i ragazzi stanno bene regia di Lisa Cholodenko USA 2010
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i ragazzi stanno bene (2010)

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locandina del film I RAGAZZI STANNO BENE

Titolo Originale: THE KIDS ARE ALL RIGHT

RegiaLisa Cholodenko

InterpretiJulianne Moore, Annette Bening, Mark Ruffalo, Mia Wasikowska, Josh Hutcherson, Kunal Sharma, Eddie Hassell, Zosia Mamet, Yaya DaCosta, Joaquin Garrido, Rebecca Lawrence, Lisa Eisner, Eric Eisner

Durata: h 1.44
NazionalitàUSA 2010
Generecommedia
Al cinema nel Marzo 2011

•  Altri film di Lisa Cholodenko

Trama del film I ragazzi stanno bene

Nic e Jules sono una perfetta coppia lesbica di mezza età. Profondamente innamorate l'una dell'altra, hanno costruito col tempo un sereno ambiente familiare assieme ai due figli adolescenti, Joni e Laser. Quando Joni compie diciotto anni, è il fratello minore a farle pressioni perché si rivolga alla banca del seme e scopra l'identità del donatore segreto con cui condividono il patrimonio genetico. Inizialmente scettica, Joni si mette sulle tracce del padre e scopre che questi è Paul, un dongiovanni che gestisce un ristorante biologico alla periferia di Los Angeles. Quando per caso le due madri vengono a conoscenza del fatto, non resta che introdurre Paul all'intero nucleo familiare.

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Voto Visitatori:   6,76 / 10 (74 voti)6,76Grafico
Voto Recensore:   7,00 / 10  7,00
Miglior film commedia o musicaleMiglior attrice in un film commedia o musicale (Annette Bening)
VINCITORE DI 2 PREMI GOLDEN GLOBE:
Miglior film commedia o musicale, Miglior attrice in un film commedia o musicale (Annette Bening)
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Voti e commenti su I ragazzi stanno bene, 74 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

marcogiannelli  @  05/07/2022 09:00:11
   7 / 10
Pensare che questo fosse un film indipendente anche solo guardando i nomi è follia.
Invece "I ragazzi stanno bene" è l'esempio di cosa può uscire fuori da una buona produzione e attori che sposano in pieno la causa.
Perché la sceneggiatura è interessante, non convenzionale come la famiglia descritta, ma è l'alchimia tra attori a farla da padrone.
Se ci penso, è un film che avrebbero potuto girare oggi per la naturalezza con cui si mette in scena una coppia omosessuale felicemente sposata con figli avuti grazie ad un donatore di sperma. Allora magari la comunità LGBT avrebbe chiesto un approfondimento su di loro, oggi che è visto tutto come convenzionale, sarebbe quasi un'offesa chiederlo.
Poi Julianne Moore quanti anni ha? E' sempre gnocca maledetta a lei.

DankoCardi  @  24/02/2019 14:58:29
   5 / 10
La pellicola parte da uno spunto interessante (figli di una coppia lesbica concepiti artificialmente ricercano il "donatore", cioè il loro padre biologico)...peccato che lì si ferma! La storia prosegue a strascico fino ad un finale che non vuol dire nulla. Il rapporto tra i ragazzi ed il padre non viene approfondito, così come alcuni personaggi: l'amico del figlio è una presenza totalmente inutile e lo stesso padre (Mark Ruffalo) non si capisce se sia una brava persona od un minchione! Se non altro ci sono le sempre brave e belle Julianne Moore ed Annette Bening.

topsecret  @  30/03/2016 23:40:08
   6½ / 10
Un film discreto nonostante non sia il massimo dell'originalità, parlando di famiglia non convenzionale.
E' comunque ben dosato tra il sentimentale e la commedia leggera anche se tratta argomenti di una certa serietà e soprattutto di attualità, riuscendo ad intrattenere senza fatica potendo contare su un cast abile e puntuale, dialoghi abbastanza ben costruiti e un ritmo fluido che rende il tutto coinvolgente ed interessante.
Il finale mi è sembrato meno frivolo di quanto poteva essere e la regista, che gira un film autobiografico, è attenta a non eccedere troppo nella retorica e nella melassa.

Matteoxr6  @  27/07/2015 23:24:05
   4 / 10
Molto noioso, banale, girato e montato a c***o. Le colonne portanti della pellicola, famiglia omosessuale e grande tema dell'ingerenza paterna biologica, vengono buttati lì per ornare un film visto e rivisto, da telenovela ormai, e che a nulla servono se non per strappare biglietti agli spettatori ignari. Ora, mentre per le vicissitudini in riferimento al primo pilastro si potrebbe anche chiudere mezzo occhio (ci sta, mica sono alieni: tutte le famiglie hanno le stesse problematiche), per quanto concerne il secondo, non ci sono scuse né attenuanti: una pagliacciata. Avrebbe potuto essere sviluppato in decine di maniere, visti gli spunti, ma si è preferito far scrivere la sceneggiatura ad un bambino dell'asilo nido.
In sintesi il film è questo:

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paride_86  @  23/10/2013 01:12:20
   7½ / 10
Bel film che racconta la normalità e l'ordinarietà dell'omogenitorialità
Ottimo cast per una storia verosimile e coinvolgente.

gemellino86  @  14/09/2013 13:19:28
   6½ / 10
Non è facile valutare questa commedia. Ci sono dei pregi come il grande cast di attori ma ci sono anche tanti difetti come il ritmo moscio. Il risultato è più che sufficiente.

Invia una mail all'autore del commento Suskis  @  22/03/2013 15:08:31
   8 / 10
Veramente un bel film! La famiglia su cui si basa la storia non è una famiglia normale a cui sostituire un uomo ad una seconda donna, nonostante le apparenze di comune commedia con risvolti drammatici. L'autrice/regista riesce invece a tirar fuori dei personaggi molto umani ed una situazione veramente credibile (forse merito della componente autobiografica della storia). La naturalezza con cui tutto è presentato e tutto succede lascia la possibilità di vedere tutto come lo si vuole, senza forzature in un senso o in un altro. Non ci sono vinti o vincitori, solo persone che pagano per le loro scelte. Riesce ad essere molto divertente ma anche molto toccante.

Dracula  @  23/01/2013 08:22:16
   2 / 10
Incredibilmente deludente!! Una pseudo-commedia veramente vuota e smorta, per carità, i temi trattati sono importanti, ma qui sono stati "gettati" lì come un sacco di patate: a caso; non fa ridere, per niente, non emoziona, è apatica ma apatica forte! Sono rimasto davvero davvero davvero molto deluso…!

