
Non si parla di una commediola spicciola o concepita solo per intrattenere.
Per poterla apprezzare pienamente bisogna cogliere alcuni particolari tecnici e stilistici che non saltano subito all'occhio dello spettatore occasionale,ma ci sono eccome.
Per 3/4 buoni il film mi stava piacendo sul serio; peccato per tutta la parte finale che cade in un romanticismo perbenista un pò fuori luogo che mi ha fatto scadere il tutto e fatto abbassare il voto di mezzo punto(ma sempre molto bello visivamente).
Una pellicola bizzarra ma allo stesso tempo genuina che a mio avviso non si può non apprezzare per com'è girata.
Curioso....

Tuonato  @  25/11/2013 13:58:39
   7 / 10
Alla fine le storie sugli angeli piacciono, sarà che ad ognuno di noi l'idea di avere un amico alato non dispiacerebbe.
E poi Besson dimostra di non limitarsi al compitino, con qualche giochino d'inquadratura e incorniciando una splendida Parigi con il sempre romantico B/N.
Per chi apprezza la commedia francese Angel-A potrà essere una piacevole visione.

kako  @  23/10/2013 19:05:08
   8½ / 10
film magnifico, sognante e particolare. Originale e intrigante, una storia tutta da seguire, dai tratti onirici e surreale, che coinvolge e prende minuto dopo minuto. Un film diverso dal solito, diretto bene, con un bianco e nero splendido e una fotografia ottima per omaggiare una stupenda Parigi. Protagonista che crea empatia, ben interpretato, così come l'angelica partner femminile. Una sorpresa veramente gradevole, cinema sognante e romantico che merita decisamente.

sossio92  @  13/08/2013 00:23:25
   8 / 10
Film che ho visto per purissimo caso in tv , beh che dire , mi ha incuriosito minuto per minuto , è speciale come film , racchiude vari generi e tecniche , mi ha soddisfatto molto , è stata una piacevolissima sorpresa .

jack.....  @  28/01/2013 18:03:30
   9½ / 10
in alcuni momenti annoia un po. ma nel complesso è un film curato in tutti gli aspetti, regia in primis. poi la trama he dei bei colpi di scena. da vedere.

sagara89  @  03/11/2012 00:02:24
   8½ / 10
una commedia davvero dolce,simpatica e una regia davvero impeccabile.

Gruppo COLLABORATORI Terry Malloy  @  26/03/2012 22:51:17
   8 / 10
Un film controverso a quanto vedo.
Trovo che Angel-A sia un film meraviglioso e dolcissimo, nonché coraggioso. Era difficile realizzare una storia del genere eppure Luc Besson (regista che adoro, nonostante lontano dal concetto di "genio", concetto verso il quale peraltro sono quanto mai diffidente) vi è riuscito clamorosamente. Sarà per l'eccelsa bravura del protagonista, unita alla grazia e alla bellezza mozzafiato della protagonista (Besson è sicuramente un maestro nello scegliere gli attori, ma anche nel saperli gestire nelle loro più speciali potenzialità: in Debbouze l'istrionismo, nella Rasmussen fisicità e erotismo), ma questa favola ha del doloroso profondo e dell'Immaginario primordiale (aggettivo che rubo a uno dei commenti qua sotto, il quale mi pare essere molto ben scelto). La straordinaria scena dello specchio mi ha commosso e scosso come poche altre volte in vita mia. Un film che si basa su un concetto semplice e antico, ma che grazie a questi splendidi interpreti, al virtuosismo della tecnica di regia, alla bellezza intrinseca di Parigi e a una sceneggiatura di ferro risplende di luce propria regalandoci un'ora e venti di magia. L'ho amato molto. Scade un po' nel finale, ma nulla di grave. Da ricordare infine anche la preziosa scena della camera da letto del gangster.

"Ti amò André, ti amo."

Edredone  @  04/03/2012 13:43:08
   7 / 10
Favola dolce e delicata...merita di essere vista....

Gruppo COLLABORATORI SENIOR ferro84  @  16/10/2011 22:38:26
   7 / 10
Delizioso film di Luc Besson, banale, già visto, da un punto di vista del contenuto talmente inutile da essere irritante e invece ha del miracoloso.

L'eleganza della messa in scena, la bellezza di Parigi dipinta da un bianco e nero di grande fascino, la simpatia ed empatia degli attori, sono elementi che fanno si che il film non solo si faccia seguire ma rilassi e regali un angolo di cinema spensierato.
Molto carino.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR foxycleo  @  13/10/2011 11:02:06
   7 / 10
Tema non troppo originale però rivisitato in maniera leggera e onirica da Besson. Un film fatto di dialoghi, di contrasti; diretto in maniera elegante e sottolineato da uno splendido bianco e nero. Nonostante la sceneggiatura non sia priva di difetti e piuttosto banale nella parte finale la visione è godibile.

