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Tra i film del genere carcerario è forse uno dei migliori: parte abbastanza in sordina dipingendo la quotidianità di un carcere a regime duro, ne costruisce con cura i personaggi facendoci partecipi delle loro storie personali, apparecchia un pre-finale con una tensione narrativa sempre in crescendo, infine non delude con l'amaro finale. Gli appassionati del filone ( e aggiungo di Lancaster ) non possono perderselo.
Dramma carcerario dotato di scene dal forte impatto visivo ed emozionale, diretto bene da Dassin e interpretato da un buonissimo cast capace di impreziosire, con una prova calibrata, una storia di facile fruizione e, quasi certamente, fonte d'ispirazione per altre pellicole. Pecca, forse, un po' nel ritmo narrativo in alcuni momenti.
Uno dei primi film di genere carcerario che ricordo che abbia questa potenza visiva. Il violento finale non si dimentica facilmente. In generale il film mostra come in certi ambienti è obbligatorio usare la forza per poter sopravvivere e chi non lo fa perisce miseramente. Un film dove non esistono personaggi positivi, tutti hanno le loro colpe da espiare anche se alcuni flash-back ci fanno vedere come anche queste, prima, erano persone capaci di amare. Da accostare ai migliori del genere.
Corale film carcerario duro e secco che attraverso anche flashback scava nella psicologia dei detenuti e mostra come si potrebbe usare la loro forza fisica e morale per qualcosa di utile e giusto mentre invece causa un certo modo di fare brutale, ne esce appunto solo forza bruta.
Merita una riscoperta questo dramma carcerario di Dassin, sicuramente uno dei migliori di questo genere, crudo e realistico. ottima la caratterizzazione dei personaggi operata da una sceneggiatura di eccellente livello: personaggi che esprimono le loro emozioni, le loro motivazioni sia da una parte che dall'altra in uno spietato duello dove la forza bruta del titolo lascia il passo ad una violenza psicologica molto accentuata. Lancaster e Cronyn sono bravissimi in questo loro confronto senza esclusione di colpi in un luogo di espiazione dove le leggi scritte dall'uomo rimangono fuori i cancelli della prigione.
Un classico del genere (onnipresente H. Duff, uno degli attori preferiti di Dassin), asciutto e vigoroso, a distanza di decenni non ha perso un grammo della sua forza e, appunto, brutalita'. Col senno di poi, è facile pero' trovare eccessiva e ai limiti della caricatura l'interpretazione di Cronyn nei panni del perfido Munsey, sorta di "uomo qualunque", di inetto, assunto a posizione di potere
Bellissimo film carcerario, molto forte , insolitamente violento, e anche molto attuale e particolarmente originale nell'utilizzo dei flashback. "Forza bruta" è un film carcerario come si deve,che viene anche prima di Don Siegel (e credo anche fonte di ispirazione per quest'ultimo). Grande Lancaster e il resto del cast.