l'amore che resta regia di Gus Van Sant USA 2011
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l'amore che resta (2011)

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locandina del film L'AMORE CHE RESTA

Titolo Originale: RESTLESS

RegiaGus Van Sant

InterpretiMia Wasikowska, Henry Hopper, Schuyler Fisk, Jane Adams, Ryo Kase, Lusia Strus, Chin Han, Jesse Henderson, Victor Morris, Colton Lasater

Durata: h 1.35
NazionalitàUSA 2011
Generedrammatico
Al cinema nell'Ottobre 2011

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Trama del film L'amore che resta

Annabel Cotton è una bella e dolce malata terminale di cancro che ama intensamente la vita e il mondo della natura. Enoch Brae è un ragazzo che si è isolato dal mondo da quando ha perso i genitori in un incidente. Quando i due si incontrano a una cerimonia funebre, scoprono di condividere molto nella loro personale esperienza del mondo.

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Voto Visitatori:   7,50 / 10 (34 voti)7,50Grafico
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Voti e commenti su L'amore che resta, 34 opinioni inserite

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Filman  @  08/12/2018 14:44:04
   6½ / 10
Dall'incontro dolcemente morboso di amore e morte nasce una love story commovente dal gusto intimista e squisitamente teen, che non riflette necessariamente sull'amore o sulla morte ma perlomeno li tratta con maniera figurativa e simbolica diversa dal solito, benché strappare una lacrima dall'occhio dello spettatore rimanga il fine ultimo del film. Definire RESTLESS un "cry movie" d'autore sarebbe azzardato perché Gus Van Sant non osa più di tanto, tenendo l'asticella dell'attenzione alta ma quella delle premesse decisamente bassa, ma anche perché non sopraggiunge mai il pensiero di star vedendo una storia d'amore particolare e, nonostante voglia spacciarsi come tale, si ha la costante sensazione di star vedendo un film solo all'apparenza indipendente.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR wicker  @  17/07/2016 19:03:53
   7 / 10
Cancer movie con due bravi protagonisti e il sapiente zampino di Van Sant alla regia. Soprattutto questo basta a trasformare quello che probabilmente sarebbe stato il solito dramma adolescenziole in una pellicola carica di dolore umano tangibile e di momenti di spensierata vita..
Infatti non si dilunga in melanconiche sequenze nè in momenti di facile entusiamo mischiando al meglio le due sensazioni ..
Forse un pò lento nella parte centrale .. Bella la sceneggiatura originale

impanicato  @  28/01/2015 20:05:42
   7½ / 10
Van Sant ci ha abituato a meravigliosi racconti sull'adolescenza e gli adolescenti, come se lui si sentisse ancora giovane, esempi lampanti sono Elephant o Paranoid park.
Questa volta tratta dell'amore puro ed immaturo tra due ragazzi. Non ragazzi qualunque, ma due giovani che dalla vita hanno ricevuto sempre e solo delle grane da cui é difficile uscirne. Questa via d'uscita non é la morte, come a volte sembra illustrarci, ma i sentimenti ed in particolare l'amore.
Tristezza e lacrime assicurate durante la visione, la commozione é d'obbligo, ma non forzata. Vi é spazio anche per siparietti davvero divertenti, che fortunatamente mitigano il clima teso creato dalla prossima morte.
Ho apprezzato molto le scelte del regista, regia pulita, scarna, come a voler sottolineare che l'importante é il contenuto dell'opera e cioé l'amore. E' un vero inno all'amore che ci viene raccontato, un'amore breve e intenso che non si puó scordare.
I due protagonisti sono davvero azzeccati, specialmente Mia Wasilowska che si trova davvero a suo agio in questo ruolo particolare e che successivamente si fará apprezzare anche in Stoker.
Buone anche le colonne sonore: il film si apre con Two Of Us dei Beatles e si chiude con The fairest of the seasons di Nico. Una garanzia.