Kymmy  @  18/09/2011 00:53:49
   9½ / 10
Un capolavoro. Un gioiello inaspettato, partorito in un bianco e nero di grande effetto e poesia, dalla mente di besson, regista che non ho mai amato troppo.. Rie Rasmussen è dotata di grande carisma e la scena è tutta sua, merito anche della sua bravura nell'interpretare questo personaggio di sicuro nuovo e originale. Debbouze lo si è visto qua e là.. è un comico molto popolare in francia.. ma decisamente anche un buon attore cinematografico vista la sua performance. A tratti malinconico, a tratti divertenti, non perde mai la sua specialissima aurea di nostalgia legata in modo inesorabile alle più amare realtà. Scontato dire che non abbia avuto successo in Italia.. Ennesimo caso.. Da vedere con passione.

Noodles_  @  15/09/2011 16:06:08
   6 / 10
Anch'io voglio una stangona così che mi aumenti (tra le altre cose) l'autostima!

outsider  @  23/07/2011 11:51:51
   9 / 10
Dal grande Luc Besson, dal grande, incomparabile stile francese un gran film aeterno, profondo, divertente, dolce, ironico quanto basta, totale, vero, reale, sublime.
In una Parigi sempre bellissima, ad hoc in bianco e nero, una storia che non Vi stancherete di rivedere, ricca di significati, antropologica, profonda, cruda, dissacrante.
Promosso da outsider.
La protagonista, semplicemente, meravigliosamente meravigliosa.

Zanibo  @  06/07/2011 09:13:59
   7½ / 10
Forse sara` perche` l'ho visto in tarda nottata e mi si e` abbassato il senso critico, ma il film mi ha colpito molto.

La fotografia e` meravigliosa, e i due protagonisti, che dominano la totalita` delle scene, sono riuscitissimi.

maitton  @  23/06/2011 17:55:37
   6 / 10
tanti buoni propositi e tecnica in b/n per besson.
il film pero'sinceramente non mi ha colpito piu di tanto, forse perche sa troppo di gia'visto e rivisto.
passabile, ma niente di indispensabile.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR oh dae-soo  @  18/07/2010 15:51:51
   6 / 10
ATTENZIONE: il commento potrebbe contenere anticipazioni.

Rarissimo esempio di film che cerca allo stesso tempo la perfezione estetica e la ricchezza di contenuti (i poli del cinema), tralasciando plot, azione, colpi di scena et similia. Se però il primo obbiettivo è centrato in pieno, grazie al magnifico bianco e nero e la cura di molte inquadrature (ad esempio la statua decapitata d'angelo che si sovrappone con la protagonista), lo stesso non vale per la ricercata "profondità" del'opera.
Eppure il tema è bello e attuale: migliorare se stessi attraverso una presa di coscienza, capire che la prima persona a cui voler bene è sempre se stessi ( e non parlo in termini esclusivi, con rischio di egoismo ed egocentrismo, ma come punto di partenza della nostra vita, amare se stessi per poter amare gli altri).
A questo proposito emblematica quella che è forse la miglior scena del film nella quale Angel-a, l'angelo custode, fattosi carne, del protagonista, cerca davanti a uno specchio di convincere Andrè (un ottimo Debbouze) a dire quello che nessun uomo riesce a dire: ti amo. E se tale frase è già di per sè difficile pronunciarla per le persone cui vogliamo bene, risulta quasi impossibile (come in questo caso, davanti allo specchio) dirla a se stessi: ti amo Andrè. Riuscirci potrebbe risultare quasi una catarsi e un inzio di una nuova vita.
Scoprire l'amore, scoprire le meraviglie della vita, grandi insegnamenti che Besson però ci spiega troppo esplicitamente nei dialoghi tra i due protagonisti. Il personaggio di Angel-a ci dice troppo, praticamente tutto, dal fatto che sia un angelo caduto dal cielo, alla missione che deve compiere, dall'elenco dei difetti di Andrè, ai tentativi di convincimento per farlo migliorare. A mio parere deve essere invece lo spettatore a vedere e capire la trasformazione del protagonista, la sua riscoperta di se stesso, lo sbocciare di un amore verso una donna, la consapevolezza di aver, fino ad ora, buttato una vita e la voglia di ricominciarne una nuova. Solo così possiamo emozionarci; quando al contrario un' emozione ci viene continuamente detta e spiegata perde la sua magica aurea.
Soltanto i grandi registi riescono a darci tanto attraverso l'omissione, al non detto. Besson, ottimo regista d'azione, non riesce nell'intento, se non spiattellando tutto. Ad esempio sarebbe stato meraviglioso non rivelarci la vera identità di Angel-a, darci solo delle carte per scoprirlo e poi vedere nel finale lo spegamento delle ali.

