suburra regia di Stefano Sollima Italia 2015
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suburra (2015)

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locandina del film SUBURRA

Titolo Originale: SUBURRA

RegiaStefano Sollima

InterpretiPierfrancesco Favino, Elio Germano, Claudio Amendola, Alessandro Borghi, Greta Scarano, Giulia Elettra Gorietti, Antonello Fassari, Jean-Hugues Anglade, Adamo Dionisi

Durata: h 2.10
NazionalitàItalia 2015
Generedrammatico
Al cinema nell'Ottobre 2015

•  Altri film di Stefano Sollima

Trama del film Suburra

Nell'antica Roma, la Suburra era il quartiere dove il potere e la criminalità segretamente si incontravano. Dopo oltre duemila anni, quel luogo esiste ancora. Perché oggi, forse più di allora, Roma è la città del potere: quello dei grandi palazzi della politica, delle stanze affrescate e cariche di spiritualità del Vaticano e quello, infine, della strada, dove la criminalità continua da sempre a cercare la via più diretta per imporre a tutti la propria legge. Il film è la storia di una grande speculazione edilizia che trasformerà il litorale romano in una nuova Las Vegas. Per realizzarla servirà l'appoggio di Filippo Malgradi (Pierfrancesco Favino), politico corrotto e invischiato fino al collo con la malavita, di Numero 8 (Alessandro Borghi), capo di una potentissima famiglia che gestisce il territorio e, soprattutto, di Samurai (Claudio Amendola), il più temuto rappresentate della criminalità romana e ultimo componente della Banda della Magliana. Ma a generare un inarrestabile effetto domino capace di inceppare definitivamente questo meccanismo saranno in realtà dei personaggi che vivono ai margini dei giochi di potere come Sebastiano (Elio Germano), un PR viscido e senza scrupoli, Sabrina un'avvenente escort (Giulia Elettra Gorietti), Viola (Greta Scarano) la fidanzata tossicodipendente di Numero 8 e Manfredi (Adamo Dionisi) il capoclan di una pericolosa famiglia di zingari.

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Voto Visitatori:   7,57 / 10 (140 voti)7,57Grafico
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Voti e commenti su Suburra, 140 opinioni inserite

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Mauro@Lanari  @  15/01/2023 00:54:47
   3½ / 10
Tipico film italiano: "indeciso a tutto" e "poch'idee ma confuse" (Maccari citato da Flaiano). Gangster movie, crime story, noir, western metropolitano, alcuni traducono "poliziesco", ma le forze dell'ordine, colluse o meno anch'esse, appaiono sol'in un paio di scene, nel ripescaggio del cadavere della prostituta dal lago artificial'e mentre verso la fine un vigil'urbano prov'a gestire il corteo di protesta. Eppure nel romanzo di Bonini e De Cataldo, uscito nel 2013 per Einaudi, il male veniva contrastato dal bene, da quanto di buono c'è fra i rappresentanti dello Stato. Sollima sopprime questa componente del libro e mostra ch'il male s'autodistruggerebbe per faide interne, per incoerenz'intrinseca. Nella banda della Magliana Samurai f'ammazzare il suo ex-amico appen'uscito di galera, nel clan degli zingar'il capo Manfredi Anacleti maltratta i familiari e lascia ch'il suo mastino quasi stacchi un braccio al nipote, nella criminalità ostiense il giovane boss Numero 8 strapazza Viola, la morosa tossica e insubordinata che nell'epilogo chiud'il cerchio uccidendo Samurai. Che poi ciò serva esclusivamente per un turnover generazionale (a es. un Provenzano che consegna Riina) al regista non interessa, né gl'interessa che le vicende reali supportino il resoconto del romanzo e non la sua ricostruzione fittizia che cerca di camuffarsi da reportage di cronaca nera e giudiziaria. Gironzolando sul web si possono leggere recensioni secondo cui l'autore avrebb'avuto il merito di "tratteggiar'i suoi protagonisti come persone e non come villain d'un film senz'eroi, tirando fuori un brandello d'umanità anche dai personaggi più sgradevoli e negativi." Forse non abbiamo visto la stessa pellicola, cose che càpitano. Poi: nient'affatto coraggioso, Sollima parte dalla denuncia del marcio nei palazzi del Potere, un senator'e un cardinale, ma siamo gìa a ruoli, livelli e mansioni di second'ordine, pedine orfane dei rispettivi padri(ni), il Presidente del Consiglio e il Papa dimissionari. Quindi una malavita da sottobosc'o comunque da faccendieri e manovalanza, i burattinai ai vertici manco s'intravedono. Inoltre: la sceneggiatura schizoide allude costantemente tanto a un preciso periodo storico, gl'ultimi 7 giorni del governo Berlusconi nel novembre 2011 e, in anticipo, la rinuncia di Ratzinger al ministero petrino nel febbraio 2013, quant'allo scandalo di Mafia (non-)capitale, al punto da far credere a un instant movie. Nulla d'increscioso se non fosse lo scandire del racconto coi biblici 7 giorni della creazione e l'apocalisse conclusiva: ma quale apocalisse? Nel sens'etimologico del disvelamento, il plot è da segreto di Pulcinella come già dice il titolo: la suburra esiste da sempre, non è una new entry emersa di recente. Nell'accezione semantica di resa dei conti definitiva, nel film non c'è proprio nulla di definitivo. Misteri di Sollima Sergio & collaboratori. Ancora: l'epicizzazion'ed estetizzazione del male sono comunque uno spot a suo favore, l'inesistenza della pubblicità negativa non trov'eccezione coi criminali e i delinquenti, difatti è ormai cosa nota la reazione concreta della famiglia mafiosa Spad'al film (https://www.adnkronos.com/esponente-clan-spada-sorride-felice-accanto-ad-attori-suburra_1TpHR9rjDwbAKv2argkPCA). Complimenti vivissimi. Infine (? Sì, diamoci un taglio il prima possibile): che gioco svolgeremmo noi, l'italiano medio, il nostro compatriota in tale scenario? Ho letto che saremmo rappresentati dal personaggio d'Elio Germano, Sebastiano, che però è un untuoso PR organizzatore di festini a base di coca ed escort. Non so voi, ma io non mi c'identifico affatto. Tirando le somme, un lungometraggio piacione, il solito "Yom Kippur", la cerimonia ebraica in cui si sacrifica un capr'espiatorio per la liberatoria catarsi delle (in)conscienz'altrui. Ho apprezzato "ACAB" per la sua capacità di raffigurare gl'esseri umani nelle loro molteplici sfaccettature, qui mi trovo al cospetto d'un'antropologia sommaria degna degli stessi Carminati e Casamonica. Non giungo a rimpiangere "Sandokan", il lavoro più famoso del padre di Sollima a cui "Suburra" è dedicato, però è come se il trend dell'art'italina foss'un passaggio dalla "mèrda d'autore" al "piscio di Favino". Pronto per le future banalizzazioni d'oltreatlantico.

Jokerbona  @  14/01/2023 23:53:30
   8 / 10
Mi aspettavo un genere un po' diverso, incentrato su clan, vita e storie da mafiosi, ecc, invece trattasi praticamente di thriller, ben recitato, bello. Niente a che vedere, per fare un paragone, con quella ciofeca di romanzo criminale.

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DogDayAfternoon  @  17/09/2021 23:03:13
   7½ / 10
Rappresentazione di notevole impatto di corruzione politica, malavita, disagio sociale, con una Roma notturna e piovosa a fare da sfondo impeccabile. Eccezionali le prove del cast, Favino su tutti, forse Amendola è l'unico un po' moscio. Non ho ben capito alcuni riferimenti, come ad esempio la rinuncia alla carica di papa Ratzinger che mi risulta essere avvenuta un anno e mezzo dopo i giorni in cui è ambientato il film, tra l'altro unico avvenimento che non si lega agli altri e di cui mi è sfuggito il nesso. Niente male anche le musiche degli M83.

Uno di quei film che restano nella mente per un bel po', e con merito.

DarkRareMirko  @  13/03/2021 20:40:26
   10 / 10
Non trovo le parole per definire questo gioiello; tutto perfetto (attori che davvero fan star male - Adamo Dionisi, tra gli altri, è come minimo da Oscar -, musica sublime, regia capacissima, tanto pathos e sequenze che gelano il sangue), script funzionale ma verosimile, mai una sbavatura, tutto perfetto al millimetro.

Bene anche Borghi e Amendola (qui freddo e robotico).