Se dovessi morire presto, vorrei anch'io un buffet di cheeseburger e milkshake.

krueger419  @  24/07/2014 11:31:05
   8 / 10
"If someone said three years from now
You'd be long gone
I'd stand up and punch them up
Cause they're all wrong
I know better
Cause you said forever
And ever
Who knew"

L'amore che resta è un film sull'amore che dura in eterno, una sorta di sentimento archetipico che agisce sugli esseri umani quando essi smettono di considerarsi solo come tali.
Siamo esseri pensati, intratteniamo relazioni gratificanti, niente dura in eterno, solo i sentimenti.
Siamo simili, abbiamo conoscenze in comune, ci amiamo e sempre ci ameremo.

gemellino86  @  09/07/2014 09:51:35
   7 / 10
Non sono un amante del genere però questo film mi è piaciuto. Bravi i giovani attori protagonisti. Ha il merito di non scadere nel facile sentimentalismo.

sweetyy  @  06/03/2014 23:12:08
   7½ / 10
Buon film di Van Sant, che tratta un tema comune a molti film ma qui strutturato in maniera completamente diversa. Toccante e riflessivo.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR oh dae-soo  @  30/07/2013 00:52:23
   8 / 10
L'amore che resta è una beffa alla morte.
L'amore che resta, la vita che resta con la morte ci scherza perchè quando questa è così vicina, sicura e ineluttabile il minimo che si possa fare è non dargli la soddisfazione di trovarci impauriti e rispettosi di lei.
E allora l'amore che resta la morte la beffa
con la sagoma del nostro corpo disegnata per strada
con un sorriso quando si legge la data di scadenza
con un uccello che ogni mattina canta scoprendosi vivo
con un pezzettino tolto all'allegro chirurgo
con la recita e la messinscena per quando davvero arriverà
con il non saper resistere a una ragazza che ti dà appuntamento per una trasfusione
e ancora
l'amore che resta beffa la morte e omaggia la vita
vita che è fare l'amore dentro la stalla
e camminare insieme sotto la pioggia
è una corsa, una canoa, una virata sui pattini, un giro in bici e un tiro di scherma
è un malinteso, è un addio, è un ritorno,
sono due mani che si uniscono, una morente che cerca l'illusione della vita nell'altra, illusione che in realtà non è perchè l'altra mano stringe ed è forte la stretta
è anche paura, paura del vuoto e del niente di poi
l'amore che resta è l'amore più forte perchè quello vissuto in maniera più vera, senza rimandi, senza attese, senza pensieri e senza sarà
l'amore che resta è un banchetto divino
uno xilofono
un silenzio finale
un silenzio che porta al ricordo
un ricordo che porta al silenzio

david briar  @  19/06/2013 14:00:30
   7 / 10
Quando fu distribuito,attendevo moltissimo di vedere questo film,in quanto considero Van Sant uno dei migliori registi in circolazione e pensavo che con una storia del genere potesse creare il suo capolavoro,viste anche diverse recensioni entusiastiche da parte dei suoi estimatori.

La delusione,anche se parziale,forse era prevedibile.Il film è un lavoro su commissione,Van Sant è solo il regista.Certo,questo non vuol dire che dovesse essere necessariamente un film poco suo,ma purtroppo è cosi.

In capolavori come "Elephant" e "Paranoid Park" il regista metteva un finto distacco,una meravigliosa freddezza che faceva arrivare con grandissimo impatto emozioni forti,per chi riusciva ad apprezzare il suo modo di girare.Parlava più per immagini che per parole,in una maniera particolare che non ho mai visto in un altro Autore.

"L'amore che resta" usa molto più le parole delle immagini.Questo non dev'essere visto per forza come un difetto,ma in questo caso lo diventa.La sceneggiatura non si distingue particolarmente da un qualunque altro film indipendente tipico(mi ha ricordato "Beginners") e tira un po' il fiato corto,i personaggi non sono così coinvolgenti da poter reggere da soli l'intero film.Avrei gradito un maggiore approfondimento di alcuni personaggi secondari,come la zia di Enoch,che nella sua unica scena importante mostra potenzialità piuttosto interessanti.
Purtroppo invece il tutto risulta ripetitivo,e pur riuscendo in parte a emozionare,lo fa in modo troppo programmatico,manca la schiacciante sincerità dei migliori film del regista.

La pellicola comunque è di discreto livello,i due interpreti sono bravi e la riflessione sulla morte è trattata con buone trovate(la storia dell'uccello , il fantasma)ma non rimane molto,non rimane dentro come vorrebbe.La colonna sonora di Elfman accompagna bene questi personaggi.

"Restless"è un buon film,ma non riesce ad elevarsi sopra ad altri,finendo nel mucchio dei tanti film carini.Resta il rammarico per un grande regista che non è riuscito a esprimersi al suo massimo e poteva dare vita ad un altro capolavoro.Speriamo vada meglio con il suo prossimo lavoro..

