nella societa' degli uomini regia di Neil Labute USA 1997
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nella societa' degli uomini (1997)

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locandina del film NELLA SOCIETA' DEGLI UOMINI

Titolo Originale: IN THE COMPANY OF MEN

RegiaNeil Labute

InterpretiAaron Eckhart, Stacy Edwards, Matt Malloy

Durata: h 1.33
NazionalitàUSA 1997
Generegrottesco
Al cinema nel Novembre 1997

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Trama del film Nella societa' degli uomini

Due manager vanitosi, frustrati e chiacchieroni, delusi per essere stati abbandonati dalle rispettive fidanzate, passano il tempo a umiliare tutti quelli che ritengono più deboli. Non possono credere ai loro occhi quando si imbattono in una dattilografa fragile, indifesa e sorda. Per i due inizia una nuova missione.

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Voto Visitatori:   7,72 / 10 (9 voti)7,72Grafico
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Voti e commenti su Nella societa' degli uomini, 9 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

dagon  @  14/06/2015 12:20:16
   7½ / 10
Film di un cinismo spaventoso. Non pochi sono i punti in comune con "dogfight" della Savoca, ma quest'opera di Labute non ha nemmeno un piccolo elemento consolatorio. Cattiveria pura, spietata. Finice il film che ti convinci che la misantropia è l'unica salvezza.... Da un testo teatrale, dialoghi taglienti.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  02/06/2015 21:40:51
   8 / 10
Se American Psyco era il momento del corto circuito dello yuppismo, qui siamo nella sua fase post. Nella società degli uomini è un film sottilmente crudele, che non ammette debolezze e le cui debolezze devono essere soggetto di barzellette di dubbio gusto e finalizzato all'annichilimento psicologico dell'avversario, perchè da questo il potere, qualsiasi potere deve essere mantenuto. La figura femminile in particolare deve essere distrutta ed assoggetta perchè rappresenta un potenziale pericolo di quanto acquisito. Non c'è fratellanza, tantomeno condivisione o sentimenti; sono solo un ostacolo all'ambizione individuale, ad un gioco dove solo il forte sopravvive e gli altri possono essere sacrificati al bisogno individuale. Neil La Bute ce lo spiattella in faccia con un cinismo che annienta, con dialoghi taglienti di una violenza verbale che disturba. Da vedere almeno una volta.

MonkeyIsland  @  25/05/2015 13:41:52
   7½ / 10
Gli anni 90' sono stati il periodo d'oro per quanto riguarda film con ambiente d'ufficio, si pensi ad "Americani", "Swimming with Sharks", "Impiegati Male", "Clockwatchers" (che spero di recuperare) e molti altri, ma questo è forse uno degli esempi più riusciti, perché nella freddezza generale riesce a fare un ritratto riuscitissimo non solo dell'alta società e dello yuppismo ma anche di come gira il mondo e di come solo individui egoisti e realmente spietati arrivino dove vogliono.
Tecnicamente la pellicola è poca cosa e infatti alle volte sembra quasi che il regista si addormenti con la cinepresa in mano ma i dialoghi sono così ben scritti e interpretati che è difficile rimane inermi, e infatti il personaggio di Eckhart buca lo schermo per quanto è cinico e l'attore ricorda ancora una volta di come sia caduto in basso negli ultimi anno vendendosi al cinema blockbuster.
Concludo dicendo che c'è molto più cinema qui che in tante opere d'autore strombazzate e passate per festival e tenendo conto che di questo regista avevo visto solo Betty Love che mi era piaciuto, a questo punto dovrei buttarmi anche su Velvet e Amori & Vicini vista la sua bravura con script "poco movimentati".