Sollima non ha assolutamente nulla da invidiare a Garrone e Sorrentino; solo che, tra questo film, capolavoro, e Soldado passan anni luce...

mrmassori  @  08/06/2020 11:16:55
   7½ / 10
bel film che anticipa la serie che è veramente di alto livello.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Satyr  @  19/04/2020 19:26:29
   7½ / 10
Sollima da Romanzo Criminale in poi ha capito che era ora di tornare a quel tipo di cinema che sappiamo fare meglio, ovvero quello di genere. Bravo, intelligente, scelte giuste e con il dono di riuscire a tirare fuori il massimo dai suoi attori. Menzione speciale per Greta Scarano, perché di donne che sparano così in Italia non ne abbiamo mai viste.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Gabe 182  @  29/03/2020 19:34:39
   9 / 10
Incredibile, il mio è un voto di pancia, ma ci sono milioni di motivi per premiare uno dei migliori film italiani realizzati dal dopoguerra in poi.
Ambientato a Roma e con accadimenti storici realmente successi sullo sfondo, Suburra è un intreccio pericoloso tra malavita, Stato e Chiesa.
Suburra è uno spaccato crudo, asciutto a tratti disturbante dell'odierna società romana, dipinta come un'accozzaglia di criminali spietati e opportunisti pronti a sfruttare gli errori delle cosche avversarie e dei politici per ottenere profitto e potere. Le vicende scaturiscono da una serata all'insegna dell'eccesso del politico Malgradi, quando, dopo un cocktail di sfrenati piaceri carnali e inibizione da droghe, una prostituta muore di overdose. La reazione a catena è innescata e il gioco si fa inarrestabile: guerre di vendetta tra clan, ricatti ai politici, omertà, connivenza stato-mafia sono le travi che sorreggono la "Cupola" romana, una fotografia noir e distopica della Capitale avvolta da cupe tenebre notturne, in cui le uniche opache luci che trionfano sono quelle dei disgustosi bar usati dai boss per il regolamento dei conti.
Stefano Sollima, regista di Gomorra, mantiene la stessa impronta stilistica, nuda e cruda, da grande direttore d'orchestra. Il montaggio e la musica li ho trovati perfetti.
Il cast mi ha lasciato parecchio desiderare quando ho letto i nomi, ma poi sono rimasto molto soddisfatto, soprattutto da Favino nei panni dell'onorevole Malgradi. Favino mi ha sempre convinto poco, ma tra il Traditore (la prova migliore vista fin ora dell'attore) e Suburra mi devo ricredere. Nei panni dell'onorevole Malgradi convince parecchio, mostra quello che il pubblico si aspetta da un politico corrotto, anche se il suo viso è talmente sensibile e disperato, da invocare una specie di perdono. Bravissimi anche i due semisconosciuti attori nei panni degli zingari, molto convincenti, stessa cosa per Elio Germano e Borgni nei panni di numero 8. Amendola mi è sembrato un pò costruito, non mi è sembrato molto all'altezza, per di più aveva un ruolo molto importante, io onestamente avrei optato per un altro attore. Infine, un voto di merito va anche per le due protagoniste femminili del film, oltre ad essere molto belle le ho trovate anche molto attinenti alla pellicola, veramente brave.
Insomma, 10 anni dopo "Romanzo ciminale", un'altra epopea di criminali nella capitale, il voto ripeto è un voto di pancia, ma questo non mi toglie dalla testa che Suburra si merita di entrare tra le Hall of fame del cinema italiano.
Capolavoro.

benzo24  @  03/03/2020 13:06:49
   4 / 10
Le ottime intenzioni e la bravura tecnica del regista rovinate da uno script miserevole e da attori mediocri (si salva Germano )

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Jokerizzo  @  02/02/2020 12:11:24
   9½ / 10
ragefast  @  01/02/2020 09:44:59
   7½ / 10
Non conoscevo né serie, né questo film (solo sentito parlare), ma mi ha sorpreso positivamente. Una storia intricata che cela una fitta rette di intrecci stato/chiesa/mafia (già visti al cinema, per carità, ma rappresentati molto bene) e non solo, con il coinvolgimento di persone che si ritrovano nel mezzo di un gioco molto più grande. Passando da Roma periodicamente per lavoro, è un dipinto non così lontano dalla realtà (purtroppo), in particolare dei sobborghi difficili e di altre aree soprattutto di recente finite nella cronaca (es. Ostia).

Attori veramente bravi, calati perfettamente nelle rispettive parti (anche quelli secondari). Film che consiglio.

Sestri Potente  @  30/01/2020 18:13:51
   8 / 10
Gran bel film di Sollima, una storia di speculazione e corruzione che coinvolge politici e malavitosi dell'ambiente romano.
Molto bene Favino come al solito, storia molto cattiva che colpisce nel segno.

Attila 2  @  31/05/2019 13:31:41
   6½ / 10
In "astinenza" da Gomorra mi son visto questo film che mi hanno detto che lo ricordava molto,visto anche la regia di Sollima.In effetti ci sono molti personaggi che ricordano quelli di Gomorra. e anche le vicende di uccisioni,vendette ed interessi economici sono molto simili.La cosa che li differenzia e' che in questo film girra tutto attorno la politica corrotta e i politici collusi con la malavitaChe tra minacce , ricatti,soldi e immunita' parlamentare fanno di tutto per raggiungere il loro scopo.In questo clima di corruzione,disperazione,e interessi si svolgono le vicende di tanti personaggi,ognuno con la sua parte in questo puzzle di criminalita' e,con le atmosfere sempre notturne e piovose e un'ottima fotografia la sensazione di disperazione si respira per tutto il film,per questo il finale,che pur rimanendo all'interno di questi canoni,sembra aprire una piccola breccia di speranza e liberazione dove chi sbaglia paga e' stato davvero inaspettato.Grande Favino ,Amendola un po' troppo stereotipato nel ruolo del capo della malavita Romana.

Goldust  @  04/01/2019 10:20:38
   8½ / 10
Sotto l'aspetto estetico e contenutistico è un noir urbano che ricorda più Gomorra di Romanzo Criminale, lavori anch'essi firmati da Sollima. Attraverso la violenza delle azioni ed alla crudezza del linguaggio vi si respira il medesimo senso di fatalità, amplificato da personaggi senza speranza impegnati in una cruenta guerra tra bande dove gli interessi economico, politici e spirituali di una Roma irrimediabilmente corrotta vanno a braccetto in modo inquietante. Come detto, grande galleria di personaggi e belle musiche in sottofondo: la suddivisione della pellicola in capitoli aiuta a dare un senso di insieme alla narrazione, ma non nascondo che dall'ultimo atto mi sarei aspettato qualcosa di meglio. Ciononostante il film resta di alto livello, al pari delle ultime produzioni italiane da serial Tv. Finalmente direi.

Thorondir  @  16/05/2018 13:48:38
   7½ / 10
Duro e crudo noir/thriller/gangster nostrano girato con forza e sapienza da Sollima. Ho particolarmente apprezzato le crudezza delle scene (tranne i nudi buttati un po così tanto per fare pulp) e l'atmosfera complessiva piovosa quasi da noir/thriller americano d'annata. Fotografia e attori funzionano, la trama invece va visto nel complesso della roma che racconta, una sorta di Gomorra romana, racconto corale della criminalità dell'urbe eterna. Quache passaggio scade nel fare il verso alle battute sopra le righe di romanzo criminale, ma ci si può passare sopra.

pak7  @  16/03/2018 13:10:02
   7½ / 10
Sono parecchio combattuto sul voto da attribuire a questa pellicola. Sicuramente positivo, ma aspetterei un attimo prima di definirla una delle migliore produzioni italiane degli ultimi anni.
per esempio, il sesso e le nudità presenti nella pellicola sono quasi ingiustificate: si sarebbe potuto fare un lavoro più elegante "facendo capire" ma "senza far vedere". Questo è un grosso limite, perchè se si è capaci di costruire una pellicola asciutta e potente come questa, si è capaci anche di mascherare certi piccoli pretesti e situazioni che probabilmente per alcuni sono molto interessanti. Negli anni 60 mi avrebbero chiamato moralista, probabilmente lo sono.
A parte questo, le interpretazioni sono forti e convincenti, lo stesso Amendola mi ha sorpreso. Complessivamente molto buona la prima parte, nella seconda l'evoluzione diventa abbastanza prevedibile. Ottima la colonna sonora degli M83.

mmagliahia1954  @  23/02/2018 11:23:11
   7½ / 10
Ho visto questo film solo in quanto una carissima amica lo aveva noleggiato in biblioteca, altrimenti sarei passata oltre. Sono contentissima di averlo visto, in quanto è, ahimè, un prodotto attuale, sorprendente e reale.
Ma e' possibile che ci sia soltanto tanta bruttura e degradazione nella Capitale? Si', è possibile. Questo è un film che ritrae in modo crudo le realtà e le bruttezze delle vicende legate agli aspetti nascosti, sporchi, oscuri delle regie che muovono soldi, opere pubbliche, appalti, progetti di ristrutturazione e riqualificazione del territorio, mettendo in evidenza tutta la degradazione e il livello di insana vita cui è giunta la società, partendo dalla politica ( esagerato il personaggio di Favino, un po' troppo potente per essere un onorevole), arrivando al Vaticano e, ovviamente, passando per le varie " mafie " e per l'aspetto degradato di queste. Che brutto spettacolo.
Personalmente avrei tralasciato gli aspetti sessuali, le scene gratuite e totalmente inutili, con cui il film parte per descrivere il fatto che ingenera gli agguati e gli omicidi. Troppo facile e stupido inserire scene simili in un prodotto che dovrebbe essere, comunque, una denuncia sociale. Lo Stato in questo film non compare e, se lo fa, come accenno, diviene davvero come l'ombra di una forza esecutiva che è totalmente morta, asfittica, che nulla può davanti a questi gruppi di potere che hanno totalmente aggirato la legalità. La politica, il Vaticano, i personaggi della malavita locale, i pseudo mafiosi ( come il personaggio magistralmente interpretato da amendola) il mondo degli invasori zingari arricchiti, ma sempre ritratti come ignoranti crudeli, vivono e viaggiano senza essere toccati in alcun modo da nessun controllo. Non esiste uno Stato che vieti le schifezze politiche, non esiste una super polizia o i super servizi al servizio dei buoni, della buona società. Esiste solo egoismo, degradazione, depravazione. Che schifo. Ho nostalgia della Roma anni '60 dove, seppur sempre in questa losca italietta, le cose erano meno insane. Cerchiamo di cambiare, iniziamo con il non votare sempre gli stessi, che viene il vomito.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR rain  @  31/01/2018 20:55:24
   8 / 10
Ogni tanto qualcosa di buono in Italia riusciamo ancora a produrlo e questa sporca storia di corruzione e criminalità è uno di quei casi.
Ottimo sotto tutti gli aspetti tecnici, in particolare quello registico con un Sollima in grado di creare atmosfere cupe e torbide (con la pioggia che non riesce a ripulire dal fango la Città Eterna) degne di un noir con la "N" maiuscola. Un groviglio di malaffare in cui è impossibile non rivedere quello che accade ogni giorno nel Bel Paese ed in particolare le similitudini (non solo geografiche) con il caso "Mafia Capitale", e per questo motivo la storia è ancora più fangosa.