Fratuck89  @  04/01/2013 16:01:27
   6 / 10
un filmetto per casalinghe e adolescenti, tratta temi scottanti e li impasta assieme per creare una trama banale e scontanta, con l'unica particolarità di essere una sitazione diversa dal consueto, infatti tratta di un tradimento in famiglia e di una crisi tra i familiari, l'unico dettaglio che rende il tutto particolare è che la coppia in questione sono due lesbiche.

Eratostene  @  15/12/2012 15:49:51
   6 / 10
Il tema trattato è scottante ed originale, però, dopo un promettentissimo inizio, il film va infiacchendosi a lunga corsa e alla fine mi ha lasciato la sensazione che poteva essere detto di più.

Japotino  @  20/11/2012 22:32:17
   7 / 10
L'originalità si percepisce principalmente nei temi trattati che sentiamo molto distanti dalla realtà ma che sono invece ad un passo da noi. E non è un caso se molti hanno trovato il finale stonato...perchè è verosimile! Quando si ha l'impressione di assistere ad una favola ci si aspetta un determinata conclusione...ma qui viene presentata una storia che tenta di mostrare un ipotetico caso reale e quindi secondo me il finale ci sta! Ma sto pur sempre commentando una commedia e quindi c'è da dire che nello svolgimento ci si imbatte in molte situazioni divertenti, anche se poi non così originali interpretate in maniera adeguata soprattutto dai due giovani protagonisti, ottima la Moore mentre per Ruffalo non ho mai straveduto:ha secondo me una recitazione un tantino monotona. Consigliato non solo perchè spesso si ride ma soprattutto perchè lo fa fare in un contesto piacevolmente inusuale.

TonyStark  @  14/11/2012 19:39:14
   7 / 10
film molto carino, ottima recitazione, peccato per il finale che non mi ha convinto.

beppe.fadda  @  07/11/2012 17:36:39
   7½ / 10
Bello, ma di fronte alle candidature all'Oscar e alle due vittorie ai Golden Globe mi aspettavo un pochino di più. Il finale mi è sembrato un po'... boh non mi ha detto niente. Dello stesso anno, come dramma familiare (e anche come film), mi è piaciuto di più "Rabbit Hole" (anche se parla di tematiche differenti). Brava Annette Benning, ma secondo me meritava la nomination agli Oscar anche Julianne Moore. Bravissimo Mark Ruffalo, e anche i due giovani, Mia Wasikowska e Josh Hutcherson.

Leonardo76  @  01/07/2012 17:54:44
   5 / 10
Trasuda così tanto femminismo che viene voglia di rileggere tutti i racconti di Lovecraft (in cui l'unico personaggio femminile a cui viene dato un minimo di spazio risulta posseduto da un mago malvagio). Finale da denuncia ai Carabinieri.

Invia una mail all'autore del commento nightmare95  @  01/06/2012 11:50:29
   6 / 10
Commedia familiare carina, con alcune situazioni simpatiche e riuscite. Però a tratti mi ha un po' annoiato.
Comunque nel complesso il film è abbastanza riuscito, grazie anche all'ottimo cast composto da Annette Bening, Julianne Moore, Mia Wasikowska, Josh Hutcherson e da un bravissimo Mark Ruffalo.
Do mezzo voto in meno per il finale, decisamente fiacco e insipido.

chanty  @  30/05/2012 14:27:20
   7 / 10
commedia godibile che offre un modo alternativo di vedere la famiglia..forse nel finale ci voleva un qualcosina in più....

alescar84  @  30/05/2012 00:16:01
   6½ / 10
Ottimo cast (soprattutto gli adulti) per un'originale commedia sulla famiglia non convenzionale. Il finale, che avrebbe in ogni caso portato ad un cliché, lascia l'idea dell'incompiuto.

clubdelmariachi  @  02/05/2012 15:58:57
   5½ / 10
si può vedere per passare una serata, niente di più secondo me..

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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  17/04/2012 23:46:24
   6 / 10
Uno dei primi casi cinematografici dove viene rappresentata l'omesessualita' femminile senza preconcetti o moralismi,tutto avviene nella totale normalita' quotidiana,accettata da societa' e figli...saranno questi ultimi a cercare quell'identita' di "vera famiglia" che sono abituati ad ascoltare in giro!
Dopo averci sorpreso per la sua freschezza e assoluta sobrieta' nel trattare l'incipt iniziale, il film si perde un po' per strada diventando ripetitivo e scontato...
I gusti personali della regista portano ad un finale acerbo che non sembra avvicinarsi nemmeno un po' ad un vero finale...la figura del "donatore di sperma" come appare scompare senza lasciare traccia alcuna...
Riuscito solo in parte.

ste 10  @  14/04/2012 23:27:24
   7 / 10
Buona commedia che tratta temi discussi in maniera brillante...ma manca qualcosa per me

mark0  @  30/03/2012 08:44:06
   6 / 10
Non era sicuramente quello che mi aspettavo; pensavo questo film come una commedia brillante, divertente, spiritosa e umoristica. Invece si è rivelata una commedia drammatica con risvolti ancor più drammatici, non è per niente divertente e non fa ridere, in più ci sono troppe scene esplicite per un film del genere. In parte l'ho trovata anche insoddisfacente e fiacca, senza pathos. Gli metto la sufficienza solo per l'ottima sceneggiatura (intelligente e con temi importanti) e per le eccellenti interpretazioni. Si poteva fare molto meglio.
Nel complesso deludente!

Gruppo COLLABORATORI atticus  @  25/02/2012 21:09:53
   8 / 10
Finalmente una commedia diversa, intelligente e fuori dagli schemi ordinari. Eccellente la sceneggiatura (anche se con qualche scivolata femminista di troppo) ma strepitosi gli interpreti tutti, capaci di creare tepore in una storia così meravigliosamente eccentrica.
Una famiglia che sta benissimo, con buona pace dei bigotti.

