the kingdom - il regno (1994)

Mi è piaciuto, anche se me lo aspettavo un tantino più serio; prende ispirazione da E.R. e Twin Peaks, miscelandoli.

Veloce cameo dell'afecionado Kier, cast molto indicato, script più curato di quello che possa sembrare, atmosfera particolare ed inquietante.

I signori medici et similia non ci fan comunque una bellissima figura, anzi...il regista appare pure in coda ad ogni episodio con un fare a metà strada tra il luciferino e l'ambiguo.

Tutto sommato merita la nomea di cult che si è creato nel tempo; è più famoso questo film rispetto al sequel o alla serie tv di King.

Molto buono.

Abbiamo deciso di riguardare questa serie dopo quasi 25 anni dalla prima visione; e niente, rimane in assoluto un capolavoro indiscusso!

finalmente dopo 20 anni sono riuscita a rivederlo in dvd. che dire? magnifico.un misto di horror e comicità esemplare, attori in parte e bravissimi tutti. già un ospedale è da brivido, in più con fantasma annesso e conseguente indagine,ti prende subito.come atmosfere può vagamente ricordare twin peaks, ma si ferma la. la cosa che più mi piace è il prologo iniziale con i tintori della palude, le immagini sublimi. molto divertente il finale di ogni puntata con lars sornione.assolutamente da avere

Inquietantissima mini serie del magico Lars, la presenza del soprannaturale non stona. L'inquietudine regna, nel Regno.

Che la tv danese non ponesse gravose restrizioni agli autori lo si era compreso con 'Medea' ma che potessero lasciar libero arbitrio al linguaggio aulico e spesso fumoso di Von Trier non era altrettanto scontato.
Una regia tanto marcata in un prodotto televisivo lo si era ravvisata solo in Lynch ed è riconoscibile un tono altrettanto multiforme, dal grottesco all'horror puro e classico al macabro, esteticamente paga ancora l'influsso del dogma, riprese amatoriali e nervose, notevole l'importanza della luce, colore che va dal nero al giallo seppia dei neon, si respira angoscia disturbante e malata ma altrettanto magnetica.
Si ciba di qualunque cosa gli capiti a tiro superstizioni scandinave, paranormale, sci-fi, non sempre calibrato con parsimonia ma l'intento è fare paura e vibrare tensione e da questo punto di vista non si può disconoscergli l'esito. Blasfemo il tentativo oltreoceano di emularne un clone quando l'opera non è altro che un sunto del cinema di Von Trier non replicabile senza la cultura e la tecnica del suo autore.

Angosciante,spaventoso,ambiguo,artistico,disturbante,psicologico,visionario......"The Kingdom" di Lars Von Trier è tutto questo; una serie di situazioni differenti ambientate tutte nello stesso ospedale; ognuna di esse suscita un'emozione differente,vicina all'horror ma allo stesso tempo cupa quanto la vita reale....4:40 di "agonia" emotiva; un "full immersion" nelle paura e nella pazzia umana,però magnetico come pochi.....
Fu il primo lavoro che mi assaporai di Lars Von Trier,ma mi stregò subito il suo modo di fare cinema,al punto che ho sempre avuto un certo timore nell'affrontare le sue pellicole(hanno una potenza disturbante incredibile).
Consiglio "The Kingdom" perchè secondo me arrivare fino alla fine è un'esperienza interessante....non ha un ritmo eccellente,ma la regia ed il montaggio sono ammirevoli considerando che si tratta in realtà di un prodotto danese per la televisione......
Ho scoperto proprio adesso che nel 2007 ne è stato fatto un seguito....bisogna che un giorno me lo guardo.....

Bella

Un giovane e non ancora famosissimo Von Trier diede vita nel 1994 ad uno dei suoi lavori più celebri: la mini serie tv "Il regno".
Mixando perfettamente generi agli antipodi come l'horror ,il grottesco ,il drammatico e il comico , Von Trier crea e gestisce una lunga epopea fra risate , segreti e bizzarrie , una vicenda dalle mille sfaccettature e dai tanti significati simbolici.
Ambientato in un ospedale di grande prestigio a Copenaghen , metafora della società odierna , dove dietro una facciata di professionalità ed efficienza si nascondono le più oscure e torbide vicende , fra errori in sala operatoria , invidia , misteri , traffici illegali , spiriti e quant'altro.
A spiccare sono la commistione di generi , più che riuscita e mai confusionaria , un ritmo elevato che non sfianca lo spettatore malgrado la lunga durata e un gruppetto di personaggi caratterizzati benissimo fra cui si eleva quello interpretato dall'istrionico e carismatico Jaregard.
Altro aspetto positivo è il coraggio che ha avuto il cineasta danese di mostrare senza peli sulla lingua svariate situazioni molto marcate per un prodotto televisivo e di trattare tematiche spinose e di grande attualità.
La regia è intelligente e le sequenze interessanti sono parecchie , buoni anche gli effetti e la recitazione al di la del già citato Jaregard.
Forse a tratti l'opera propone troppe domande senza dare risposte , come ad esempio nel bel finale aperto , ma suppongo che questo "difetto" venga "risolto" nella seconda parte di questa serie uscita nel 1997. Per il resto il titolo funziona egregiamente , principalmente nella metà conclusiva che ho trovato superiore alla prima.