Ultima considerazione: anche Angel-a scopre l'amore per Andrè e desidererebbe per questo perdere il suo status di angelo (non svelo il finale). Ancora una dimostrazione, in cinema come in letteratura, che tutti ambiscono all'Eternità, ma le poche creature che la possiedono, vorrebbero liberarsene.

3 risposte al commento
Ultima risposta 28/03/2014 01.10.14
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camifilm  @  10/08/2009 18:58:27
   7½ / 10
Bellissimo. Particolare, girato in b/n, valorizza gli elementi più del colore (se ben girato e impostato). Inizialmente sembra una commedia grottesca, con un tipo che viene preso a pugni.... ma poi a voi lascio il seguito.
Consigliato

tabularasa  @  10/02/2009 21:00:23
   6 / 10
parte bene e sembra e lo è un film da rassegna.purtroppo per tutta la metà risulta essere noioso e gli occhi stentano a non chiudersi.verso il finale riprende un pò.a questo ritmo francamente un'altro film sugli angeli caduti dal cielo per aiutare lo s****to di turno che per tutto il film lo ricorda agli spettatori,potevano rispiarmarcelo

Febrisio  @  11/01/2009 19:16:34
   7½ / 10
Dopo l'odio, si torna a Parigi, più in centro, ma sempre in bianco e nero, per intenderci oltre a questo ovviamente la pellicola francese non condivide nulla con quest'ultima. Non penso questo film condivida qualcosa con altri film. Particolare nelle sue vicende; una piccola fiaba moderna.

squabs  @  31/12/2008 09:57:59
   6½ / 10
Senz'altro sopra la sufficienza gia solo per il bianco e nero e per quello che vorrebbe comunicare!

lupin 3  @  29/12/2008 14:45:53
   10 / 10
S-P-E-T-T-A-C-O-L-A-R-E !

sweetyy  @  12/12/2008 14:03:17
   7 / 10
Il film è molto affascinante e originale ,inoltre penso sia ottima la scelta del bianco e nero.
Peccato solo per il finale banale.

Nergal85  @  20/10/2007 12:59:25
   7½ / 10
veramente un bel film, originale e cn attori inaspettatamente bravi. belle le ambientazioni panoramiche di Paris. forse un po' lento in alcuni passaggi, ma per il resto è un film da vedere, soprattutto perkè si distingue dagli altri film francesi.

Invia una mail all'autore del commento Andre82  @  13/10/2007 11:27:13
   5 / 10
I film francesi faccio fatica a digerirli. A vedere dalla media, mi aspettavo che almeno questo fosse un tantino meglio. Beh, in effetti il passaggio è da 4 a 5, ma poco cambia: lento e poco coinvolgente.

sicily  @  24/08/2007 19:06:27
   7½ / 10
veramente un ottimo film

i28408  @  09/08/2007 09:11:06
   7½ / 10
Molto bello, mi è dispiaciuto leggere che molti non hanno finito di vedere i film, anche perchè si chiariscono alcune cose, poi troppo stupido criticare il bianco e nero, è solo un modo diverso di vedere il film, bisogna solo aprire un pò di più la mente.
A me è piaciuto.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  07/03/2007 17:32:31
   3½ / 10
questo film è davvero scadente...iniziamo con la scelta del bianco e nero che si poteva evitare!l'angelA viene rappresentata malissimo come una fumatrice che usa le maniere forti invece delle parole!
la storia d'amore che ne nasce è davvero improponibile come il finale(l'uomo ha sconfitto Dio?e questo il senso?)...lui,col passare del tempo diventa sempre piu logorroico!
salvo solo la scena davanti lo specchio!
ciofeca!

Titto  @  09/02/2007 21:38:29
   1½ / 10
Personalmente odio Luc Besson.
L'unico film decente che ha fatto è stato Nikita, per il resto calma piatta.....
Questo Angel-A ovvero la fiera del luogo comune mi fa totalmente crollare quel già poco rispetto che avevo per questo regista francese di fama internazionale, o meglio europea.
A parte la fotografia in b/n che può attrarre attanzione nei primi 10 minuti il film non ha nulla di nteressante, ne la storia, ne la recitazione (recitazione sopra le righe tipica dei film di Besson), soprattutto consideranrdo il calibro del regista. insomma, fare un film non è come fare una canzone: di canzoni se ne fanno mille in una vita, di film se ne fanno una manciata. Fra i milioni e milioni di film potenziali che Luc poteva fare tira fuori uno "stonato" Angel-a, francamente inutile anche per un esordiente.
Perchè? Possibile che quel genio di Luc non abbia altre idee? Ah già, si che ce l'ha, i minimei!

