le due vie del destino regia di Jonathan Teplitzky Australia, Gran Bretagna 2013
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le due vie del destino (2013)

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locandina del film LE DUE VIE DEL DESTINO

Titolo Originale: THE RAILWAY MAN

RegiaJonathan Teplitzky

InterpretiColin Firth, Nicole Kidman, Stellan Skarsgård, Jeremy Irvine, Hiroyuki Sanada, Sam Reid

Durata: h 1.56
NazionalitàAustralia, Gran Bretagna 2013
Generebiografico
Al cinema nel Settembre 2014

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Trama del film Le due vie del destino

Il film vede protagonista Eric Lomax, ufficiale inglese imprigionato dai giapponesi durante la Seconda Guerra Mondiale. Impiegato nella costruzione della cosiddetta "ferrovia della morte" tra la Tailandia e la Birmania. Ed è anche la storia della vendetta, molti anni dopo, contro i suoi persecutori.

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Voto Visitatori:   6,29 / 10 (12 voti)6,29Grafico
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Voti e commenti su Le due vie del destino, 12 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

Spotify  @  06/03/2016 17:00:27
   6 / 10
Discreto film che fa del suo punto di forza un Firth in gran forma. Tuttavia mi aspettavo qualcosa in più e invece la pellicola in questione non va oltre una piena sufficienza, che raggiunge tra l'altro, solo grazie ad una seconda parte molto più convincente della prima. L'opera è l'ennesima a trattare il tema degli effetti post-guerra sugli ex-soldati, quindi niente di nuovo da questo punto di vista, anche se c'è la giustificazione che il tutto è ripreso da una autobiografia. I primi 20 minuti anche se centrano poco col resto del film, sono ben confezionati dal regista, che li utilizza come una sorta di apripista per la vera trama che comincia a svilupparsi dopo. Teplitzky è bravo a non far apparire il suo lavoro, come un puro e semplice revenge movie, rinunciando quindi a spettacolarizzare e magari anche rendere più pulsante il ritmo. Penso che si sia tenuto abbastanza fedele al libro, visto che, quando vicende del genere devono essere portate dal book allo schermo, i registi tendono sempre a storpiare molto i fatti, aggiungendo dosi di violenza e quant'altro. Direzione degli attori (in parte) molto buona, specie quella di Colin Firth, reso credibilissimo, caratterizzato altrettanto bene e dotato di una singolare versatilità. Caratterizzato bene anche l'attore che rappresenta l'antagonista, ben sviluppata la metamorfosi da crudele torturatore a tranquilla guida per turisti. Se la prima parte non è gran cosa e ciò lo spiegherò più approfonditamente dopo, la seconda invece è dotata di un buon ritmo, una maggiore enfatizzazione dei dialoghi e discrete scene sia di suspense, sia di forte emotività. Il finale è davvero commovente, girato ottimamente e accompagnato da un bel tema musicale di fondo. Ovviamente fa anche riflettere, in quanto spiega come in realtà la vendetta in fin dei conti non aiuta a stare meglio, mentre invece il perdono si, oltre a dimostrare la grandezza del soggetto che lo attua, come fa, appunto, il protagonista. Colin Firth, come già ho detto in precedenza, è uno dei punti cardine, la sua interpretazione è davvero splendida, forse la sua migliore di quelle che ho visto fino ad ora. E' molto intenso, emotivo e drammatico. Riesce, nell'arco dei circa 110', a far commuovere più volte lo spettatore. Poi è davvero impeccabile in tutta la situazione in cui si ritrova faccia a faccia col suo ex aguzzino. Le espressioni sono sempre all'altezza, molto varie e a volte, valgono più dei dialoghi stessi. Grandissima poi, l'esplicazione di quest'ultimi, parlati con gran cinismo e convinzione. Alla fine, si può dire che l'attore britannico, ben sposa la causa di Eric Lomax, caratterizzando sapientemente il personaggio. La scenografia è bella, specialmente tutta la sezione dove il protagonista è stato torturato. Il regista la valorizza bene in quanto, a distanza di tanti anni, nel momento in cui i due nemici si rincontrano, fa sentire ancora una sinistra aura di morte. Realizzata bene anche la ferrovia che è uno dei luoghi più significativi della pellicola. La fotografia è senza infamia e senza lode e come tante altre cose, è abbastanza caratterizzante solo nella seconda parte. Ed allora, andiamo a vedere cosa non va invece in questa prima parte: in realtà non è che ci sia moltissimo da dire, se non che, c'è un ritmo davvero soporifero, la narrazione è lentissima con una marea di scene ripetitive. E se con le scene in cui Lomax era giovane, quindi quelle dove in teoria ci sarebbe dovuta essere più azione, c'era una possibilità di risollevare le sorti del tutto, tale pretesto fallisce miseramente per una regia davvero piatta e insipida. In tutto questo comunque, la sceneggiatura non è esente da colpe, anzi, le situazioni ripetitive sono causa di grave mancanza di idee da parte Boyce e Paterson. Poi, anche il personaggio della Kidman è sviluppato malissimo e risulta essere assolutamente fuori luogo e piuttosto inutile. Infatti ciò, si ripercuote anche sulla direzione di Teplitzky sull'attrice, che appunto, non viene valorizzata affatto e sull'interpretazione della Kidman stessa che si limita a svolgere il compitino della moglie che cerca di trovare una soluzione ai problemi del marito, non sfoderando neanche un briciolo dell'immenso talento che ha. Scelta sbagliata comunque del director, perchè non puoi prendere in un ruolo del genere una come Nicole, c'è il rischio di sprecarla, infatti così è stato. Ritornando allo screenplay, nella sua generale mediocrità, alcuni lati positivi ci sono come ad esempio dei dialoghi ben scritti e quasi mai banali, (che comunque, come ho fatto intendere prima, risultano davvero in spolvero sollo nella seconda parte) un degno sviluppo del protagonista e un paio di situazioni interessanti (vedi spoiler).