Grande delusione...tantissime aspettative per questo regno...impossibile da trovare in italiano in versione completa, e infine visto in danese con sottotitoli in inglese. Bellissime le atmosfere, i lugubri e interminabili corridoi di questo ospedale labirintico. Ottime le recitazioni...però io quando ci sono di mezzo i fantasmi do proprio di matto...Peccato

Serie Tv che mi è stata caldamente consigliata. Io non guardo quasi mai la tv , se non per i film, ed inizialmente sono partito un pò prevenuto verso una serie tv scandinava di più di 15 anni fa. Ed invece mi sono dovuto ricredere fin da subito.
Von Trier partorisce una mini serie tv della durata di 4 ore, che però passano in fretta. L'ambiente centrare è il regno, un ospedale in Danimarca molto prestigioso, ma con evidenti "scheletri nell'armadio" da parte dei suoi medici e dei suoi infermieri. In un microcosmo che è metafora del macrocosmo ( Il regno , cioè l'ospedale diventa metafora della società attuale), noi possiamo osservare un numero abbastanza vigoroso di personaggi ( ma non sono tantissimi) che interagiscono tra di loro e che mostrano ognuno di avere dei lati buoni ma anche dei lati oscuri. La vicenda "paranormale", che è il fulcro della serie, in realtà ( a mio modo di vedere) passa in secondo piano perchè sono moltelplici le sfaccettature e gli spunti che i personaggi offrono. Spicca in maniera mostruosa il Dottor helmer, svedese con l'ossessione dei danesi, perennemente arrabbiato, sempre scontroso, e che ogni notte sale sul tetto dell'ospedale e guarda la Danimarca dall'alto della sua superbia.Trapela un carisma semplicemente mostruoso, e credo sia il personaggio vincente della serie. Anche lui in verità ha delle cose da nascondere :

SPOILER
ALcune battute sono grottesche, ma semplicemente geniali. Quando opera il paziente anestetizzato con l'ipnosi si mette ad urlare: " non mi interessa niente, voglio che il paziente stia zitto mentre lo opero"... ahhahhahahahah.. Stavo morendo in quella scena.
Ho trovato parecchio efficace il personaggio della signora Druss, finta malata e finta ipocondriaca, che cerca di farsi ricovare innumerevoli volte al mese per poter indagare sullo spettro della bambina piangente in ascensore.
Ma sono tanti i temi che vengono trattati, e spesso non in maniera banale. Dall'eutanasia, al confine tra la vita e la morte. Il diritto ( o dovere?) di un malato terminale a donare i suoi organi per il bene della scienza. L'azione dell'aborto come un atto non etico, oppure come un mezzo per estirpare il dolore alla radice.
Ed osserveremo, in più di un frangente, che spesso il medico non agisce per il bene della collettività. Non agisce affinchè il paziente abbia un sollievo: il medico, come ogni lavoratore che svolge il proprio mestiere, cerca di ottenere dei vantaggi nel suo lavoro, nelle sue ricerche. A volte anche in maniera illegale. Ne è un esempio Bondo, che pur di ottenere progressi nella sua personale ricerca di studi sul fegato, si fa trapiantare il fegato di un terminale per entrarne in possesso ( a causa di un cavillo legale che non sto a dirvi). Oppure l'infermiere che desidera avere una maggiore influenza sulle diagnosi ricattando il dottor Helmer riguardo a quel caso della bambina curata male. Gli altri personaggi sono ben affiatati, ma li ho trovati minori rispetto a questi 3-4 .
Ottima la regia di Trier, molto attiva, partecipe, frizzante e che affascina e ti trascina in questo mondo fuori di testa. Prova recitativa degna di nota , in cui nessuno stecca. Permettetemi, ma quando degli attori recitano, il risultato finale migliora notevolmente. Effetti speciali sulla soglia della decenza, ma è evidente il budget e non sarà questo a farmi valutare male il film.
Abbasso un pò il voto per il non - finale a cui si assiste alla conclusione.
Geniale una scena negli ultimi 20 minuti:

SPOILER
il finale invece è un pò più deludente, ed apre alla seconda serie ( che sarà mia premura vedere con la stessa intensità).