Ma vaffa Besson

Per la cronaca ho interrotto il film a poco piu di metà

1/2 in più per lo sforzo (molto parachiappe) del bianco e nero...

Ch.Chaplin  @  27/01/2007 01:45:06
   7½ / 10
mi è difficilissimo giudicare qst film xkè l'ho preso pensando a un genere e l'ho trovato una sorpresa.al momento si è trattato di una sorpresa negativa..sopratt nn mi aspettavo il finale! poi col passar del tempo ho cominciato ad apprezzarlo di +..buonista ma neanke troppo. genere indefinibile. fotografia e regia da paura..si effettivamente la sceneggiatura è un po' un colabrodo in certe situazioni..xò tt sommato un sette e mezzo nn c sta male (un 8 sarebbe cmq già un crimine). poi lei è veramente bella.

Invia una mail all'autore del commento Andrea Lade  @  14/11/2006 02:39:10
   7½ / 10
Un inizio folgorante,complice una fotografia che ci accompagna per tutta la durata del film. Una Parigi dipinta ad olio su tela,monocolore ,elegante ,simmetrica,perfetta,un'opera d'arte distante. Lontana fino all'irrompere di Angela che con la sua bellezza ci aiuta a sciogliere il ghiaccio della "città più bella del mondo".
I dialoghi sono bellissimi,toccanti e consiglio vivamente la versione originale,per apprezzare al meglio la voce angelica di una sensualissima interprete,capace di infondere fiducia in ogni singola parola pronunicata.
La sceneggiatura però è veloce,poco lineare ,avrebbe bisogno di più tempo per dilatarsi;nell'ultima mezz'ora il repentino nascere dei sentimenti non è per niente credibile e rovina un film che promette bene

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento goat  @  05/10/2006 12:21:23
   8 / 10
splendida commedia romantica, è li che vado a contestualizzare il voto perchè fra le recenti è una delle meno sceme e più 'impegnative' che abbia visto.
perfetta l'asettica e maestosa cornice parigina, funzionale al concentrarsi totalmente sulla curiosa vicenda di andrè e angela (una stupenda e davvero brava rie rasmussen). facilone, ma di sicuro effetto, il finale.

carlinho82  @  04/10/2006 17:27:12
   7½ / 10
fotografia stupenda,l'effetto di parigi in bianco e nero è perfetto in relazione allo stato d'animo del protagonista.
per il resto bella storia non tanto per l'originalità,quanto per l'ottima sceneggiatura che è in grado di suscitare belle emozioni

Lory_noir  @  10/09/2006 17:43:12
   6 / 10
Do sei a questo film che di buono sec me ha solo l'idea iniziale: la storia tra un angelo e un mortale nella ***** fino al collo. Si poteva sviluppare molto meglio. Non è proprio una pellicola da brciare ma mi aspettavo di più. Noioso!

Gruppo STAFF, Moderatore priss  @  30/08/2006 16:51:53
   6 / 10
uhmf... sarò una donna dal cuore di pietra ma questo film mi ha davvero lasciata indifferente. Indiscutibile la bellezza da "carte postale" della ville lumière, ma è un prodotto davvero troppo patinato per i miei gusti.
Da una storia come questa ci si sarebbe potuto tirar fuori al massimo un articolo di cosmopolitan... giusto da inserire fra "come farlo impazzire a letto" e "riarreda la tua casa col feng shui", un banale pretesto per esibire la grottesca coppia cicognona/magrebino... ma come film non sta proprio in piedi.

Luc ricomincia dalla sceneggiatura, la regia c'è... vedrai che lavorando sul plot il prossimo ti viene meglio.

Sig. Chisciano  @  21/08/2006 17:10:48
   4 / 10
Bella fotografia, belle riprese, azzeccata la sceltadel bianco/nero..