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento pompiere  @  01/06/2013 18:14:08
   7 / 10
Gus Van Sant ci affascina ancora una volta, raccontando in modo semplice di un inconsueto punto di vista sulla morte. Di fronte ad essa l'uomo avrebbe il dovere di mettere in versi l'incanto e la naturalità della vita.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Gabe 182  @  15/05/2013 18:13:24
   7½ / 10
Non era in lista tra i miei film da vedere, però mi è capitata l'occasione e l'ho visto.
Il risultato e stato sorprendete, se non fosse stato per il primo quarto d'ora (l'ho trovato un po lento) , sicuramente gli avrei dato 8, dei film di Van Sant questo per ora è il migliore, sia di Elephant che di Paranoid Park.
Una storia d'amore poetica, profonda e dolce, che tocca il confine tra la vita e la morte.
I due protagonisti sono azzeccatissimi, bravi nel loro ruolo e soprattutto teneri, la ragazza mi ha lasciato un senso di tristezza e tenerezza fortissima, sul sentiero della morte cerca di vivere al meglio i suoi ultimi mesi insieme ad un ragazzo strano e con un passato tristissimo, con lui riesce a condividere le stesse passioni e renderle uniche, vivendo i suoi ultimi mesi nell'amore più profondo.
Il finale è un vivere di ricordi bellissimi e di forte impatto per il ragazzo, l'avrei fatto finire alla stessa maniera, mi è piaciuto molto.
Mi sembra strano pure a me, come un film di un certo spessore (io l'ho conosciuto perché ho guardato una volta la filmografia di Van Sant) come questo sia poco conosciuto e preso poco in considerazione, molto strano.
Infine, una vera storia d'amore raccontata in grande stile, da vedere perché colpisce.

Bacarospus  @  21/02/2013 15:06:51
   5 / 10
Ho visto il film ieri sera dopo aver letto i commenti positivi in questo forum, sono rimasto deluso soprattutto per la trama scontata, onestamente non lo consiglio.

Federico  @  31/01/2013 18:55:39
   8 / 10
sì sì sì

consigliato

Sir_Montero  @  26/01/2013 02:01:18
   8 / 10
Un gioiello ricco di pathos puro e sincero, privo di qualsiasi deriva patetica e patinata.
Una regia essenziale e scarna, finalizzata alla resa immediata di lievi sommovimenti interiori, sorrisi abbozzati, graduali evoluzioni emotive.
Anche in questo film, Van Sant racconta l'estraneazione dell'adolescenza (sempre fotografata sullo sfondo di scenari metropolitani) attraverso il racconto di due giovani racchiusi in un'esistenza che ha il colore, e l'odore, della morte.
Dal loro casuale incontro però, qualcosa muterà inaspettatamente nel profondo; matureranno la necessità di uscire dalla loro personalissima trincea interiore, alla luce del sole e della vita che, seppur effimera e spesso tragicamente drammatica, può regalare, a pochi fortunati eletti, momenti di pura gioia e serenità, attraverso forze immortali capaci di contrastare, con la loro meravigliosa intensità, la stessa brutale morte. L'amore è questa forza vitale.
Una poesia delicata.
Di certo, non molto adatto al comune sentire odierno, sensibile al sentimentalistico più che al sentimento in sè.

maitton  @  13/12/2012 10:58:43
   6½ / 10
un inno alla vita in attesa della morte.
sempre col sorriso sulle labbra, van sant ci regala un buon film che, paradossalmente, riesce persino a dare speranza.
secondo me pochi altri registi riescono a fare film sugli adoloscenti con tanta profondita'.

paride_86  @  23/11/2012 01:52:27
   6 / 10
L'ultimo, lacrimevole film di Gus Van Sant racconta le storie di due adolescenti emarginati che si incontrano ad un funerale.
Si tratta di un film sdolcinato e piuttosto esile che racconta un amore adolescenziale, puro e immaturo.

Oskarsson88  @  16/10/2012 18:32:40
   7 / 10
Con Van Sant non riesco ad avere un rapporto del tutto felice...quasi tutti i suoi film che ho visto li ho considerati accettabili ma non eccellenti...e di nuovo mi trovo di fronte ad un contrasto con quest'ultima opera del regista. Ciò che non ho apprezzato molto sono la staticità del film, alcuni tratti troppo mielosi e (questa non è colpa del regista) il doppiaggio con voce troppo bambinesca (e un po' fastidiosa) della protagonista. Positivamente invece c'è l'originalità della storia, che non sfocia in un drammatico finale dalla pioggia di lacrime ma ci mostra una visione differente della morte, e anche un certo che di poetico che avvolge la pellicola, trattando oltretutto un tema non facile. E così, come spesso accade, il voto finale per i film del vecchio Gus, è una sette, ovvero godibile ma senza sfociare in vero piacere filmico...