Per quanto il giochino del podio e dei voti in merito alla migliore serie tv di sempre sia scomodo, scelgo questa come vincitrice assoluta. Meglio anche dello splendido twin peaks (confrontare geni è giusto? mah mbooo). Davvero i voti bassi fanno riflettere...KINGDOMMMMM Uenn tciùùù leeennn de gruuu de leennn KINGDOMMM

Non mi ha coinvolto, quindi mi è venuto praticamente impossibile vedere fino alla fine.

ho sempre sostenuto che la critica cinematografica (come ogni tipo di critica) sia quanto di più deleterio possa capitare ad un'arte, in questo caso il cinema, e a chi ne usufruisce, la ama, la studia. crea pericolosi universi paralleli e realtà alternative dove il gusto della gente viene plasmato, piegato, anche il gusto di persone che si ritengono "difficili da influenzare". a fronte di registi che han fatto la storia del cinema, e quasi per dispetto hanno avuto pochissimi riconoscimenti (vedi oscar, per quel che vale), se non quasi a fine carriera, magari per uno dei loro film più brutti (scorsese & the departed, dice niente?), dicevo a fronte di questi, ogni tot anni nasce un regista che diventa nel giro di un paio di film, a volte anche meno, un "cocco di mamma". a questo tutto è concesso, tutto può dire, tutto può fare. quasi ogni suo film viene salutato come un capolavoro, eppure ai suoi fan piace pensare che sia un genio incompreso. non capisci i suoi film? colpa tua. non li trovi capolavori? torna a vedere i tuoi cinepanettoni! ti azzardi a votarlo meno di 8-9-10? sei un provocatore. la realtà alternativa di cui dicevo prima. bisogna per forza incensarlo, sennò è ovvio, non capisci un ca**o. prima di vedere "il regno" avevo letto qualcosina su internet, giusto per farmi un'idea. un capolavoro (ma no?? davvero?), raccapricciante, uno dei film più spaventosi che abbia mai visto, non ho dormito per giorni, disturbante. sinceramente mi aveva messo in allarme, perchè, non lo nascondo, non ho mai amato troppo gli horror in quanto - non mi vergogno di dirlo - sono una persona estramamente impressionabile e "spaventabile" per così dire. wow, penso, questo mi farà saltare dalla sedia. ci ero ricascato, avevo letto dei commenti di fans di un cocco di mamma. (c'è anche da dire che il tutto presenta risvolti divertenti, quando qualcuno che non apprezza il film si autoflagella pubblicamente con commenti tipo "scusate ma sono io che non lo capisco" "perdonate il mio voto ma non ci arrivo" "è sicuramente un ottimo prodotto e mi dispiace dare un voto basso"... universi paralleli). procedo alla visione.
nel migliore ospedale della danimarca..

SPOILER
nel frattempo, nel migliore ospedale della danimarca..

SPOILER
durante tutto questo, nel migliore ospedale della danimarca..

SPOILER
nel frattempo, sempre in questo ospedale..

SPOILER
e ovviamente, a condire il tutto, nel migliore ospedale della danimarca..

SPOILER

morale della favola: le atmosfere "disturbanti" son tutto tranne che disturbanti, non sono saltato dalla sedia nemmeno mezza volta, non ho visto niente di minimamente horror o inquietante e su tutto, l'umorismo involontario regna sovrano. ecco spiegato il titolo. il regno come qui regna l'umorismo involontario di una serie che vuol disperatamente essere la twin peaks all'europea, ma... fallisce clamorosamente. sia chiaro, tutto quanto sopra detto negli spoilers è effettivamente materiale comico, ma dato che si tratta di un cocco di mamma, come dicevo, fa tutto ovviamente parte del lato grottesco della serie, no? non l'avevate capito? e vabbè, allora tornatevene a vedere i film dei vanzina, no?
unici (pochissimi) lati positivi: il professore svedese e le sue tirate sulla danimarca, sul tetto dell'ospedale, la chiusura del cocco bello che con la testa mozzata in mano ci ricorda di "usare la testa", e ovviamente la visita del ministro, dove in 10 minuti succede il finimondo.

Un peccato che si fermi solo al secondo,mi ero affezionato ai personaggi assurdi e a tutte le storie incredibili di questa serie!

Interessante, ma succede troppo poco in proporzione alla durata dell'intera serie.

Mi aspettavo meglio, la migliore serie televisiva resta sempre Twin Peaks.

Eccezionale, forse il capolavoro di Lars Von Trier, la migliore serie televisiva di sempre dopo Twin Peaks.

Va detto che purtroppo le due serie non hanno un finale ed è quasi un sacrilegio come mettere i baffi alla Gioconda, una grande incompiuta, un vero peccato!