M0rg4n  @  09/02/2012 12:09:35
   7 / 10
Buon tentativo, è una commedia piacevole.
L'unica cosa che non mi ha convinto è stata la rappresentazione del clima familiare, che forse poteva essere gestito meglio: non mi hanno dato l'impressione di essere una famiglia unita, sembravano dei semi-sconosciuti in casa.

desertoceano  @  28/12/2011 11:39:26
   5 / 10
commedia noiosetta

marcodinamo  @  22/11/2011 19:25:49
   6½ / 10
Senza infamia e senza lode

floyd80  @  07/10/2011 12:05:02
   6 / 10
Un film con un grande cast dove il suo miglior pregio e non scendere nel classico vittimismo dei film con gay.
Il vero problema di questa pellicola è la trama piatta, irrisoria e noiosa.
Sotto il vestito da film diverso si nasconde una commedia a tratti banalotta.

adrmb  @  10/09/2011 11:47:14
   7 / 10
ATTENZIONE, CONTIENE SPOILER.
Un'ottima commedia, un film godibile.
L'argomento trattato è originale e a tratti anche profondo. Tuttavia il film assume la caratteristica di una commedia piena di momenti ironici e gag azzeccate, senza cadere mai nella demenzialità, come purtroppo succede in altri.
Occhio di riguardo al personaggio della madre-dottoressa, la "colonna portante" della famiglia, quasi comportamento da "padre", che vede sbriciolarsi tutto non appena entra in scena il donatore di sperma, che porta una ventata di novità nel nucleo familiare.
Ci sarebbe voluta un'analisi più attenta di questo personaggio, l'unico forse fuori luogo dagli standard della commedia, adatto per un film più riflessivo. Forse proprio per questo viene abbastanza relegato nell'ombra, mentre la storia si concentra più che altro sul rapporto padre-figli e padre-madre.
Alla fine rimane un buon ricordo, destinato però a svanire nel tempo. Rimane un po' il rimpianto per l'argomento trattato, non diffuso generalmente, che forse meritava un altro trattamento.

kako  @  02/09/2011 11:39:04
   7 / 10
Film carino che sarebbe abbastanza banale se non partisse dal fatto che la famiglia è composta da due donne con figli ottenuti tramite donazione di sperma. Molto brave le due protagoniste che mantengono viva la pellicola per tutta la sua durata. Mi aspettavo di meglio ma resta comunque un film da vedere per il tema fuori dai classici canoni della commedia media americana, anche se comunque ne riprende le solite problematiche (amore, tradimento, rapporto genitori/figli...) ma suscitando maggiore interesse poichè il punto di vista è quello di una famiglia lesbica. Non essendo un film anticonformista (anzi famiglia di estrazione borghese) io ne ho interpretato il messaggio come un voler dire che non importa se la famiglia sia composta da una coppia etero o gay, l'importante è quello che riesce a trasmettere.

isaber  @  21/08/2011 16:49:47
   6½ / 10
Niente di speciale ma nemmeno un film da buttare via. I personaggi sono ben tratteggiati e interpretati (bravissima come sempre la Bening e ottimo Ruffalo), la storia convincente.

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Un po' troppo buonista in alcuni punti, ma alla fine godibile.

annab  @  31/07/2011 22:11:41
   5 / 10
Lento, noioso, irrisolto

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Blutarski  @  10/07/2011 19:42:39
   7 / 10
Ci sono due aspetti del film a mio avviso che vanno tenuti in considerazione, il primo riguarda la questione della famiglia con genitori omosessuali e il secondo riguarda il problema della fecondazione assistita. E' importante ricordare che siamo di fronte a due aspetti che chiaramente a un certo punto del film vengono a collidere inevitabilmente. Joni e Laser costruiscono un nucleo familiare molto simile a quello di una famiglia "normale" senza rendersi conto di non esserlo affatto. In particolare, Nic è sostanzialmente una maniaca del controllo, probabilmente il personaggio più fragile della vicenda, che ha costruito il proprio nucleo familiare interpretando il ruolo di padre, senza accorgersi quanto realmente ciò sia inutile e sbagliato. Il film secondo me vuole evidenziare come sia difficile ancora oggi per molti omosessuali accettare la propria diversità anche in questi termini, parlando cioè di famiglia. Il paradosso si concretizza infatti con l'entrata in scena del padre biologico, che demolisce completamente ciò che col sudore Nic aveva cercato di costruire in tanti anni: una perfetta famiglia con genitori etero! A questo punto infatti non solo il nucleo familiare entra in crisi, ma persino l'amore tra i coniugi vacilla. Il finale francamente non l'ho compreso, sembra quasi incoerente perchè se da un lato tutto il film rapprensenta una ricerca dell'orgoglio omosessuale "perduto" a causa dell'omologazione a certe convenzioni sociali etero (che purtroppo ad oggi per tante coppie omosessuali è ancora l'unico modello di riferimento), dall'altro l'emblematica crisi di questa famiglia viene scaricata interamente sull'opportunismo del padre biologico che per quanto sia rappresentato come il classico finto hippie senza alcuna bussola morale, ha in realtà contribuito all'esistenza stessa della famiglia. Il diritto a conoscere il padre biologico è infatti aprioristico rispetto alla natura della coppia che cresce effettivamente i figli, sia che si tratti di una coppia etero, gay o genitori single. Ecco perchè ritengo opportuno distinguere le due questioni che il finale, direi erroneo, sembra invece confondere. Il vero nodo del film è appunto la difficoltà di una coppia di omosessuali di crescere una famiglia in una maniera che non sia la fotocopia dell'analoga famiglia etero e credo che il film non abbia voluto osare più di tanto su una questione direi sempre più infuocata all'interno di un dibattito molto attuale nelle comunità omosessuali.

folco44  @  06/07/2011 08:49:34
   6½ / 10
Sono d'accordo con tutti i commenti già scritti, il tema è sempre più di attualità.
Peccato davvero per il finale (mezzo punto in meno). Il padre viene trattato malissimo, d'altra parte sono stati loro a cercarlo !!

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  @  05/07/2011 13:44:56
   5½ / 10
Sinceramente non mi ha convinto, anche se è indispensabile ammettere la bravura degli interpreti con la coppia "non convenzionale " Bening/Moore sugli scudi.
"I ragazzi stanno bene" è un film che parte bene rifinito sugli stati d'animo dei protagonisti e gravitante attorno alle vicende di una coppia gay con due figli adolescenti a carico.La curiosità da parte di uno di questi riguardo l'identità del padre biologico, o donatore di sperma che (più rozzamente) dir si voglia, scatenerà un vero terremoto che indebolirà in modo brusco gli equilibri all'interno di questo microcosmo descritto minimizzandone ogni aspetto più disagevole.
A Lisa Cholodenko interessa esporre l'argomento con estrema normalità,il fatto di avere due madri diventa prassi e le differenze rilevabili con le famiglie "classiche" sono del tutto ininfluenti affinchè i figli possano crescere in un clima di totale serenità.La regista coglie bene un aspetto riguardante la mutazione sociale che sta avendo luogo nonostante l'opposizione dei soliti baciapile,però scarta coscientemente ogni proiezione negativa che parte dell'opinione pubblica nutre nei confronti delle coppie omosex.E questo lascia un po' basiti in quanto il problema viene eliminato in partenza.
Cholodenko parla di amore genitoriale e lo fa bene,mostra come un "intruso" possa sconvolgere tranquillità domestiche già un pochino traballanti,però non si spinge oltre evitando di volgere lo sguardo verso pregiudizi che purtroppo esistono.Evidentemente approfondimenti più impegnati non interessavano l'autrice e "I ragazzi stanno bene" diventa così una grande occasione sprecata,un film che avrebbe potuto sensibilizzare e stimolare la comprensione riguardo un tema di scottante attualità e che invece finisce invischiato in un quadretto sentimentale di poco conto.

