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La forte campagna pubblicitaria e l'estenuante balletto che ha imperversato per mesi su TikTok facevano presagire ad un film spaventoso ed inquietante. Manca essenzialmente il fattore gore nel film di Johnstone prodotto da James Wan, i pochi omicidi sono sostanzialmente soft e non giustificano il divieto nei cinema ai minori di quattordici anni. Il film si concentra sull'inatteso rapporto tra la zia, geniale ingegnere di robotica, e la nipote dopo che ha perso in un incidente entrambi i genitori. Non ci sono demoni che si impossessano di bambole ma una sofisticata intelligenza artificiale che progressivamente acquisisce una coscienza propria ed un suo modus operandi venendo meno alle leggi della robotica. Nulla da eccepire sul comparto tecnico e direzione artistica, "M3gan" in un mix tra CGI e carne ed ossa è ben realizzata e in alcune scene inquietante. Allison Williams che in "Get Out" faceva scappare il suo fidanzato Kaluuya, si ritrova a dover combattere contro la creatura da lei creata e se la cava abbastanza bene. Finale molto forzato e prevedibile, come la possibilità di un sequel che è infatti in fase di lavorazione. Osando di più sarebbe stato migliore.
Pellicola senza nulla di originale o sorprendente, di cui però ne ho apprezzato il suo voler sperimentare e porsi più sul comedy. Difatto, seppur sappia di scopiazzature ormai evidenti, il personaggio della bambola mi è parso forte, un po più fresco del solito e con buoni guizzi. L'intera scrittura infatti ha il pregio di basarsi su di essa, lasciando però sfortunatamente in parte tutti gli altri, che rimangono il solito fastidioso stereotipo da macchietta del genere e nulla più. In particolare la protagonista, che ho trovato assurdamente rompiscatole ed irritante fin dall'inizio (speravo infatti morisse).
In questo film che scopiazza Chucky e Terminator,ci ho visto una metafora dove i genitori non vogliono accudire i propri figli lasciandoli sempre di più in mano alla tecnologia,ci sta...il film invece e normale senza infamia e senza lode
Una giovane scienziata progetta e produce androidi per bambini ignorando la teoria dell'attaccamento. Spunto valido per un'analisi critica della crescente incapacità dei nuovi adulti d'accudire, mansione sempre più delegata ai device tecnologici, il regista preferisce andare sul sicuro dirottando su territori già esplorati: dottoressa pazza, Chucky al femminile e la misantropica autocoscienza di Skynet.
Decisamente sottovalutato. Buonissimo thriller (non horror) con tensione che si avverte molto nella seconda parte. Mette tanta ansia. Brave le due protagoniste. Consigliato.
Quando Chucky incontra Terminator! La variante odierna dei film sulle bambole malvagie trova espressione in una pellicola come questa... Piuttosto simpatico, piuttosto cattivello ed abbastanza inquietante sia per la tematica che per certe sequenze. Bene il cast direi, bella colonna sonora ed aspetti tecnici abbastanza pregevoli. Peccato solo per il finale tanto telefonato quanto da baraccone. Comunque più che promosso.
i tre personaggi sono costruiti per il film il migliore è M3gan
Il peggiore è la zia. non lo hanno costruito bene. Incapace in tutto quello che fa. Nessuno contatto umano, nemmeno con la vicina. Amici zero, se non colleghi. Appartamento privo di emozioni e ricordi. Quel buco mai riparato dello steccato. Siamo certi che M3gan fosse un prodotto per i bambini e non per le persone sole come lei?
Il film non mi è piaciuto da un certo punto in poi.
IL MONDO DEI ROBOT MEGLIO DI NOI la serie russa che associa il androide a un utente
M3gan è un bel personaggio. Purtroppo assomiglia più a una bambola che a un robot. I movimenti sono troppo lontani da essere un sistema meccanico elettronico, sembra più una bambina indemoniata. Avessero resa più fredda anche nei movimenti sarebbe stato più inquietante.