Premesso che la versione che ho visto io dura 3 ore e 50 minuti ( anche se a quanto pare non ho letto da nessuna parte l'esistenza di versioni cut), il film non mi è parso tutto sto capolavoro.
Forse visto a puntate sarebbe stato anche divertente , ma 4 ore filate si sentono tutte, mi ha annoiato in parecchi punti e non l'ho trovato inquietante in nessuna scena ( tantomento drammatico o comico).
Tuttavia ha qualche trovata interessante come la scena della testa o il finale che mi ha ricordato lo splendido Gozu :D

Assoluto. Imprescindibile. Che in Danimarca abbiano Lars Von Trier, che in Danimarca abbiano serie televisive come questa fa veramente incazzare. Non vorrei fare un discorso qualunquista, ma in Italia la gente si emoziona con Elisa di Rivombrosa o I Cesaroni. Raramente ho trovato un connubio così geniale e affascinante di ironia, macabro, umanità e malvagità. I quattro ingredienti fondamentali sono miscelati dal genio assoluto del cinema scandinavo in questo immenso prodotto cinematografico (di televisivo ha solo i bellissimi titoli di testa) che dura quasi 5 ore, ma che sembra duri un minuto. Come già osservato non è la storia in sé a rendere questo film un grandioso esperimento, bensì la superba caratterizzazione dei personaggi, unita alla solida regia di un tecnico già esperto. Siamo lontani anni luce da "Europa", e pare quasi che Von Trier abbia radicalmente modificato sia i suoi interessi, sia il suo modo di concepire la realizzazione di una pellicola. Lars sfrutta le sue innumerevoli fobie per introdurci in un mondo distorto e malato, ma incredibile vivido e reale. The Kingdom si potrebbe riassumere in un'immagine frequente, ovvero l'ospedale visto dall'alto immerso in un'inquietante luce rossa. The Kingdom si potrebbe riassumere in una frase detta dal menestrello della storia, il narratore onnisciente, curiosamente impersonato da un giovane affetto da Trisomia 21, probabilmente per radicare ancor più nello spettatore la convinzione di essere in un mondo dove il concetto di "sano" è molto relativo: "Nell'archivio sembra ci sia pace, ma è là che è racchiuso tutto il dolore". The Kingdom è la rappresentazione di ogni nostra paura, di ogni nostra ossessione, e cosa c'è di meglio di un ospedale per concretizzare questo Luogo immaginario in un'opera d'arte?

Non certo per la storia spiritistica in sé - ben poco credibile, come la vecchia medium finta malata - quanto per come essa sconfessi e derida le arroganze scientifiche, con le sue assurde trame e i suoi personaggi ambigui, The Kingdom rimane uno dei lavori più riusciti di Von Trier. Il regno - già l'accostamento ne illustra lo spirito - è un ospedale, ma di pochi malati seri: soprattutto una bambina, Mona, e il fantasma di un'altra bambina: tutto il resto è un ironico intrigo di dottori, chirurghi, infermieri, personale ospedaliero. Incubi che prevalgono sugli esami clinici. Decrepite pazienti in contatto con i morti. Ipnotizzatori per anestesisti. Autoambulanze fantasma, teste mozzate, operazioni dal vivo, bui archivi, grand guignol, decine di scheletri dentro gli armadietti ospedalieri. Il male, interpretato da uno scettico chirurgo Svedese, spietato e scontroso, di notte dal tetto dell'istituto osserva la sua patria progressistica e tecnologica, mentre lancia imprecazione alla regredita Danimarca.
Nei modi di una soap opera medica, girando con una camera a mano, Von Trier fa entrare spettri dentro sale operatorie o, meglio, trasferisce un intero ospedale in quartieri esoterici, in zone ombrose, in uno spazio dove anche le barriere temporali non tengono; l'edificio, inquadrato in frequenti stacchi da altissime e rapide panoramiche, come un macabro castello di vecchi horror, è un microcosmo di modernità e scientismo, ma "inantichito" e ridicolizzato, con tanto di sotterranei, di loggia e rituali annessi, di crepe che squarciano il cemento, di ectoplasmi, superstizioni, vampirismo.
A nessuno dei personaggi è risparmiato di scontrarsi con lo spiritismo, così come a nessuno è risparmiato il rovescio negativo: chi è "giusto" traffica, chi cerca una cura trapianta in sé il morbo e confessa la propria sete di gloria, chi indaga antiche e atroci vicende famigliari, è una madre orribile.

Ma poi chi - da segrete cucine - sono quei due lavapiatti down che commentano, pur estranei, gli strani episodi del Regno? Soltanto ai vecchi, ai bambini, agli handicappati, ai moribondi è dato di sentire? Sentire cosa? Quale maleficio, quale padre, che visse negli anni passati, si approssima dunque a nascere erede dalle rovine del Regno?
"Distogliete lo sguardo solo per un istante, ed io vi ho in pugno".

Se pur la durata sia più di 4 h, RIGET, é un'epopea del genere horror dove il soprannaturale viene laccato dal mistero. I personaggi sono uno più ossessivo dell'altro in quanto sono stati caratterizzati al meglio: Helmer un arrogantissimo dottore, suo figlio Mogge matricola dell'ospedale corre preoccupato per una testa che ha mozzato per una dottoressa alquanto focosa, Moesgaard un borioso amministratore, Drusse la quale può vedere Mary e si finge malata per indagare sull'omicidio di quest'ultima, suo figlio un dottore impacciato, Hook il superimpegnato, la dottoressa Judith rimasta incinta in modo poco veritiero e persino un dittore voodoo. Il finale suscita un sentimento di rabbia, forse dato dal fatto che lo spettatore si aspetti un finale dove tutto prenda un senso e finisca con le risposte dovute. Ma l'impronta e il genio sono troppo forti. Infatti pure lo stile (cromatico) di Lars Von Trier dei suoi primi film qui viene riprodotto mescolandolo con quello delle soap opera degli anni '90.