Gruppo COLLABORATORI martina74  @  20/05/2011 12:45:42
   7 / 10
Lisa Cholodenko vuole dimostrarci che la famiglia lesbica ha gli stessi problemi, gli stessi comportamenti e gli stessi desideri di una eterosessuale. Ed è vero: guardando il film ci si trova di fronte a una "semplice" storia familiare, con avvenimenti che possono accadere in ogni nucleo, chiunque siano i suoi componenti.
La vera differenza sta nel fatto che i ragazzi (che, tutto sommato, stanno davvero bene, anzi forse meglio rispetto alla media) hanno la curiosità di capire da dove vengano: non che a loro manchino le figure genitoriali, ma sentono il desiderio di sapere chi ha donato il seme che li ha messi al mondo.
Il loro padre biologico è affascinante, libero, scanzonato, divertente... insomma tutto quello che non sono le due mamme, prese naturalmente dalla gestione della famiglia.
Il problema è che Paul scombina davvero tutto - rendendo peraltro divertentissima la parte centrale del film - ma alla fine viene "sputato" come elemento estraneo, lasciandoci l'amaro in bocca.
Gli uomini in questo film non fanno una bella figura e, se da una parte questo è prevedibile, dall'altra è spiazzante e anche un po' triste.
In definitiva un bel film, che offre momenti di ilarità notevole, fa riflettere ma alla fine lascia l'amaro in bocca. D'altro canto la perfezione non è di questo mondo.

3 risposte al commento
Ultima risposta 04/01/2012 15.28.08
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barone_rosso  @  05/05/2011 22:12:30
   6 / 10
Non male, le premesse sono buone e abbastanza originali, peccato che gli eventi siano un po' monotoni e prevedibili... Sufficiente.

Black Eight  @  24/04/2011 23:05:01
   6½ / 10
"I ragazzi stanno bene" è indubbiamente un buon prodotto, ma, a mio parere, non iscrivibile nella categoria dei film indimenticabili. E' un'ottima commedia, simpatica (lo tengo a sottolineare poiché è difficile vedere ultimamente commedie che possano essere definite tali), che diverte e fa sorridere (alcuni momenti sono esilaranti), ma che alla fine non ti porta veramente a riflettere ma semplicemente a constatare una certa realtà, e questo aspetto potrebbe essere un limite se si considera che la forza di questo film sta proprio nella sua anticonvenzionalità, nell'irriverenza e nell'ironia con la quale sfata i classici tabù della comune morale affrontando un tema complesso come quello delle unioni gay. E certo non si può pensare che non fossero queste le ambizioni dal momento che la storia è "insolita", destinata inevitabilmente a dividere il pubblico. Lisa Cholodenko fa un ottimo lavoro per la quasi interezza del film normalizzando questo status familiare e convogliando (giustamente) l'attenzione dello spettatore sulla trama e sui personaggi. Poi ,però, si perde in modo clamoroso distruggendo e banalizzando incomprensibilmente una figura, quella del "donatore di sperma", che invece era stata attentamente costruita nel corso del film e a cui era stata data la giusta importanza dal punto di vista narrativo. Insomma, laddove si sperava di non assistere ad un banale e "scontato" manifesto del movimento gay ("stranamente" la storia del film ricorda quella personale della regista dichiaratamente gay e convivente con la sua compagna) quanto più ad una discussione veramente impegnata, aperta e soprattutto politicamente corretta, la speranza è stata purtroppo disattesa. Peccato, una bella occasione fondamentalmente sprecata. Gli attori sono tutti encomiabili a partire dalle due protagoniste ugualmente brave ed affidabili e non capisco perché è stata attuata una diversa misura di giudizio per cui l'interpretazione della Bening alla fine è risultata nettamente superiore rispetto a quella della Moore. Bravo Ruffalo e molto bravi anche i ragazzi. Un cast apprezzabile e ben diretto

Laisa  @  23/04/2011 02:59:56
   6 / 10
buona la prima parte, ma il finale4 non convince...

mirydl  @  09/04/2011 10:49:10
   7½ / 10
Film scorrevolissimo e piacevole. Peccato per il finale, a mio parere abbastanza arronzato.. potevano fare di meglio :)

Clint Eastwood  @  08/04/2011 13:11:28
   5 / 10
Scherzosa e leggera come banale commedia che gioca essenzialmente sul fatto di presentarci una famiglia non tradizionale composta da due madri lesbiche. Una famiglia come tutte le altre che ha i suoi alti e bassi. Ha sconvolgere la loro quotidianità ci penserà l'improvviso padre donatore che casualmente è il più simpatico uomo sulla terra che una donna può incontrare seminando un po' di panico insicurezze nella casa degli ospiti e specialmente per Nic la "patriarca".
Un cast coinvolto senza dubbio e Ruffalo che non è ne carne ne pesce come attore se non in ruoli marginali come in COLLATERAL o ZODIAC convince e offre un'ottima performance degna della candidatura ricevuta agli ultimi oscar così come la Bening che si presenta bene sul piano emotivo. Il resto lascia il tempo che trova tra il nulla e il niente, ho visto già dimenticato.
Due punti in meno per l'orribile congedo del padre biologico nel finale peggio di uno stupratore qualunque della zona per un film tutto sommato godibile ma intuitivamente femminista o meglio dire lesbista.

suzuki71  @  04/04/2011 16:06:59
   7 / 10
Se non fosse per la situazione di partenza, ovvero due mamme, è un film ultraconservatore e borghese: apologia della famiglia come unica forma possibile di felicità e di affermazione. Lo status quo che è anche il cimitero di ogni ribellione e di ogni desiderio di novità che dal 68 in poi hanno attraversato generaizoni di metropolitani, etero o non. La forza del film è qui: la premessa di due mamme non significa proprio nulla, è un dato di partenza scontato, il messaggio è reazionario, ma mi chiedo: se fosse stata la storia di una famiglia uomo-donna-figli, che ne sarebbe stato di queste due ore e mezza? Per questo, la cornice familiare rilancia il messaggio che la famiglia è vincente, a prescindere da chi la compone. Le considerazioni personali a questo punto si sprecano: va benisismo la composizione arcobaleno, ma la famiglia è davvero il tipo sociale vincente? Resta un film da vedere.