clint 85  @  15/01/2018 02:10:05
   8½ / 10
C'è ancora speranza per il cinema italiano...

daniele64  @  01/11/2017 12:02:25
   7 / 10
Quanti aggettivi vengono in mente per questo film : duro , teso , violento , inquietante , attuale ; sarà anche realistico ?? Storie di malaffare e corruzzione si intrecciano sullo scenario romano per mostrare gli stretti legami tra i più alti vertici della politica ( e della religione ) e la malavita comune , dove non si capisce bene chi manovra chi . Il tutto è sviluppato in maniera decisa anche se un po' troppo semplicistica in questa bella pellicola dell' interessante figlio di Sergio Sollima . Ottima fotografia di Paolo Carnera e bella prova d' insieme del cast , con Amendola , Favino e Germano contornati da un bel po' di ceffi patibolari ( su tutti un grande Borghi ) .

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farfy  @  24/10/2017 23:48:54
   8 / 10
Un film pieno di ritmo e tensione. Una miccia che scatena una serie di episodi violenti, scatenati da invidie, ostentanzioni, predomini. Attori incredibili e indimenticabile fotografia.

EddieVedder70  @  15/10/2017 12:41:35
   6½ / 10
Se "2049" è il sequel riuscito di "Blade Runner", SUBURRA può essere il suo prequel. In una Roma sommersa da un muro di pioggia (della quale i suoi abitanti sembrano non accorgersene), si muovono replicanti che di umano hanno poco o nulla, soprattutto quelli del mondo di sopra (i politici e il vaticano). Nel mondo di sotto invece ci si scanna, non c'è ordine (voluto da chi stà nel mondo di mezzo) ma solo soprusi, una gara a chi è più "prepotente", a chi ce l'ha "più lungo". L'ultima rappresentazione di Sollima (già a suo agio con "romanzo criminale") è molto attuale e rappresenta bene MAFIA CAPITALE, ma dove non dovrebbe esserci redenzione o soluzione, si cede al tanto "si scannano tra loro" e sul fondo si vede la luce (ma non è la stessa di Blade Runner). Ecco, se il film, toccando argomenti che mi interessano e conosco, mi ha attratto per gran parte della narrazione, nel finale mi ha deluso molto. Peccato, anche se tecnicamente, come prodotto italiano è molto valido. Ora vediamo se la Serie Tv ha sviluppi più interessanti

VincVega  @  09/10/2017 16:55:21
   8 / 10
Sollima si conferma un grande regista capace di generare ottimi prodotti di genere nel panorama nostrano, povero di questi tipi di intrattenimento. Non è un caso che dietro il successo di serie tv come "Romanzo Criminale" e "Gomorra" e film come "ACAB" c'è Sollima. In "Suburra" riesce a creare una Roma mai vista. Sporca, cupa, corrotta, violenta. Con la pioggia che viene giù ininterrottamente.
La Suburra era il quartiere malfamato dell'antica Roma. Nella pellicola non si salva nessuno (alcuni moriranno, altri saranno segnati indelebilmente), tutto è la Suburra: il Vaticano, i politici, la criminalità alta e bassa. Sono tutti nello stesso calderone.
Ottimo il cast: su tutti Alessandro Broghi, capace di tratteggiare un feroce "Numero 8", bravi anche Amendola nel ruolo del Boss "Samurai" (sempre col cappotto lungo), Germano, Favino e i comprimari meno noti.
Peccato per il finale

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER ne avrei preferito uno maggiormente curato.
Comunque avercene nel nostro cinema di pellicole così. Vediamo cosa combinano con la serie, che promette di ampliare molte cose, che non si potevano aggiungere in un solo lungometraggio di poco più di 2 ore.

P.S. Sollima ha già finito di girare il sequel di "Sicario" di Denis Villeneuve, segno che anche Hollywood si è accorta seriamente di lui.

Vegetable man  @  23/09/2017 00:11:45
   6½ / 10
Un film gradevole, che ricalca con successo le atmosfere di Romanzo criminale (la serie) e Gomorra.

Gli si può rimproverare personaggi e situazioni fin troppo stereotipate, che non escono mai dal seminato fino all'inevitabile conclusione.

yeah1980  @  09/07/2017 16:54:32
   7 / 10
Produzione ottima, tecnicamente pregiato, recitazione buona.
Peccato che tutto il resto è appena passabile.
Ci fosse sotto una storia interessante, magari con un minimo di intreccio, sarebbe potuto essere un capolavoro.
A livello di trama siamo ai minimi, e i personaggi mi sono sembrati un po' "marionette".

paco1995  @  02/05/2017 17:54:16
   8½ / 10
Mi è piaciuto tantissimo, un film che raccomando assolutamente per capire lo schifo che viviamo in Italia.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR 1819  @  06/03/2017 13:26:10
   8 / 10
Gran film dalle atmosfere cupe e fosche. Tecnicamente perfetto, di buon livello anche la recitazione. Fa piacere vedere film italiani di questo spessore, Sollima è da seguire attentamente.

corvo4791  @  29/11/2016 18:59:14
   10 / 10
Capolavoro. Perfezione. M83. Detto tutto.

Strix  @  29/10/2016 02:00:31
   7½ / 10
Nulla da aggiungere ai commenti precedenti: prodotto coraggioso (non per i contenuti ma per lo stile, un noir italiano è cosa ben rara), bella storia, appassionante anche se a piccoli tratti lentuccia, attori in forma ma su tutti Elio Germano: non si riesce a non odiarlo.

mauro84  @  13/09/2016 17:22:38
   7 / 10
Ho scelto di recuperare sto film per valorizzare il cinema italiano, quando merita almeno diamogli atto. Trama piaciuta, molto vicino alla realtà, ambientazione e resa fotografica degna. Piace e coinvolge dall'inizio alla fine.
La criminalità a Roma non è mai stata così viva.
Scene di violenza, omicidi e nudo nella norma, forse eccessivo, ma si fanno comunque piacere. Una vicenda drammatica, ben gestita e mai resa banale.

Il cast italiano, recita al meglio, meritevole, tutti pronti e hanno svolto il loro perfetto compito.

Il regista, post famoso di serie tv, sforna il suo piccolo capolavoro al cinema, uno dei migliori del genere, forse perchè parla di Roma, della politica Italiana, corrotta, del potere dei soldi... tutto in gran spolvero, tutto ottimamente reso e visto.

Film consigliato, da vedere!

crimal9436  @  07/07/2016 09:49:53
   7 / 10
La trama è appassionante e tutto sommato credibile, ma trovo che il film avesse ancora margini di miglioramento.
Non mi ha convinto la colonna sonora, alcuni buchi nella sceneggiatura e alcuni passaggi nelle interpretazioni.
Ma rimane un film da vedere

ferzbox  @  02/07/2016 17:00:02
   8½ / 10
CLISTERE:Introduzione di liquidi medicamentosi nel retto mediante apposito apparecchio.

