La storia è quella di un uomo con un debole per la bottiglia, in viaggio dal Montana al Nebraska per ritirare il premio di un concorso, assieme al figlio da cui si è da tempo allontanato.
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Questo film mi ha ricordato in tantissime situazioni il rapporto conflittuale che c'è tra me e mio padre, due individui di generazioni lontanissime, più di 50 anni di differenza, abituati a vedere il mondo da prospettive quasi opposte che hanno portato al manifestarsi di decine e decine di liti. Ora mi ritrovo a confrontarmi con lo stesso uomo ormai novantenne, testardo, fermo e cementato nelle sue idee, un pò rin********to ma ancora feroce come un leone, tormentato dai suoi cali di forma, dagli acciacchi dell'età, e sopratutto dal fatto che non può più fare quello che faceva un tempo(e mio padre è sempre stato un uomo che faceva del suo lavoro una ragione di vita). Quello che è riuscito a fare "Nebraska" è stato istruttivo; mi sono trovato ad immedesimarmi nel personaggio del figlio, a capirlo, ad approvare quello che faceva per il padre, a ricordare e pensare al passato di mio padre mentre lui pensava a quello del suo; più di una volta mi sono chiesto se riuscivo a capire quello che avevano vissuto i miei genitori quando erano vivi, chi avevano conosciuto, che esperienze avevano avuto, cosa pensavano di loro le persone che li conoscevano in passato, magari quando erano giovani; penso che sia tremendamente difficile riuscire a capire cosa pensa un uomo quando arriva a 90 anni; credo che tutta la vita vissuta imploda in un onda di stanchezza e saggezza, quasi assopita o cancellata dai cambiamenti che impone il tempo da un epoca all'altra, ed è questo che poi causa incomprensioni tra genitori e figli, sopratutto se i figli vengono addirittura concepiti tardi..... Il sogno di Woody Grant era quello di comprarsi un furgone ed un nuovo compressore, non tanto ritirare un milione di dollari; il suo sogno era quello di aver un ultima soddisfazione prima di morire, un nuovo stimolo, una nuova meta, e questo sogno alla fine ha portato a qualcosa di ancora più grande secondo me, a qualcosa di molto più prezioso di un milione di dollari..... Ho affrontato la visione con una piccola stretta al cuore, perchè attraverso questo film sono riuscito a capire di mio padre qualcosa che non avevo mai capito prima; anche se diventiamo adulti e siamo abituati ad affrontare la vita, abbiamo noi esseri umani una visione invincibile dei propri genitori, come se a loro mai possa succedere qualcosa, o se succede loro sanno come affrontarlo, oppure non abbiamo troppo tempo per aiutarli perchè siamo impegnati ad occuparci della NOSTRA di vita......e invece no, siamo proprio noi figli a dover continuare ad alimentare la loro esistenza, più si invecchiano loro e più questo compito si concretizza per noi..... ...e poi c'è la cara, dolce e senza peli sulla lingua, moglie di Woody, che con molta naturalezza e spontaneità, prova e dimostra ancora una volta che le donne quando invecchiano sanno essere più determinate ed aggressive nel difendere la propria famiglia, lamentandosi continuamente di quanto è idiota il marito.....un marito con cui non riuscirebbero a vivere nemmeno un giorno se non ci fosse più.... "Nebraska" è tutto questo......una riflessione totalmente esente dall'essere patinata per dare un senso verosimile ad una "banalità" come lo scorrere della vita......una fotografia del passato, giustamente vista in bianco e nero per trasmettere meglio il messaggio, presente dall'inizio alla fine del film..... Molto bello....