11 risposte al commento
Ultima risposta 12/04/2011 14.56.35
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sweetyy  @  02/04/2011 15:58:54
   7½ / 10
Molto carino, con dei personaggi ben caratterizzati anche se forse il finale è un pò troppo frettoloso e semplicistico

Gruppo REDAZIONE Pasionaria  @  02/04/2011 14:37:56
   7 / 10
Commedia piacevole con dialoghi brillanti e personaggi che sprigionano freschezza ad ogni pensiero ed azione. la novità? Una famiglia gay raccontata secondo gli schemi narrativi utilizzati per la famiglia più classica, plot originale, ben caratterizzato dagli attori tutti convincenti nel proprio ruolo, Su tutti però applaudo la Bening, adorabile capo-famiglia.

25 risposte al commento
Ultima risposta 06/04/2011 20.44.46
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Vinicius  @  01/04/2011 23:53:01
   7 / 10
Commedia fuori dagli schemi che non annoia. Il regista trasmette perfettamente il messaggio che non è importante se si è omo o etero: gli errori, le paure e la sofferenza sono uguali per tutti.

Alex2782  @  01/04/2011 17:07:39
   7 / 10
film che scorre in maniera lineare e veloce, trattando un tema attuale e mettendo in risalto la famiglia qualsiasi siano i genitori (se etero o omo). buone interpretazioni degli attori.

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Gruppo REDAZIONE amterme63  @  27/03/2011 18:16:02
   7 / 10
Piacevole e interessante commedia che racconta la storia intima di un pezzo di individualmente incerta e tormentata middle class americana (californiana). Si vuole però ribadisce il valore essenziale e supremo che ha la famiglia; in pratica l'unico valore sociale sicuro e di riferimento, l'unico appiglio certo, l'istituto fondante e irrinunciabile nella vita quotidiana, il solo legame solido che riesce a unire più persone.
Intanto per "famiglia" si intende un nucleo completamente indipendente da legislazioni, tradizioni o norme religiose. Può essere composto e diretto da persone di qualunque sesso o tendenza sessuale. Questo concetto in tutto il film lo si dà per acquisito, nessuno si sogna di metterlo in dubbio. Esistono due madri, legate da rapporto omosessuale, ma questo non incide assolutamente sul fatto che possano avere figli ed educarli "come si deve", né che i figli possano crescere uguali (magari meglio) a quelli delle coppie "normali". In tutto il film nessuno osa meravigliarsi minimamente di questa situazione. Tutto è svolto come se fosse la cosa più naturale del mondo. Questo la dice lunga su quanto certe zone degli Stati Uniti (la California e New York) siano assai più avanti di noi in termini di libertà individuale/collettiva o almeno fanno di tutto per esserlo.
Tra l'altro il tentativo dei figli di rendere "normale" la struttura, introducendo cioè la figura "maschile" o del padre naturale, si risolve in un fallimento, addirittura rischia di buttare all'aria il nucleo stesso e distruggere tutto. La famiglia vale quindi per la solidità dei rapporti, non per come è composta. Può vivere di per sé, perché non contano gli individui che la compongono ma l'effetto che stare insieme ha su di essi.
A tal proposito nel film si forza un po' la tipologia dei personaggi e volutamente si presentano individui assolutamente imperfetti, avendo molta cura di metterne in evidenza proprio le imperfezioni e gli errori. Nessuno si salva. Nic, che è un po' il "capofamiglia", pecca di presunzione, di durezza, di egocentrismo. Se non altro l'affetto della sua compagna e dei figli le fanno capire i propri difetti. Jules è l'anello debole, introversa, dubbiosa, insicura in tutto, anche della sua identità sessuale. Anche per lei gli errori vengono "rimediati" dalla vicinanza e dalla comprensione di chi le sta accanto in famiglia.
I figli stessi sono tutto fuorché perfetti. Intanto soffrono dei tipici problemi di identità dell'adolescenza, legando con amici che sono l'esatto opposto. Sono curiosi, drastici, insoddisfatti, incerti ma in fondo molto legati con i propri referenti "adulti" (se ne accorgono quando ne devono fare a meno).
Il personaggio di Paul non è trattato né meglio, né peggio degli altri. Semplicemente ha fatto un errore più grosso, non si è formato una famiglia propria e non può pretendere di formarsene una tutta sua sconvolgendo una già esistente. Lo deve capire da sé perché non c'è nessuno con cui possa discutere o confidarsi e l'unica persona che c'era (la dipendente di colore) l'ha disgraziatamente allontanata.
La famiglia formata e faticosamente consolidata non può quindi permettersi di fare la "generosa", estendendosi graziosamente ad altri. Questo è il concetto che si vuole far passare. In effetti è qualcosa di fin troppo duro e crudele. Sinceramente Paul mi ha fatto un po' pena. Non meritava di essere trattato in quella maniera, soprattutto da parte di chi è andato apposta a cercarlo. Anche lui in fondo ha cercato di chiedere scusa e di farsi perdonare, ma per lui nò, non c'è comprensione, non fa parte della "famiglia". Questo istituto - per come viene visto in questo film - finisce così per assumere una nuova rigidità, non più verso il sesso o i gusti di chi lo compone, ma sul fatto che una volta composto non si può più modificare.
Per il resto i personaggi sono ben caratterizzati e credibili, ottimamente interpretati. Il film è di buona qualità cinematografica. A volte mi è sembrato di assistere a "Scene da un matrimonio" di Bergman, senza però il dono di Bergman di rendere tutto universale e profondo. Del resto non è che questo film avesse tante pretese. E' questo in fondo il suo unico limite.

Gruppo COLLABORATORI fidelio.78  @  26/03/2011 00:30:21
   7 / 10
SoMagic91  @  24/03/2011 19:08:59
   7½ / 10
Piacevole film su un tema attuale, che fa scaturire le proprie considerazioni a riguardo. Alcune scelte della regista sono un pò spinte ma tutto sommato è una bella commedia. Da vedere

Invia una mail all'autore del commento Tempesta  @  22/03/2011 23:50:10
   8 / 10
Un incantevole sorpresa questa pellicola.
Un film pieno di emozione con 2 interpretazioni impeccabili.
Davvero bello.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR pier91  @  22/03/2011 02:56:56
   7½ / 10
Genera sentimenti contrastanti. Il tradimento ad esempio pone dei dubbi. La scappatella etero non rischia di alludere ad una sessualità poco consapevole/convinta degli omo? O magari implica un rifiuto delle etichette? Al di là di questo, il film ha il merito di evitare i cliché e i patetismi del caso, trattando con grazia una storia insolita. Un plauso alle attrici, in particolar modo alla normalmenteinvecchiata (esistono ancora!) Annette Bening.