Questo è quello che riporta il vocabolario di lingua italiana Zingarelli su questa parola, ed è allo stesso tempo quello di cui avrebbe bisogno il culò di Roma.....o forse sarebbe meglio dire il culò dell'ormai stuprata Italia.
Filmscoop non è certo il contesto giusto per parlare della nostra situazione politica e malavitosa, e non voglio usare questo film come pretesto per farlo.
Tuttavia una sola cosa ci tengo a dirla; indipendentemente dai fatti di "Suburra" o meno quello che succede e come succede lo immaginiamo ormai tutti da anni, quindi penso che sarebbe addirittura superfluo elencare cosa c'è che non va e cosa andrebbe fermato; anche perchè altrimenti significherebbe parlare di tutto ciò che comporta guadagni leciti e illeciti.....non si finirebbe mai...
Quindi io mi chiedo: per quale ragione la forza più grande in assoluto non scende in campo?
Mi vengono in mente le formiche africane Siafu; sono considerate tra i predatori più letali dell'Africa perchè attaccano e si muovono simultaneamente tramite un segnale in colonie composte da milioni di esemplari.
Cosa può fare una singola formica Siafu ad un pastore tedesco? direi un cazzò, ma certo se le formiche sono milioni non vorrei trovarmi al posto del cane, questo è sicuro....
Se gli italiani mettessero anche solo la metà dell'impegno e dell'entusiasmo che vedo nello sport e nel comprarsi il nuovo Samsung Galaxy, credo che probabilmente le cose cambierebbero nel giro di poco tempo.
Un amico mio dice giustamente che finchè ci sono i soldi nel cassettino, le pensioni di nonno e nonna e il computer a casa per poter andare su Facebook, niente mai si smuoverà......tutto accadrà quando il figlioletto di 12 anni tirerà la giacchetta di papà dicendogli che ha fame...forse allora si innescherà qualcosa, ma è avvilente pensare che bisogna arrivare a raschiare il fondo del barile....
Sarà un discorso scontato, ma di fare troppi discorsi io mi sono stancato....sono i libri di storia stessi che ci insegnano come sono SEMPRE andate a finire queste situazioni....quindi sono dell'idea che le chiacchere stanno a zero....

Sono contento di esser rimasto coinvolto da "Suburra" e credo che sia avvenuto per la buonissima sceneggiatura e regia; anche tecnicamente è buono; la fotografia non era affatto male....peccato solo per alcuni attori italiani che ancora non hanno imparato a non mangiarsi le parole.....
Comunque un bellissimo ma purtroppo anche amarissimo film...
Povera Roma.....e chissà che succede dalle altre parti poi.....

Light-Alex  @  27/06/2016 10:24:01
   8 / 10
Di questo film mi ha convinto soprattutto il ritmo, veramente incalzante e senza momenti di stallo, e la durezza del racconto, di quelle che scuotono e restano impresse. Pur se questo avviene con una storia che per larghi tratti è intuibile. Ottima fotografia ed ottima colonna sonora, riescono a trasportarti in un mondo oscuro, sporco, depravato, dal quale l'unica speranza che si riesce a provare guardando il film è quella di non finire mai tra le mani di questi protagonisti, feroci ed avulsi a qualsiasi forma di rispetto della legalità e della vita umana.
Cast notevole, in cui devo dire sorprendono i personaggi per così dire minori.
La parte finale del film, un po' forzata, specialmente nel personaggio del politico che ha delle reazioni un po' troppo sopra le righe.

Non lo definirei troppo un film di denuncia, anche perché gran parte di quello che viene raccontato è cosa ben nota da anni. Quanto lo definirei prima di tutto un noir, che si appoggia su una realtà criminale molto localizzata nel territorio e stereotipata nei suo personaggi (il politico, la escort, la banda della Magliana, lo zingaro, la romanità in generale nei modi di fare come nel dialetto). Insomma la materia prima è probabilmente qualcosa di non totalmente nuovo, ma mixato con una abilità e un ritmo da renderlo una delle pellicole del genere migliori in Italia degli ultimi anni.
Paragonato a "Romanzo criminale" direi che quest'ultimo era più psicologico ma più lento, questo "Suburra" è meno elaborato mentalmente ma decisamente più coinvolgente.

sagara89  @  24/06/2016 16:25:36
   8½ / 10
Uno dei migliori Noir Italiani degli ultimi anni. Bellissime le fotografie e la colonna sonora azzeccatissima degli M83. Ottimo film

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Ultima risposta 25/06/2016 00.06.56
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Gruppo COLLABORATORI Compagneros  @  21/06/2016 20:37:43
   6½ / 10
Pellicola più che discreta che descrive una Roma infestata di criminalità a tutti i livelli,; nemmeno la scrosciante pioggia finale può lavare via tutto il marcio della capitale. Bene il cast, film un po' lunghetto ma apprezzabile.

pernice89  @  13/06/2016 09:34:53
   8½ / 10
Sorprendente. Pellicola italiana davvero sopra le righe. Cast eccellente, primo su tutti Amendola in una parte del cattivo (cattivissimo) con la faccia tranquilla, un po' alla Gustavo Fring di Breaking Bad. Colonna sonora eccellente, insolita. Non ci si stanca un attimo di guardare questo film, non un solo momento morto, interessante dall'inizio alla fine. Davvero consigliato.

Elmatty  @  13/06/2016 09:25:07
   9 / 10
Un film coraggioso, più che altro nello stile più che nei contenuti.
La città di Roma ci viene spiegata come un insieme di interessi che toccano il crimine, la politica, l'imprenditoria.
Tutto viene coinvolto.
La Città Eterna perde il suo fascino e si addentra nei suoi sentieri più oscuri (bellissimo che nella maggior parte del film piova, per segnare la sua decadenza).
La storia di per se non è nemmeno così originale ma coinvolge tantissimo, davvero ben scritta, con personaggi forse un po' stereotipati ma di grande impatto.
Forse solamente il finale mi aspettato un qualcosa di diverso, meno scontato nonostante fosse la conclusione naturale della vicenda.
La regia è magistrale, sa cogliere i momenti salienti, sa cogliere le emozioni dei protagonisti, molte scene emblematiche.
Così come la fotografia molto scura e decadente, con poche luci sfavillanti.
Gli attori in ruolo sono tutti bravissimi nessuno escluso.
Insomma un prodotto italiano che ci fa sperare che non ci siamo ridotti a fare semplici commedie ma che possiamo ancora tirare fuori delle pellicole impegnate e di alto livello come questo Suburra.
Straconsigliato.

camifilm  @  04/06/2016 15:46:42
   6½ / 10
Buona storia.
Intrighi di palazzo.
Politica, sesso, droga, Clero, mafia, zingari, ... c'è di tutto e tutto è coinvolto e collegato.
Mancano i buoni in questo film, non sono rappresentati. Vengono invece rappresentati tutti personaggi chi più e chi meno loschi, principali e secondari i personaggi sono tutti coinvolti e tenuti in mano da poteri e legami meschini.

Favino ottimo.
Amendola se la cava, ma è troppo Cesaroni style ormai.

Il film poteva dare di più. Ad un certo punto mi è sembrato troppo semplificato:
tu hai ammazzato il mio socio e io ammazzo uno dei tuoi e allora lui riammazza un altro... e via così.

il finale va capito, sembra stupido, ma invece ha un suo significato.

Gruppo STAFF, Moderatore Jellybelly  @  03/06/2016 15:46:33
   8 / 10
Gran film, spietato e cinico come sapevano essere i film di genere di una volta. Sollima prende Scerbanenco e lo catapulta a Roma, costruendo uno scenario di miserabile potere e lo personalizza moltissimo, con una regia cruda e convincente ed una mise en scene che non lascia scampo. Ed alla fine trionfa il caso, per cui

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER
Recitazione e musiche strepitose. Ed ora aspetto la serie targata Netflix.

the saint  @  31/05/2016 10:12:48
   8½ / 10
a metà tra gomorra e romanzo criminale!

grandissimi attori, un elio germano su tutti!

mi sa che dopo questo film mi vedrò anche le serie di Sollima!

Niko.g  @  24/05/2016 14:21:53
   4½ / 10
"Cos'è la Polizia"?
Se lo chiedeva attonita la ricca e insoddisfatta Carla Bernaschi (Valeria Bruni Tedeschi).
C'è da credere che la stessa domanda idiota l'abbia posta Sollima a chi gli faceva notare la totale assenza, nel suo film, di rappresentanti della pubblica sicurezza, di quei "buoni" che nemmeno l'omonimo romanzo aveva avuto il coraggio di trascurare.
Regia e fotografia meritano attenzione, anche se di fronte alla spettacolarizzazione di un fenomeno di devianza sociale che tutti sappiamo essere reale e articolato, è lecito rimpiangere che una così ricca perizia tecnica sia stata messa al servizio di un cinema scandalistico e parodistico, che non va oltre lo scontro cruento tra malavitosi dediti alla misurazione reciproca del pene.
Ben lontano dall'essere un film di denuncia, Suburra riserva ampi spazi descrittivi alle orge (manca il visto censura VM18) e trascura lo sviluppo dei personaggi, pupazzetti totalmente privi di profondità.
Trova conferma il difetto di molti "attori" nostrani che recitano senza usare il diaframma e che parlano come se avessero una patata in bocca. Nel cast (una mescolanza poco convincente di attori professionisti e non), Claudio Amendola si impegna e si distingue, anche se non sembra avere il carisma giusto per quel ruolo.
Questo è quanto, signori. E ricordatevi sempre che quello che vedete qui rappresentato, quanto a raccapriccio può tranquillamente competere con le esternazioni di un presidente del Consiglio (Matteo Renzi) che dietro Mafia Capitale ipotizzava vi fossero le disavventure di quattro tangentisti all'amatriciana (facendo peraltro infuriare il Sindaco di Amatrice) e quelle di un sindaco (Gianni Alemanno) che affermò di aver chiesto al Prefetto: "Scusi, mi sa dire se a Roma c'è la criminalità organizzata"?
Altro che Carla Bernaschi.