BlueBlaster  @  07/05/2015 01:53:16
   7 / 10
Proprio un bel film sconosciuto purtroppo...severamente vietato al sesso femminile o almeno alle donne con un minimo di romanticismo (quindi la maggior parte suppongo).
E' una pellicola abbastanza statica ma non per questo noiosa, ci sia affida quasi completamente alle prestazioni dei tre attori principali che sono bravissimi...Aaron Eckhart (attore feticcio ed amico del regista) odiosissimo (superiore persino al subdolo Sting visto ieri in "Le due facce del male") ed in una delle sue prove migliori, brava e dolcissima Stacy Edwards nella parte della sorda ed infine sorpresa questo Matt Malloy.
Neil LaBute oltre a dirigere il film ne scrive soggetto e sceneggiatura...la sua formazione teatrale è palese nel ritmo e nei dialoghi ma peccato che il regista ha perso il suo cinismo per strada nel corso degli anni!
E' un film molto misogino ma sopratutto sembra uscito un decennio prima per via della preponderante tematica sul mondo degli yuppies senza scrupoli...sembrerebbe un film mezzo sentimentale e mezzo commedia drammatica ma riserverà sorprese ben più intelligenti con buoni colpi di scena ed profonde analisi umane e sociali.
Film particolare che merita attenzione ed empatia altrimenti rischia di annoiare.
Mi ha colpito, mai annoiato ed il finale è fenomenale...lo accosto a film come "Il prezzo di Hollywood " (sebbene quest'ultimo sia superiore) o a "Cattive compagnie" (in questo caso invece è superiore il film di LaBute).
Esordio con a basso costo ma con i fiocchi per il regista, il classico caso di autore che spara le cartucce migliori all'inizio.

Gruppo COLLABORATORI atticus  @  07/06/2012 00:30:54
   7½ / 10
Altro che guerra dei sessi: "Nella società degli uomini" è l'analisi clinica del risvolto bestiale dell'impiegato medio.
Il testo teatrale di LaBute è un capolavoro, feroce e corrosivo come una tenaglia cosparsa di bromuro; il film risulta un tantino statico ma riserva più di qualche sorpresa (come la geniale chiusura finale).
Molto più realistico di quanto non sembri, con tre attori in vero stato di grazia; Eckhart è la maschera perfetta del machismo degli anni '90.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Gatsu  @  09/04/2010 14:11:21
   7½ / 10
"Cosa si prova a far male a qualcuno?"

Una trama davvero molto crudele e insidiosa che mostra un gran cast, soprattutto Stacy Edwards, completamente coinvolgente, teatrale e immerso nella parte. Privo di colonna sonora risulta essere schematico ma assolutamente toccante e coinvolgente mettendo in mostra si un maschilismo feroce, ma dando risalto anche al concetto dell'amore visto in un'ottica differente. Finale tosto ma tutto da gustare. Un bel film.

Zanibo  @  09/04/2010 05:47:37
   8½ / 10
Un film semplice, quasi fatto per gioco, ma con un suo fascino.

Invia una mail all'autore del commento balzac20  @  25/05/2007 17:23:29
   8 / 10
Un film sgradevole, con dialoghi poco convincenti e attori discretamente capaci.
Musica indubbiamente aggressiva anche se utilizzata solo negli intermezzi.
Regia approssimata, quasi da opera prima.

Insomma, perchè perdere tempo a fare una critica di un film che le videoteche a mala pena possegono in VHS?
Perchè è un ottimo film.
L'ho rivisto di recente e regge il peso degli anni.
E' sicuramente un film cinico e pessimista, è certo un film ingenuo girato con poco grazia.
Ma è semplicemente un passo avanti nella propria conclusione priva di speranza e sentimento.
10 anni e non li sente assolutamente.
In alcuni momenti le frasi che vengono pronunciate sono risibili.
Poco credibili.

Eppure anche in questo caso nel quadro di insieme si sopportano.


E' l'immagine globale che viene offerta a risultare contemporaneamente estrema ed improbabile ma a suo modo convincente.
Il maschilismo portato all'eccesso, un maschilismo iniziale che alla fine si trasforma in cattiveria individuale del singolo, indipendente dal sesso.
Prevedibile una volta che vengono offerte le informazioni iniziali.
Eppure non cerca neanche alla fine una consolazione.
Al contrario.
Scava in tutto il meschino disponibile in ognuno di noi e lo tira fuori con violenza (e alcune volte con poca maestria).

Un film che non passerebbero mai adesso perchè troppo scorretto politicamente.

Un film da vedere.

Delfina  @  08/01/2007 15:40:13
   8 / 10
Un film d'autore, questo, che illustra la versatilità del regista La Bute.
Una commedia nera, un po' alla maniera di Von Trier, sulla malignità degli ambienti impiegatizi ed alto borghesi urbani.
Dietro una facciata di apparenze per bene, il maschilismo più feroce è pronto a colpire la malcapitata nell'eterna guerra dei sessi.
Fulminante e intelligente.

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