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3 risposte al commento
Ultima risposta 26/03/2011 00.45.27
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento LukeMC67  @  21/03/2011 22:57:59
   7 / 10
Merita un 10 per l'impegno civile, ma artisticamente mi ha lasciato qualche perplessità.
Fosse stato un film su una famiglia eterosessuale alle prese con figli adolescenti, si sarebbe trattato di una buona commedia "media" americana.
Trattando di una famiglia lesbica con tanto di figli nati da una doppia inseminazione artificiale, la cosa si fa decisamente più complessa e meno scontata.
E quelle che sarebbero state catalogate come "banalità da serie televisiva", acquistano invece una valenza tutt'altro che leggera.
La commedia della Cholodenko -lesbica felicemente sposata da diversi anni con sua moglie- diventa così un vero e proprio manifesto per le nuove generazioni di persone omosessuali: la rivendicazione dei propri diritti non passa (quasi) più per le tradizionali forme di lotta (Gay Pride e affini) ma per la narrazione del quotidiano familiare nel quale le dinamiche mostrano insospettabili similitudini con gli omologhi nuclei eterosessuali. Senza rinunciare a trattare le peculiarità del rapporto lesbico, infatti, questo delizioso film si preoccupa di gettare ponti con la realtà eterosessuale nella convinzione che la sessualità umana è molto più complessa di quella costruzione culturale che la vuole irrimediabilmente duale. Questa "naturalezza" ha disturbato tantissimo i soloni del nostro ultra-arretrato Paese perché per loro ogni volta che all'omosessualità non si associa qualcosa di tragico, si fa solo "propaganda omosessuale"; come se l'orientamento sessuale possa determinarsi per imitazione!!
Eppure il film della Cholodenko è un inno alla vita: questa famigliuola lesbica alto-borghese gronda fertilità da ogni poro, vive drammi comuni (ma non per questo meno laceranti) senza isterie pur nell'espressione dell'intensa sofferenza psichica che essi provocano, mostra un senso della mater-paternità da fare invidia a qualsiasi coppia etero e i figli non sono meno "squilibrati" di tanti adolescenti cresciuti e pasciuti in ambienti cosiddetti "normali"!
Bravissimo il cast di attori/attrici nel rendere il quotidiano fuori dal comune di questa moderna famiglia che è la traduzione letterale di ciò che la regista ebbe a dire sul suo essere lesbica e sposata: «Anche i gay meritano di avere gli stessi guai degli eterosessuali!». Ipse dixit. Amen.

P.S.: Cosa sarebbe venuto fuori se la stessa famiglia fosse stata composta da una coppia sposata di uomini? Via al dibattito...

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Ultima risposta 15/04/2011 15.21.50
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morgana2009  @  21/03/2011 12:59:38
   8½ / 10
Una commedia che fa ridere, riflettere ed emozionare, il ritratto ironico di una famiglia non convenzionale e poco "politically correct", con dialoghi intelligenti e arguti. Annette Bening e Julianne Moore sono davvero straordinarie nei loro ruoli. Da vedere

Nergal85  @  21/03/2011 11:56:39
   6½ / 10
indubbiamente è da apprezzare l'originalità della storia e la bravura degli attori.
all'inizio il film stenta a partire, ma ciò rispecchia l'imbarazzo iniziale dovuto al lento dipanarsi della trama....ma alla fine tutto finisce in un fiat e lascia un po' con l'idea che si sarebbe potuta forse sfruttaremeglio la storia.
comunque Mia Wasikowska decisamente migliore in questo film rispetto ad Alice in Wonderland.....

Invia una mail all'autore del commento albatros70  @  20/03/2011 21:22:30
   7 / 10
Buon film, divertente e scorrevole non annoia praticamente mai. Alla fine ti lascia soddisfatto e con una grande voglia di gustare anche un buon calice di un ottimo vino rosso.... :)

cecy82  @  18/03/2011 14:02:34
   7 / 10
davvero un bel film, fa riflettere, bravissime le attrici.

TheLegend  @  16/03/2011 19:59:55
   6½ / 10
Sicuramente una buona commedia ma mi sarei aspettato qualcosa di più coinvolgente ed emozionante.

20 risposte al commento
Ultima risposta 21/03/2011 07.53.02
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willard  @  16/03/2011 15:12:01
   7½ / 10
Divertente e irriverente commedia che irrompe nel mondo delle coppie gay con figli evidenziando gli stessi problemi di educazione, crescita e maturità di qualsiasi altra coppia etero.

La storia presenta situazioni ironiche, a volte forse eccessivamente provocatorie, ma nel complesso è fluida e divertente; gli attori principali sono tutti bravi a cominciare dalle due fuoriclasse Annette Benning e Julianne Moore, Mark Ruffalo piacione oltre misura e nella parte dei due figli adolescenti Mia Wasikowska e Josh Hutcherson.

Mezzo voto in più per l'ottima colonna sonora con brani del David Bowie minore, citazioni da Joni Mitchell, Leon Russell e alcuni dei gruppi più interessanti del momento dal panorama indie americano (Vampire Weekend, MGMT, Tame Impala...)

Dante12  @  15/03/2011 23:54:54
   6½ / 10
Per 3/4 il film mi è piaciuto, poi ho avuto come l'impressione fossero finite le idee. Il finale mi ha lasciato perplesso...

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3 risposte al commento
Ultima risposta 16/03/2011 16.04.24
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dagon  @  15/03/2011 19:55:29
   6 / 10
Anche il cinema indipendente americano sembra ormai essersi messo girare intorno a sé stesso. Per l'ennesima volta ci si trova di fronte ad una famiglia disfunzionale, con i suoi "scoppiettanti" contrasti ed i soliti dialoghi compiaciuti, ma tutto trasuda déjà-vu. Sinceramente non mi hanno colpito neppure le performance delle attrici (che di solito, invece, apprezzo) e tantomeno quella di Ruffalo. Boh, film che mi è letteralmente scivolato addosso, senza lasciare traccia, nè in positivo nè in negativo.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  15/03/2011 17:19:28
   7 / 10
Il tema della famiglia è al centro di questo film. Una famiglia alle prese con i soliti problemi dettati dalla quotidianeità, la capacità di esprimersi ed alle prese con i pur pacati istinti di ribellione tipici degli adolescenti. Quando il padre biologico Paul, elemento esterno, entra nel microcosmo familiare, ecco che il precario equilibrio comincia a vacillare. Da una parte c'è la volonta di Nic e Jules a riconsolidare la famiglia e allo stesso tempo l'elemento esterno (Paul) ne rimane influenzato, facendo nascere in lui l'esigenza di chiudere con una vita da scapolo impenitente, di mettere la cosidetta "testa a posto". Formare una propria famiglia.
Una commedia sofisticata buona che ha come punto di forza la direzione degli attori, tutti bravi, sorretti da dialoghi brillanti e che offre momenti di sano divertimento in più di una occasione.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento pompiere  @  15/03/2011 16:21:15
   8 / 10
Nic (Annette Bening) è una rigida e scientifica madre lesbica. In coppia con i pensieri in libertà e le estemporaneità della sua compagna Jules (Julianne Moore), gestisce una famiglia composta da due ragazzi di 18 e 15 anni: la biondissima Joni (Mia Wasikowska), che ha ereditato il suo "codice morale", è brava negli studi, si è già diplomata e attende l'inizio dell'università, mentre il fratello Laser è più interessato alle attività sportive di squadra, spirito libero e curioso.
Quest'ultimo, attratto dai rapporti umani veri e diretti (anche se in parte sbagliati), vorrebbe tanto sapere chi è la persona che ha contribuito a metterlo al mondo, donando il proprio seme alle mamme. Così fa di tutto per convincere la sorella a rintracciare Paul (Mark Ruffalo): senonché, l'incontro con l'uomo rischia di portare a un vero e proprio scompiglio…