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Ultima risposta 20/04/2017 00.38.37
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Invia una mail all'autore del commento Suskis  @  21/05/2016 14:20:41
   7 / 10
Pare un po'lento e si compiace parecchio in certe scene dominate dalla (bella) colonna sonora, risultando un po'videoclip. L'intreccio della storia è spesso prevedibile, dopo un inizio di incastri un po'random, e gli attori non sono tutti allo stesso livello. Belli i personaggi e bella la fotografia di Roma. Si lascia andare in un finale (finto) consolatorio dove i cattivi per natura pagano e i cattivi per debolezza si riscattano.

nalis90  @  11/05/2016 02:49:24
   8½ / 10
Io non so cosa dire, sennò che è, uno dei migliori film italiani degli ultimi anni. Ottimi attori (amendola, scarano su tutti) musica sopraffina, ottima regia, location etc...finalmente un prodotto come si deve.

Macs  @  08/05/2016 10:45:50
   6½ / 10
Il film su Mafia Capitale, ovvero su uno dei moltissimi episodi che per quanto fittizio, potrebbe tranquillamente ritrarre una storia vera. Il film è confezionato bene, a partire dalla buona regia (il rischio con Sollima è l'effetto fiction-tv, qui scongiurato) e la colonna sonora strumentale terribilmente adeguata, talmente ben fatta da sublimare le immagini che accompagna, quasi ne fosse un naturale complemento e ne arricchisse il significato. Ottimo l'uso di tanti campi lunghi per mostrare scene (moralmente) atroci, quasi a voler mostrare come il loro significato non sia nemmeno più così sconvolgente nel panorama decadente, corroso e corrotto di una città e civiltà ormai alla deriva, inabissate nel gorgo della corruzione e dell'egoismo. Quel che resta è solo la desolazione del putridume morale di una città/civiltà a cui non viene dato nemmeno l'alibi della speranza. Tutto ben fatto eppure, qualcosa non funziona in questo film. Innanzitutto, le esplosioni di violenza, che si affastellano senza tregua e alla fine possono risultare stucchevoli e anche un po' inutili, con un effetto assuefazione che non aiuta la godibilità del film. Poi, il meccanismo narrativo, che è di una semplicità disarmante: ripetitivo fino alla noia, il circolo vizioso del violenza-chiama-violenza, dell'offesa-vendetta-controvendetta, ritrae una realtà in suppurazione ma che può andar bene forse per un reportage giornalistico. Da una pellicola che non si propone come docu-film, ci si aspetta anche qualche guizzo narrativo o quantomeno qualche variazione sul tema. Il film resta comunque ben girato e recitato, pur se non privo di difetti.

sahles  @  10/04/2016 13:56:52
   7 / 10
Bello, un pochetto lungo soprattutto all'inizio, ma dopo tutti i meccanismi ingranano e portano ad una parte centrale e ad una fine molto avvincente.
Sicuramente da vedere.

Alex22g  @  27/03/2016 14:14:06
   9 / 10
Probabilmente il miglior film italiano di questo genere degli ultimi anni .
Mi ha tenuto due ore incollato senza mai un calo e .
Il cast l ho trovato in parte fino all'ultimo personaggio, con picchi di Favino/Amendola e la coppia gangster (non so i nomi degli attori XD ) .
Fotografia e musiche ottime .
Sceneggiatura ben strutturata ,sempre chiara e che sfrutta a dovere ogni personaggio inserendolo adeguatamente nella storia.
Lo stile "mafioso made in italy" per quanto ricco di clichè ( qua usati con criterio e non fini a se stessi ) lo sappiamo fare ancora bene si direbbe .
Le inquadrature di Sollima sono ricercate ma non forzate, gioca bene con la messa a fuoco e taglia le inquadrature con un senso della misura funzionale all'immagine mostrata; anche se di tanto si avverte un po il "tocco" da regista italiano .
Ottima la scelta di utilizzate il dialetto reale per ogni gruppo mafioso e l utilizzo dei soprannomi per alcuni personaggi.
Il film ha diverse scene potenti per impatto emotivo e messa in scena e questo gia' da solo vale il prezzo del biglietto secondo me.
Difficilmente vedo produzioni nostrane odierne che mi impressionano per un qualsiasi dettaglio .
Per me un 8 pieno se lo merita ma do 9 per la media un po bassa secondo me. Sono contento che in italia ci siano registi come Sollima che si discostano dalle solite commediole e creano un cinema serio come questo e di respiro internazionale .
Avevo gia' apprezzato i suoi precedenti lavori ed in primis "Acab all cops are bastards" ma qui si e' superato .

billieray  @  16/03/2016 19:22:31
   6 / 10
troppi morti quando la raffinatezza e peculiarità dalla mafia romana era appunto che gli episodi di violenza erano abbastanza limitati.

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Ultima risposta 03/05/2016 20.49.21
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Invia una mail all'autore del commento Andre82  @  16/03/2016 13:19:22
   6½ / 10
Film che mischia sesso, potere e politica che scorre via bene, con un buon Pierfrancesco Favino e che non fa altro che raccontare la realtà. Gridare al capolavoro mi sembra eccessivo, anche considerato che nel finale si perde un pò lasciando troppe cose al caso.

Rollo Tommasi  @  15/03/2016 20:53:08
   8 / 10
"Suburra" è la versione 2.0 della Grande Bellezza di Sorrentino, la sua degenerazione criminale invischiata nei gangli del Potere, la trasfigurazione apocalittica di una società corrotta nelle sue fondamenta, plasticamente evidenziata dall'incessante battito della pioggia che fa esondare i tombini e riversare le fogne nella città.
Film recitato su livelli medio-alti, soprattutto da Pierfrancesco Favino, alle prese con scene di sesso mica da ridere e con un personaggio subdolo e quasi mefitico, e dalla intensa e coivolgente Greta Scarano, la tossicodipendente crivellata di buchi a sua volta capace di crivellare di buchi i nemici che la braccano.
Cruento, selvaggio, una giungla di fango e sangue, l'opera noir di Stefano Sollima è "sporcata" soltanto, qua e là, dal dialetto romanaccio di alcuni attori, su tutti Alessandro Borghi (lo spietato Numero 8, o bisognerebbe dire Numero 10, visto che è il sosia pelato di Francesco Totti..), che si mangia interi dialoghi!
Pur nello scenario quasi infernale e senza redenzione, trapela un messaggio di speranza di cambiamento, anche se intriso di violenza: gli "underdog", i personaggi emarginati e fuori dal sistema, possono ribellarsi ai soprusi e trasformarsi da vittime in carnefici, come nella scena in sè estremamente simbolica (SPOILER).
Dopo "Acab", altro capolavoro italico di un regista (Sollima) destinato ad un radioso futuro.

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER

werther  @  15/03/2016 18:37:05
   7 / 10
Stefano Sollima ci prende gusto e mette su un altro film sugli intrighi di sesso, potere e politica, potremmo definirlo Romanzo Criminale ai giorni nostri. Film di denuncia, ben confezionato, ben sceneggiato e che svela molte verità nemmeno troppo nascoste a noi, della politica italiana.

kastalya  @  13/03/2016 01:02:13
   9½ / 10
Film molto coinvolgente e davvero ben recitato.
Purtroppo in molte situazioni è lo specchio della reale situazione italiana...

Alcune scene invece sono inverosimili rispetto alla realtà...ma io le ho intese come scene di puro intrattenimento...non essendo certo questo un docufilm....per cui non critico il regista per queste scelte di sceneggiatura.

Film assolutamente da vedere...è uno dei migliori film italiani degli ultimi anni!

avmoo  @  10/03/2016 22:33:03
   9½ / 10
Film notevolissimo, di respiro internazionale, dove tutto (montaggio, fotografia, musiche, scenografie) è curato nei minimi dettagli. Interpretazioni notevoli di tutti, con menzione speciale per Amendola e Favino. Storia ben scritta e con un importante sottotesto e ritmo notevole, film che coniuga impegno e buona resa spettacolare.

markos  @  16/02/2016 16:07:30
   8 / 10
Fatto molto bene, questa è la realtà della nostra Italia.
Politici corrotti, mafia, camorra e delinquenza generale.
Bravi gli attori.

KitaVerde  @  18/01/2016 10:28:44
   7 / 10
Suburra è certamente un film dignitoso che possiede ottime interpretazioni e una regia adeguata al tema. Piccola perla in un mare nero. Favino una spanna sopra gli altri.

harlan  @  04/01/2016 12:51:31
   8 / 10
film dall'eccellente e coinvolgente intreccio narrativo. attori tutti in parte, ivi incluso amendola. come già evidenziato altri, alcuni episodi risultano essere poco realistici. questi ultimi forse rappresentano l'unico limite di questa mosca bianca del desolante panorama cinematografico italiano.

Curiosity  @  03/01/2016 15:49:01
   6½ / 10
Buon film,con un sempre meritevole Favino, abbastanza credibile anche Amendola, di contorno il resto della truppa.

La sceneggiatura è semplicemente riportare la realtà di cronaca odierna ahinoi...

testadilatta  @  22/12/2015 15:32:10
   9 / 10
Uno dei miglior film noir italiani degli ultimi anni, dopo Arrivederci Amore Ciao.