A metà strada tra Chucky e Io Robot, non proprio originalissimo ma mantiene le promesse di intrattenimento e tensione. Punta poco sull' horror, tratta piuttosto senza però approfondire troppo tematiche interessanti come l'elaborazione del lutto e la dipendenza dall'uso della tecnologia nella società.Buona la fotografia con diverse scene inquietanti. Sottile black humor e ritmo sostenuto rendono piacevole la visione. Finale scontanto...chissà che non rivedremo M3gan presto ;)
Una bambina che ha perso traumaticamente i genitori ed una zia affidataria che non ha le capacità di crescere ed occuparsi a tempo pieno della bamabina. M3gan, partendo dallo spunto di una genitorialità che si sta smarrendo in questi tempi moderni, construisce questo film più di fantascienza che horror, tra riproposizione che ha similitudini con La Bambola Assassina, anche se a mio parere siamo dalle parti di Il mondo dei robot. La bambola si pone quindi come punto di riferimento principale per una bambina che non ha elaborato il lutto della perdita, colmando il vuoto lasciato vacante dai genitori e prendendo alla lettera il fatto di dover proteggere chi mettere in pericolo l'esistenza della bambina stessa. Allo stesso tempo si evolve e diventa un essere dotato di una coscienza propria. Se cerchiamo originalità questo film non ne offre tanta, tuttavia è un buon prodotto di intrattenimento, con meno jumpscare del solito ed un graduale senso di straniamento ed angoscia nell'osservare l'evoluzione di una macchina dall'aspetto rassicurante che diventa sempre più minaccioso. Non mi è dispiaciuto affatto.
Parte bene, interessante per i primi 40 minuti, poi si perde totalmente ed è un disastro di film, un vero peccato perchè l'argomento poteva essere interessante.
Secondo me parte molto bene sul lato tecnologico, una sorta di rivisitazione (seppur scontata e non poi così innovativa) di 2001 odissea, il problema si pone con la deriva horror che prende il film che secondo me non fa nè paura e neanche ci incastra poi troppo. Sarebbe stato meglio un lavoro più sfumato e psicologico piuttosto che una bambola assassina. Però gli spunti sulla tecnologia e l'emotività, incluso la sostituzione di una persona cara, sono interessanti e che fanno riflettere.
L'esaltazione della critica americana per questo prodotto scontato, mediocre, stravistissimo, senza una scena con un minimo di personalità, perfino edulcorato, la dice lunga su dove stiamo sprofondando, non solo a livello di cinema. Un film divenuto "da vedere" per 5 secondi di balletto concepiti per fare marketing su tik tok... boh...
Megan l'onnipotente. Una sceneggiatura scritta con le chiappe riesce solo a far risaltare l'odio fisico per la ragazzina co-protagonista e l'incapacità di offrire un prodotto serio e fresco. Cast e regia nella norma, narrazione senza grossi limiti ma storia che appare piuttosto patetica e prevedibile. Un film guardabile per la confezione visiva ma difficilmente apprezzabile per quello che ha da offrire.
Un discreto potenziale sprecato, che finisce per essere un filmetto estremamente leggero, quasi per famiglie.
Lo spreco sta nell'aver pompato molto il prodotto con un'ottima campagna pubblicitaria, che tra l'altro ha avuto la pecca di dare in pasto a trailer e spezzoni online tutte le parti salienti del film, così da distruggere completamente l'effetto sorpresa e la suspance che si dovrebbe avere in un film horror. Altra pecca è che l'horror è quasi praticamente assente, parliamo più che altro di un thriller, con finale d'azione, ma non c'è veramente quasi nulla di horror.
Forse se si arriva a vedere Megan essendosi salvati dai vari trailer ed anticipazioni, si avrà di fronte tutto sommato un filmetto leggero e godibile, non particolarmente noioso ma neanche troppo coinvolgente. La produzione è molto buona, targata Blumhouse che ha frequentemente lavorato con l'autore del soggetto, James Wan.