Conclusione: è un film a due facce, alla fine si salva soprattutto grazie agli ultimi 50' e un Firth eccellente, per il resto non è gran che. 6+ .

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER

marfsime  @  10/09/2015 22:49:05
   6 / 10
Storia sicuramente interessante e che si lascia seguire..un po lento in alcuni frangenti "riflessivi". Nel complesso comunque un discreto film.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  07/07/2015 12:23:47
   7 / 10
L'incredibile storia vera di un confronto tra vittima e carnefice durato moltissimi anni.
Iniziato nei campi di concentramento Giapponesi tra un traduttore Nipponico e un soldato Inglese e finito come mai nessuno poteva immaginare.
Il racconto viaggia con montaggio alternato sui due piani temporali (passato/presente) e riesce a raccogliere bene le emozioni del protagonista, un po' meno quelle del freddo Giapponese.
Quello che eleva la pellicola al di sopra di tanti altri film simili è proprio il messaggio finale che ancora una volta ridimensiona l'utilita' della guerra...

Trixter  @  09/03/2015 09:24:47
   6 / 10
Film elegante ed esteticamente curato, ahimè solo a tratti emotivamente intenso.
La storia meritava un coinvolgimento maggiore dello spettatore, invece sembra spesso ridursi alla realizzazione di un compitino ben strutturato ma privo di intensità.
Firth mi è piaciuto, anche se probabilmente non è la sua migliore interpretazione, anche la Kidman, benchè un pò dimessa, si salva, ma indubbiamente il "migliore in campo" è il giovane Jeremy Irvine.
Proprio allorquando l'intensità e le emozioni dovevano giungere all'apice (l'incontro tra il protagonista e l'aguzzino), il film scade in una sonnecchiante e poco cinematografica mezz'ora.
Nel complesso, il film si lascia senz'altro vedere, ma scivolerà presto nel ripostiglio di celluloide.