Nudols85  @  09/12/2015 21:17:40
   6 / 10
Non credo si possa parlare di chissà che film, la storia è un disastro sconnessa con attori Amendola su tutti che non si capisce che facciano in questo film, tanta troppa a carne a cuore in questo calderone che parla di tutto e niente, tanti luoghi comuni tante domande senza risposta, ovviamente non da buttare ma da guardare alla leggera.

Spotify  @  08/12/2015 03:46:51
   8 / 10
Finalmente!!! Eccolo un prodotto di cui il nostro cinema aveva bisogno. Ma ci voleva tanto a capire che stava andando tutto a rotoli prima che lo deducesse Sollima, il quale, al meno per il momento, salva il c.ulo a tutta l'italia. Una pellicola coi controc***i, a me ha lasciato davvero a bocca aperta, mi son goduto ogni minuto di quest'opera, è stata davvero una cosa stupefacente. Il regista tratta un tema che purtroppo è molto attuale, di storie del genere se ne sentono a bizzeffe ai telegiornali, e la cosa impressionante è che è tutto mostrato in un modo incredibilmente reale. Quella di Sollima infatti è una dura condanna al nostro paese in generale, e vanno fatti i complimenti per il coraggio avuto perchè in questo modo lui ci mette la faccia e attraverso attori e storia in generale, dice chiaramente quello che pensa. E' tutto marcio, nulla è completamente esente da atti sospetti, nemmeno il vaticano dove anzi, succedono alcuni dei fatti più clamorosi. Io sinceramente sono uno che non si è mai interessato tanto di politica e roba simile, però assistendo a tale film, mi rendo conto in che schifo di posto viviamo, loro ce la fanno sempre sotto al naso e noi molte volte non ci accorgiamo di niente. Mi è venuta davvero la pelle d'oca per lo squallore. Il regista rende Roma, la "città eterna" una specie di giudice, infatti, alla fine, è proprio lei a decidere chi vive e chi muore. E' costantemente uggiosa, piovosa, cupa, tetra. Fa da perfetto sfondo alla storia, la quale si appropria degli stessi aggettivi. Una storia di politici e gangster che non risparmia nessuno, dove non ci sono ne vincitori, ne vinti. Tecnicamente girato benissimo: ha un impianto registico-narrativo straordinario, la vicenda è spiegata in maniera lucida e fluente alternando prima e intrecciando poi, perfettamente, le due storie. In conclusione ne esce fuori un ritmo invidiabile, 130 minuti che volano via in un attimo, nessun punto morto, più va avanti la storia e più lo spettatore capisce che le situazioni che riguardano i nostri protagonisti si fanno sempre più complicate per loro e di conseguenza sempre più appassionanti. La direzione degli attori è molto buona: Favino viene condotto perfettamente nel ruolo del politico corrotto e amante di droga e prostitute, uno di quei classici personaggi di Sollima, meschini, avidi e bastardi. Anche Elio Germano è ben diretto ed è rappresentata molto bene la sua parabola discendente. "Numero 8" è il classico gangster romano "Sollimiano": dialetto a tutto spiano, violento, crudele, giovane e ambizioso. Modellato con l'inconfondibile stile del regista. Su Amendola invece ho delle riserve che però spiegherò più avanti. Ancora una volta poi, il buon Stefano abusa di sesso e violenza, specialmente la seconda: ci vengono mostrate alcune scene davvero pesanti che quasi sfiorano il pulp, realizzate benissimo e di forte impatto. Il finale magari è un po' telefonato ma la location in cui si svolge e la fotografia usata in quel frangente lo rendono piacevole e alla fine non si rimane affatto insoddisfatti. Però è tuttavia un tantino sbrigativo. C'è comunque una cosa che mi ha colpito di più rispetto ad altre: l'atmosfera del film. Raramente ne ho respirato una concepita in modo così sublime. E' opprimente, lugubre, pesante. Sollima riesce a far respirare tutto il marcio che c'è all'interno della storia, a "intossicarti" l'intero organismo. Penso sia questo il punto di forza dell'intera pellicola. La fotografia è quella classica del cineasta romano, cioè molti toni verde-scuro e nero. Non tradisce mai, si amalgama bene con la vicenda e da un ulteriore tocco di squallore. Le musiche sono un altro dei pezzi da 90: drammatiche, suggestive e malinconiche. Mai scelta fu più azzeccata. E sono molto belle stilisticamente. Il cast è uno dei migliori che si potesse trovare sulla piazza: abbiamo un Favino ancora una volta in grande spolvero, caratterizzando superbamente "l'onorevole Malgradi". Elio Germano si conferma uno dei migliori attori italiani giovani in circolazione. Molto versatile la sua interpretazione, forse il migliore di tutti quanti. Molto bene l'emergente Alessandro Borghi che da vita ad un personaggio che mi ha intrigato molto, forse esagera con il dialetto, ma va bene così. La sceneggiatura è ben strutturata: lineare, solida e con un fluido impianto narrativo senza fasi di stallo e con delle trovate molto buone. Eccellente stesura di ciascun personaggio con tanto di analisi dettagliate. Dialoghi che sono ovviamente il perno, sempre azzeccati e riusciti bene. Poi in dialetto fanno sempre un altro effetto.
Tuttavia qualche cosa che non mi ha convinto c'è: innanzi tutto, riprendiamo il discorso di Claudio Amendola. Secondo me recita così e così ed è diretto altrettanto non bene. Sollima non è riuscito, per me, a dargli la sua impronta, il suo timbro, non riesce a caratterizzarlo come lui sa fare. Insomma, non ce l'ho visto nei panni del "Samurai". Poi è anche vero che lui ci mette del suo, non riesce a calarsi nel personaggio, non è per niente credibile, neanche una volta. E' l'unico del cast che non mi ha convinto. Un'altra pecca che si lascia notare è la scena del supermercato: troppo confezionata, uno dei pochi momenti di blackout registico. Eccessivamente "finta" ed inverosimile. Comunque, alla fine dopo tanti pregi, alcuni errori possono anche starci, anche se lasciano lo stesso un segno.

Conclusione: grandissimo film ITALIANO, un gioiello da gustarsi per bene e che, dal mio punto di vista consacra definitivamente Stefano Sollima. Non perdetevelo per nessuna ragione!

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Ultima risposta 27/03/2016 06.15.55
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davmus  @  05/12/2015 13:48:50
   5 / 10
...dormivo....

Inn10  @  02/12/2015 15:08:23
   6½ / 10
Forse la cosa migliore del film è lo stile di Sollima... quello c'è tutto e anche l'idea non è male. La storia potrebbe filare ma alcune lacune nella trama e alcune scelte nel descrivere le vicende le fanno perdere di credibilità. Anche la forzatura di alcuni personaggi è ai limiti del grottesco. Concordo su molte delle cose scritte da 76mm per cui evito di riportarle qui.

MonkeyIsland  @  27/11/2015 12:11:01
   6 / 10
Riconosco i meriti a Sollima per aver girato un film di "genere" alle soglie del 2015, ma nonostante tutto l'ho trovato poco originale o meglio fare un film del genere ci sta con tutto lo schifo che succede a Roma, ma la confezione è la medesima dei vari Romanzo Criminale, Gomorra e Il Divo e tutto sa in un certo senso di già visto, attori caricati a palla (pessimo Amendola ma non è una novità) con tanto di bisbiglio acuto da parte di molti interpreti e personaggi senza sfaccettature.
Premio la messa in scena che è ottima, ma mi aspettavo di più onestamente nonostante abbia apprezzato il fatto che si è cercato di fare "alternativo".

PS: le varie definizioni di iperviolento sono assurde, ma la critica che l'ha recensito non ha mai visto un poliziesco italiano anni 80'?

7219415  @  23/11/2015 12:02:25
   7 / 10
Perfetto stile Sollima...nulla di eccezionale ma comunque un buon film

massy1979  @  23/11/2015 00:56:32
   8½ / 10
Bellissimo film peccato per Amendola che non era adatto a quel ruolo rendendo il personaggio poco credibile

maxwin  @  20/11/2015 13:17:26
   7 / 10
E' un buon film, girato bene, recitato bene, ottima atmosfera ma troppo forzato, soprattutto nell'epilogo. Peccato, perchè saremmo stati davanti ad un nuovo capolavoro italiano dopo Gomorra.

