Sono passati ventidue anni e Isla Nublar si popola nuovamente. La lussureggiante isola ospiterà finalmente, come John Hammond aveva a suo tempo progettato, un parco per famiglie a tema dinosauri: la notorietà del parco inizia però presto a diminuire, così come le sue visite. Per risolvere il problema, i proprietari decidono di aprire una nuova, grandiosa attrazione. Ma tra le minacciose ombre dell'Isla Nublar, l'imprevisto è in agguato.
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Avevo aspettative basse e sono state pienamente rispettate: sceneggiatura inesistente e attori non all'altezza, soprattutto la donnina rossa co-protagonista, assolutamente insopportabile. Chirs Pratt non è male ma niente a che vedere col professor Grant e il professor Malcom del primo indimenticabile capitolo. In questo film il parco è veramente aperto come voleva Hammond, ma è un po' troppo futuristico: animali preistorici a mio parere fanno a cazzotti con display touchscreen, ologrammi e rotolo-sfere giroscopiche. Qua i dinosauri si vedono all'inizio a spizzichi e bocconi, come per dire "Vabè, è inutile che vi faccio dei primi piani, sono dinosauri, li avete già visti nei film precedenti!". All'inizio il film infatti è di una noia mortale: qualsiasi dialogo, anche se vuole essere profondo o insegnare qualcosa, annoia, mentre decolla un po' nella seconda parte in cui succede il solito casino che causa la morte di tutti gli sfigati o di quelli che non c'entrano niente, per arrivare al finale con dinosauri sempre più grossi che si fanno il **** l'un l'altro... I riferimenti al primo capitolo sono molteplici, ma mal realizzati. Inoltre, troppe scene prevedibili. I velociraptor mi sono sembrati dei cagnolini e non mi è piaciuta l'idea di cercare di addestrarli.