Un irresistibile e disomogeneo miscuglio di humour, satira, horror, erotismo e stupidaggini. Girato con due lire, e si vede!
Lars Von Trier, ancora una volta, fa centro e costruisce una serie tv grottesca e originale. Si potrebbe definire il Twin Peaks scandinavo.

Il tutto e il contrario di tutto. Una visione di immagini che sono metafora di altro, di usi e costumi della società. Il Regno, una manica di incopetenti, atteggiati a professionisti, che si aiutano a vicenda per sopravvivere nella "società" che si sono creati. Nessuno cerca di danneggiare seriamente l'altro.. per proprio benestare.
Mi è parsa una rappresentazione metaforica della società, racchiusa nei racconti all'interno di un ospedale, il Regno (nome appropriato).

Si fa fatica a reggere i primi 3 episodi, se non si entra nell'ottica della metafora. Mentre gli ultimi li ho trovati più accattivanti e con le dovute risoluzioni dei casi creati nel corso dei primi episodi.
Simpatica la presenza al termine di ogni episodio, del regista che comunica allo spettatore le sensazioni che si dovrebbe avere avuto.

In conclusione: merita sicuramente una visione attenta, mi sono piaciute le storie raccontate e la regia. L'inquietudine pensavo di provarla in modo più marcato, ma smalizziato forse non l'ho così tanto sentita. Certo che è comunque una inquitudine dovuta più all'aspetto narrativo che a quello visivo.

Opera televisiva del regista danese.
Guardarla tutta in una volta è un pò pesante ma ne varrà la pena in quanto non vedrete mai niente di simile.

Davvero geniale questa serie televisiva di Lars von Trier, un miscuglio di generi e situazioni che hanno come denominatore comune un grottesco e spassosissimo black humor. Di scene memorabili ve ne sono a bizzeffe, da quelle della signora quando parla con gli spiriti allo scherzo della testa, dal trapianto del fegato col tumore a qualsiasi scena in cui sia presente il grandissimo dottor Helmer, per finire con l'ultima assurda sequenza. Nell'ultima puntata è particolarmente esilarante il momento in cui gli ispettori del ministero fanno il giro del reparto di neurochirurgia e rimangono sbigottiti di fronte a ciò che stava capitando: in questo modo lo spettatore, che ormai dentro alle logiche del telefilm non se ne rendeva nemmeno più conto, capisce con grande divertimento quanto è assurdo ciò che ha visto fino a quel momento. Poi la tecnica narrativa e il montaggio di Von Trier mi piace molto, e con un soggetto di questo tipo calza proprio a pennello. Infine, i due ragazzi down nel ruolo dei narratori danno un ulteriore tocco di follia ed inquietudine; merito sempre del regista che, libero dal perbenismo, ha saputo sfruttare a pieno e a modo suo la loro diversità.

The Kingdom è semplicemente meraviglioso, un'opera magistrale.
difficile dargli una collocazione ben precisa per quanto riguarda il genere, anche perchè Lars von Trier non passa MAI inosservato per la sua originalità e per il suo genio.
il Regno e i suoi meandri disturbano, fanno paura e i personaggi che li vivono, nella loro assurdità, accrescono questo disagio e al contempo però sono ironia allo stato puro.
surrealmente stupendo.

Non vorrei essere banale, ma mi è praticamente impossibile dire qualcosa che non sia già stato detto e ripetuto nei precedenti commenti.

Solo una cosa:
Secondo me

SPOILER è sbagliato dire che si tratta di un horror, ed infatti sembra che "grottesco" sia proprio il termine giusto, e coinvolge molto. Fra gli altri generi posso inserire anche una sfumatura di mistero e in alcune parti anche commedia.

Dura quasi cinque ore ma non annoia quasi mai...cinico, divertente, a tratti inquietante, è un ottimo film. Vorrei vedere il 2 ma non lo trovo.

"MALEDETTI DANESI!"

"Canaglie pezzenti danesi!"

Niente da aggiungere a quanto è già stato detto, i personaggi sono davvero assurdi, l'atmosfera che pregna il film è inquietantissima, l'ho visto tutto di fila e ancora ce l'ho stampato in testa il teatrino grottesco costruito da Von Trier, non ci sono scene violente/splatter ma è davvero disturbante.

Bella questa serie televisiva di Lars Von Trier! Una trama molto particolare tra l’horror e il grottesco, ed è girato pure molto bene: dai colori e dallo stile sembra appartenere più alla trilogia Elemento del crimine – Epidemic – Europa, però molto meglio di questi tre, sia chiaro!
Molto bizzarro il finale, non esplicativo.