76mm  @  17/11/2015 16:16:16
   6½ / 10
PRESENTI (TANTI) SPOILER

All'uscita dalla sala ero gasatissimo, pieno d'adrenalina...convinto di aver visto un gran film...
A mente fredda i miei entusiasmi si sono un pochino affievoliti...resta un film discreto, girato bene e interpretato (quasi) sempre adeguatamente, ma sono davvero troppe le forzature e le svolte implausibili che richiedono una notevole capacità di sospensione dell'incredulità e rendono improponibile il paragone, che ho sentito fare, con Gomorra (il film), quello sì (per me) davvero credibile e realistico in ogni sua svolta narrativa.
Innanzitutto la necessità di voler punire a tutti i costi i cattivi (ma perchè poi, dato che nella realtà ben raramente questo accade?) porta a dei redde rationem sbrigativi e per nulla credibili...ma quando mai uno sfigato come Germano potrebbe avvicinarsi ad un boss di quel calibro e fare quello che ha fatto senza che nessuno (in quella villa ci vivevano in DUECENTO!!) si accorga di nulla? Stessa cosa per la fine del Samurai...è vero che era andato a trovare la vecchia amorevole madre (io fra l'altro non avrei sentito il bisogno di voler dare a tutti costi un tocco di umanità al personaggio ma va beh...) ma può essere credibile che un boss di tale livello (chiamato a più riprese re di Roma) che ha appena fatto fuori con le sue mani una pericolosa gang rivale (e che quindi un minimo di rappresaglia dovrebbe pure aspettarsela) giri tranquillamente per Roma senza uno straccio di guardaspalle fuori dalla porta facendosi sorprendere come un pirla da una ragazzetta tossica?
E la "terribile" gang di Ostia? (due coatti e una tossica che abitano in una baracca in riva al mare...e anche qui sorvoliamo...) hanno appena mandato praticamente affanc... uno dei boss più potenti e temuti di Roma e se ne stanno lì belli tranquilli senza prepararsi a una possibile rappresaglia e facendosi sorprendere da samurai & co. come dei fessi...mah..
E poi il rapimento del bambino...ma dai...al limite quella potrebbe essere un'azione da banda di tossici disperati...ma un'organizzazione criminale seria che punta ad espandersi sul territorio senza dare troppo nell'occhio quando mai potrebbe rischiare a rapire il figlio di un parlamentare della Repubblica italiana? A volto scoperto poi!! roba che se per disgrazia il bambino si sbuccia un ginocchio nel giro di mezz'ora gli arriva a casa l'esercito che li rimanda tutti nelle fogne da cui sono venuti a calci nel sedere.
E potrei continuare...
Come film d'intrattenimento comunque funziona alla grande, due ore e passa che volano via.
A caldo gli avrei dato un voto in più.

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Ultima risposta 04/12/2015 00.26.43
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-Uskebasi-  @  16/11/2015 19:35:54
   8 / 10
Piove. Piove sul bagnato a Roma. I tombini sputano. Dai piani alti arriva piscia se va bene.
L'effetto farfalla che nasce da una serata privata sarà devastante. Vediamo 7 giorni prima delle apocalissi di alcuni antieroi. Apocalissi gerarchiche effimere, per ognuno che cade qualcun altro ne prenderà il posto. Meglio? Peggio? Sempre uguale molto probabilmente.
Questa è l'Italia, ed è pure l'Italia che sa far cinema. Si perdonino vendette chiuse in maniera poco credibile, perché il complesso è da far paura. Una costante atmosfera malsana avvolta dall'acqua e dalla bellissima colonna sonora degli M83.
Piove ancora. Piove sempre nella città eterna.
Che l'acqua lavi via tutta la mèrda che c'è almeno...

Impossibile.

chiamainrissa  @  16/11/2015 01:48:57
   7 / 10
In sintesi un bel film da vedere,se non altro per farvi una chiara idea della corruzione dilagante politica/clero /criminalità organizzata. Una triade vecchia quanto il mondo ma sempre schifosamente attuale. Il senso di marcio scorre in ogni scena del film facendone un filo conduttore che alla fine conduce anche un pò allo sfracassamento di palle. E poi ok,va bene che questi malviventi passano buonissima parte della vita tra droghe e *******,ma questo non significa che al povero spettatore ignoto,seduto bel bellino sul suo divanetto,con figlio piccolo amica cognata suocero accanto, debba prendere un coccolone ogni scena di sesso spinto in cui Favino si esibisce in contorsioni a tre del kamasutra versione youporn
Se voglio vedere un porno me lo scarico in tutta tranquillità a casa,possibilmente senza suocera ala mia destra e senza rischio di infarto. Perché adesso questa moda che l'attore è un fuoriclasse solo se nudo/a da dove se ne è uscita fuori? Non ci vuole coraggio a spogliarsi e farsi inquadrare nudi,ce ne vuole di più a rimanere vestito per non distratte l'attenzione da quanto reciti di *****!
E poi...tutto il resto è già visto e sperimentato in Romanzo Criminale,nella fiction di Saviano,in film di simile ispirazione come Diaz. L'Italia è un covo di ladroni e farabutti al potere ,non c è niente di nuovo in questo, e nemmeno nel fatto che il più grosso ladrone e il più grosso Farabutto (Rex reis) sia stato uno dei più acclamati presidenti del consiglio. Il film non è male e fa un bel riassunto dell'Italia schifosa degli interessi persomali nelle cariche pubbliche....ma la genialità del film dove sta?

antoeboli  @  08/11/2015 14:23:18
   9½ / 10
La grande bellezza secondo Stefano Sollima .
Così si potrebbe intitolare un articolo su l'ultimo lavoro di questo regista , divenuto famoso per aver portato al successo la serie tv di Gomorra .
In Suburra non esiste solo il titolo che ricalca la serie tv di Sky , ma anche un affresco degli ultimi anni di vita di Roma e dei romani , che si discosta completamente dall'universo acchiappaturisti che Sorrentino voleva far credere a Hollywood .
Sollima ci immerge in un ambiente fatto di degrado , malaffare , droga , prostituzione e corruzione , temi dannatamente attuali che sono il punto forte dell'intero prodotto .
Che sia un film di Sollima si capisce attraverso una regia magnifica a tratti distopica con un livello di fotografia altissimo negli interni , e un cast che seppur non sia eccezionale , lui lo riesce a caratterizzare alla grande.
Anche qui abbiamo dei personaggi che gli spettatori stampano e si ricordano nel tempo , merito di nickname pensati ad arte e dialoghi in tile gomorra però in dialetto romanesco.
Storie di malaffare tra vari personaggi che si mescolano perfettamente con scene cruente e realistiche di una realtà alla quale apparteniamo .
Unico neo che non mi è proprio andato giu è la presenza scenica di Claudio Amendola che fa il ruolo di un personaggio chiave eppure sembra che non stia proprio recitando .Non capisco a chi sia venuta la malsana idea tra tutti gli attori romanacci di inserire proprio lui .

andreapau  @  07/11/2015 16:08:35
   4½ / 10
Dopo Suburra?
Suburra "la serie", ovvero la giusta collocazione per questo film mediocre ritenuto di interesse culturale, dal Ministero preposto.
Questa è la vera fotografia dell'Italia, il sovvenzionamento pubblico delle porcate.
Abbondantemente superato dalla realtà, didascalico, pretenzioso, banale, caricaturale, vecchio, triste e scontato.
L'eterno "vorrei ma non posso" del cinema italiano, lontano parente illegittimo del cinema di denuncia, copia sbiadita di vecchie americanate.
Involontario ritratto di un Paese allo sbando, testimoniato dalla pochezza di questo film

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Ultima risposta 04/01/2016 03.34.19
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Cataclysm84  @  07/11/2015 12:45:06
   9½ / 10
Film spettacolare, dalla fotografia alla regia sino alle musiche.

Una Roma-Gotham perennemente piovosa dove, dopo 2 ore di intensa visione, la pioggia lava via i mali del mondo, punendo i peccatori grazie a degli improvvisati (nonché non proprio perfetti) angeli di purificazione.

Devo dire che la narrazione romanzata è stata piacevole, abituato ormai al classico crudo realismo che mette in scena situazioni fin troppo reali dell'Italia di oggi.

Qui si parte da basi reali per creare un'immensa opera di fantasia che punta al "lieto fine" seppur con qualche magheggio di troppo nella sceneggiatura.

E qui il motivo del mezzo punto in meno. Pur di perseguire la punizione divina dei malvagi si cercano escamotage narrativi piuttosto banali e troppo surreali, una nota davvero stonata nel piovoso affresco del regista.

In ultimo un quarto d'ora in meno, tagliando un po qui e un po li, avrebbe sicuramente giovato.

Al di lá di tutto questo sicuramente un capolavoro che merita la visione.

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Ultima risposta 08/11/2015 13.52.21
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suzuki71  @  04/11/2015 23:05:30
   7 / 10
I giorni che precedono la caduta del governo Berlusconi e di lì a qualche mese il "gran rifiuto" di Ratzinger come simboli della decadentissima Roma dei giorni nostri, nei quali tutti gli strati sociali sono mescolati come in un tritacarne infernale, e i destini di ciascuno influenza il peggiore dell'altro. Bellissime musiche e sicura regia forse un po' troppo televisiva e, se proprio dobbiam dire, alcune cadute della sceneggiatura (peraltro un po' furbetta) fanno di questo film un'opera importante e da vedere, ma con qualche riserva.

Gruppo REDAZIONE Cagliostro  @  04/11/2015 15:17:13
   6½ / 10
Per me una delusione cogente. Adoro i film di genere e questo genere di film e vorrei premiare con un plauso questo film, ma non posso.
Prima di tutto c'è un'impostazione sostanziale di fondo che mi disturba:
Suburra si presenta come un film amorale, dove non ci sono buoni, ma solo differenti gradi di cattivi. Un film amorale che però invece fa la morale, dando "a ciascuno il suo" come insegna Sciascia.


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Un film amorale, per intenderci, è un film come "Gli Spietati" dove l'occhio del regista racconta i fatti e descrive i personaggi senza esprimere giudizi assiologici. In Suburra invece, c'è un compiacimento morale e moralista di fondo che mal si concilia col registro narrativo adottato. Anzi, è in perfetta opposizione con esso. E questo a me non piace.