Per il resto una porcata buonista, sdolcinata, che gioca tra il fantastico e l'inverosimile non potendo però essere collocata in nessuna delle due categorie.
Elementi fantastici: l'angelo che scende sulla terra a salvarti e a cambiarti la vita.
Elementi inverosimili: l'angelo è una figa spaziale di 1,80m che ti racimola soldi a forza di scopate (e probabilmente p0mpini mozzafiato).
Bruttino

1 risposta al commento
Ultima risposta 22/11/2006 19.35.22
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DJ_Fetish  @  21/08/2006 14:56:07
   6½ / 10
E' una specie di foto romantico-nostalgica di Parigi, questo breve film, che dopo un inizio particolare e attraente, si perde in un romanticismo troppo forzato.
Da vedere anche se, secondo me, il tema andava sviluppato in maniera meno convenzionale.
SOGNI SUI PONTI

mralphabet  @  20/08/2006 02:57:09
   5½ / 10
Da un punto di vista puramente visivo il film mi è piaciuto: azzeccatissima la scelta del bianco e nero, che rende l'atmosfera sospesa tra realtà e sogno; gli scenari parigini sono estremamente poetici. Tuttavia la trama mi è sembrata banale e troppo buonista. Avrei inoltre preferito un finale più aperto, più ambiguo. Nel complesso poi il film è in forte debito nei confronti di altre pellicole come La vita è meravigliosa di Frank Capra e Il cielo sopra Berlino di Wenders.
Bisogna però riconoscere che Besson ha talento nel creare ruoli femminili interessanti e soprattutto a sceglierne le interpreti giuste. La Natalie Portman bambina di Leon ne è l'esempio più felice, ma anche questa Rie Rasmussen, oltre ad essere di una bellezza rara, ha una forza scenica non indifferente. Il film però rimane piuttosto debole e, ripeto, troppo banale e buonista nella trama.

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filking  @  08/08/2006 00:41:29
   8½ / 10
Proprio bello,Luc Besson in gamba come al solito,mi piacciono i film in cui l'amore trionfa,bello ed e' anche da rivedere.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  @  04/08/2006 10:26:07
   6 / 10
Sono rimasto sorpreso da questo ritorno dietro alla macchina da presa di Besson.
Mi aspettavo un film poetico,altamente drammatico,con forti messaggi sociologici ed invece mi sono ritrovato dinnanzi ad una commediola dai tempi tipicamente francesi con personaggi bizzarri e dialoghi scanzonati ed a tratti irritanti.
Ammetto che forse l’attesa fosse eccessiva, ma “Angel-a” non mi ha convinto,il messaggio di fondo infatti è spiattellato con eccessiva faciloneria e lo si raggiunge con un percorso tutt’altro che memorabile,inoltre è il tono leggermente comico-ironico a far perdere spessore alla nobilissima morale,il tutto sembra ridursi ad una specie di barzelletta con situazioni e dialoghi che a mio avviso si ripetono eccessivamente.
Scontato anche il palese dualismo dei protagonisti,l’uno impersonificazione degli errori umani,basso,tracagnotto e scuro,l’altra simbolo di redenzione(nei panni di una baldracca!),altissima,magrissima e algida.
Ovviamente non tutto è da buttare,in primis l’idea di sfruttare il bianco e nero,che dona, grazie anche alla stupenda fotografia, una visione magica di Parigi,inoltre si salva il finale, che impostato su toni drammatici riesce a dare una notevole scossa al film con conseguente coinvolgimento da parte dello spettatore.
I protagonisti suscitano simpatia anche se la recitazione non è memorabile,forse falsata da un doppiaggio poco adatto.
Nel complesso un’occasione buttata da parte di Besson,sfruttando maggiormente la vena poetica e dando un’aria piu’ dark al tutto avrebbe potuto realizzare un capolavoro.

Invia una mail all'autore del commento Marla Singer  @  13/06/2006 11:01:09
   4 / 10
Se non teniamo conto dei dialoghi e ci affidiamo alle immagini e null'altro...bè la sufficienza se la sarebbe meritata...belle le riprese di Parigi in B/N ma per il resto un pappa buonista già mangiata e digerita troppe volte.

calista  @  14/05/2006 17:45:55
   4½ / 10
a parte la fotografia e 2 o 3 ideuzze carine è un film patetico, luc è caduto in basso davvero. dovrebbe sapere che un film non puo' reggere su 2 o 3 cosette buonine...