Il primo, grande capolavoro di Von Trier dopo esperimenti estenuanti e un film bellissimo come "Medea". Un horror mastodontico (4 ore), in cui anche aria da commedia, da grottesco e da melodramma si infiltrano lentamente. Recitazione bellissima. Storia appassionante e atmosfere bellissime (i corridoi sotterranei). Il finale tronco mi spinge a guardarmi anche "Riget 2"

Bella serie tv che ha il suo punto di forza in un ottima regia(è la prima cosa che vedo di Von Trier).Ciononostante non mi ha preso molto a parte gli ultimi 2 episodi.Altro suo punto di forza sta nell'essere la serie tv più inquietante che abbia mai visto,anche più di Twin Peaks.Ma,non me ne vogliano i fan d Von Trier,continuo a preferire la serie con protagonista Dale Cooper che trovo migliore sotto tutti gli altri punti di vista.Scrivo questo commento mentre sto visionando la seconda serie di The Kingdom,che sto trovando più interessante e divertente di questa prima serie.Finale agghiacciante.

DANESI CANAGLIE :-)

Non posso dare un voto basso perchè non sono riuscita a finirlo..l'angoscia ha preso il sopravvento dentro il mio cervello...Ma non posso certo parlare di un bel film..visto l'angoscia che mi ha trasmesso per solo un'ora...Giudicate Voi se vederlo o meno!AUGURI!!!!!!!!

Miniserie assolutamente geniale del talentuoso Lars von Trier; personaggi carismatici (su tutti il Dr. Helmer), storia intrigante, tensione assicurata, inquietante e con un finale scioccante.
Questa serie comincia a dare il meglio di se dalla terza puntata in poi...
Meglio di "Twin Peaks" a mio avviso.

Per gli amanti di twin peaks il lavoro di von trier sicuramente sarà una bella scoperta. Per chi invece non conosce certe atmosfere, proverà inquitetitudine e tensione a livelli che nei film in uscita (ultimamente) non c'è nemmeno l'ombra

Nonostante la mia lentezza nel portarlo a termine abbia trasformato questa serie in una telenovela, devo ammettere che questo lavoro di Von Trier è veramente riuscito.

Surreale, inquietante, tragico, comico, grottesco, realista..il regista danese amalgama con maestria una serie di elementi molto distanti fra loro in uno sfondo suggestivo come può essere quello di un ospedale che, come molti hanno ricordato, potrebbe benissimo trovarsi a Twin Peaks.

Molte le scene memorabili, dagli sfoghi di Elmer contro gli odiati danesi a quelle terrificanti della terapia del sonno e dei ritrovamenti in formalina, fino ad arrivare al finale pirotecnico che apre alla seconda serie.
Assolutamente da vedere.

Memorabile serie TV di pregevolte fattura, una di quelle serie che ti tiene incollato allo schermo, che come un maleficio si abbatte sullo spettatore drogandolo di suggestioni e magia. Credo che von Trier attraverso quello che per me è un film articolato in 3 puntate abbia dato l'idea di come si deve fare un film sui fantasmi, introducendo paure e al contempo emozioni attraverso una serie di espedienti veramente suggestivi

SPOILER
Il film è veramente inquietante a tratti fino a non farti dormire la notte; il soggetto principale è questa enorme struttura ospedaliera, fiore all'occhiello della sanità pubblica danese, all'interno della quale si manifestano strani fenomeni paranormali a causa della natura del luogo in cui è stata costruita. Ma tutto ciò è solo un pretesto per von Trier che non realizza un semplice film paranormale, ma un'opera poliedrica che va dalla fantascienza, alle storie di fantasmi legate alla cultura del nord europa fino ad arrivare al thriller e al giallo con l'applicazione degli insegnamenti hitchcockcchiani di suspence e sorpresa, maestro da cui von Trier trae sicuramente ispirazione se non addirittura emula o omaggia (come nel finale di ogni puntata in cui congeda il pubblico con apparenti spiegazioni che si rivelano in realtà contorti giochi di parole o inquietanti suggerimenti sulle possibili chiavi di lettura o ancora peggio assurde morali della favola).
Geniale e inquietante.

The kingdom mescola la ragione, la fede, il lavoro e l'amore. Un punto essenziale è quello dell'interazione dei personaggi che metteranno in gioco, attraverso le proprie passioni, le proprie pulsioni e intenzioni, una serie di scontri e battaglie che incarnano a loro volta uno dei conflitti principali della storia: quella tra spirito e materia.
Bella la sigla finale con Lars Von Trier.