BlueBlaster  @  28/01/2015 01:41:14
   6½ / 10
Una bellissima storia che tratta di rancore e

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER...
Merita decisamente di essere visto in quanto narra eventi storici da noi quasi sconosciuti ossia la prigionia dei soldati inglesi nel Sud-Est asiatico durante la Seconda Guerra Mondiale.
Purtroppo la messa in scena è troppo composta e british...il ritmo è lento e la messa in scena spesso visionaria oltre che inutilmente ricercata.
Molto bene scenografie e location, realistico come pochi il deperimento degli schiavi-soldati inglesi che trasmettono un senso di disagio.
Sempre ottimo Colin Firth, un pò meno Nicole Kidman ma grandissimo Hiroyuki Sanada nel ruolo dell'aguzzino-interprete giapponese!
Gli orrori della guerra sono impossibili da cancellare dalla mente di chi li ha vissuti o anche perpetrati, la redenzione e la vendetta sono due piatti della stessa medaglia e si servono freddi...
Bellissimo, simbolico e toccante il finale...se tutto il film fosse stato sui livelli dell'ultima mezzora sarebbe stato un capolavoro.

dagon  @  13/01/2015 21:43:32
   6 / 10
Piuttosto scontato, con un Firth abbastanza imbalsamato ed una Kidman rovinata dal botox. Tutto già visto in un qualsiasi film sulla prigionia militare... merita la sufficienza per un finale abbastanza buono (in tutti i sensi) e con un messaggio interessante.

Lory_noir  @  06/12/2014 20:56:32
   4½ / 10
Io l'ho trovato veramente bruttino. Noioso e inconcludente, poteva essere un bel film con una bella morale ma non mi ha lasciato nulla se non l'amaro in bocca per un Firth, che di solito adoro, poco credibile e una Kidman all'estremo dell'inutilità.

sagara89  @  09/11/2014 18:02:05
   8 / 10
un film magnifico..su un capitolo della storia che non si ricorda spesso. Ottimo come sempre Colin Firth!

horror83  @  25/09/2014 15:54:03
   6 / 10
Questo è uno di quei film, che dopo la visione, mi viene da dire "ma ce n'era bisogno"? Cioè non è un brutto film, sia tecnicamente, che come storia, si lascia guardare, quindi la sufficienza gli e la do, ma la storia non è entusiasmante, non succede nulla di chè, è tutto lineare e prevedibile. Sembra un compitino ben fatto e basta! Poi dicono che è la miglior prova di Colin Firth! a me non è sembrato! ma nei trailer dicono un sacco di cavolate per fare andare la gente al cinema! Cmq è una storia vera, che parla di un inglese sopravvissuto alla guerra, e alla prigionia dei giapponesi. il finale lo avevo intuito a metà film! Guardabile, ma nulla di speciale.

nextam  @  15/09/2014 20:33:43
   6 / 10
...non si puo' dire sia un brutto film, assolutamente: ma davvero niente di esaltante... un po' prevedibile nel contenuto e due attori come Firth e la Kidman molto al di sotto delle proprie possibilita'... una regia attenta in alcune fasi, frettolosa e distratta in altre... un 6 politico il mio: ma ovviamente sono punti di vista...

Mik_94  @  03/09/2014 15:44:10
   7½ / 10
Un dramma potente ed emozionante, su pagine di storia vera dimenticate dal mondo. Una moglie paziente, un uomo e i suoi segreti, la tragedia della guerra. The Railway Man è un film giusto: non conosco altri termini validi. Una fotografia bella, una colonna sonora che si sposa letteralmente con le immagini, prove attoriali da applausi. Ma c'è qualcosa che non lo rende fastidiosamente perfettino. I resoconti di torture inumane che attorcigliano le viscere, ad esempio, e un Colin Firth, suo solito, clamorosamente bravo. Tanto. In lingua originale, guadagna pure dieci punti. Al suo fianco, una Nicole Kidman dimessa e gentile e un irriconoscibile Jeremy Irvine.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  11/08/2014 18:59:40
   6 / 10
La diligenza del buon padre di famiglia, famoso concetto giuridico, può applicato pienamente a questa pellicola. Poco da eccepire sul lato tecnico con ottime ricostruzione del campo di prigionia e delle terribili condizioni dei prigionieri, come anche sulle solide intepretazioni di Colin Firth e della sua controparte giovane. Il primo riesce ad interiorizzare le ferite ancora aperte di una guerra finita ma che ne ha segnato l'animo in profondità, caricandolo di odio e facendo emergere il lato oscuro come di una guerra in realtà mai finita e con conti ancora da regolare. Il film però non offre nulla di particolare, forse per il suo taglio mainstream, accurato ma emotivamente più freddo di come lo immaginavo. Probabilmente è questo il motivo che non me lo ha fatto apprezzare appieno.

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