Gruppo COLLABORATORI gerardo  @  02/05/2006 23:51:57
   7 / 10
Dal cielo sopra Parigi arriva un’altra ragazza sul ponte ad arricchire il ventaglio di figure femminili che compongono il variegato mondo cinematografico di Besson.
Lontano (anche negli esiti) dal romanticismo e dal delicato e sensuale sentimentalismo del film di Leconte, ma con un bianco-nero altrettanto pregnante, che conferisce alle immagini quell’atmosfera leggera e bohémienne, molto Rolleiflex, di tante illustrazioni e cataloghi fotografici su Parigi con opere di Cartier-Bresson e Doisneau, Angel-A è un piccolo divertissement che rivisita in chiave ironica e dissacrante il tema degli angeli cinematografici e della donna salvifica, invero poco angelicata in questo film, insolitamente scarno, povero per gli standard di Besson che ci aveva abituati a scenari e regie ben più sontuosi.
Dopo aver fatto il caratterista interpretando un tonto ma dolce garzone di fruttivendolo nella Parigi da cartolina di Amélie, dell’altro più “hollywoodiano” regista francese Jeunet, Jamel Debbouze viene promosso a protagonista da Besson, ma in un film che non ha le stesse pretese registiche e commerciali di quell’altro, con un personaggio che si basa proprio sulle sue caratteristiche fisiche e psicologiche: André (il suo personaggio) è un giovane uomo d’origine algerina, bassino, bruttino, sfi.gatissimo, con grossi problemi di autostima e, soprattutto, finanziario-esistenziali (deve parecchi soldi ad alcuni boss malavitosi parigini smaniosi di farlo fuori). Perfetto per lo scopo di Besson: riassumere, concentrare in una figura tanto reale quanto emblematica tutte le sventure piccolo-borghesi che inquietano l’uomo moderno racchiuse in un unico, significativo concetto: il non essere all’altezza della situazione. E in effetti l’olivastro piccolo immigrato nordafricano André/Jamel Debbouze non è decisamente all’altezza dell’angel-A Rie Rasmussen, fotomodella nordica stangona bionda che Besson gli affianca come paradossale contraltare salvifico, così diametralmente opposto nelle caratteristiche fisiche da creare un'esilarante quanto improbabile coppia d’azione. Un incontro, questo, così assortito che parrebbe piuttosto mettere in scena la materializzazione di un sogno maschile…
Il nome dell’angelo, che dà il titolo al film, è piuttosto eloquente, anche se lo è meno nelle modalità con le quali il suddetto angelo si mostra nelle sue eminenti prerogative salvifiche. Besson immagina (e ripropone) un angelo alternativo, anticonformista rispetto all’icona classica che lo vuole serafico e sacrale. Piuttosto, si diverte a creare un personaggio femminile molto terreno e poco angelicato sul quale basare le gag e il tono ironico (e leggero) del film. Angel-A è, esteticamente, la donna ideale a cui il regista toglie ogni vestigia di innocenza: senza mezzi termini, Angel-A si autodefinisce una baldracca.
Come spesso accade nel cinema bessoniano, la donna riveste un ruolo centrale, attivo e determinante. Anche questa volta il destino dell’uomo (questa volta l’umanità è personificata nel maldestro ma simpatico Jamel Debbouze/André) sarà nelle mani di una donna… In fondo, Angel-A è Nikita, è la Matilda di Léon, è Giovanna d’Arco, è il quinto elemento.
Ed è interessante l’idea di Besson di sottrarre la figura angelica/femminile al consueto immaginario iconografico attraverso una rappresentazione che ne mette in risalto l’autodeterminazione e il carattere “non passivo” e subordinato di angelo, in missione per volontà divina: Angel-A sceglie da sola il modo in cui intervenire: lo farà interpretando il ruolo di “baldracca”, appunto. Poco edificante, si direbbe, ma molto efficace: concepire una figura femminile “realistica” permette tra l’altro di ricondurre il concetto di miracolo ad una sfera del reale il più possibile vicina e credibile, ma anche – come si è detto già – di creare una generale situazione comico-grottesca di rottura e irrisione alla tradizione.
Certo, esaurita la carica “eversiva” di questa nuova e iconoclastica raffigurazione degli angeli, il film si perde un po’ in sentimentalismi e inutili ricalchi estetici che si concludono nell’ennesima, poco necessaria citazione dell’Atalante di Vigo…

Tanti saluti a MareMare e baci a Martina. :)

19 risposte al commento
Ultima risposta 11/05/2006 23.52.33
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deus  @  29/04/2006 13:27:53
   7 / 10
Veramente bello. Una piacevole sorpresa. Un film che non si scorderà facilmente. Ecco, questi sono i film che fanno bene al cinema e lo rendono veramente vario nel suo genere. In questo film c'e' tutto, dall'irnonia, al sentimento ai momenti drammatici e di tensione, ma soprattutto c'e' un chiaro messaggio d'amore tra due persone diverse fisicamente, ma uniti sentimentalmente. Questo film ti fa apparire come certe barriere all'apparenza insuperabili possano essere superate con la sincerità e la schiettezza, anche aspra, ma vera. "Significante" la pellicola in bianco e nero.

claudihollywood  @  28/04/2006 17:08:00
   8½ / 10
Sorpresona. Supera di gran lunga le mie modeste aspettative...Rie Rasmussen è bellissima. La sceneggiatura è superba, la regia buona ma il bianco e nero forse anche un po' fuori luogo. In definitiva....sorprendente.

aiemmdv  @  14/04/2006 11:15:53
   6 / 10
Godibile,ma di certo poteva essere migliore.

giumig  @  07/04/2006 11:06:18
   8 / 10
Presentanto come una sorta di "esercizio di stile" di Luc Besson, Angel-A riesce a scuscitare emozioni. Emozioni che pochi film, ultimamente, hanno saputo dare.