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  05/09/2012 00:26:34
   7½ / 10
Il poliedrico Van Sant ci regala una perla di rara finezza semi-sconosciuta vista la scarsa distribuzione nei nostri cinema!
Una sorta di "Love story" che mette in risalto la morte con tutti i suoi contenuti...
Un ragazzo che non ha potuto assistere al funerale dei suoi genitori e per questo bazzica tra un rito funebre e un altro in cerca di quell'emozione perduta e una ragazza malata terminale che affronta con naturalezza e coraggio questa terribile croce!
L'incontro fara' sbocciare un amore sincero,mai troppo melenso...l'unica scena sdolcinata e volutamente irriverente...
Un film da recuperare con un Van Sant davvero in forma anche quando non fa lo "sperimentale"!

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR 1819  @  03/07/2012 22:30:53
   7 / 10
La competenza di Van Sant è facilmente percepibile in ogni minuto di questo lungometraggio. Curato, delizioso, mai lacrimevole o melenso. Da segnalare la bravura di Mia Wasikowska e le musiche suadenti.
Film di classe.

McLovin  @  23/04/2012 15:12:11
   9 / 10
Dramma indipendente che sfugge dai luoghi comuni e dal sentimentalismo facile tipico del genere. Gus Van Sant tratteggia con estrema delicatezza una struggente storia d'amore e di morte. Impeccabili i due protagonisti. Forse il punto più alto mai toccato dal cinema del regista statunitense.

Invia una mail all'autore del commento tnx_hitman  @  23/04/2012 00:05:58
   8 / 10
Il film piu' sbobbato di Gus Van Sant ma non per questo quello meno apprezzato dal pubblico.Amore Che Resta rimane impresso per essere chiaro nel tema che vuole affrontare senza essere patetici,senza ricorrere all'ironia forzata o al solito scivolone romantico da quattro soldi e convince con i 2 protagonisti sinceri puri,da mozzare il fiato e poi farlo riprendere al contempo.
L'ultima prova di Van Sant si rivela una bella chicca drammatica,una delle piu' recenti che riesce a far cadere qualche sentita lacrimuccia(non ho il cuore de ferro lasciatemelo dire).La morte nella sua forma piu' leggiadra possibile,la paura di venire incontro ad essa ma intanto avere la consapevolezza che e' solo un trampolino di lancio trasferendosi in un mondo ancora piu' bello.
Comprendere briciole di rara poesia dentro un film passato in sordina.

Il bello del cinema. :)

Xavier666  @  22/04/2012 23:45:56
   8½ / 10
Senza parole.
Gus Van Sant sempre col suo stile minimalista, elegante e poetico riesce a raccontarci la storia d'amore fra due ragazzi scrivendo una riflessione amara sulla vita e sulla morte, senza utilizzare facili ruffianerie per far commuovere.
Dopo Paranoid Park, questo è uno dei miei preferiti di Gus!

TheLegend  @  20/03/2012 19:54:54
   6½ / 10
Carino,particolare,però tutto sommatosi poteva fare di più.

barone_rosso  @  10/03/2012 16:19:03
   7 / 10
Era facile fare un film smielato e strappalcrime (in stile "Autumn in New York" insomma), ma Van Sant è riuscito invece a fare qualcosa di buono, nonostante il riciclatissimo tema. Un film particolare, anche se in un certo senso un po' vuoto... Fa pensare su molte cose senza pretendere di svelare i misteri della vita.

elmoro87  @  09/03/2012 12:17:56
   6½ / 10
Era una scommessa, e l'ha superata... Pensavo di trovarmi di fronte ad un polpettone romantico (in effetti un pò lo è), però ha un nonsochè di strano, di atipico, che lo rende interessante. Non è che sia di tutta questa originalità (sembra tratto da un libro di Sparks) ma Van Sant riesce a metterci del suo e nel complesso questo film merita di essere visto... Molto buona la prova dei due protagonisti, lei si riscatta dopo Alice in wonderland...

Gruppo COLLABORATORI SENIOR elio91  @  08/03/2012 09:56:10
   8½ / 10
E bravo ancora una volta Van Sant, che quando parla dell'adolescenza dimostra tutto la sua indiscutibile bravura...