Con una spontaneità fuori dal comune, le due attrici principali recitano in modo notevole. A Nic piace avere il carico della famiglia sulle spalle, essendo l'unica che lavora. E la Bening è verosimile quando, forte di questa posizione, esercita il controllo sugli altri membri, rivendicando le sue teorie sulla vita per poi rimproverare non appena qualcuno esce dal seminato delle "dottrine". Anche chi non è perfezionista come la compagna Jules può nascondere in se' del talento (soffocato ed espresso in modo mirabilmente goffo dalla Moore), per certo amorevole e sincero.
Memorabile anche la prova della Wasikowska, angustiata diciottenne fenomenale e sorprendente, soprattutto se la si confronta con la pallida ingessatura a cui era costretta nell' "Alice in wonderland" di Burton. Il sorriso di Ruffalo è fantastico e contagioso: a lui la sceneggiatura affida il ruolo perturbante di terzo incomodo non privo di sfumature genuine e indulgenti.

A rischio di scontatezza e imperturbabile razzismo al contrario, la bellezza del film della Cholodenko è pari al gusto del cibo biologico e dei vini californiani d'annata che si susseguono in tavola, e si snoda attraverso il racconto di una famiglia informale in modo del tutto ordinario e naturale, con tanto di automatismi domestici grezzi un po' squilibrati e carenti. Finalmente nessuna ritorsione contro i figli dei "diversi", nessuna cattiveria alimentata da omofobie, quasi nessun stereotipo a ingabbiare la veridicità delle vicende. "The kids are all right" rovescia pregiudizi e locuzioni di maniera.

E' per questo che il buon agonismo sportivo (come quello su un campetto di basket che vede esercitarsi padre e figlio) della regista americana è da salvaguardare, visto che non ingentilisce le sue eroine, ma le presenta per come sono: sporche e fallaci, come chiunque a questo mondo. La sua direzione delicata e abile ci dice che i figli possono crescere anche in ambienti considerati atipici, sopraffatti da sbagli e oppressi da difficoltà emotive comuni, ogni tanto sollevati da robuste dosi di educazione civica: le stesse gioie e gli stessi dolori degli altri ragazzi. E' la bellezza della costruzione di un paesaggio/vivaio naturale, con pianticelle di fanciulli cresciuti in mezzo ad alberi di ogni genere e pronti alla loro indipendenza.

Zurlistuta  @  15/03/2011 13:19:30
   7 / 10
Bellisimo il modo di raccontare la situazione Gay della famiglia, davvero divertente ma allo stesso tempo drammatico per il resto del film. Mi è piaciuto davveo molto e non è mai caduto nel banale, il che era molto facile.
Consigliato vivamente

paolomagna  @  15/03/2011 12:59:16
   8½ / 10
ho apprezzato moltissimo questo film e devo dire che è davvero una gran commedia....forse una delle migliori che ho visto negli ultimi anni di produzione americana.Quello che ho notato è che descrive in maniera tranquilla e realistica la vita di una famiglia lesbica senza cadere mai nel ridicolo e nello scontato. Quello che mi è piaciuto davvero è la normalità che vivono i rispettivi figli delle due donne....ripeto una dimensione normale come se fossero figli di una coppia etero.Sia la Moore che la Bening hanno dato il meglio di loro e sono state superlative....un ottima prova di recitazione e di intensita nei loro ruoli....anche se hanno espresso due personalità completamente differenti ma che alla fine si sono completate proprio per la loro diversità...un accoppiata vincente.Anche la presenza del maschio risulta marginale anche se per un certo momento sembrava assumere grande importanza ma alla fine risulta soltanto un vettore un mezzo per raggiungere i propri scopi....è colui che feconda e basta.....un personaggio di rilievo ma assolutamente di passaggio......per intendersi come le meteore che brillano per un attimo e poi scompaiono.....un plauso dunque alla regia....Ottima interpretazione anche dei due figli...davvero bravi e inseriti alla perfezione nel menage familiare.
Film assolutamente da vedere e consigliato agli omofobi cosi qualcosa gli entra in quelle teste malate.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR foxycleo  @  14/03/2011 23:42:59
   8 / 10
Una commedia americana veramente bella. La storia di una famiglia, di una coppia e dei loro figli adolescenti che si approcciano al mondo degli adulti in maniera verosimile.
Film privo dei soliti finti moralismi che spesso accompagnano pellicole come questa.
Le due protagonisti femminili sono a dir poco straordinarie e Ruffalo offre un'interpretazione misurata e decisamente convincente.
Bella la colonna sonora.

scottlumber  @  14/03/2011 17:16:06
   6 / 10
in parte deludente, e il motivo è presto detto. non fa particolarmente ridere, non fa particolarmente riflettere, non è particolarmente brillante. il tema sarà anche interessante, ma la trattazione è un po' superficiale. la tesi del film è che una famiglia a radice omosessuale è una famiglia come le altre. ok, tutto qui? diciamo così: il tema appare un pretesto (uno strumento di marketing?) per posizionare nel mercato una commedia senz'altro delicata, senz'altro in buona fede ma con poco mordente, che alla resa dei conti non graffia mai e che a ben vedere accusa anche un paio di snodi narrativi che forse potevano essere pensati diversamente.


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Insomma, per chi scrive una mezza delusione. Al cinema attualmente c'è senz'altro di meglio.