Partendo dal fatto che Von Trier può piacere come non piacere a seconda dei propri gusti personali, mi risulta davvero difficile pensare che un'opera come The kingdom possa non essere apprezzata.
Prendendo spunto da Twin Peaks, Von Trier crea una miniserie di prim'ordine mescolando tutte quelle componenti che avevano già fatto la fortuna della serie creata da D.Lynch. Secondo me Von Trier riesce a fare qualcosa di più; a differenza di Twin Peaks, infatti, riesce a narrare le varie vicende dei personaggi senza mai abbandonare la storia principale(quella della bambina fantasma), a differenza di alcune puntate della seconda serie di Twin Peaks. Le interpretazioni di tutto il cast sono sicuramente uno dei punti di forza dell'intera serie.
Mi spiace che in Italia non abbia avuto successo alla sua uscita.
Un punto a sfavore è il finale aperto, scelta che personalmente odio.

Sconvolgente la puntata finale.

Da un'ispirazione geniale di Lars Von Trier,ecco a voi The Kingdom:una serie tv che mescola perfettamente tutti i generi possibili,dall'horror al grottesco,passando per il drammatico; il tutto condito da un humor spiazzante e da personaggi indimenticabili.
L'illusionista Lars stupisce,stuzzica,e affascina lo spettatore in maniera indelebile.


"Qui la Danimarca, una cacata di gesso nell'acqua. E lì la Svezia, scolpita nel granito. Danesi, maledetti danesi.Canaglie pezzenti!"

Un'opera a dir poco geniale non tanto per il costrutto, che ricalca davvero quello del serial quale è, ma per la mescolanza di generi che non hanno nulla a che vedere tra di loro, ma che messi insieme da Von Trier sembrano perfettamente integri.
Il risultato lascia molte cose in sospeso (riprese nel 2) ma graffia, sbigottisce, e interroga chi guarda.
C'è in ballo l'etica professionale che si scontra spesso e volentieri con quella del tutto particolare della 'loggia del regno' (che non guarda in faccia neppure il giuramento di Ippocrate!), realtà e immaginazione, i fantasmi che ci tormentano e che si tormentano, a cui sono indissolubilmente legati tutti i personaggi del Regno, microcosmo con le sue leggi spesso incomprensibili, come del resto incomprensibile e del tutto privo di logica è il mondo fuoristante.
Eccezionale il personaggio dell'antipaticissimo Stig Elmer (purtroppo l'attore è scomparso, così come l'attrice che interpreta la vecchia rompimaroni), sicuramente per me il più interessante.
Scorrevole, davvero mai noioso o fuori bersaglio.
Farsa, satira e thriller crescono di pari passo, fino ad una parte finale che secondo me è la più bella dell'intera opera.
E poi c'è il medico che rivendica continuamente l'importanza della fantomatica operazione 'aria del mattino': assolutamente straordinario!!

Imparata la lezione di Twin Peaks,Von Trier gira un prodotto televisivo capace di amalgamare in piu'di 4 ore horror,giallo,satira sociale,commedia,mistero e melodramma:ambientato in un'ospedale di Copenhagen,Il Regno e'una favola nera tesa e affascinante:le storie dei personaggi principali scorrono parralele nei corridoi dell'edificio attraverso il consueto stile registico di Von Trier(macchina a mano e montaggio frenetico),per un'operazione priva di barocchismi visivi.
La sceneggiatura con pochi elementi(un'ambulanza fantasma e lo spirito di una bamabina morta quasi un secolo prima)risulta sempre intrigante,tanto da consentire una visione unica,con quei 280 minuti privi di tempi morti o buchi narrativi.Non convince purtroppo il finale(forse proiettato verso la seconda stagione,che cmq ancora non ho avuto il piacere di vedere),ma parliamo cmq di un prodotto televisivo tra i piu'riusciti negli anni 90.

mamma mia che paura....... mamma mia... il finale mi ha lasciato sotto shock.. da vedere,da vedere...

Geniale

Capolavoro. Uno dei film più belli di sempre...ma praticamente sconosciuto. L'ironia tagliente di Lars ha davvero pochi eguali...d'altronde è un film prodotto per la tv danese nel '94...altro che le fiction stupide e ridicole che tanto successo hanno in Italia.

L'opera televisiva di Lars von Trier ha un impatto visivo di prim'ordine. Quella che può sembrare una banale realtà quotidiana ospedaliera, viene rimescolata a piacimento dal regista, capace di condurci in un mondo quasi parallelo, assurdo, grottesco e terribile. La bravura di Von Trier è di essere riuscito a concepire e realizzare un serial televisivo semplice come fruibilità, capace di rapirti col suo fascino inquietante e complesso per le molteplici tematiche affrontate, passando con disinvoltura da situazioni horror ad altre di comicità pura. Imperdibile.

Grande Lars von Trier!!!

Veramente interessante questo the kingdom. Geniale l'idea di Von Trier di dare anche una certa caratterizzazione grottesca ai personaggi..finale memorabile tra il grottesco dell'ispezione dell'ospedale andate malissimo e la conclusione finale della vicenda stessa. Solo Von Trier poteva pensare a tutto quest'intreccio!