Fotografia stupenda, una Parigi mai cosi' malinconica e reale, un magnifico Jamel Debbouze e un bellissimo Angelo, fanno di questa pellicola una piccola poesia.

Consigliatissimo.

basta_2006  @  05/04/2006 16:13:10
   7 / 10
A me il film è piaciuto, e parecchio. Inutile dire che avere un angelo cosi al fianco aiuterebbe parecchio, magari. L'autostima giusto un angelo te lapuò dare. Ottima la scelta degli attori, del bianco e nero e della fotografia.

asylum  @  28/03/2006 17:45:05
   8½ / 10
ottimo

2 risposte al commento
Ultima risposta 06/05/2006 16.13.28
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scarface=2pac  @  26/03/2006 18:55:56
   9 / 10
bellissimo e significante film, dopo visto vi verra voglia di vivere... (stupenda la scena dello specchio!), da urlo angela!

Gruppo COLLABORATORI martina74  @  22/03/2006 12:03:45
   7½ / 10
Chi non vorrebbe avere come alter ego/angelo custode un pezzo di ragazza come Rie Rasmussen? Tutti, compreso il piccolo ed esagitato Andrè, sempre nei guai a causa della sua tendenza a mentire, ai casini che combina, al non-amore che nutre oer se stesso.
Ed ecco che, nel giorno in cui oppresso dai debiti e dalle menzogne decide di saltare da uno dei ponti sulla Senna di una Parigi fotografata in un bellissimo b/n, piove dal cielo Angela, un cherubino sui generis dai comportamenti alquanto anticonformisti e dai modi spicci.
Tutto incentrato sui dialoghi - con alcune cadute specialmente nel finale - Angel-A ci racconta il presente di due personaggi antitetici eppure accomunati dall'essere due facce della stessa medaglia. Col procedere della vicenda, dimentichiamo l'immagine dell'angelo ieratico che tende la mano a fermare i gesti inconsulti della pecorella smarrita e sorridiamo nel vedere come, tra dialoghi serrati e momenti comici, entrambi i protagonisti perdano e guadagnino qualcosa, mutati dalla reciproca conoscenza.
E allora l'angelo sentimentale commuove il negativo Andrè che, reciprocamente, dona ad Angela il desiderio di un futuro "tra noi".

Angel-A è un film che regala sorrisi e una scanzonata tenerezza. Bravo Luc.

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Ultima risposta 30/03/2006 10.53.47
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Constantine  @  21/03/2006 13:00:56
   6½ / 10
Film molto coraggioso per il bravissimo Besson, che si fregia di un ottima fotografia e due bravi interpreti, un tema trattato con comicità e freschezza. Bellissimo lo sfondo Parigino dov' è ambientato il film, splendida Angela, particolari inizio e fine. Dispiace che manchi qualcosa sul finale e su qualche altra sequenza dove si perde consistenza, nel primo citato infatti il regista gonfia troppo le scene rendendole distanti proprio quando si aveva maggior bisogno di sentirle vicine allo spettatore; resta comunque un lavoro godibile e ben fatto e posso consigliarvi di vederlo perchè ce ne sono pochi come questo... pur rimanendo non adatto a tutti i palati.

14 risposte al commento
Ultima risposta 20/04/2006 00.11.28
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Gruppo REDAZIONE Invia una mail all'autore del commento maremare  @  21/03/2006 10:01:54
   4½ / 10
Besson sarà il meno francese dei registi europei, ma in questo filmetto mette tutti i resti del suo 'fransesismo' (come direbbe un Cluzot di cui ho rimpianto i trailers visti).
Il film è per certi versi simile all'altra *******lla 'fransese' dell'anno, quello di Blier con la Bellucci (film di cui ho già dimenticato il titolo).
Entrambi sembrano fatti principalmente per due motivi:
1) avere a che fare con un'attrice bonazza che si vorrebbe scopare ma che, per varie ragioni, non te la da neanche se ti chiami Blier o Besson
2) prendere per il **** lo spettatore
Tralasciando il punto uno, diciamo che almeno il film di Blier è più spudorato nella sua presa per i fondelli.
Qua invece Besson si mette a filosofeggiare, sfornandoci un decalogo sentimentale in cui neanche i bambini delle elementari si riconoscono più.
In bilico tra Wenders e Spielberg, Besson cola a picco col suo Angelo verboso.
Bona la Rasmussen.

