high-rise (2015)

Stasera grazie a terze recensioni ho deciso di impegnarmi, perchè è quello che bisogna fare in parte, per veder questo film. Apprezzato parecchio questa pellicola che è caratterizzata ampiamente da questa ambientazione discopica, la quale dalla seconda metà fà parecchio riflettere.
Seconda parte si sfocia nel grottesca, quasi nel folle che deve esser vista ed apprezzata per quello che è. Rifletterci sopra e giudicar da sè.
Un film tutt'altro che scontato, anzi..

Tom Hiddleston: la Garanzia, meritevole, top attore, convincente
Jeremy Irons: un icona del cinema, piacevole ruolo di comprimario
Sienna Miller: la "Bella" di turno, ha fascino e bellezza ma le ci vuole qualcosa per spiccare il volo!

Il registra porta alla ribalta un interessante romanzo, parecchio complesso ed assurdo ma tutto sommato è piacevole, scorre via, sebbene sia "serio" fa divertire. fa capire che nonostante tutto vadi bene c'è sempre qualcosa che non va bene. Esser presentato al Festival internazionale di Toronto fa ben specie in ottica futura per questo visionario regista.

Un film visionario, folle ed oscuro nello stesso tempo.

Merita la sua dovuta attenzione! Da vedere!



SPOILER

Non so come sia il romanzo di James G. Ballard ma questa sua trasposizione cinematografica mi ha deluso parecchio nel raccontare un micromondo distopico, claustrofobico ed opprimente, tutto ambientato in un condominio di ultima generazione e, soprattutto, un'umanità senza regole, classista e narcisa, che per due ore è impossibile tollerare per quanto sia ad ogni livello sgradevole o peggio. Lo stile laccato può essere anche interessante e gli attori sono mediamente bravi - anche se avrei sfruttato meglio Irons di cui sono fan sfegatato - ma dalla seconda parte in poi gli eventi prendono una piega talmente grottesca da sfociare spesso nel ridicolo. E per arrivare alla fine bisogna davvero impegnarsi.

High rise aderisce alla perfezione al cinema che detesto. Quello che mi sa di autoreferenziale e narcisistico. Quel cinema che vuole sprizzare talento, riflessione ed arte a profusione, ma che invece mi annoia ed indispettisce.
Che poi, in fin dei conti, di talento ce n'è; solo che è sprecato. Hiddleston e compagni sono indiscutibilmente bravi, nonostante tutto. Ed è solo grazie a loro se sono riuscito ad arrivare fino in fondo a questo inutile collage di scene varie.
Perchè di questo si tratta: dietro alle sembianze del film allegorico e surreale, con personaggi disturbati e storia malata, c'è solo una lunga, banale e confusa sfilata di fenomeni da baraccone ed immagini ad effetto che dopo 20 minuti già stufa e pesa.
E' come se per gioco si fossero divertiti a frullare insieme "Il demone sotto la pelle" e "La grande bellezza" per tirarne fuori una poltiglia di dubbio gusto.
Purtroppo, visivamente parlando, è un film interessante - per come sono costruiti i set, per le inquadrature, per la fotografia... - e quindi può essere che si resista alla tentazione di cambiare canale; ma non a quella di giudicarlo a mente fredda, il giorno dopo, per quello che è.

Straordinario affresco sulle dinamiche del potere e del controllo

Dal racconto di Ballard non poteva che venir fuori un film folle. Ancor di più se a girarlo è Wheatley: un po' come per i vagoni di Snowpiercer divisi in classi, quì la divisione è tra i piani del palazzo. Chi sta più in basso, come nella realtà, è più povero, mentre chi sta in alto vive nel lusso fregandosene dei problemi dei primi piani. Se tutto sembra filare liscio, le cose cambiano quando vengono a mancare luce e acqua, le necessità di base dei primi piani. Parte la rivolta contro il controllo e il lusso sfrenato (e settario) degli ultimi piani.

Atto d'accusa contro il capitalismo elitario che relega nel dimenticatotio i più poveri, al contrario di Snowpiercer, che ci parlava di una dittatura violenta e oppressiva, High rise è l'allegoria di un sistema ormai insito nella nostra società e ci vuole divisi perchè siamo pronti ad accettare tale divisione. Wheatley infarcisce un racconto così criptico e politico delle sue solite stravaganze visive e registiche e il film finisce per essere folle e grottesco e anche un tantino sconclusionato nella sua seconda parte.

film piuttosto pesante ambientato in futuro non troppo distante ma altresì distopico.La sceneggiatura è interessante ma anche difficile e non di immediata comprensione .comunque buona la regia che seleziona bene i tempi dell'incedere della follia , bene Hiddleston,Irons e la Miller.

Ho letto il libro ed è bellissimo...il film mi è piaciuto, però pecca di mordente in sceneggiatura nonostante la messa in scena sia veramente degna di nota...come anche il cast, da notare la presenza di quella gnocca di Stacy Martin in un ruolo molto divertente. Bella la fotografia unita ad una sapiente scenografia, la colonna sonora ed in particolare l'utilizzo della mdp peccato che la trama non spicchi sempre il volo. Ma sempre meglio che niente, ma con Cronenberg in capo al progetto avevamo ben altro livello nel senso di sceneggiatura e di estrapolazione dei contenuti verso lo spettatore cosa già vista oer altro nel suo film Shivers.