Non posso che citare il buon Terry (a proposito, torna presto) quando si dichiara sconcertato per i pochi commenti su questo gioiello di prezioso valore. Il problema non è assolutamente solo Filmscoop ma in generale dappertutto Restless è passato lieve e impalpabile come effettivamente è, tanto da risultare inosservato. Eppure ci troviamo di fronte ad una meraviglia.
Ultimamente mi è capitato con Oasis di commuovermi per buona parte della sua durata, una pellicola coreana che ho trovato migliore dell'ultima fatica di Van Sant.
Almeno nella prima parte infatti il film non mi ha colpito come mi aspettavo, vuoi per alcune scelte sempre apprezzabili ma fin troppo scontate, vuoi per la bizzarria stessa del regista che da sempre è abituato a sguazzare nel cinema indipendente e a dividere chi guarda i suoi lavori. Apprezzabile, sempre e comunque, è la grande malinconia quasi gotica ma pur sempre dolce e umoristica che accompagna Restless per tutta la sua durata, senza lasciarsi prendere la mano in patetismi in cui sarebbe stato facilissimo scadere. Invece Van Sant è bravissimo, e pur avendo apprezzato di gran lunga la seconda parte e il finale immenso (era da bambino che non mi trovavo a piangere di fronte ad un finale di un film, strano da come erano partite le cose), devo ammettere che nella sua globalità il lavoro di Van Sant funziona alla grande e merita assolutamente una più ampia visibilità.
Ero scettico quindi all'inizio ma scene suggestive come quella di Halloween mandano a farsi friggere tutti i dubbi iniziali.
Ancora di più una di quelle scene che partono con un patetismo accelerato, talmente vero e già visto da sembrare il temuto momento lacrime di cui pensavo anche Van Sant avesse infarcito almeno una sequenza: mi sbagliavo, e ne viene fuori un altro momento memorabile, umoristico, si direbbe politicamente scorretto se non fosse che non c'è nulla, ma proprio nulla di scorretto in Restless pur infarcito com'è di battute sulla morte...

La verità è che il connubio Eros-Tanatos al cinema funziona da tempi immemorabili: Ultimo tango, L'impero dei sensi sono i primi che mi vengono in mente sul momento, ma pochi hanno pensato di farne un discorso adolescenziale in cui all'idea della morte, che sembra e dovrebbe essere inconcepibile per un adolescente, si affaccia quella altrettanto sconosciuta dell'amore. Scoperta su scoperta quindi, lieve e delicata ai limiti dell'incoscienza. è un percorso di crescita comune ma non sarebbe neanche il caso di dirlo, QUESTO è si scontato.

E dimenticavo di nominare i due protagonisti: Henry Hopper molto bravo, Mia Wasikowska è sicuramente l'attrice giovane più brava del momento e qui è grandiosa.

Vedere per credere. Anzi, fatelo ma bisogna pur dire che la visione provoca effetti collaterali: questo film ti stravolge il cuore.

Invia una mail all'autore del commento INAMOTO89  @  05/03/2012 23:36:02
   8 / 10
UN van sant diverso dal solito ci regala una favola struggente carica di poesia e di delicatezza fuori dal comune. Un film sulla morte che ruggisce vita.
Finale IMMENSO *_*

franzcesco  @  03/03/2012 00:34:50
   6½ / 10
Mezzo voto in più dopo aver visto nei contenuti speciali del DVD una cosa straordinaria!
In pratica il regista ha girato una seconda volta il film muto quasi a gesti solo con la musica di sottofondo e i rumori del film!
Non riesco a dare però più di una sufficienza perché il film ha sdolcinate in eccesso e molte cose già viste.
Comunque fa riflettere.

kako  @  29/02/2012 14:28:32
   9 / 10
inspiegabilmente snobbato, un film poetico e originale su due ragazzi fuori dal comune dotati di una tenerezza e un'umanità che non può non toccare nel profondo. Una storia dolce e toccante impreziosita dalle ottime interpretazioni dei due giovani protagonisti e che tratta argomenti su cui ci si interroga da sempre in maniera mai pretenziosa e sempre delicata. Groppo in gola buona parte della visione e senso di benessere alla fine della visione per una pellicola inspiegabilmente trascurata, e invece per me questo è il cinema che veramente merita di essere messo in rilievo.

tumbleweed  @  16/02/2012 08:42:51
   9 / 10
Sublime, di rara poesia, perfetto. E mi hanno spiazzato pure la voce e la musica di Nico sui titoli di coda.