La trama è decisamente scontata, ma nella sua scontatezza ci sono anche degli spunti interessanti sul rapporto uomo/macchina, sul ruolo genitoriale nella società contemporanea, sull'incapacità per le generazioni moderne di stare soli con sé stessi e affrontare il dolore senza cercare di affogarlo sempre nell'ennesima nuova distrazione momentanea fatta per narcotizzare il cervello e le emozioni e darci una soddisfazione breve e fugace con la quale rimandiamo all'infinito l'incontro con noi stessi.
Diciamo che quello che immaginavo di vedere si è poi manifestato con l'unica delusione sugli omicidi. Quando guardi un film del genere non è che ti aspetti chissà quali innovazioni, ma l'attenzione (da me appassionato) ricade sempre sulle scene horror. Questo sembra che viaggi col freno a mano tirato; tirato per la paura di far vedere troppo sangue (che in realtà non si vede) e paura nello staccare al più presto l'inquadratura quando c'è un omicidio……sembra quasi che sia una versione cut. Il film comunque si lascia guardare ed è piacevole peccato solo per questa problematica……è troppo troppo Disney. Con una giusta dose di violenza si sarebbe meritato ampiamente la sufficienza.
Lontanissimo dall'essere il mio genere di horror, questo M3GAN è più che altro un prodotto mainstream realizzato per il grande pubblico (ragazzini o famiglie) e che può rappresentare un valido primo film da consigliare a nuovi fan adolescenti che si approcciano al genere. Abbastanza divertente, non particolarmente violento o pauroso e forse va bene così.
Nonostante a mio avviso abbia diversi difetti (concept scopiazzato dal reboot 2019 di Chucky, molto prevedibile e con poca suspence, scene horror blande) alla fin fine non essendo il loro target di riferimento non mi va di bocciarlo totalmente.
PS: Il film è vietato ai minori di anni 14 non 8 come riportato, ad oggi, su Wikipedia.
Per favore non scomodiamo grandi film della fantascienza. "M3gan" è un incrocio tra il telefilm degli anni '80 "SuperVicky" e "La Bambola Assassina" aggiornato ai tempi d'oggi e realizzato per il classico pubblico lobotomizzato americano che premia questi prodotti senza un minimo d'originalità, grazie anche all'apporto di una critica che è palese non sia in grado di giudicare in modo decente (al momento 93% di recensioni positive su Rotten Tomatoes. Inconcepibile).
"M3gan" è un film dozzinale, tutto è già visto (pesca a piene mani da ovunque), i personaggi sono scadenti, i dialoghi mediocri, alcune scene stucchevoli, la critica sociale è all'acqua di rose, forse potrà piacere ai ragazzini, ma chi mastica un po' questo genere sa già dove andrà a parare. Il crescendo delle situazioni è di una prevedibilità incredibile. Di horror poi non c'è nulla, probabilmente hanno tagliato le scene più cruente e rilasciato il film per prendere più pubblico, una classica furbata di James Wan, uno dei registi/produttori più sopravvalutati degli ultimi anni, ma c'è da dire che Wan è bravo nel capire i gusti del pubblico, peccato che la qualità sia di bassissimo livello. Per non mancare niente, finale ridicolo.
"M3gan" potrebbe essere un episodio di livello medio-alto di Black Mirror. Come già stato fatto notare, tanto "Il mondo dei robot", tanta "La bambola assassino", ma anche un po' di "Terminator" e "Jurassik Park", "2001" e altro ancora. La sceneggiatura tocca tantissimi argomenti e butta molta carne al fuco, qualche inevitabile scivolone c'è, ma a conti fatti si lascia vedere senza nessun problema. Fantastici i momenti musicali, oltreché quelli meta pubblicitari.
A metà tra "La bambola assassina" e il magistrale "Il mondo dei robot" questo "M3gan" è accettabile ma striminzito, con scene che andavano di certo gestite meglio. Il tema è vecchio è abusato, eppure ancora fonte di dibattiti apertissimi.