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Ultima risposta 16/03/2011 14.41.37
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento Caio  @  14/03/2011 12:52:54
   7½ / 10
Davvero molto carino. Una commedia dolceamara che mette in luce le dinamiche di una famiglia non tradizionale, e lo fa senza ricorrere a facili cliche o stereotipi comuni. Le due protagoniste sono a dir poco eccezionali, e la storia è godibile e leggera anche nei momenti più malinconici. Consigliato

andreapau  @  14/03/2011 10:34:51
   8 / 10
I ragazzi stanno (quasi) bene,sicuramente meglio degli adulti.
Questo film presenta dei tratti di eccellenza perchè racconta di una famiglia lesbica senza ricorrere agli eccessi ironici trans/drag queen, tralascia la denuncia gay-pride /militante e soprattutto non cade nella facile scorciatoia dell' offerta di una fascinazione malata.
La storia si sviluppa in un ambito di normalità e accettazione IMPENSABILI per i canoni nostrani,vera sovrastruttura soverchiante che dirotterebbe la realizzazione e la valutazione verso canoni estremisti di stampo etico/morale/liberal/politico/religioso/razzista.
Per intenderci,non ci troviamo al cospetto di Almodovar e Ozpeteck.
Questo film è "oltre",destinato a uomini e donne evoluti.
La "stranezza" è un dato di fatto dal quale partire per raccontare una storia, NON il motivo per cui fare il film.

4 risposte al commento
Ultima risposta 04/05/2011 23.48.24
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR 1819  @  13/03/2011 21:25:03
   6½ / 10
Un film di qualità, che porta sullo schermo temi interessanti e soprattutto lo fa con garbo. La storia non è scontata per quanto semplice, e non si può certo dire che annoi, tuttavia nonostante l'ottima prova degli interpreti non mi sono sentito preso da nulla in particolare. Non saprei dire perchè, è un lavoro di non facile collocazione; sarò banale, ma non pare proprio una commedia.

Mik_94  @  13/03/2011 20:10:59
   7½ / 10
Commedia indipendente simpatica, seppur non originalissima, che brilla grazie ad un cast eccellenteee! Seppure accanto ad attori di grande calibro i due ragazzi ( Mia Wasikowska e Josh Hutcherson) se la cavano egregiamente e ,ancora una volta , ribadisco che è sempre un piacere sorprendersi nel vedere Julian Moore (bravissima come sempre) passare da un film all'altro con assoluta disinvolura !

jiko  @  13/03/2011 13:51:18
   8 / 10
Una commedia divertente e intelligente, acuta e frizzante, con una coppia di attrici affiatatissime e in perfetta sintonia, lo spirito dissacrante e ironico ricorda film tipo "Little miss sunshine" e "Juno", nel complesso un film davvero scorrevole e piacevole, da vedere.

arturo  @  13/03/2011 01:07:18
   9 / 10
Ancora una volta il cinema indipendente americano sbalordisce e spiazza, diverte e commuove. brillantissimo e profondo, divertente e commovente. stavo per rimanere in sala per rivederlo subito, ma credo che ci tornerò domani, perché il film merita un'altra volta il prezzo del biglietto. Un consiglio: se potete, vedetelo in originale.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  13/03/2011 00:10:47
   8 / 10
Se prevalgono le ragioni del cuore, allora "I ragazzi stanno bene" è la miglior commedia americana degli ultimi due anni, e non cerchiamo di etichettarla sotto una certa dicitura. Ha la capacità indubbia di raccontare la vita di una coppia lesbica alla luce del sole, senza alcun tipo di compiacimento o moralismo. Rischia talvolta di rendere plausibile la dimensione "tradizionale" all'interno della coppia cosiddetta alternativa, o magari ci prova. Per questo all'inizio mi sentivo leggermente interdetto dall'uso dei dialoghi e dal personaggio della Bening, quasi che la regista tentasse di esprimere un'empatia femminile non lontana da certi prodotti americani pregevoli ma rassicuranti à la "Crimini del cuore" per intenderci.
Ma mi sbagliavo: del resto se l'espressione "coniugale" si libera di certe finezze intellettuali e parla il linguaggio delle fiction televisive, è un'obiettivo pienamente raggiunto di raccontare la gente comune attraverso i canoni meno ortodossi del cinema hollywoodiano.
Merìto anche e soprattutto di due attrici superlative come Julianne Moore e Annette Bening, capaci di superare i clichè materno-saffici del loro menage familiare e di esprimere con i loro personaggi due diverse entità materne e coniugali in una serie di problematiche che, in fondo, sono le stesse delle coppie eterosessuali.
L'"evento" magnifico del film è però la presenza del "germe maschile" atto a sovvertire, con la sua vivace "normalità", la routine di una presunta "diversità" che non traspare affatto.
Davanti a tutto ciò, la figura maschile esce esclusivamente come "un vettore di fecondità" cancellando l'identità paterna anche nel suo insolìto ruolo (la parola "padre" non viene mai pronunciata).
In questa posizione, decisamente femminista, è possibile identificarsi con Joni Mitchell senza chiedersi perchè le sue canzoni ("Blue" è un disco fantastico) non piacciono al pubblico eterosessuale.
"I ragazzi stanno bene" neutralizza la "diversità" ponendo la società affettiva come unica via possibile e consenziente di aggregazione.
Straordinaria la sequenza in cui la Bening scopre il "tradimento" dell'amante.
Un film caldamente consigliato in una stagione cinematografica tutt'altro che avara (anzi), col pensiero che anche con la sua spontaneità, se fosse stato girato in Italia, avrebbe avuto una gestazione difficile

25 risposte al commento
Ultima risposta 17/03/2011 10.40.39
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Gruppo COLLABORATORI Invia una mail all'autore del commento L.P.  @  19/02/2011 17:27:27
   7½ / 10
Davvero grazioso. Una commedia sempre piacevoe, con un quintetto di bravissimi interpreti e una sceneggiatura un po' scontata, ma brillante nei dialoghi e nella costruzione dei personaggi.
La corsa all' Oscar per le attrici questa volta è davvero all' ultimo sangue.

Lory_noir  @  28/01/2011 01:03:13
   7½ / 10
Un buon film, sorretto dalla sola forza dei protagonisti. Quella che mi è piaciuta di più e che per me è una scoperta è Annette Bening. Comunque non lo vedo vincere l'oscar come miglior film.

gei§t  @  01/12/2010 12:02:19
   7½ / 10
Il film tratta una crisi di coppia da un punto di vista abbastanza inusuale, questo rende la pellicola attraente e interessante. Poi rimango invece deluso da come tutto rientri nei canoni, senza lasciar spazio a cambiamenti importanti nelle vite dei personaggi... bello, ma mi lascia perplesso

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