Aggiungo in fase di montaggio non è che Ben si è ispirato a Peter Greenaway? Perché ricorda molto il suo stile, cioè come le scene si alternano durante lo sviluppo narrativo..

Film ambizioso, tratto da un romanzo di culto e girato con maestria. Eppure, nonostante tutto, mi ha lasciato molto freddo e mi sembra un passo indietro rispetto agli ottimi Kill list e A field in England. Di certo non è colpa del buon Wheatley, che si conferma un autore capace di assestare colpi niente male, ma probabilmente dipende dal romanzo, di cui non riesco a cogliere il fascino. La tematica sociale e l'assunto filosofico mi appaiono forzati e il gioco si rivela da subito un po' troppo facile. Naturalmente è un'opinione molto personale e di certo a qualcuno potrebbe piacere moltissimo. A me è apparso scontato e un po' furbo.

matto da legare

Affascinante solo l'idea di adattare il bellissimo romanzo di Ballard, Il condominio, un'allegoria molto potente e concettualmente molto attuale. Cronenberg in qualche modo lo aveva già in una certa misura anticipato con Il demone sotto la pelle, con canoni più indirizzati verso l'horror. Un complesso che teoricamente è un 'esperimento sociale" secondo la volontà del suo stesso creatore, Royal. Grattacielo con tutti i confort, quasi autosufficiente per non dire autoreferenziale, ma con alla base tanti, troppi elementi che ne determinaranno la degenerazione e la caduta. Una rigida divisione in classi sociali dal basso verso la cima di questa moderna Torre di Babele con giardini pensili all'attico dei Dio creatore Royal. Una torre che si deve "assestare" nei suoi sistemi, i cui guasti sin da quelli di piccola entità non fanno altro che alimentare dissapori fino a generare odio e violenza. Una convivnenza impossibile perchè troppo imprigionata nella sua rigidità sociale, impedisce ogni scalata se non con l'ausilio della violenza stessa. Un critica feroce ai sistemi capitalistici che al loro interno, non esistendo concetti come solidarietà ed equilibrio sociale, genera solo differenze sempre più marcate. Il Complesso/Torre è marcio fin dalle sue fondamenta. E' un film affascinante, visivamente presenta dei passaggi straordinari, ma a volte la seneggiatura è confusa e ridondante. Bravissimi comunque il cast con un Hiddleston sicuro dei suoi mezzi e perfetto nel ruolo di Laing. Un film che pur nelle sue imperfezioni, confermano il talento di uno dei migliori registi d'oltremanica.

Così come una cena indigesta ti si piazza sullo stomaco procurando pesantezza e fastidio, allo stesso modo questo HIGH-RISE provoca dolore fisico e psicologico allo spettatore ignaro del romanzo da cui è tratto.
Quasi 2 ore di una pesantezza e di una noia unica, ogni singolo minuto ha la consistenza di una picconata sui testicoli, in cui l'andazzo confuso, surreale, inconcludente e lento inficia la visione rendendola una tortura poco sopportabile.
Un film forse non per tutti i gusti...

Dato che ho adorato alla follia il romanzo di Ballard, avevo l'hype a mille per questo film. Il trailer me l'aveva pure confermato.
Purtroppo l'ho trovato, alla fine, eccessivamente barocco (in stile, in ritmo, in adattamento, tanto che la geniale follia del romanzo originale viene appesantita e ridimensionata.

Wheatley, piaciutomi assai poco in kill list e decisamente di più col lisergico A field in England, si mette in testa di adattare Ballard e per di più un romanzo idolatrato da molti, ma se vogliamo poco originale nella sua metafora socio-fantascientifica (per lo meno risulta poco originale e già vista nel panorama postmoderno di oggi). decide di sopperire donando al film l'incisività della sua estetica violenta e grottesca, insieme carnale e cerebrale, il tutto servendosi di interpreti di prim'ordine (c'è anche la gnocchissima stacy martin in una particina gustosissima). Hiddleston e Irons sono convincenti, così come la fotografia à la Greenaway del nuovo millennio (a tale ruolo si potrebbe pensare che aspiri il nostro Ben...) e certe scene, (la caduta su tutte) rimangono impresse nella memoria di questo climax orgiastico e vagamente allucinato... cos'è che non convince? proprio il senso totale dell'operazione: per lo meno non convince me, che non sono nè un estimatore profondo di ballard, nè tantomeno credo fermamente nella validità della proposta di riflessione culturale avanzata da high rise, a metà tra la critica (che si vuole-e forse è-ancora attuale) alla struttura della società british e il degenero della pura esperienza cinematografica "art-house" e indie. sei e mezzo, il film è anche bello lungo, però si vede qualche t e t t a.

Capolavoro o cult ?

Io penso al primo.....è infatti un film molto sociale che elabora temi anni 70 e li trasporta ad una società moderna e non ( ambientato nel 1970 infatti)

Parla di capitalismo, gerarchia , borghesia, ma soprattutto classi sociali

Quest'ultime infatti sono il perno della storia (tratta da un romanzo) che ci racconta le lotte tra persone ricche e povere

Grande film, grande cast e scenografie

Capolavoro assoluto che col tempo diventerà un pilastro della settima arte


SPOILER