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Ultima risposta 17/04/2006 14.50.03
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Mr.white  @  21/03/2006 03:51:35
   4½ / 10
di questo film sottolineo anche io la ottima trovata del bianco e nero ma forse avrebbero dovuto riflettere più sul film stesso... il mio criterio nel guardare un film è che se vuole trattare dei temi come dire non reali mi deve dare delle giustificazioni plausibili o quanto meno verosimili,al contrario questo si aspetta che noi prendiamo per buona qualsiasi cosa ci venga propinata.il film è da consigliare per qualsiasi spettatore a cui basti una bella storia d'amore per vedere un bel film, e in effetti tutta la trama è finalizzata a questo aspetto, utilizzando qualsiasi mezzo per far breccia sul cuore dello spettatore.. dopo averlo visto ho pensato che avrebbero potuto darlo in tv alle 2 di notte, come un qualsiasi filmetto senza troppe pretese, forse in questo contesto l'avrei gradito di più.

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Ultima risposta 15/04/2006 14.11.48
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Invia una mail all'autore del commento abacab  @  19/03/2006 22:58:04
   5½ / 10
Film inconsistente salvato dalla splendida fotografia in bianco e nero e dalla straordinaria bellezza di Parigi, della quale si possono ammirare soprattutto i ponti.La sceneggiatura e i dialoghi sono alquanto scadenti.Non basta far dire alla spilungona Angela quattro frasi buoniste da opuscolo di un corso per curare l'autostima come "per imparare ad amare gli altri devi prima imparare ad amare te stesso" o cose simili, per fare un film su un tema come il senso della vita e sul perchè vale la pena di viverla. Non basta. E' un po' poco...
E bravo Besson ! Sei riuscito a scucirmi di tasca 6 euro e 50 per farmi vedere due metri di gambe (tacco escluso) e i bei ponti di Parigi.Peccato che come angelo, Clarence (A.S.C. Angelo di Seconda Classe)di "La vita è meravigliosa" di Frank Capra ,insieme all'intero film,resti tuttora insuperato oltre che indimenticabile. Risparmiate i soldi del biglietto, datemi retta...

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento Giordano Biagio  @  19/03/2006 18:55:48
   8½ / 10
Film coraggioso perché mette al centro delle vicende un insignificante extracomunitario marocchino. Andrè è un emigrato a Parigi che non è certo tra i migliori come condizione sociale e istruzione, tant'è che come logica vuole finisce per delinquere.
Il film gioca tutto sull'umano che suscita la disperazione di una persona.
L'"angela" sexi, una ragazza con poteri sovraumani ma ricca di poteri tipicamente femminili, gioca una parte reale e metaforica di rara intensità espressiva.
Bianco e nero efficace nel non urtare i piani emotivi dei due protagonisti.
Significative e molto curate le fotografie di Parigi.
I numerosi ponti della città visti da un punto di osservazione vicino al livello delle acque dà l'idea dell'acqua come vita e morte, nascita e possibile suicidio da un ponte in una citta che per il protagonista è straniante: qualcosa che riguarda bene la vita nel film di Andrè; un'esistenza sempre in bilico tra vita e morte.

Gruppo COLLABORATORI Aenima  @  18/03/2006 13:40:28
   8½ / 10
Parigi ingiallita...Parigi dipinta in un malinconico bianco e nero che il tempo sembra aver virato in un colore "altro"...Parigi con i suoi simboli...Parigi coi suoi simbolismi...

Questo lo scenario su cui si muovono le "ombre" di Besson...Una città eterea, congelata in un istante indefinibile; sfondo ideale per una fra le più romantiche storie d'amore mai raccontate…
Il regista di Leon gioca ancora una volta sul tema della dicotomia manichea che risiede nell’Io di ogni uomo, e per farlo sfrutta l’improbabile eppur funzionale carta della comicità: nessun amore può essere più puro di quello che una persona arriva a provare per sé stessa.
Ricorrente il tema del ponte, luogo di transizione e quindi punto di partenza per qualsiasi cambiamento.

Tutti nel finale i momenti di debolezza, in cui la troppa enfasi e retorica fanno perdere qualche punticino, ma fuor da ogni dubbio un titolo magnifico…Un film che “sfiora” il capolavoro.

9 risposte al commento
Ultima risposta 21/03/2006 10.12.42
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MyName  @  17/03/2006 23:26:46
   10 / 10
Capolavoro ! Esci dal cinema che hai voglia di VIVERE !

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Ultima risposta 21/03/2006 01.09.59
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regista  @  14/03/2006 20:08:52
   10 / 10
molto bello becsson è bravissimo gli attori sono eccellenti cosa volete di più?

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3 risposte al commento
Ultima risposta 22/03/2006 06.19.55
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