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I somma l'occhio del regista è tutt'altro che amorale e questo per me è un peccato.
Poco mi sono piaciute anche le scene esplicite di sesso che in nome di un presunto iperrealismo alla fine restano pretestuose e piuttosto fini a loro stesse.
pessima poi la scena:

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER
Fatte queste precisazioni però Suburra resta un film di tutto rispetto. A parte la scena sopraccitata la regia di Sollima è molto buona. La fotografia è ottima e ottime sono le scenografie anche nei casi più stucchevoli come quella della camera d'albergo. Le scelte narrative, non sempre coerenti e spesso assai ruffiane complessivamente funzionano. La messa inscena della violenza, invece, è piuttosto sempliciotta. Non capisco come parte della critica abbia potuto definire Suburra un film iperviolento, ma forse è meglio non porsi certe domande... o forse sì: ma quali altri film di genere hanno visto per definire questo iperviolento?
Il cast è assolutamente credibile e in parte ed efficaci anche le musiche.
Il film complessivamente intrattiene e funziona, ricordandoci che paese di ***** sia la repubblica Italiana.

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Ultima risposta 16/11/2015 09.28.09
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR foxycleo  @  03/11/2015 11:18:53
   8 / 10
Finalmente sono riuscita a vedere questo film è sono uscita dalla sala decisamente soddisfatta. Un bel film di genere, ottima regia, stupenda colonna sonora, bella fotografia e ottima prova del cast. Il film ipnotizza lo spettatore fin dalla primissima scena. Mi ha ricordato sia gomorra sia il divo. L'unica nota non troppo riuscita è il finale.

Edredone  @  03/11/2015 08:58:06
   7½ / 10
Il miglior film italiano visto dai tempi di "la migliore offerta" seppur di genere completamente diverso. Buon ritmo, coinvolge e non annoia mai. Consigliato.

enigmista  @  03/11/2015 04:24:30
   8 / 10
Davvero un bel film. Sollima è una garanzia. Realizzato molto bene, storia interessante, attori molto bravi.

piripippi  @  01/11/2015 23:41:30
   5 / 10
un film molto mediocre, doveva essere la gomorra romana ma davvero ha poco a che vedere. trama insulsa e priva di un senso reale. finale assolutamente ridicolo. favino h dato il peggio di se stesso, ammendola completamente inutile. un pessimo film

maxi82  @  01/11/2015 20:39:24
   7 / 10
Fa rabbia x quello che si vede,ma bisogna dire che è fatto bene e recitato degnamente...tutti sono perfetti x le loro parti..una pecca e che non mi è piaciuto il finale...secondo me la serie di Gomorra di sollima e migliore

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR wicker  @  01/11/2015 17:32:53
   8 / 10
Fa sensazione che i fatti descritti siano prima stati scritti per un romanzo e poi effettivamente accaduti..
Ciò detto ottime interpretazione,ottime storie anche più coinvolgenti che in Gomorra,ottime location e atmsfera.
Non prende il massimo perchè il finale mi ha un pò deluso..

Dompi  @  31/10/2015 21:32:18
   6½ / 10
Pe' fa sta recensione me tocca scrive romano pecché altrimenti nun me se crede. Il film è "Blade Runner coi mafiosi".

Allora, stavamo a dì, sì sì bono Sollima(m'è piaciuto 'n sacco Romanzo Criminale, Gomorra l'ho lasciato lì appena me parte l'ignoranza me o guardo), semo poi arrivati al 2015 e tutti a parlà bene der nuovo film, Suburra, a me m'è parso la prima puntata di una nuova serie mafiosa italiana, appena ho visto me sò detto:"Ma che è già uscita la seconda stagione de Gomorra?", invece no è 'n film de du ore su dei coatti che se sparano de traverso e se guardano in cagnesco pe 10 minuti pe fà vedè chi è sgamato de li altri.

Praticamente a trama è a seguente: Ce stanno de li omini che spacciano a droga, uno fa il politico e va in giro pe la notte, un altro che se chiama "Er Samurai" e dovrebbe esse un cinese ma se scopre che è solo uno de Cesaroni, poi ce sta 'na tipa che sta co un pelato che vo trasformare Ostia in Las Vegas, poi uno che ha dà pagà i debiti del padre e non c'ha l'ombrello, poi inizia a piovè e qualcuno more pe strada.

Mo uno ad uno vado ad analizzà bene chi sono li protagonisti der film:

Pierfrancesco Favino:fa il politico ma va de notte a cercà riposo in alberghi der centro, je va male 'na sera pecché durante 'na festa co delle amiche una se azzoppa e casca male a terra. Un omo vede tutto e lo ricatta de brutto, Favino allora chiama er "Numero 8" e Favino non viene più ricattato. In 'sto film Favino c'ha na faccia che pare un suino umano. PIERFRANCESCO SUINO.

Claudio Amendola. CLAUDIO AMENDOLA: Allò mo non voglio premè troppo su sto pulsante, ma pecché me devo vedè uno che 1)NON SA RECITA' 2)E'
NEGATO CON LA RECITAZIONE 3)NON SA RECITA' 4)NON E' CREDIBILE 5)HA
FATTO I CESARONI 6)HA FATTO I CESARONI FINO ALLA SESTA STAGIONE 6)NON SA RECITA' 7)FACEVA I CESARONI E SE DIVERTIVA 8)NON SA' RECITA'? Quanno appare ner primo dialogo der film pare 'n morto che sta seduto a bere da a' cannuccia, ner film se chiama "Er Samurai", forse ER sta a dì che fra poco o ricoverano d'urgenza pecché c'ha 40 anni a gamba porello e troppo non je si può chiedè de fà. Devo dì che in due o tre scene pare credibile e nel personaggio ma la sera ho gli incubi a pensà che er cattivo mafioso der film lo fa lui. "ER" CLAUDIO AMENDOLA.

Antonello Fassari. ANTONELLO FASSARI:meno male che lo hanno fatto recità in due minuti der film, dopo sti du minuti fà una brutta fine che non gli invidio 'pe nulla. ANTONELLO MI BUTTO GIU' DAR PONTICELLO.

Elio Germano: me spiace lo adoro non je posso sfottè, è il migliore der film. C'è da dì però che deve pagà i debiti e anche lui poi accoppa qualcuno sotto a pioggia de notte. MAMMA GUARDA COME PAGO LI DEBITI.

Alessandro Borghi: un omo pelato che però 'n certe scene fa paura a recità, molto calato ma se sgretola alla fine e cala de intensità, nun me va di punirlo troppo. Ner film se chiama Er Numero 8, otto forse sono i minuti che impiega a pulì il lavandino co il detersivo. MASTROLINDO NUMERO 8.

Greta Scarano: dì che è 'na fia è dì poco, me limito a dì che ad ogni scena stavo ad applaudì Sollima pe avella fatta recità. Forse se spreca 'n po' ma il film se poteva chiamà benissimo "Greta Scarano" che lo andavo a vedè subito al cinema. GRETA SCARANO TE VOJO BENE.

Poi ce sta 'n romano che non so come se chiama de nome pure lui bravo a recità, in pratica dà fastidio a Elio Germano e je intima spesso de pagarje le tasse dovute. Ammirevole.

'Mo a parte li scherzi mia, volevo dì che il film è impostato come a dire:"Mo je faccio a critica sociale, te faccio vedè come gira il mondo, questa è la realtà, ti tiro fuori delle tematiche che faranno tremà i polsi, mo arriva l'Apocalisse". Poi vedi il film e la storia e di sti quattro ebeti che se sparano a vicenda e se incontrano pe strada de notte. De critica sociale non c'è nulla, è solo un pretesto pè mostrà violenza/mafia/corruzione, er Papa lì non se può vedè, relegato a du scene solo pe mostrà come la Chiesa è corrotta. 'Sti luoghi comuni se sprecano e me danno fastidio, sono parole al vento se poi fai vedè pe l'ennesima volta sti mafiosi coatti che non c'hanno spessore psicologico e accoppano qualcuno perché gliel'ha detto 'n altro. Le musiche der film che so state elogiate da tutti sìsì son belle canzoni ma volemo parlà de come so state utilizzate? Prima 20 minuti di silenzio poi appena c'è 'na scena forte e di impatto partivano gli M83 o musica stile House Of Cards pe fà atmosfera. La metafora de la pioggia è bella e riuscita, Claudio Amendola non se può vedè.

'Pe riassume il tutto, andatelo a vedè pecché tecnicamente è fatto bene ma nun me se venga a dì che merita un nove o è un capolavoro.
Bona, alla prossima ce se vede.

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Ultima risposta 05/11/2015 18.41.08
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ValeGo  @  30/10/2015 11:56:49
   8½ / 10
Un pugno nello stomaco, violento, crudo, cosi' forte da farti stare male. Perfetto Favino nell'interpretare il politico qualunquista che pensa solo agli affaracci suoi, bravo anche un inedito Borghi nella parte del numero 8, di tutti i delinquenti, quello più sempliciotto. Un ritratto spietato di una realtà, aihme' sempre peggiore; avrei gradito che fosse possibile riconoscere in maniera inequivocabile i personaggi coinvolti, così da sp******arli per bene. Fanno schifo! Basta!

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Ultima risposta 17/09/2016 19.35.48
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