Teo_Kubrick  @  09/02/2012 23:48:01
   8 / 10
Fil delicato nella sua britalità. Oserei dire perfetto nella forma. Attori tutti molto bravi. Il secondo tempo mi è piaciuto meno, forse c'è qualche caduta di stile... Ma fa niente: questi film mi piacciono troppo. Sono indeciso se dare l'8: ok, glielo dò.

forzalube  @  13/11/2011 10:07:36
   7½ / 10
Non capisco perché sia stato massacrato da una consistente parte della critica statunitense. Io sostanzialmente mi associo ai commenti di chi mi ha preceduto anche se forse qualche passaggio eccessivamente sdolcinato c'è quindi mi tengo un po' più basso nel voto.

El_Baro  @  24/10/2011 11:05:22
   9 / 10
Difficile non essere d'accordo con le due ottime recensioni qua sotto. Per me il miglior film di Van Sant, bravissimo nel muoversi con straordinaria delicatezza (e intelligenza, tanto da prendere pure in giro Autumn in New York e le sue sdolcinatezze pacchiane) in un tema a fortissimo rischio di lacrime facili. E invece tutti in sala piangevano, alla fine. Eppure credo che tutti ne siano usciti in qualche modo arricchiti, non solo scossi. Non è un film per tutti, ma è un film che tutti dovrebbero vedere. Perchè di fatto è un film sulla vita e sulla morte. E soprattutto, sull'unica cosa che dà un senso a questi due inevitabili estremi: l'amore.

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Ultima risposta 24/10/2011 11.16.40
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Gruppo COLLABORATORI Terry Malloy  @  18/10/2011 16:43:18
   8 / 10
Bellissimo, commuovente. Gus spinge sul pedale del sentimentalismo intelligente dimostrandoci di saperci fare quanto ci sa fare con la spersonalizzazione adolescenziale contemporanea (Elephant, ma soprattutto Paranoid Park). Ovviamente sono sempre i giovani i protagonisti prediletti del suo ottimo Cinema. Ma questi sono adolescenti diversi da quelli a cui ci aveva abituato. Sono musiche diverse, sono battute diverse ("allora qualche novità?" "mah! Sempre le stesse, si muore si muore e non si sente altro!"), sono attori diversi. E tutto ciò ha del meraviglioso. Una storia per cui a stento ho trattenuto le lacrime. Ma in sala si piangeva eccome, specialmente da parte femminile. Curioso è stato notare una giovane coppietta sui 18, in un Cinema milanese, proiezione alternativa delle 15, uscire sconvolta dalla sala. Che tenerezza mi hanno fatto! No, questo film è proprio bello, dolce e profondo, anche se ammantato di una tristezza immonda. Da urlo la regia, grezza e pudica come al solito, essenziale ma colta. Da urlo i due giovani protagonisti, anche se la Mia è un pelino sopra (e fisicamente è pazzesca). Apprezzabile la scelta musicale, con un mitico Elfman, adattissimo a tale genere di noir tragic comedy. Un film che inizia poi con Two Of Us dei Beatles è una garanzia. Inutile dire che Gus mi ha un'altra volta preso il cuoricino, facendo leva, con intelligenza e tatto, sui sentimenti e sulle paure più pure di noi uomini. Spero che con questo film sia finalmente rivalutato per la caz.zatella che è, Amabili Resti.
Straordinario il titolo, davvero.
E ho apprezzato tanto la scelta… dell'Ineffabile finale. D'altronde, tra un fiore colto e l'altro donato l'inesprimibile nulla.

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Ultima risposta 18/10/2011 17.13.28
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR jack_torrence  @  18/10/2011 15:53:19
   8 / 10
Che peccato che nessuno stia considerando questo film, che è un gran film.
Van Sant predilige stavolta uno stile di regia sobrio e lineare, per lasciar parlare la bellissima sceneggiatura e affidarsi a due magnifiche interpretazioni (Mia Wasikowska dimostra di essere cresciuta tantissimo come attrice dai tempi di "Alice"; il figlio di Dennis Hopper ha carattere e personalità).
Questo film è dolce senza essere retorico; asciutto, intenso, e delicatissimo.
Van Sant dirige con polso sicuro una storia in cui tutto è convincente e riuscito, pure il "personaggio" dell'amico kamikaze.
L'alterità dell'adolescenza - tema prediletto dal regista - trova qui una forma d'espressione lucida e accorata, luminosa e trasparente. Soprattutto luminosa: "Restless" (titolo originale), a dispetto delle apparenze, è un film solare, un inno alla vita e alla purezza dei sentimenti genuini.

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Ultima risposta 26/10/2011 15.57.20
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