Voto:8,5

Assolutamente grandioso. Una serie TV davvero bella e originale. Magari da noi riuscissimo a fare questo anzichè quella ****** di Nonno Libero....
Ottimi gli attori, splendida ed interessante la storia, grandissimo Von Trier!!!

mi sono comprato questo cofanetto 2 settimane fa..che dire..inizialmente vedendo la prima puntata ho pensato:"ma che ca**ata!"poi continuando a seguire la serie puntata per puntata me ne sono quasi innamorato!dà molta curiosità..ovvio..non è paragonabile a Twin Peaks..ma è uno dei film(se si può dire così)più riusciti di Lars Von Trier(secondo me)!;)

SPOILER

All'inizio non passa più... resti a guardarlo solo perchè ti fidi del regista e della votazione del sito... poi... piano piano... piano piano... diventa sempre più grandioso, unico. 4 ore non sono abbastanza, ne vorresti altre 4.
Fenomenali tutti.

Parlare di FILM è esagerato....
ma la sua visione in un'unica soluzione al cinema fu un concentrato di emozioni.
Ho in cassetta la seconda parte .... non ho ancora avuto il "coraggio" di rivederlo

Film di grandissima presa sullo spettatore, (almeno su di me) si fa notare per la carica di suspence sovrannaturale che non scende mai fino alla fine, per le numerose sottotrame che raccontano vicende molto terrene (odioso il primario patriota svedese ritratto con ironia da Von Trier), per la voce narrante (i due down che rievocano un'atmosfera ultraterrena e angosciante). Mi ricordo che quando lo vidi, ormai vari anni fa, rimasi incollato sino alla fine per scoprire cosa si celava dietro tutte quelle visioni, ma il finale grottesco non mi è piaciuto per niente. Von Trier è capace di creare e di distruggere con altrettanta facilità. Dei 3 film che ho visto di lui nessun finale è all'altezza dei primi 3/4. In Dogville va bene la vendetta della Kidman ma non il modo in cui è narrata, soprattutto perchè c'è un improvviso cambio di registro nello stile che ha un senso se avviene a metà film, ma non ce l'ha se avviene solo a fine film, lasciando spaesato lo spettatore. Qui sinceramente 4 ore di grande cinema degli interni vengono fatte a pezzi da un finale ridicolo (anche se in Danimarca sono stati trasmessi dei seguiti che forse ce lo spiegano). Ma il talento di questo danese è enorme e gia in questo che è uno dei suoi primi film viene tutto alla luce.

opera senz'altro geniale, secondo me l'unica pecca è il frenetico accavallarsi delle diverse sottotrame nella parte finale...che il tutto sia stato compresso per motivi di budget?

Geniale. Il rapporto che viene tracciato tra scienza medica e superstizione, che arriva persino a negare la vita al fine di salvarla, va tenuto in seria considerazione. Lo "spirituale" (a differenza della mera superstizione) sembra essere l'unico elemento di questo film a sfuggire al grottesco (ma forse anche no...), e al mondo ospedaliero (per non parlare del mondo moderno in generale). Quattro ore, tutte dovute.

un altro capolavoro interminabile (fin troppo però!!) di von trier

Dal genio di Von Trier,lasciato libero di agire come meglio crede, non poteva che nascere un film simile...allucinante,grottesco,eccessivo,sballato,dissacrante...
Il regista danese mescola di tutto un po',rendendo piacevole la visione (nonostante la notevole durata) di questa pellicola particolare.
Personaggi di buonissimo spessore danno vita ad una storia che trascina lo spettatore nei meandri di un sinistro ospedale (chiamato il Regno) dove strani avvenimenti cominciano a succedersi in un vortice apparentemente senza fine,sino alla soluzione conclusiva, comica e drammatica allo stesso tempo...anche se per la verita' il film si interrompe lasciando allo spettatore l'interpretabilita' riguardo alcune situazioni.Per cui gli amanti delle soluzioni esaustive potrebbero rimanere un po' delusi,indubbiamente per i fan di un certo cinema "sperimentale" The kingdom è un film da vedere assolutamente,poi puo' essere apprezzato o meno,del resto ricalca fedelmente l'essere di Von Trier o lo si ama o lo si odia...

Un film assurdo, incredibile. Incredibile come sia stato pensato e incredibile come poi sia stao realizzato. Avevo letto che si trattava di un film "particolare" ma non credevo che si riuscisse a rappresentare qualcosa di così strano in maniera così perfetta. Mentre lo guardavo (le tante ore vanno via in maniera meravigliosa) mi divertivo a pensare ad un ipotetico ragista italiano che sottopone un progetto del genere all'attenzione di una produzione nostrana....E' un lungo viaggio nell'assurdo, ma realmente stupendo e affascinante.

si, è bello, è intrigante, è nuovo, tutto quello che vogliamo.... però più di 7 non riesco a darglielo, sarà per il finale...

Brillante, onirica, ironica e spaventosa serie di Lars Von Trier, tra personaggi strambi ed inquietanti alla Twin Peaks ed atmosfere e fantasmi che sembrano usciti da un film di Bergman.

Uno spettacolo....la versione allucinogena di ER